L’Affare della Collana


(Tragedia in cinque atti)
di Stefano Cusseddu


Il popolo è stato ingannato […]. È stato proprio una banderuola, e continuerà ad esserlo per sempre, perché andrà sempre dove gli verrà fatto credere che sarà accontentato.
Maria Antonietta

Questa tragedia mi è stata inviata direttamente dall’autore, un giovanissimo ragazzo sardo che mi ha fatto scoprire un avvenimento storico che non conoscevo.

Boehmer e Bassenge, due famosi gioiellieri parigini, realizzarono verso la fine del XVIII secolo una collana assai sfarzosa con l’intento di venderla al re Luigi XV come regalo per la sua favorita, la contessa Du Barry. Il re morì prima che la collana fosse consegnata, così i gioiellieri pensarono di offrirla a Maria Antonietta, moglie del nuovo re Luigi XVI. A causa di questa collana, preziosissima, costosissima e bellissima, la regina verrà coinvolta in uno scandalo che minò definitivamente la monarchia francese.

Come sempre mi succede quando leggo un libro scritto da qualcuno che conosco, ho sempre paura che possa non piacermi, perché mi costerebbe davvero tanto scrivere una recensione negativa, e l’idea di mentire o addolcire la pillola non la prendo proprio in considerazione! Per fortuna anche stavolta sono stata “salvata” dal fatto che la tragedia mi è proprio piaciuta! :) All’inizio, lo ammetto, non mi aveva preso, la prima parte mi era parsa una mera rappresentazione degli eventi priva di pathos. Poi pian piano l’intrigo mi ha conquistata, e ho cominciato a provare simpatie e antipatie per i vari personaggi, e ho trovato la seconda parte davvero molto bella.

La trama riprende un episodio storico, quello dell’affare della collana che, onestamente, non conoscevo. La tragedia ci mostra la vicenda tramite i suoi protagonisti, rappresentando intrighi ed errori dei vari personaggi, ingenui o astuti, vittime, cospiratori o complici inconsapevoli che siano. E’ un intrigo senza dubbio interessante, che il lettore (o lo spettatore) vede in tutte le sue parti, e se ne fa quindi un quadro completo, eppure alla fine rimane un po’ il dubbio su chi abbia davvero ragione, su quali e quante siano le vittime in questa farsa.

L’ambientazione non mi ha soddisfatto pienamente. Innanzitutto ci sono un po’ troppe scene per i miei gusti, e quasi nessuna descrizione, per cui ho un po’ faticato a immaginare in quale ambiente potevano muoversi i personaggi. Inoltre ho trovato difficile anche, a volte, capire quanto tempo fosse passato da una scena all’altra o da un atto all’altro.

I personaggi mi sono piaciuti tantissimo. All’inizio ammetto che la contessa de La Motte e il marito mi parevano un po’ stereotipati come “cattivi”, ma pian piano che il loro piano si va delineando, appare chiaro come sia davvero ben orchestrato, e durante il processo la contessa si trova in bilico tra slanci d’umanità e freddo calcolo, senza dubbio nell’ultima parte è stata il mio personaggio preferito!

Lo stile è ottimo, direi. Si vede che c’è dietro un notevole studio storico, anche per via delle appendici alla fine con notizie storiche sull’avvenimento, ma anche dal punto di vista teatrale si nota una certa esperienza, e so poi che la tragedia è stata anche rappresentata, e davvero sono rimasta piacevolmente stupita della bravura di questo autore, considerata la sua giovane età (quando ha scritto questa tragedia andava ancora al liceo). Certo, qualche piccola sbavatura c’è, come frasi un po’ anacronistiche che stridevano col resto delle battute, ma veramente giusto un paio.

Commento generale.

Una tragedia davvero interessante, una lettura molto piacevole, coinvolgente (soprattutto nella seconda parte) e intrigante (in tutti i sensi!), che mi ha fatto scoprire un retroscena storico che ignoravo, che dimostra come avvenimenti apparentemente secondari possano finire col mutare il corso della Storia.

Copertina e Titolo

Bè, il libro non ha una copertina vera e propria, se volgiamo considerare quella che ho postato qui, che è la prima pagina del pdf, direi che non mi piace particolarmente, né l’immagine (c’avrei visto bene quella della collana, che vedete in basso accanto alla scheda del libro) né il carattere usato. Il titolo, sebbene non particolarmente originale, mi piace, e sicuramente fa subito capire di cosa si tratta.

Sfide

Mini recensione in 4 parole

Affascinate racconto gossip storico

Scheda del libro

La famigerata collana dello scandalo. Effettivamente penso che definirla “preziosa” sia riduttivo![Public domain, attraverso Wikimedia Commons]
Titolo: L’Affare della Collana
Sottotitolo: (Tragedia in cinque atti)
Genere: tragedia, storico
Autore: Stefano Cusseddu
Nazionalità: italiana
Anno prima pubblicazione: /
Ambientazione: Francia, ultimi decenni del XVIII secolo
Personaggi: Maria Antonietta d’Asburgo-Lorena, Luigi XVI di Borbone, Jeanne De Saint-Remy (Contessa de La Motte Valois), Conte Nicholas De La Motte, Cardinale De Rohan, Charles-Auguste Boehmer, Paul Bassenge, Louis-Marc-Antoine Rétaux De Villette, Madamoiselle D’Oliva.
Casa Editrice: /
Pagine: 63
Provenienza: regalo dell’autore
inizio lettura: 7 agosto 2013
fine lettura: 30 agosto 2013

Un po’ di frasi

La Regina era innocente e per rendere nota in pubblico la propria innocenza volle che il Parlamento fosse il giudice. Il risultato fu che si ritenne la Regina colpevole.
Napoleone a proposito dell’Affare della Collana (citazione all’inizio del libro)

[Palco chiuso. Prima che si alzi il sipario.]
MARIA ANTONIETTA: (voce) Successe la prima volta nel 1778. Mio marito, il Re Luigi XVI, mi fece vedere quella splendida collana, il cui prezzo era di 1600000 livres. Subito dopo egli cambiò idea e restituì la collana ai due gioiellieri. Non passarono tre anni che, nel 1781, subito dopo la nascita del Delfino Luigi Giuseppe, i due gioiellieri parigini si ripresentarono a corte. E da qui, che penso sia giusto iniziare la nostra storia …
[incipit]

Volete dire che se un membro della Famiglia Reale commette un crimine, esso rimarrà impunito? Che solo noi innocenti verremmo castigati?
Jeanne

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