Un po’(st) di film (25): Avengers Phase Three

Rubrica dedicata alle recensioni dei film, due o più nello stesso post. Qui commenterò film visti anni fa che mi va di condividere, ma anche film visti più di recente per cui però non mi va di fare una recensione a parte in un solo post. Quando mi riesce vorrei anche provare a raggruppare i film per genere, o per qualcosa che li accomuna.
I film vecchi solitamente non avranno voto, perché essendo appunto passato del tempo mi posso ricordare se mi è piaciuto o no, ma non valutare il “quanto”.

Oggi esce Infinity War, io andrò a vederlo spero domani, al più tardi dopodomani. Intanto posto finalmente i commenti ai film “di mezzo” che ancora non avevo condiviso.

Doctor Strange

(Doctor Strange, 2016)

di Scott Derrickson

Vendicatori
Captain America: Civil War
Spider-Man: Homecoming
Marvel Cinematic Universe
Agents of S.H.I.E.L.D. 4.06: The Good Samaritan
Agents of S.H.I.E.L.D. 4.07: Deals with Our Devils →

Antico: Arrogance and fear still keep you from learning the simplest and most significant lesson of all.
Strange: Which is?
Antico: It’s not about you.
Antico: L’arroganza e la paura continuano ad impedirti la lezione più semplice e significativa.
Strange: Cioè?
Antico: Non gira tutto intorno a te.

Stephen Strange è un chirurgo di grade successo, arrogante e pieno di sé ma bravissimo nel suo lavoro. Dopo un incidente che compromette le sue mani, Strange non riesce più ad esercitare la sua professione e va in crisi. Quando sente di un paraplegico che ha ripreso a camminare dopo essere stato in un monastero in Nepal, parte anche lui e scopre che esistono altre realtà oltre quella in cui viviamo.

Film visto il 30 ottobre 2016. Azione, fantascienza, avventura, supereroi. Soggetto di Stan Lee, Steve Ditko (fumetto), Jon Spaihts, Scott Derrickson, C. Robert Cargill. Sceneggiatura di Scott Derrickson, C. Robert Cargill. Con Benedict Cumberbatch (Stephen Strange), Chiwetel Ejiofor (Karl Mordo), Rachel McAdams (Christine Palmer), Benedict Wong (Wong), Michael Stuhlbarg (Nicodemus West), Benjamin Bratt (Jonathan Pangborn), Scott Adkins (Lucian), Mads Mikkelsen (Kaecilius), Tilda Swinton (Antico)

Sono andata a vedere questo film un po’ titubante: da una parte il personaggio non mi ispirava particolarmente, dall’altra la Marvel mi ha in passato fatto spesso ricredere da questo punto di vista, e poi Benedict Cumberbatch mi piace molto.

In sostanza il film non è onestamente un granché, ma comunque mi ha divertito. Bellissimi gli effetti speciali, alcune scene visivamente sono proprio molto belle, specie la lotta mentre il tempo va all’indietro. C’è una storia d’amore non proprio d’amore che per questo motivo mi ha sorpreso, era meno scontata di quanto pensassi. Un po’ debole a mio parere la motivazione del cattivo. Soprattutto però non mi è piaciuta la poca originalità del personaggio che, sotto molti aspetti, ricordava la orgin story di Iron Man.

Comunque il film è molto simpatico, ho apprezzato il doppiatore italiano di Cumberbatch la cui voce mi pare più adatta all’attore di quella che gli hanno messo in Sherlock, in alcuni momenti mi ricordava molto quella originale nel tono e il modo di dire certe cose.

Il mio personaggio preferito di tutto il film è comunque senz’altro il mantello “magico” di Strange, che ha una volontà propria, mi ricordava molto il tappeto di Aladdin! Troppo carino! XD

Cammeo di Stan Lee + Scene Middle e Post Credit

Come sempre un paio di commenti sulle scene middle e post credit e il cammeo di Stan Lee. Quest’ultimo si trova su un autobus a cui va a sbattere Strange durante una lotta. Nella scena dopo i primi titoli di coda vediamo Thor che anticipa, suppongo, il suo prossimo film dicendo che lui e Loki stanno cercando loro padre. Nella scena post credit vediamo Mordo, personaggio che prima stava tra i buoni, ora diventato cattivo perché deluso dall’Antico, che vuole eliminare tutti gli stregoni dal mondo: questo penso che sia invece l’inizio del prossimo film sul Dottor Strange.

Spider-Man: Homecoming

(Spider-Man: Homecoming, 2017)

di Jon Watts

Spider-Man
Spider-Man: Far from Home
Vendicatori
Doctor Strange
Thor: Ragnarok
Marvel Cinematic Universe
Agents of S.H.I.E.L.D. 4.22: World’s End
Thor: Ragnarok

You just don’t do anything I would do… and definitely don’t do anything I wouldn’t do. There’s a little gray area in there and that’s where you operate.

Non fare niente che io farei… e sicuramente non fare niente che io non farei. C’è una piccola area grigia lì in mezzo dove ti muovi tu.

Tony Stark

Dopo gli eventi di Civil War il giovane Peter Parker non vede l’ora di ritornare a combattere con gli Avengers. Nel frattempo si divide tra lo sventare piccoli reati di quartiere e le solite difficoltà a scuola.

Film visto il 3 aprile 2018. Azione, fantascienza, avventura, supereroi. Soggetto di Stan Lee e Steve Ditko (fumetto); Jonathan Goldstein, John Francis Daley. Sceneggiatura di Jonathan Goldstein, John Francis Daley, Jon Watts, Christopher Ford, Chris McKenna, Erik Sommers. Con Tom Holland (Peter Parker / Spider-Man), Michael Keaton (Adrian Toomes / Avvoltoio), Robert Downey Jr. (Tony Stark / Iron Man), Marisa Tomei (May Parker), Jon Favreau (Happy Hogan), Gwyneth Paltrow (Pepper Potts), Zendaya (Michelle), Donald Glover (Aaron Davis), Jacob Batalon (Ned), Laura Harrier (Liz), Tony Revolori (Flash)

Carino, questo ennesimo film su Spider-Man, un po’ troppo adolescenziale, ma in fondo Peter è veramente piccolino (ha 15 anni, io pensavo qualcuno in più!). Niente origin story stavolta, il film riprende da dove avevamo lasciato Spidey, niente flashback, solo brevissimamente Peter dice di essere stato morso da un ragno. Non viene neanche detto perché vive solo con la zia (che, tra l’altro, lui chiama solo May – non zia May – e mi faceva pensare sempre a Melinda).

Peter Parker (Tom Holland)

Peter è caruccio, è esaltatissimo nella sua missione di supereroe, continua a tormentare Happy che non lo sopporta ed è, almeno per quel poco che conosco il personaggio, il classico Spider-Man che non riesce a tenere la bocca chiusa (caratteristica che aveva già dimostrato nella sua breve apparizione in Civil War). Anche se non si tratta di una origin story c’è comunque un elemento che la richiama, ovvero l’eroe che scopre i suoi poteri o, in questo caso, i poteri della tuta datagli da Stark. La cosa che ho preferito è la presenza di una AI dalla voce femminile che Peter prima chiama suit lady e poi battezza Karen, adorabile. Interessante il suo rapporto con Stark: Peter stravede per lui, mentre Tony cerca di rimanere distaccato ma onestamente con poco successo: ad un certo punto gli dice qualcosa tipo “mio padre non mi ha mai davvero supportato, e sto cercando di rompere il ciclo della vergogna”, cioè in pratica gli dice che lo considera come un figlio!

Avvoltoio.

Il cattivo è così così. Di positivo c’ha che è Michael Keaton e che “nasce” dalla Battaglia di New York, un altro sottoprodotto del fenomeno supereroi. Di negativo c’ha che cambia carattere continuamente: rimprovera uno dei soci perché ha fatto troppo casino, e poi lo polverizza per sbaglio senza però provare la minima emozione. Poi si scopre (a ben vedere forse non una grande sorpresona, ma io onestamente non me l’aspettavo!) che è il padre di Liz, l’interesse sentimentale di Peter, e anche qui prima odia Spider-Man e lo vuole uccidere, poi scopre che è Peter e gli dice che lo rispetta perché ha salvato la vita della figlia (cosa che era vera anche prima che conoscesse la sua identità, comunque) e poi 5 minuti dopo cerca di ammazzarlo di nuovo. Comunque non male perché mescola le attrezzature e l’indole da supercattivo pur essendo rimasto uomo comune in altri aspetti, in primis quello della famiglia.

Spider-Man in una scena d’azione.

Qualche piccola considerazione random non specificamente su questo film ma sulle sue connessioni col MCU. Tra gli amici di Peter c’è una certa Michelle che nel finale dice di chiamarla MJ: sarà lei quindi, immagino, il nuovo interesse sentimentale di Peter, se restiamo almeno un po’ in canone coi fumetti. Tra gli sgherri dell’Avvoltoio c’è uno che si fa chiamare “The Shocker”: immagino sarà un altro personaggio Marvel, e alla fine non ricordo onestamente se i complici di Toomes vengono arrestati o no, quindi forse potremo rivederlo questo personaggio? Tony ha venduto l’Avengers Tower e nel trasloco viene inventariato un prototipo per un nuovo scudo per Captain America: considerato che il film prende luogo due mesi dopo Civil War la cosa mi ha stupito, visto come si erano lasciati Tony e Steve. Nel finale rivediamo Pepper, purtroppo per pochissimo, e lei e Tony annunciano, seppure come ripiego, il loro fidanzamento ai media! Quindi sono tornati insieme? In Civil War lei l’aveva lasciato. Poi, proprio nel finale May becca Peter con indosso il costume di Spider-Man: significa che ho scoperto il suo segreto, oppure Peter riuscirà a farlo passare per qualcos’altro? Infine, un ultimo commento riguardo la timeline: il film inizia con una scena prequel ambientata subito dopo la Battaglia di New York, quindi il primo Avengers, quindi il 2012. Poi la scritta in sovrimpressione ci dice “8 anni dopo”, quindi questo film sarebbe ambiento nel 2020?! E visto che ci dice anche che sono passati due mesi da Civil War, anche quel film è ambientato nel 2020. Ma perché? Non capisco, onestamente. QUI qualcun altro ha analizzato la cosa, non sono l’unica ad averla trovata strana.

Qualche curiosità o scena carina.

Nei titoli di testa si sente un riarrangiamento della classica sigla di Spider-Man degli anni 60 credo, quella che dice “Spider-Man, Spider-Man, does whatever a spider can” (o per intenderci, quella parafrasata da Homer nel film dei Simpson).

Ad un certo punto nel film vediamo l’eroe che si cambia in un vicolo, mi è parso curioso perché di solito quella parte o non la vediamo, oppure hanno già il costume sotto i vestiti.

A scuola di Peter più di una volta nel corso del film vediamo che agli studenti dei video motivazionali con protagonista Captain America: povero Steve! XD

Cammeo di Stan Lee + Scene Middle e Post Credit
Stan Lee nel suo solito cammeo.

Durante i suoi pattugliamenti di quartiere il nostro Spidey cerca di fermare un ladro d’auto, ma scatta l’allarme e tutto il vicinato se la prende con lui, tra cui un tizio che gli urla dalla finestra: “non farmi scendere giù, teppista!”, poi scopriamo che si chiama Gary perché si mette a chiacchierare con una vicina affacciata al balcone. Perché lo racconto? Perché Gary è Stan Lee, nel suo immancabile cammeo!
Un commentino sulle scene middle e post credits. Nella prima vediamo Toomes in prigione che viene approcciato da un altro criminale che è finito lì a causa di Spider-Man, perché gira voce che Toomes conosca la sua vera identità, ma lui nega, probabilmente “riconciliato” con Peter perché durante la battaglia finale il ragazzo gli ha salvato la vita. Nella scena post credits invece rivediamo Captain America mentre gira uno di quei video, e a un certo punto dice “quanti ancora ne dobbiamo fare?” Ripeto, povero!!!

Thor: Ragnarok

(Thor: Ragnarok, 2017)

di Taika Waititi

Thor
Thor: The Dark World
? →
Vendicatori
Spider-Man: Homecoming
Black Panther
Marvel Cinematic Universe
Spider-Man: Homecoming
Agents of S.H.I.E.L.D., stagione 5 →

Thor: It’s not possible.
Hela: Darling, you have no idea what’s possible.

Thor: Non è possibile.
Hela: Tesoro, non ha idea di che cosa è possibile.

Mentre gira per i mondi alla ricerca delle Gemme dell’Infinito, Thor sconfigge Surtur, un nemico di Asgard che vuole portare distruzione nella patria di Thor sotto forma del Ragnarok. Il nostro eroe riesce a fermare Surtur, ma tornando a casa scoprirà che in realtà il Ragnarok è già iniziato.

Film visto il 15 aprile 2018. Azione, fantascienza, avventura, supereroi. Soggetto di Stan Lee e Larry Lieber (fumetto) e Jack Kirby. Sceneggiatura di Eric Pearson, Craig Kyle, Christopher Yost. Con Chris Hemsworth (Thor), Tom Hiddleston (Loki), Cate Blanchett (Hela), Idris Elba (Heimdall), Jeff Goldblum (Grandmaster), Tessa Thompson (Valchiria), Karl Urban (Skurge), Mark Ruffalo (Bruce Banner / Hulk), Anthony Hopkins (Odin), Benedict Cumberbatch (Doctor Strange), Taika Waititi (Korg – voce), Rachel House (Topaz), Clancy Brown (Surtur – voce), Tadanobu Asano (Hogun), Ray Stevenson (Volstagg), Zachary Levi (Fandral)

Devo dire che questo film mi è piaciuto più di quanto mi aspettassi!

Non ne so molto né dei fumetti di Thor né dell’originale mitologia norrena, però da quel poco che so credo che in questo film abbiano unito diverse storie degli uni e dell’altra, e il risultato non è niente male.

Hela alla sua prima apparizione.

Partiamo subito dalla cosa più bella, senza alcun dubbio, del film: Hela. Non ho parole per descrivere quanto è fantastica Cate Blanchett in questo ruolo, per lei certo inusuale, ma reso in maniera che… wow! No veramente, solo per lei già il film è promosso a pieni voti! Tre secondi che era arrivata, già la adoravo! E mora è strafica!!! Poi il personaggio anche è mooolto interessante, a partire dal background (è la figlia primogenita di Odino, quindi sorella di Thor e Loki, esiliata dal padre perché diventata troppo sanguinaria e crudele), per continuare col suo immenso potere (non solo ferma, ma anche distrugge senza apparente sforzo il martello di Thor), per finire con il suo piano di vendetta (torna dopo la morte di Odino con l’intento di dominare tipo tutto l’universo). Sembra un misto di Loki e Thor, abile in combattimento e nella magia, solo che molto più forte di entrambi. Adoro.

Buona parte del film comunque non si svolge ad Asgard (o su Asgard? È una città, un regno, un pianeta?). Per una piccola parte siamo sulla Terra, Thor e Loki cercano Odino, e incontrano il Dottor Strange, l’avevamo visto nel post del suo stesso film, ma la parte è veramente piccolissima, davvero ridotta solo a quel pezzettino in cui li aiuta a trovare Odino. Scena comunque divertente perché Strange tratta Thor senza riguardi, e Loki ancora peggio!

La Valchiria in azione.

L’altra ambientazione, molto più presente, è Sakaar, un mondo che sta tipo in un’altra dimensione, perché lì finiscono le cose sconosciute o perse, un posto assurdo e crudele che ha una specie di guida introduttiva tipo parco giochi XD, e governato dal Grandmaster Jeff Goldblum (altra presenza che ho molto apprezzato!) e dove facciamo alcuni incontri interessanti. Incontriamo Korg, un personaggio Marvel fatto di roccia che conoscevo vagamente dal videogioco dell’Avenger Academy, che ho trovato veramente adorabile! XD Poi incontriamo una Valchiria (che credo non abbia nome, viene sempre chiamata solo Valchiria o con il codice con cui la identificavano su Sakaar), altro personaggio che mi è piaciuto molto, anche se non era proprio come me l’aspettavo. Soprattutto mi è piaciuta molto l’idea delle Valchirie, Thor le ammira come guerrieri, nel flashback le vediamo volare su dei cavalli alati in una scena al rallenty molto bella perché sembra un quadro antico. E mi è piaciuta l’armatura, full-body e no-nonsense. Poi un altro personaggio che incontriamo qui è un po’ spoiler, o, almeno, io l’avrei ritenuto spoiler, ma l’avevano mostrato già nel trailer. Comunque per sicurezza lo copro. Nell’arena del Grandmaster a scontrarsi con tutti gli sventurati che vengono catturati, e quindi anche con Thor, c’è Hulk! Ed è un Hulk diverso da quello che conoscevamo, o più correttamente, abbiamo l’occasione di conoscerlo di più perché parla e interagisce in questa forma, dagli eventi di Age of Ultron (da cui, dice Thor, sono passati 2 anni) non è più tornato Bruce Banner. Il video e il ricordo di Natasha lo farà finalmente ritornare (quanto shippo questa coppia!), salvo poi ritornare Hulk per salvare gli asgardiani. Bruce era preoccupato che una successiva trasformazione in Hulk avrebbe potuto essere definitiva, ma spero si sbagli, Hulk mi sta simpatico ma voglio rivedere Bruce in Infinity War!

Thor e Loki in abiti civili sulla Terra.

Due parole su Loki: di nuovo si ritrova dalla stessa parte del fratello, che però finalmente ha imparato a non farsi più fregare dai suoi trucchi. Come sempre quindi alterna un combattimento al fianco di Thor con un tradimento, salvo poi tornare e prendersi il merito di portare in salvo gli asgardiani, per poi rimanere comunque fino alla fine dello scontro. Su Sakaar incontra Bruce, ed è stato un momento particolare perché dal primo Avengers, a parte Thor, è il primo Avenger che rincontra. Durante lo scontro contro Hela si fa un giro nella sala del tesoro, o come si chiama, del palazzo reale, e lo vediamo adocchiare il tesseract, ma non sappiamo se davvero l’ha preso o no. Sono curiosa di vedere che farà in Infinity War.

L’altra parte del film si svolge in Asgard, dove Heimdal guida la ribellione contro Hela, che però è inarrestabile (e meravigliosa, ma l’ho già detto). E a questo punto devo spendere due parole sul protagonista,

Thor durante la prima battaglia del film, prima ancora dei titoli di testa.

Thor. Non è mai stato il mio Avenger preferito, ma devo dire che alla fine i suoi film mi divertono sempre molto. In questo il Nostro ha l’occasione per un’ulteriore maturazione, essendo costretto dalla morte del padre a non fare più solo l’eroe ma ora anche il re, e per entrare ancor meglio nella parte Hela gli cava un occhio quindi ora anche lui è un monocolo come Odino! In più, visto che non ha più il martello, scopre come utilizzare i suoi poteri (in fin dei conti lui è il dio del Tuono… e quindi usa fulmini!) anche senza, diventando ancora più forte. Grazie a un commento di alcune fan che gli chiedono una foto mentre si trova sulla Terra, scopriamo che Jane l’ha lasciato (e infatti non ci sono né lei né Darcy in questo film, peccato!) Su Sakaar viene teaserato diverse volte, riprendendo la tradizione iniziata col primo film (XD povero!). Alla fine prenderà la difficile decisione di far avvenire il Ragnarok perché Hela prende il suo potere da Asgard, quindi distruggere il regno è l’unico modo per sconfiggerla. Asgard, gli dice Odino in una visione, non è un luogo ma persone, e tutti gli asgardiani vanno via con un’astronave diretta sulla Terra, e questo mi ricorda il fumetto che avevo letto tempo fa in cui Asgard si era spostata in Oklahoma, anche lì dopo il Ragnarok.

Sono rimasta un po’ delusa dall’assenza di Lady Siff, come poteva non esserci? Poi ho letto QUI (non so se è stato detto in questo film o nel precedente, ma io non me lo ricordavo) che è stata bandita da Loki quando si fingeva Odino e per questo motivo è l’unica che si è salvata perché Hela uccide tutti e tre i Warrior Three! :(

Tirando le somme, Thor: Ragnarok mi è piaciuto molto perché la storia scava al punto giusto nell’animo dei protagonisti per fare parecchio male, ma il film non è deprimente né tragico, anzi, l’ho trovato veramente divertente! E ci lascia con l’attesa di molte novità in serbo per il futuro, che spero verranno espresse in Infinity War.

Middle e Post Credit
Stan Lee nel suo tipico cammeo.

Non manca come al solito Stan Lee nella parte stavolta di un “barbiere” che taglia i capelli a Thor su Sakaar per prepararlo allo scontro nell’arena, ed è quindi a lui che dobbiamo il nuovo look del dio (che a me, onestamente, non dispiace!).
Nella scena dopo i titoli visuali vediamo Thor e tutti gli asgardiani, più Korg e gli altri scappati da Sakaar, che viaggiando verso la Terra incontrano un’enorme astronave…. Nella scena alla fine de titoli vediamo che ne è stato del Grandmaster: sopravvissuto alla ribellione cerca di riprendersi, come niente fosse, il potere, ma non sembra che ci riuscirà!

Curiosità
Gli attori della rappresentazione alla corte di Asgard, tre notevoli guest star!
Quando Thor torna su Asgard, come sapevamo già dal film precedente, ci trova Loki a comandare nei panni di Odino. E Thor torna proprio mentre Loki/Odino con la corte sta guardando una rappresentazione teatrale della morte di Loki come l’avevamo vista in The Dark World, con attori che interpretano Thor, Odino e Loki, e gli attori che interpretano questi attori sono rispettivamente Luke Hemsworth (il fratello di Chris), Sam Neill e Matt Damon! XD Peccato si vedano pochissimo!

Black Panther

(Black Panther, 2018)

di Ryan Coogler

Vendicatori
Thor: Ragnarok
Avengers: Infinity War
Marvel Cinematic Universe
Agents of S.H.I.E.L.D., 5.10: Past Life
Agents of S.H.I.E.L.D., 5.11: All the Comforts of Home →

Wakanda forever!
Motto dei Wakandiani (si dice così?)

Dopo la morte del padre il principe T’Challa deve essere incoronato Re di Wakanda. Un fantasma dal passato arriva però a mettere in pericolo la sua vita, il futuro del Wakanda e anche del resto del mondo.

Film visto il 22 aprile 2018. Azione, fantascienza, avventura, supereroi. Soggetto di Stan Lee, Jack Kirby (fumetto). Sceneggiatura di Ryan Coogler, Joe Robert Cole. Con Chadwick Boseman (T’Challa / Black Panther), Michael B. Jordan (Erik Killmonger), Lupita Nyong’o (Nakia), Danai Gurira (Okoye), Martin Freeman (Everett K. Ross), Daniel Kaluuya (W’Kabi), Letitia Wright (Shuri), Winston Duke (M’Baku), Sterling K. Brown (N’Jobu), Angela Bassett (Ramonda), Forest Whitaker (Zuri), Andy Serkis (Ulysses Klaue), Florence Kasumba (Ayo), John Kani (T’Chaka)
Black Panther
[Immagine presa dalla pagina Facebook ufficiale del film]

Questo film è forse quello più vicino alla realtà attuale di tutti gli altri Marvel. Si parla di disuguaglianze di razza, di rifugiati, di problemi internazionali. La storia che coinvolge il protagonista poi è molto interessante: T’Challa si trova a fronteggiare la consapevolezza che il nemico che lo attacca, e rischia di distruggere non solo il suo Paese ma potenzialmente il mondo intero, se lo sono creato loro, l’ha creato suo padre col suo egoismo, sconsideratezza e poca lungimiranza.

Durante il film giriamo un po’ il mondo ma la maggior parte del tempo la passiamo in Wakanda che è veramente un posto meraviglioso: paesaggi bellissimi, selvaggi e sconfinati insieme ad una tecnologia avanzatissima, con veicoli volanti che sembrano astronavi, una corpo di guardia formato da sole donne che vestono una divisa in stile tradizionale e usano armi in vibranio (tanto che Okoye definisce le armi da fuoco “primitive”), sono avanzatissimi anche in altri campi come la medicina, ma hanno ancora cerimonie tipicamente tribali. Insomma una serie di contraddizioni che lo rendono un luogo enormemente affascinante.

Shuri.
[Immagine presa dalla pagina Facebook ufficiale del film]

I personaggi nuovi che conosciamo in questo film sono molto interessanti, in particolare mi è piaciuta molto Shuri, la sorella di T’Challa, genio tecnologico che si occupa dell’avanzamento in questo campo di Wakanda. Il protagonista, T’Challa/Black Panther, anche mi piace. In Civil War aveva subito un brutto colpo con la morte del padre, aveva cercato vendetta ma poi aveva compreso che era meglio consegnare il colpevole alla giustizia. Qui si trova praticamente dall’altra parte, perché il cugino vuole vendicarsi su di lui per la morte di suo padre. Ho molto apprezzato che in questo film dedicato ad un supereroe di colore tutti gli attori principali sono di colore (senza contare che lo sono anche regista e sceneggiatori), praticamente gli unici due bianchi interpretano personaggi che fanno da collegamento col resto del MCU avendoli visti entrambi in Civil War, ovvero Martin Freeman (Everett K. Ross) e Andy Serkis (Ulysses Klaue) (peccato però non aver visto Steve e gli altri!)

Detto tutto questo, appare chiaro che sulla carta Black Panther ha tutti i numeri per essere un film fantastico e che potevo amare moltissimo. Purtroppo però così non è stato, nel senso che il film mi è piaciuto, ma non così tanto. È avvincente, interessante, ma non così emozionante e forse mi è mancata quella componente che ormai per me è fondamentale per tutti i film Marvel: non è divertente. Insomma, mi aspettavo forse troppo ma alla fine il film non mi ha entusiasmato così tanto.

Cammeo di Stan Lee + Scene Middle e Post Credit

Mentre i protagonisti stanno in un casinò T’Challa gioca alla roulette, vince ma se ne va lasciando la sua vincita, e le sue fiches le prende un giocatore evidentemente malato per il gioco, che è Stan Lee.
Nella scena mid-credits si vede T’Challa che alle Nazioni Unite annuncia di voler rivelare la verità su Wakanda al mondo.
La scena post-credits è quella che mi è piaciuta di più: vediamo Shuri parlare con Bucky (che non ha più il suo braccio metallico) e dire di avere cose da mostrargli. Quello che mi intriga di questa scena è che avevamo lasciato Bucky in volontario “congelamento”, dicendo che non voleva più rischiare di essere costretto a fare del male. Se lo vediamo sveglio vuole forse dire che in Wakanda sono riusciti a curarlo dal condizionamento dell’Hydra!

Un po’ di frasi

We never lose our demons, Mordo. We only learn to live above them.
Non perdiamo mai i nostri demoni, Mordo. Soltanto, impariamo a vivere oltre loro.
The Ancient One
(Da Doctor Strange)

Dr. Strange: [after Mordo hands him a card] Well, what’s this? My mantra?
Mordo: The Wi-Fi password. We’re not savages.
Dr. Strange: [dopo che MOrdo gli porge una carta] Bene, questa cos’è? Il mio mantra?
Mordo: La password del wi-fi. Non siamo selvaggi.
(Da Doctor Strange)

Peter Parker: I’m nothing without the suit!
Tony Stark: If you’re nothing without the suit, then you shouldn’t have it.
Peter Parker: Non sono niente senza il costume!
Tony Stark: Se non sei niente senza il costume, allora non dovresti averlo.
(Da Spider-Man: Homecoming)

Peter Parker: I was just trying to be like you.
Tony Stark: I wanted you to be better.
Peter Parker: Stavo solo cercando di essere come te.
Tony Stark: E io volevo che tu fossi meglio.
(Da Spider-Man: Homecoming)

You cannot stop Ragnarok.
Non puoi fermare Ragnarok.
Surtur
(Da Thor: Ragnarok)

Surtur: You have made a grave mistake, Odinson.
Thor: I make grave mistakes all the time.
Surtur: Hai fatto un grosso sbaglio, figlio di Odino.
Thor: Io faccio grossi sbagli tutto il tempo.
(Da Thor: Ragnarok)

You know, I used to want to be a Valkyrie when I was younger. Until I found out you were all women.
Sai, io volevo essere una Valchiria quando ero piccolo. Finché non ho scoperto che eravate tutte donne.
Thor
Mi ha fatto ridere questa frase! XD
(Da Thor: Ragnarok)

Thor: I’m not as strong as you.
Odin: No. you’re stronger.
Thor: Non sono forte come te.
Odin: No. Sei più forte.
(Da Thor: Ragnarok)

You are a good man, with a good heart. And it’s hard for a good man to be a king.
Sei un uomo buono, di buon cuore. Ed è difficile per un uomo buono essere un re.
Re T’Chaka a suo figlio
(Da Black Panther)

Guns… so primitive!
Pistole… così primitive!
Okoye
(Da Black Panther)

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