La regina dei draghi

di George R. R. Martin

Le Cronache del ghiaccio e del fuoco
Il regno dei lupi
Tempesta di spade

Titolo: La regina dei draghi
Serie: Le Cronache del Ghiaccio e del Fuoco – 2.2
Titolo originale: A Clash of Kings – Book Two of a Song of Ice and Fire
Genere: fantasy
Autore: George Raymond Richard Martin (sito ufficialeWikipedia)
Nazionalità: statunitense
Anno prima pubblicazione: 1999
Casa Editrice: Mondadori
Traduzione: Sergio Altieri
Pagine: 510
Link al libro: ANOBII

– Sei crudele.
– Sono onesto. È il mondo a essere crudele.
Sansa e Sandor Clegane

Questo libro è il quarto della serie per quanto riguarda le edizioni della Mondadori, ma in realtà sarebbe solo la seconda metà del secondo volume. E com’è stato per Il grande inverno, questa seconda parte m’è parsa ancora più ricca ed emozionante della prima!!! Certi avvenimenti, mamma mia… non dico nulla, come ho fatto per Il regno dei lupi, commento spezzettato, perché ho troppe cose da dire e troppo spoilerose!!!

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Il segnalibro che ho usato durante la lettura è stato realizzato da me!

Qui mi limito solo a qualche considerazione, una molto positiva, una molto negativa, altre normali.

Vediamo prima le normali! In questo libro viene nominata per la prima volta la Canzone del Ghiaccio e del Fuoco che è il titolo originale della saga. E’ una cosa che non mi aspettavo, e mi ha molto colpito!

Continuano a piacermi molto i vari vessilli, armature e mantelli dei colori più disparati! Vorrei tanto vedere i Cavalieri Arcobaleno!

Un’altra volta m’ha fregato la fine, arrivata all’improvviso! Ma da un certo punto in poi non riuscivo proprio a smettere di leggere, quindi il libro è finito proprio in fretta! E anche stavolta la fine del libro mi lascia molto più in sospeso della fine del precedente, che in realtà era solo la metà di un libro!

Infine, leggendo le appendici, ho trovato molto interessanti la Casa Martell di Dorne: sono gli unici di tutti i Sette regni a dare il titolo al figlio primogenito anche se femmina!

La considerazione molto negativa è purtroppo, ancora una volta, la traduzione. Già il titolo, non c’entra niente neanche stavolta: è vero, la succitata Canzone del Ghiaccio e del Fuoco riguarda proprio Daenerys, ma in questo libro, come nel precedente, la situazione è concentrata nei Sette Regni, e la storia di Dany è marginale, e per di più viene chiamata Madre dei Draghi, ma mai Regina.

Ma il titolo è la minima cosa, gli errori di traduzione sono moltissimi e irritantissimi in tutto il libro. Ci sono come sempre le parole o le lettere saltate o aggiunte, ma soprattutto dei veri e propri errori di traduzione. Poi, confrontando un po’ qui un po’ lì con la versione originale, ci sono inspiegabili aggiunte o parole tolte, e il Primo Cavaliere non viene mai chiamato Mano! Ma gli errori veri e propri sono quelli che più mi feriscono! Stavolta ho segnato i più eclatanti, perché mi hanno proprio esasperato! (Cancello i nomi con le X e Y per non incorrere in spoiler.)

Sunlight caught in his crystal crown.

I raggi del sole illuminavano la corona di cristallo della principessa.

[Come si può confondere un “his” con un “her”?!?!]

You have made suitable arrangements for him.

Hai allestito opportunamente le cose per lei.

[di nuovo, confusione maschile e femminile!!]

Xxx has more turrets than I have men.

Xxx ha molte torrette e non pochi uomini.

[Questa è proprio assurda!]

When she looked around he was gone.

Gettò uno sguardo all’interno, ma ormai si era dileguato.

[no comment!]

Xxx paid them no more mind than he did Yyy.

Xxx non prestava loro più attenzione di quanta ne prestasse Yyy.

[Mi straniva il senso in italiano di questa frase nel contesto, e infatti la traduzione giusta dovrebbe essere “Xxx non prestava loro più attenzione di quanta ne prestasse a Yyy”]

He did not think they would last long afoot.

Non sapeva che, una volta a piedi, non sarebbe stato in grado di resistere per molto.

[Un non di troppo!]

Vabbè, Bando alle irritazioni, veniamo alla considerazione positiva! In realtà è una cosa che ho pensato fin da subito, l’ho commentata anche nel primo libro, ma mi va di ribadirla: la cosa che mi piace di più di Martin è che i suoi personaggi sono tutti meravigliosi!

Veramente a parte Vyseris e Joffrey, che veramente paiono costruiti apposta per essere odiati, gli altri nel bene e nel male solo splendidi! Anche quelli che odio, come Cersei, Jaime o Theon, sono comunque creati tanto bene, resi tanto vivi, e complessi, e ricchi, e imprevedibili, da piacermi allo stesso tempo da morire!!! Non vedo l’ora di leggere ancora questa saga! Però per ora mi prendo una pausa, non voglio esagerare, e poi rischiare di fare indigestione, o, soprattutto, trovarmi senza più nulla di Martin da leggere!!!!

Quindi, poiché non so ora quando proseguirò con questa saga, riassumiamo un pochino tutte le cose che sono in sospeso, o che ancora non ho capito, o che mi lasciano un po’ perplessa, o che semplicemente mi hanno messo un po’ di curiosità:

domande e/o questioni irrisolte Leggi

Sfide

Un po’ di frasi

Quello degli Uomini del dispiacere era un antico ordine di assassini sacri. Il loro nome veniva dalla frase che bisbigliavano sempre alle loro vittime prima di ucciderle: “Sono molto dispiaciuto”.
(Se non avessi letto ancora nulla di Martin, potrei intuire la sua genialità solo con questa frase! XD)

La stregoneria è la salsa piccante che gli idioti spargono sui loro fallimenti cercando di soffocare il sapore della propria incompetenza.
Tyrion

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