Rapunzel

di Byron Howard e Nathan Greno

– Ma se ora niente di quello che ho sognato si avverasse?
– Si avvererà!
– E se anche fosse? Che cosa farò poi?
– Bè, è la parte più bella, direi: ti cercherai un nuovo sogno.
Rapunzel e Flynn

C’erano una volta un re e una regina benedetti dalla nascita di una bellissima bambina. Mentre era in dolce attesa la regina aveva rischiato di morire e per salvarla il re aveva fatto cercare un fiore magico dai poteri miracolosi, e ora quei poteri si sono trasferiti nei capelli della piccola principessa. Una malvagia strega che usava i poteri del fiore per restare sempre giovane tenta di rubare una ciocca di capelli della bambina, ma si accorge che una volta tagliati i capelli perdono il loro potere. Così rapisce la piccola e la rinchiude in una torre, convincendola che è per il suo bene, perché il mondo è crudele e le farebbe del male se conoscesse il segreto sei suoi capelli.
Così Rapunzel cresce in totale isolamento, con l’unica compagnia del carinissimo camaleonte Pascal e le sporadiche visite della strega, che si finge sua madre.
Finché un giorno Flynn Rider, un ladro e un imbroglione, sfuggendo alla giustizia e agli ex soci che ha appena gabbato, decide di cercare rifugio proprio nella torre di Rapunzel.

Che dire, quando la Disney ci si mette, non ce n’è per nessuno! :)
Dopo un periodo di crisi dal quale è uscita grazie alla Pixar e all’animazione digitale, la Disney torna finalmente a sfornare un lungometraggio di stampo classico che può essere messo al pari coi suoi grandi capolavori del passato.

Visivamente è superbo: i personaggi, i movimenti, i paesaggi, le espressioni: tutto veramente magnifico, perfino i due brutti e antipatici gemelli Stabbington! ;) Gli animali, poi, sono dei piccoli capolavori per come sono espressivi senza parlare mai! Maximus , il cavallo, è ovviamente carinissimo, ma il camaleonte Pascal è meravigliosissimo!!!!!!!!!!

La storia è, come quasi sempre in questi casi, non particolarmente originale, anche se si discosta un bel po’ dalla favola di Raperonzolo (almeno per come la conoscevo io!). Poi devo ammettere che il finale mi ha stupito! :)

Però.. però.. però… questo film ha comunque una grandissima pecca: le canzoni! Non che siano proprio brutte brutte, però non sono niente di che. Avendo io a casa i cd con le colonne sonore di diversi lungometraggi animati Disney, ci sono rimasta veramente male nel trovare canzoni di cui avrei fatto tranquillamente a meno. Ecco, in questo la Disney non riesce proprio a ripetersi! Dove sono le melodie immortali di Robin Hood? L’emozioantissimo tema de La Sirenetta? Le coinvolgenti canzoni di Aladdin?
Già adesso io non mi ricordo più di cosa parlavano le canzoni di Rapunzel, sicuramente a fine film non avevo il minimo desiderio di riascoltarle!
Da questo punto di vista la Disney non ha saputo riprendersi, ed è un vero peccato: le canzoni sono sempre state uno dei punti di forza dei loro classici, e in Rapunzel se ne sente un po’ la mancanza, ancora di più rispetto ai lungometraggi Pixar perché qui le canzoni comunque ci sono, solo che non sono abbastanza belle (o, almeno, ovviamente, a mio parere!).

Informazioni sul film


Titolo: Rapunzel – L’intreccio della torre
Titolo originale: Tangled
Regia: Byron Howard e Nathan Greno
Anno: 2010
Paese: USA
Genere: animazione
Soggetto: Fratelli Grimm
Sceneggiatura: Dan Fogelman
Colonna sonora: Alan Menken e Glenn Slater
Distribuzione: Walt Disney Animation Studios
Doppiatori originali/italiani: Mandy Moore/Laura Chiatti (Rapunzel), Zachary Levi/Giampaolo Morelli (Flynn Rider), Donna Murphy/Giò Giò Rapattoni (Madre Gothel), Ron Perlman/Pino Insegno (Fratelli Stabbington), M.C. Gainey/Gerolamo Alchieri (Capitano delle Guardie), Jeffrey Tambor/Mirko Pontrelli (Nasone), Brad Garrett/Mario Biondi (Uncino), Paul F. Tompkins/Vladimiro Conti (Piccoletto), Richard Kiel/Alessandro Ballico (Vlad)
Sito ufficiale

Un po’ di frasi

Sono più crudele di un dentista.
Uncino

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