Peril at End House


di Agatha Christie

Poirot
Black Coffee (Caffè nero)
Se morisse mio marito (Lord Edgware Dies) →

Titolo: Peril at End House
Serie: Poirot (8)
Titolo italiano: Il pericolo senza nome
Genere: giallo
Autore: Agatha Christie (sito ufficialeWikipedia)
Nazione: Regno Unito
Anno prima pubblicazione: 1932
Ambientazione: St Loo, Cornovaglia (Regno Unito); Agosto 1932
Personaggi: Hercule Poirot, Captain Arthur Hastings, Nick Buckley, Commander George Challenger, Bert Croft, Milly Croft, Jim Lazarus, Frederica “Freddie” Rice, Charles Vyse, Ellen Wilson, Maggie Buckley
Casa Editrice: HarperCollins
Copertina: design © HarperCollinsPublishers Ltd 2015; foto © Michael Trevillion/Trevillion Images
Pagine: 239
ISBN: 978-0-00-812952-1
Provenienza: Book Depository, 22 gennaio 2018
Link al libro: SITO UFFICIALEIN LETTURAANOBIIGOODREADS
inizio lettura: 24 giugno 2018
fine lettura: 15 luglio 2018



They say of me: “That is Hercule Poirot!—The great—the unique!—There was never any one like him, there never will be!Eh bien—I am satisfied. I ask no more. I am modest.

Dicono di me: “Quello è Hercule Poirot!—Il grande—l’unico!—Non c’è mai stato nessuno come lui, non ci sarà mai!Eh bien—sono soddisfatto. Non chiedo di più. Sono modesto.

Poirot

(Pagina 2)

Questo libro mi è piaciuto forse più di quanto meritasse perché per la prima volta… ho battuto Poirot!!! XD

Poirot e Hasting sono in vacanza in Cornovaglia e qui incontrano Nick Buckley, una giovane donna vittima di una serie di tentativi di omicidio. Il nostro investigatore prenderà subito la ragazza sotto la sua protezione ma non riuscirà ad impedire un delitto.

Non riesco ad essere obiettiva nel giudicare questo libro. Da una parte leggerlo mi è piaciuto molto, quindi sicuramente un voto non basso. Dall’altra ho indovinato l’assassino e questo mi fa pensare che l’enigma fosse stavolta ben poca cosa, e quindi che sia meglio abbassare il voto. D’altronde il fatto di aver capito com’erano andate le cose mi ha dato una grandissima soddisfazione! Alla fine ho deciso di darmi fiducia e dire che sono stata brava io e non che era facile indovinare, e quindi do comunque un voto alto!

‘Peril at End House’ (Agatha Christie) by Mila Heer Fotografie

La trama che dà l’avvio all’azione è abbastanza classica per un giallo: una giovane donna è vittima di tentativi di omicidio, e il detective si adopera per scoprire il colpevole prima che riesca nel suo intento. L’ambientazione è credo una novità per Christie (non ricordo siamo mai stati in Cornovaglia prima) ma comunque fa parte di quel filone di “Poirot in vacanza” tra cui possiamo collocare i più famosi ed esotici Assassinio sull’Orient-Express e Poirot sul Nilo ma credo anche molti altri.

Tra i personaggi rivediamo con piacere il capitano Hastings con i suoi commenti ingenui che ti aiutano a capire come vanno le cose perché se lui pensa qualcosa, di sicuro è vero il contrario! Per esempio quando incontra per la prima volta il Comandante Challenger e si dice sicuro che sia un bravo ragazzo, ho capito subito che magari non sarebbe stato proprio lui l’assassino, ma di sicuro si sarebbe scoperto che era un tipo losco, e così è stato! XD Povero, ingenuo, Hastings! Lo adoro! E adoro come Poirot lo prende sempre così tanto in giro, ma con così tanto affetto! E poi c’è da dire che a volte Hastings se le cerca:

Hastings: Poirot, I have been thinking.
Poirot: An admirable exercise, my friend. Continue it.
[“Poirot, stavo pensando.” “Un esercizio ammirabile, amico mio. Lo continui.”]
(Pagina 15)

Il segnalibro che ho usato durante la lettura.

L’edizione di questo libro che ho letto è della HarperCollins credo ideata per il 125° anniversario (nel 2015) della nascita di Agatha Christie. La copertina che hanno scelto per questa riedizione mi piace parecchio, tanto che credo cercherò sempre questo tipo quando dovrò comprare altri libri di Agatha. La grafica è come piace a me, una foto a tutta pagina, la colorazione è molto bella e l’immagine abbastanza attinente e rappresentativa: la casa in alto sulla collina dovrebbe essere immagino End House. Veramente riuscitissima!

Il titolo invece è piuttosto banale ma la Dame veramente non si è mai particolarmente sbizzarrita, i suoi romanzi sono quei rarissimi casi in cui il titolo italiano spesso è meglio dell’originale, infatti Il pericolo senza nome evoca un po’ più di mistero di Pericolo a End House.

Commento generale.

Leggere questo libro mi ha dato una grandissima soddisfazione perché, penso per la prima volta da quando ho conosciuto Agatha Christie, ho capito praticamente tutto (colpevole, movente e attuazione) e prima che ci riuscisse Poirot! Insomma Peril at End House mi ha lasciata proprio soddisfatta! Però proprio per questo, come ho detto prima, non riesco a capire se è stato comunque un bell’intreccio cervellotico e sorprendente come sono di solito quelli di Christie. Comunque è stata una lettura leggera e coinvolgente, cosa di cui la zia Agatha è sempre una garanzia! Perciò, in ogni caso, promosso pienamente!

Copertine

Come sempre, mi sono divertita a spulciare su Delicious Death le varie copertine di vecchie edizioni italiane e inglesi.

Da sinistra verso destra. La prima edizione della Collins del 1932: non male! La seconda copertina è della Cardinal (1959) e mostra il momento del delitto, con lo scialle rosso che rappresenta un elemento importante ben in vista. La successiva è del 1982 di Fontana, mi ha colpito perché estremamente semplice ma abbastanza inquietante! L’ultima è HarperCollins del 2007, una serie che mi piace molto, pubblicata anche in italiano, però in questo caso non è un granché.

Sempre da sinistra verso destra. La prima edizione italiana I Libri Gialli del 1933: non la capisco proprio! O.o La seconda è quella classica della Mondadori con i disegni a mano degli anni 80 e 90, nello specifico 1990: è piuttosto interessante perché ci sono svariati elementi della storia (tra cui anche uno un po’ spoiler cioè l’aereo, perché solo più avanti nella storia si scopre che il pilota disperso è un elemento importante). Poi ancora Mondadori, del 1995, la serie che mi piace di meno: questa non è malaccio, mostra Poirot e Hastings con il cappello che ha dato inizio alla storia, però anche qui c’è l’aereo. L’ultima è una serie che invece di solito mi piace molto, sempre della Mondadori (2003) però questa qui non è un granché, e il telefono che c’entra?

Mini recensione

Poirot geniale come sempre, ma ti ho battuto!

Un po’ di frasi

No seaside town in the south of England is, I think, as attractive as St Loo. It is well named the Queen of Watering Places and reminds one forcibly of the Riviera.
Nessuna città di mare nel sud dell’Inghilterra è, penso, più affascinante di St Loo. È giustamente chiamata la Regina dei Luoghi d’Acqua e ricorda forzatamente la Riviera.
[incipit]

Relations are too devastating as a rule. They fuss and interfere. It’s much more fun to be on one’s own.
Nick Buckley
I parenti sono troppo devastanti di solito. Si lamentano e interferiscono. È molto più divertente starsene per conto proprio.
(Pagina 33)

Poirot: Such a jealousy as drove the Iago of your great Shakespeare to one of the cleverest crimes (speaking from the professional point of view) that has ever been committed.
Hastings: Why was it so clever?
Poirot: Parbleu—because he got others to execute it.
Poirot: Tanta gelosia che guidò lo Iago del vostro grande Shakespeare ad uno dei più ingegnosi crimini (parlando dal punto di vista professionale) che sia mai stato commesso.
Hastings: Perché era così ingegnoso?
Poirot: Parbleu—perché lo ha fatto eseguire da altri.
(Pagina 100)

No ordinary person could have prevented it—but of what good is to be Hercule Poirot with grey cells of a finer quality than other people’s, if you do not manage to do what ordinary people cannot?
Poirot
Nessuna persona ordinaria potrebbe averlo previsto—ma a che serve essere Hercule Poirot con cellule grigie di una qualità migliore delle altre persone, se non riesci a fare quello che le persone normali non fanno?
(Pagina 169)

I reflected that Poirot’s abasement was strangely like other people’s conceit, but I prudently forebore from making any remark.
Hastings
Riflettei che l’umiliazione di Poirot era stranamente simile alla presunzione di altre persone, ma prudentemente mi astenni da ogni commento.
(Pagina 170)

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