White Collar, stagione 4

White Collar
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Neal: Non è esattamente così che avevamo pianificato il nostro pensionamento.
Mozzie: Neal: la legge alle calcagna, la brezza dell’oceano, un furto di precisione ai danni del padroni di un’isola… in un certo senso lo è.
(Episodio 2)

Serie creata da Jeff Eastin
con Matt Bomer e Tim DeKay

Ancora una bella stagione per questo telefilm, anche se a causa di una certa ripetitività nella storia mi è piaciuta un po’ meno, non ha perso del tutto lo smalto delle prime stagioni, soprattutto perché sa ancora sorprendermi e creare dei finali che definire cliffhanger è dire poco!

In questa stagione Neal si trova a fare i conti con il suo passato, desideroso di scoprire chi è veramente. La sua amicizia con Peter e la fiducia reciproca verranno messe più volte a dura prova, mentre tra un’indagine e l’altra i due risolvono brillantemente i casi più difficili, spesso e volentieri con l’aiuto di Mozzie.

La scorsa stagione ci aveva lasciato (come al solito) con un cliffhanger: Neal scappa, abbandonando Peter, Sara, l’FBI e la possibilità di vedersi togliere la cavigliera, perché l’agente Kramer aveva in programma di rendere il suo status di “incaviglierato” permanente, e portarlo con lui a Washington. Ero molto curiosa su come avrebbe fatto Neal a riottenere la fiducia dell’FBI, e devo dire che ho apprezzato il modo in cui hanno risolto la questione.

Neal in una delle sue “interpretazioni”.

In questa stagione la storyline verte intorno alla ricerca da parte di Neal sul suo passato, in particolare vuole conoscere la verità su suo padre. Peter come sempre lo aiuta, rischiando di compromettere la sua carriera già dai primi episodi. Se da una parte la collaborazione anche in faccende più private contribuisce rinsaldare il legame tra i due, mi ha dato un po’ fastidio la ripetitività delle situazioni riguardanti la fiducia: Neal fa una cosa alle spalle di Peter, poi Peter lo viene a sapere, momento delicato tra i due e poi alla fine Peter si fida di nuovo. E viceversa. E ogni volta pare la prima volta! Insomma, da questo punto di vista hanno po’ stufato! Per fortuna per il resto la serie si mantiene comunque su un buon livello. I casi affrontati dai due sono sempre molto interessati, a volte i metodi utilizzati per risolverli sono un po’ assurdi, ma proprio qui sta il bello di questa strana coppia! Poi, non so se sono io che ho visto questa stagione in un periodo in cui ero particolarmente sensibile, ma ho vissuto davvero molto fortemente l’ansia che pervade alcuni dei casi più pericolosi!

Nella sua ricerca della verità sul suo passato Neal incontra verso metà stagione un ex poliziotto di nome Sam amico di Ellen, la donna che abbiamo conosciuto verso la fine della scorsa stagione. Sam diviene un personaggio ricorrente e nell’episodio 10 scopriamo che in realtà è James Bennett, il padre di Neal. Bè, onestamente non so se voleva essere un colpo di scena, perché personalmente mi è stato chiaro fin dalla sua prima apparizione!

Una delle suggestive vedute di New York

L’ambientazione è sempre la bellissima New York, e nei primi episodi, forse perché la vedevo con gli occhi di Neal che era appena tornato dopo essersene allontanato per un po’, l’ho trovata particolarmente affascinante!

I personaggi rimangono comunque sempre la cosa che mi piace di più di questo telefilm (come della maggior parte di quelli che seguo, a dire il vero!). Elizabeth, la moglie di Peter, si rivela spesso utile se non risolutiva nei casi del marito: la adoro! Mozzie è sempre Mozzie, adorabile pure lui! Ritorna Sara, cosa che mi fa molto piacere perché il personaggio mi piace parecchio. Ancor più piacere mi ha fatto scoprire che lei e Neal hanno ripreso la loro relazione. Peccato però che a fine stagione lei parta per Londra! :(

Neal e Sara nell’episodio 14

Tra i personaggi ricorrenti rivediamo anche Alex e ovviamente June, che nell’episodio 13 ci delizierà anche con le sue doti canore!

Meravigliosi, come sempre, i due protagonisti, Peter e Neal. Il primo è quello che, secondo me, si impegna maggiormente in questa relazione durante la stagione, quello che mette in gioco di più, per non parlare poi di quello che succede nel finale! Neal è però senza dubbio, ancora una volta, quello più coinvolto emotivamente. Scopriamo un sacco di cose sul suo passato, tra cui il suo vero nome: Neal Bennett.

Gli episodi di questa serie sono un po’ meno rispetto alle media delle stagioni dei telefilm statunitensi, infatti sono sempre intorno ai 15-16. Apprezzo questo dettaglio, come dico sempre, perché in questo modo è più difficile che ci siano puntate noiose. Infatti anche se alcuni episodi sono meno emozionanti di altri non posso dire di essermi annoiata mai, anzi, questa stagione me la sono divorata! :) Tra gli episodi memorabili citerei il numero 9, in cui un incontro di box ci offre l’occasione per vedere i nostri a torso nudo :). Poi sicuramente interessante l’episodio 10 in cui dovendo partecipare ad una conferenza Neal e Peter raccontano alcuni dei casi risolti insieme, citando due dei miei preferiti! Uno è quello del caveau dei fumetti (ep. 1×08) in cui rimangono entrambi bloccati senza ossigeno. L’altro è il loro primissimo caso insieme, quello dell’Olandese, personaggio interpretato dal mio adorato Mark Sheppard! Tra l’altro so che tornerà nella quinta stagione! Non so se in un solo episodio o magari più di uno… in ogni caso è un motivo in più per non perdermela!

Mozzie e Peter

Altri episodi rilevanti sono poi gli ultimi tre. Nel numero 14 Peter ed Elizabeth si concedono finalmente una vacanza salvo venire presi in ostaggio da due rapinatori. Nel 15 arriva un nuovo capo, al posto di Huges che era stato mandato forzatamente in pensione qualche episodio prima: è una donna, e ancora non s’è capito bene se è una pedina del senatore Pratt o è stata solo manipolata da lui.

Infine, l’ultimo episodio da una parte porta alla risoluzione di alcuni dubbi e situazioni, dall’altra ci lascia ancora una volta con un risvolto inaspettato e scioccante: Peter viene arrestato per l’omicidio del senatore Pratt, in realtà ucciso dal padre di Neal che però è scappato! Meno male che giovedì già ricomincia la nuova stagione!!!

Commento generale.

Come ho detto in questa stagione ho trovato troppo ripetitive alcune dinamiche tra Neal e Peter. A parte questo però non posso proprio lamentarmi perché mi è piaciuta davvero molto! I casi sono sempre interessanti, le “truffe” di Neal e Mozzie sempre straordinarie, la storyline emozionante e il solito finale al cardiopalma! Speriamo la serie continui così, anzi, vista la presenza di Mark Sheppard mi aspetto ancora di più dalla quinta stagione! :)

Informazioni sul telefilm

Serie creata da Jeff Eastin

Titolo: White Collar
Titolo originale: White Collar
Stagione: 4/?
Episodi: 16
Sceneggiatori: Jeff Eastin, Mark Goffman, Jim Campolongo, Alexandra McNally, Joe Henderson, Channing Powell, Matthew Negrete, Daniel Shattuck, Bob DeRosa
Registi: Paul Holahan, Stefan Schwartz, Robert Duncan McNeill, Arlene Sanford, David Straiton, Russell Lee Fine, Renny Harlin, Anton Cropper, Tim DeKay, John Kretchmer
Anno: 2012/13
Paese: USA
Canale: USA Network
Genere: commedia drammatica, poliziesco
Colonna sonora: Jon Ehrlich

Attori principali: Matt Bomer (Neal Caffrey), Tim DeKay (Peter Burke), Willie Garson (Mozzie), Marsha Thomason (Diana Barrigan), Sharif Atkins (Clinton Jones), Tiffani Thiessen (Elizabeth Burke)

Guest Star: Judith Ivey (Ellen), Hilarie Burton (Sara), Gloria Votsis (Alex), Titus Welliver (senatore Terrence Pratt), Emily Procter (Amanda Calloway)

Sito ufficiale

Un po’ di frasi

Al contrario di quanto si pensi, io non ho la compassione di Gesù.
Mozzie
(Episodio 1)

Mozzie: Neal, il Distintivo non ha torto.
Peter: Quindi ho ragione?
Mozzie: Preferisco non dirlo!
(Episodio 1)

Se esiste una persona che può trovare il modo di avere tutto quello che vuole, quella persona è Neal.
Peter
(Episodio 5)

Mozzie: Dico solo che dovresti tenere entrambi gli occhi aperti in questa storia. E il Distintivo… ha le risorse per diventare quel tipo di occhi.
Neal: Ti rendi conto che, da qualche parte, gli asini hanno iniziato a volare?
Mozzie: Sì, e quello è il rumore dell’Inferno che congela.
(Episodio 7)

Peter: Ma tu da dove salti fuori?
Mozzie: Quarantacinque anni fa un enigma diede un abbraccio molto speciale a un paradosso.
(Episodio 7)

Neal: A Peter piace cambiare il colore dell’inchiostro che usa quando firma. E’ sua abitudine da quando lavoravamo insieme.
Mozzie: Incredibilmente paranoico e sospettoso da parte sua. Lo rispetto.
(Episodio 10)

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