La Leggenda dei Templari


di Paolo Negro

La Leggenda dei Templari
Spiritus Templi

Titolo: La Leggenda dei Templari
Serie: La Leggenda dei Templari (1)
Genere: storico
Autore: Paolo Negro (sito ufficialeWikipedia)
Nazionalità: italiana
Anno prima pubblicazione: 2008
Ambientazione: Francia (Normandia), 1313
Personaggi: Goffredo De Lor
Casa Editrice: Liberamente
Pagine: 236
Provenienza: Biblioteca
Note: se non ho capito male il libro è stato pubblicato anche col titolo L’Ultimo dei Templari
Link al libro: ANOBII
inizio lettura: 4 gennaio 2012
fine lettura: 7 gennaio 2012


Normandia, 2 settembre 1313
Acqua, nient’altro che acqua.
Sulla strada maestra per Querqueville la pioggia incessante sembrava arrivare da ogni parte, senza tregua, senza regole. A tratti pareva salire dalla terra invece che scendere dal cielo. Cambiava improvvisamente traiettoria, quasi con ferocia, seguendo le folate del vento gelido che, arrivato da Nord Ovest a scuotere la Normandia, faceva ribollire il mare e trasformava la terra in acqua.
[incipit]

Goffredo De Lor, sacerdote nello sperduto paesino di Querqueville, viene chiamato al capezzale di un malato alloggiato nella locale locanda, e ne ascolta le ultime parole. Farneticazioni di un moribondo, pensa subito De Lor. Ma una serie di strane circostanze lo fanno in seguito ricredere, e l’uomo comincia a pensare di essere stato immischiato in un gioco più grande di lui, che gira intorno al misterioso e leggendario tesoro dei Templari.

Ho già parlato QUI del mio interesse per i Cavalieri Templari. Questo romanzo l’ho trovato in Biblioteca quando, appunto, cercavo libri sull’argomento, così quando le sfide me ne hanno dato lo spunto l’ho preso in prestito. Il romanzo è interessante e avvincente, gli avrei dato almeno un otto se non fosse stato per il finale che mi ha talmente deluso da non meritare più di 2 stelline, così di media gliene ho date 3.

Il segnalibro che ho usato durante la lettura è stato realizzato da me.

Tutto inizia con un morto, e il protagonista, De Lor, che si mette ad indagare, per cui la trama mi ha coinvolto da subito. Il mistero si infittisce quando comincia ad emergere la figura dei Templari: il romanzo è ambientato poco tempo dopo il famoso processo, quindi l’ordine ormai non esiste più, ma alcuni sopravvissuti cercano di sopravvivere e di proteggere il leggendario tesoro, che tutti (Papa, Re, Regine…) cercano di accaparrarsi.

Appare chiaro dopo un po’ che questo tesoro non è probabilmente tale in senso letterale, non si tratta cioè di oro, denaro o simili; all’intrigo si aggiunge allora anche quest’altro mistero: quale sarà la vera natura di questo tesoro segreto?

Come ho detto, fin qui il libro è stato assai appassionante, finché arriviamo al momento fatidico in cui scopriamo qual è questo tesoro: si tratta di una pergamena che contiene un testo scritto da Ponzio Pilato in persona, in cui il governatore racconta dal suo punto di vista il processo a Gesù. Il testo che noi leggiamo si conclude con una sconvolgente notizia: non essendo riuscito a salvare Gesù, Pilato si offre di aiutarlo in qualsiasi altro modo, e lui gli chiede di salvare suo figlio e la donna che ama. Ora, questa sarebbe anche un’idea bella e interessante, se non fosse che è la stessa avuta da Dan Brown nel chiacchieratissimo Il Codice Da Vinci. Siccome La Leggenda dei Templari è stato scritto qualche anno dopo Il Codice non ho potuto fare a meno di vedere la cosa come una grossa mancanza di originalità. Tra l’altro il libro termina pochissimo dopo, con i Templari che sono riusciti comunque a salvare almeno il segreto riguardo all’identità dell’erede, che però non viene rivelata a noi lettori. Si tratta forse di Nicole, visto che il moribondo, all’inizio, aveva pronunciato il suo nome? Ma da quanto ho capito nessuno dei Dodici doveva conoscere il segreto del tesoro, loro dovevano al massimo conoscerne l’ubicazione. Mah.

Insomma, un finale frettoloso e tutto sommato non all’altezza (a mio parere) delle aspettative create nel resto del romanzo. Che però, è stato, come ho detto, una piacevole lettura. Peccato per i soliti errori di cui nessun libro pubblicato negli ultimi anni sembra essere esente (addirittura a pagina 160 c’è uno “scambio di persona, un Alberto al posto di Umberto), piuttosto fastidiosi soprattutto quando non sono ben identificabili, e ti lasciano solo con una frase senza senso a cui evidentemente manca qualche parola, ma non si riesce a capire quale.

Il titolo è normale, senza infamia e senza lode. La copertina invece mi è piaciuta moltissimo!

Sfide

Dammi 4 parole

Romanzo avvincente [con] finale fiacco

Un po’ di frasi

Non sempre la stupidità ha livelli comprensibili. Credo che i matematici del sultano Abu Bekr pensassero a qualcuno di eccezionalmente stupido quando ipotizzarono l’infinito.
Goffredo De Lor
(Pagina 23)

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4 pensieri riguardo “La Leggenda dei Templari

  1. Ti rispondo anche qui perché ho visto solo ora che mi avevi lasciato un commento mercoledì scorso, non l’avevo letto! Grazie per il complimento al banner! ^_^ Non li posto mai perché non vorrei esagerare: ogni tanto li metto, magari quelli che mi piacciono di più, ma poi non vorrei fare quella a caccia di complimenti o cose del genere e quindi me li tengo per me. In ogni caso non hai alcun bisogno di chiedere, se ti piacciono prendili senza problemi, davvero!!

  2. Ho letto con interesse (come sempre del resto, visto che ogni autore scrive per i lettori e non per se stesso) e davvero ringrazio. Magari non sono esattamente d’accordo su tutto, ma non ho purtroppo la minima idea di come rintracciare l’autore/autrice della recensione. In ogni caso, grazie. Paolo Negro

    1. Ciao! Eccomi qui! Sono io l’autrice della recensione!
      Grazie infinite di essere passato a commentare, mi fa piacere (e mi emoziona anche un po’) poter parlare direttamente con l’autore di un libro che ho letto!
      Sarei felice di discutere le parti con cui non sei d’accordo, soprattutto se riguardano quel finale che, come hai letto, mi ha lasciata un po’ perplessa.
      Solo, ti chiedo, se vuoi farlo qui nei commenti usa la tag spoiler com’è scritto sotto lo spazio per lasciare i commenti.
      Io preferireicontinuar a chiacchierare qui perché magari la questione può interessare anche altri lettori, ma se preferisci o è un discorso molto luro mi puoi scrivere in privato, la mail la trovi nella colonna in alto a destra.

      Ciao, e ancora grazie! :)

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