L’orologio di cenere

di Aldo Moscatelli

Oramai mi sto appassionando al noir. Non ho ancora ben capito cos’è, per la verità, il noir, però ultimamente sento, vedo e leggo questo aggettivo associato a molti romanzi/racconti/autori che mi piacciono molto
Idem per questo L’orologio di cenere. Nella quarta di copertina il “riassunto” scritto dallo stesso autore spiega che leggere questo libro equivale a ad aprire la porta del Blueroom, il bar preferito, diciamo pure quasi una seconda casa, del protagonista River Crane. Bè, è proprio vero, dalla prima all’ultima pagina, entrando in questo libro, non si può fare a meno di entrare con tutte le scarpe nell’atmosfera noir sapientemente raccontata da Moscatelli per bocca del suo River Crane.
Crane è un investigatore privato e un personaggio molto affascinante, ma nel libro ho amato soprattutto i personaggi di contorno, specie gli altri avventori del Blueroom, ognuno con un passato da raccontare, e un presente non meno interessante.
Però nel complesso non do un voto altissimo a questo romanzo, perché l’enigma poliziesco era troppo banale e prevedibile, e mi ha rovinato un po’ il piacere della lettura.

Come ultima nota a questo libro, volevo raccontarvi come ne sono venuta a conoscenza! Sono stata contattata direttamente dalla casa editrice I sognatori (http://www.casadeisognatori.com) che mi ha proposto di inviarmi senza impegno (lo so, detto così sembra una telepromozione!) a casa il libro, per leggerlo e recensirlo. Trovo che sia un’iniziativa veramente geniale!

3 pensieri riguardo “L’orologio di cenere

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