Il segno dei Quattro

di Arthur Conan Doyle

Sherlock Holmes
Uno studio in rosso
Le avventure di Sherlock Holmes


L’amore è un’emozione, e tutto ciò che è emozione contrasta con la fredda logica che io pongo al disopra di tutto.
Sherlock Holmes

(Pagina 168)

Proseguo finalmente con le avventure del detective più antipatico e adorabile che mai! :)

Una dolce e affascinante fanciulla chiede aiuto al nostro investigatore, e Holmes accetta di buon grado visto che ultimamente si stava annoiando davvero moltissimo!

Davvero una storia interessante questa del segno dei Quattro. La scoperta del mistero a dirla tutta non mi ha entusiasmato più di tanto, ma l’investigazione invece l’ho trovata davvero emozionante, meglio di un thriller! :)

La trama è in un certo senso simile a quella del precedente, con le indagini, il coinvolgimento della polizia, e poi la scoperta del colpevole e il lungo racconto di come sono andate le cose. Anche stavolta infatti siamo di fronte a un crimine che è la “conclusione” di una storia iniziata molti anni prima, e questa è la cosa che mi è piaciuta meno, questo lungo racconto finale del colpevole: l’ho trovato un po’ inutile, e anche un tantino noioso.

Il segnalibro che ho usato durante la lettura, l’ho scelto semplicemente perché ho letto questo libro ad ottobre.

Ho letto questo libro per la sfida a tema di questo mese. Il tema era Londra, quindi ho prestato maggiore attenzione all’ambientazione. Questa è un’altra delle cose che amo molto delle sfide: a volte ti permettono di leggere i libri con occhi diversi, notando cose che altrimenti sarebbero passate inosservate. Non molto presente Londra in questo romanzo, purtroppo, non tanto quanto avrei voluto, ma è comunque un elemento importante ai fini della storia. Innanzi tutto il nostro Holmes la conosce a menadito, ogni strada, ogni angolo, ogni vicolo, poi quando non può setacciarla lui di persona, manda il suo fido esercito di ragazzini a cui non sfugge nulla! :)

Tra i personaggi secondari che compaiono in questo romanzo, ce n’è sicuramente uno che spicca sugli altri, ovvero la signorina Mary Morstan, la fanciulla che chiede aiuto a Holmes. Se il suo nome all’inizio non mi aveva detto nulla, ben presto proseguendo nella lettura ho capito con chi avevamo a che fare… ovvero con la futura Mrs Watson, che conoscevo solo dai film con Robert Downey junior e Jude Law! Ancora non so dire se il personaggio mi è piaciuto o no. Sembra veramente perfetta: bella, intelligente (perfino Holmes ha un elogio per lei da questo punto di vista!!), onesta, virtuosa, perfino coraggiosa… insomma, veramente troppo perfetta!! La storia d’amore è poi odiosamente tipica: si conoscono da mezzo minuto e subito lui la chiede in moglie!!

Ma vabbè, bando alle ciance, concentriamoci sul protagonista: in questo romanzo scopriamo un lato nuovo di Holmes, ovvero la sua dipendenza da cocaina e morfina. Anche se, in realtà, non parlerei proprio di dipendenza: il nostro è dedito a suddette sostanze soltanto quando si annoia. Se può far lavorare il cervello nel risolvere qualche caso “impossibile”, allora tutto ok. Ma se gli viene a mancare lo stimolo, lo cerca da qualche altra parte. Non c’è che dire, un’altra particolarità che rende questo personaggio ancora più unico e interessante!

Lo stile di Conan Doyle in questo romanzo l’ho trovato parecchio simile a quello del precedente, anche se vendendo a mancare la “novità” data dal primo approccio ai personaggi, l’ho trovato sicuramente meno intrigante. Il racconto finale del colpevole, con quel lungo flashback come nel libro precedente, stavolta, come ho detto, mi ha annoiato un po’, l’ho trovato troppo lungo e pieno di di particolari inutili.

Nonostante il noioso racconto finale il mio commento generale è comunque positivo. Come ho detto all’inizio l’indagine mi ha coinvolto e tenuto col fiato sospeso. M’è piaciuto leggermente meno del precedente, ma si è trattato comunque di una lettura assai intrigante! :)

Copertina e titolo

La copertina del volumone della Newton con tutta la produzione riguardante Holmes di Arthur Conan Doyle mi piace un sacco! In generale queste nuove copertine dei Mammut, con la caricatura dell’autore, mi piacciono tutte, ma qui abbiamo invece il personaggio, ed è carinissimo! :)

Il titolo non è niente di che, traduzione letterale dell’originale che si riferisce a qualcosa che poi non romanzo non viene posto molto in evidenza.

Dammi 3 parole

Mistery e romance

Titolo: Il segno dei Quattro
Serie: Sherlock Holmes (2)
Titolo originale: The Sign of Four
Genere: giallo
Autore: Arthur Conan Doyle
Nazionalità: britannica
Prima pubblicazione: 1890
Ambientazione: Londra, XIX secolo
Personaggi: Sherlock Holmes, John Watson, Mary Morstan
Casa Editrice: Newton Compton (I Mammut)
Traduzione: Nicoletta Rosati Bizzotto
Copertina: Mikel Casal
Pagine: 81
ISBN: 978-88-541-1367-1
Provenienza: Libreria, 17 settembre 2010
Link al libro: ANOBIIGOODREADS
inizio lettura: 9 ottobre 2012
fine lettura: 14 ottobre 2012

Sfide

Un po’ di frasi

Sherlock Holmes prese il suo flacone dall’angolo della mensola del caminetto e la sua siringa ipodermica da un elegante astuccio di marocchino. Con le dita lunghe e nervose infilò l’ago sottile e arrotolò la manica sinistra della camicia.
[incipit]

Hanno tutta l’aria di essere una masnada di farabutti, ma suppongo che ciascuno di loro racchiuda in sé una qualche scintilla immortale. A guardarli, non si direbbe. A priori, non c’è nessuna probabilità che sia così. Quale strano enigma è mai l’uomo!
Sherlock Holmes
(Pagina 145)

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2 pensieri riguardo “Il segno dei Quattro

  1. Comprai questo libro anni fa, quando ancora non sapevo che avrei voluto comprarmi un triliardo di volumi per collezionarli e gustarmeli con il tempo…
    Adorai subito l’edizione dei Mammut Newton e continuai ad acquistarli con il tempo.
    Anche se lo posseggo, ancora non ho iniziato a leggerlo però!

    1. Io “purtroppo” quasi tutti i Mammut che volevo comprare li avevo già acquistati prima del rinnovo della copertina, così di questa “serie”, diciamo così, ho preso solo questo e “I miserabili”. Poi mi ispirano moltissimo le raccolte con “tutte le opere di”, però di tutti gli autori che mi interessano ho già diverse opere in possesso, e mi secca troppo avere dei doppioni!
      Cmq i due mammut che ho li ho comprati entrambi quando c’era una promozione, e ho ricevuto in regalo QUESTA bellissima bag!! :)

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