The Hound of Death


di Agatha Christie

Titolo: The Hound of Death
Titolo italiano: Il segugio della morte
Genere: giallo, racconti
Autore: Agatha Christie (sito ufficialeWikipedia)
Nazionalità: britannica
Anno prima pubblicazione: 1933
Ambientazione: principalmente Regno Unito, primissimi anni 30 del XX secolo
Personaggi: Marie Angelique, Dermot West, Felicie Bault, Dickie Carpenter, Geoffrey Lancaster, Mary Harter, Charles Ridgeway, Leonard Vole, Romaine Heilger, Jack Hartington, Sir Arthur Carmichael, Silas Hamer, Simone, Mortimer Cleveland
Casa Editrice: HarperCollins
Copertina: www.juliejenkinsdesign.com
Pagine: 264
ISBN: 978-0-00-819642-4
Provenienza: Book Depository, 9 gennaio 2019
Link al libro: SITO UFFICIALEIN LETTURAGOODREADSANOBII
inizio lettura: 21 gennaio 2019
fine lettura: 31 gennaio 2019



‘What can you do?’
Mortimer smiled a little.
‘I can think.’
She looked at him doubtfully.
‘Yes,’ said Mortimer, ‘a lot can be done that way, more than you would ever believe. […]’

(Pagina 260)

All’inizio credevo proprio che questo libro dovesse essere la mia prima vera delusione tra le letture della zia Agatha. Poi un po’ si è ripreso ma rimane comunque uno dei meno belli che ho letto della Dame.

Dodici racconti con in comune un qualche aspetto soprannaturale.

Il primo racconto di questa raccolta mi ha totalmente spiazzato: non capivo dove voleva andare a parare, e quando finalmente mi è stato chiaro, era troppo tardi perché potesse piacermi: mi aspettavo un giallo, invece era una storia sul soprannaturale. E tutte le storie hanno una componente soprannaturale, in alcune è preponderante, in altre marginale, in altre ancora fittizio, ma sempre presente. Inoltre ricorrono di frequente altri temi, diciamo così, correlati, come la malattia mentale, l’anima, i medium, e il fatto che le donne straniere sono cattive, o quantomeno strane e misteriose ;)

Trattandosi di una raccolta di racconti, e considerando che alcuni mi sono davvero piaciuti mentre altri molto poco, vorrei brevemente commentarli tutti e dodici separatamente.

Hell Hound by TaniDaReal

The Hound of Death (Il segugio della morte)

Durante la prima guerra mondiale un convento esplose misteriosamente lasciando sulle mura diroccate un segno simile a un mostruoso segugio. Anni dopo il narratore incontra l’unica sopravvissuta, suor Marie Angelique.

Primo racconto che dà il nome alla raccolta, l’ho trovato proprio brutto, ma forse è perché proprio non avevo capito che si trattava di un mistero soprannaturale, mentre io continuavo a leggere aspettandomi una soluzione reale. Comunque di particolare c’è che la protagonista, Marie Angelique, è una rifugiata belga in Inghilterra, come Poirot. Voto 4.

The Red Signal (Il segnale rosso)

Dermot West ha avuto più volte nella vita una sensazione come di un segnale rosso di pericolo. Strano avere di nuovo questa percezione ad una cena tra amici.

Il secondo racconto già mi è piaciuto un po’ di più, però si capiva subito che era Jack Trent ad essere matto e non sua moglie. Sarei curiosa di leggere com’è stata resa in italiano la pagina in cui zio e nipote parlano di questo, perché in inglese è facile creare l’incomprensione, i due non dicono mai “lui” o “lei”, lo zio parla del marito, il nipote della moglie. In italiano è difficile non usare qualche aggettivo che riveli il genere. Voto 6.

The Fourth Man (Il quarto uomo)

Tra uomini in treno parlano di un famoso caso psichiatrico di alcuni anni prima, mentre il quarto uomo seduto nello scompartimento sembra dormire.

Al racconto tre ero ancora molto basita, perché ho trovato la storia anche abbastanza interessante, ma sono rimasta ancora deluso perché non era un giallo! Comunque voto 7.

Ghost by Joe-Roberts

The Gypsy (La zingara)

Dickie Carpenter ha sempre avuto una certa avversione per gli zingari. Come mai?

Un po’ come il precedente, interessante, ma non più di tanto. Voto 6.

The Lamp (La lanterna)

La signora Lancaster si trasferisce con l’anziano padre invalido e il figlioletto in una casa che ha la fama di essere infestata.

Banale, stavano cominciando a piacermi questi racconti sul soprannaturale, questo mi ha deluso di nuovo. Voto 4.

Wireless (La radio)

Un giovane convince la vecchia zia a elettrificare la sua casa e a prendere un radio.

Ecco, finalmente, questo racconto mi è veramente piaciuto, e guarda caso è il primo in cui il soprannaturale non c’è, i fantasmi erano tutta una finzione, in realtà l’omicidio è umanissimo e tra l’altro anche molto fantasioso. Bello anche perché diverso dal solito, l’assassino qui la fa franca, ma viene comunque “punito” perché lo scopo del suo omicidio era ricevere un’eredità che però svanisce proprio per colpa delle sue azioni, solo per poi scoprire che entro un paio di mesi la sua vittima sarebbe morta di morte naturale. Voto 8.

The Witness for the Prosecution (Testimone d’accusa)

Mayherne è un avvocato che deve difendere un giovane accusato di omicidio. Mayherne è convinto della sua innocenza, ma l’accusa ha dalla sua parte un testimone formidabile.

Uno dei racconti che mi è piaciuto di più, oltre che l’unico di cui avevo già sentito il titolo e che mi ha stupito trovare qui perché so che esiste una raccolta che si intitola proprio Testimone d’accusa e altre storie. È veramente interessante, a un certo punto inizia a sembrare un po’ banale, ma poi il finale inaspettato (per me), spiazzante e assai particolare ne fanno meritatamente uno dei racconti più famosi di Christie. Voto 8.

Mason galaxy by Tyler Gallion

The Mystery of the Blue Jar (Il mistero del vaso azzurro)

Un giovane appassionato di golf mentre si allena sente all’improvviso un grido d’aiuto. Pare però che lui sia l’unico a sentire quella voce!

Caruccio, ma niente di più, anche perché personalmente fin da subito ho sgamato l’inganno, e ho capito che il soprannaturale non c’entrava niente e che il dottore e la ragazza erano d’accordo. Credevo però che il tutto servisse per coprire un omicidio, invece era un “banale” furto. Comunque divertente. Voto 7.

The Strange Case of Sir Arthur Carmichael (Lo strano caso di Sir Arthur Carmichael)

Il dottor Edward Carstairs viene chiamato da un amico ad investigare sul caso molto particolare della “pazzia” del giovane Sir Arthur Carmichael che all’improvviso ha iniziato a comportarsi in maniera molto, molto, molto strana.

Non mi è piaciuto, francamente l’ho trovato un po’ stupido, e la parte soprannaturale che finora si era limitata a fantasmi o premonizioni, qui sfora proprio nella magia: l’anima di Carmichael viene trasportata in un gatto e viceversa, cosa che ho trovato esagerata. Voto 4.

The Call of Wings (Il richiamo delle ali)

Il milionario Silas Hamer una sera sente suonare una musica da un mendicante, e prova una sensazione stranissima. Diverrà una sorta di ossessione.

Questo racconto è il più strano di tutti, forse un po’ noioso ma personalmente l’ho trovato il più inquietante, in senso positivo. Voto 6.

The Last Séance (L’ultima seduta)

Simone è una medium molto dotata, ma le sedute spiritiche la stanno uccidendo. Per fortuna quella di oggi è l’ultima a cui la giovane dovrà sottoporsi.

La seduta spiritica, banale, prevedibile, brutto proprio. 4.

S.O.S. (S.O.S.)

L’auto di Mortimer Cleveland si ferma durante una tempesta, e l’uomo è costretto a chiedere ospitalità ad una casa isolata nella campagna.

Mentre leggevo Mortimer mi risultava molto simpatico, e alla fine anche il racconto mi è piaciuto molto. Il soprannaturale c’è e non c’è. Mortimer dà la colpa all’influenza della casa maledetta per il tentato omicidio che riesce a sventare, ma a parte quello, il suo personale interesse per l’occulto e qualche premonizione, la storia è piuttosto umana, triste e meschina ma parecchio intrigante. Voto 8,5.

Il segnalibro che ho usato durante la lettura è arrivato con l’ordine di Bookdepository e ho deciso di usarlo subito perché rappresenta un buon augurio per il 2019! La parola HYGGE (come si legge sul retro del segnalibro) è di origine danese, si pronuncia hoo-gah e celebra tutte le cose calde e confortevoli che ci aiutano a scoprire sensazioni di benessere e appagamento, come per esempio accoccolarsi sotto una coperta in un pomeriggio invernale e bere tè e leggere un buon libro! :)

L’ambientazione di questi racconti è molto varia, in alcuni siamo anche fuori dall’Inghilterra (Belgio e Francia), ma essendo racconti non c’è tempo di farcela apprezzare bene. Più che altro possiamo parlare di una certa atmosfera soprannaturale, che, come ho detto, permea tutto il libro. A mio parere, non sempre è riuscita, e in alcuni casi oserei dire superflua, però in alcuni racconti molto efficace. Non so se è una conseguenza del mio gusto personale, ma secondo me Christie con l'”horror” non ci sa fare come col giallo.

Anche per i personaggi vale la stessa cosa, visto che cambiano ad ogni racconto, e sono troppi per farne un quadro generale, ma posso dire che di solito quando nei racconti c’era un qualche tipo di investigatore, erano di solito personaggi simpatici, specie il già citato Mortimer Cleveland dell’ultimo racconto.

La copertina di questa mia edizione non mi piace affatto, però era quella più economica ;). Però se non altro è attinente, con il segugio del titolo dentro una sfera di cristallo per enfatizzare il tema paranormale dei racconti. Il titolo è bello, e diciamo che avrebbe dovuto farmi capire il tema dei racconti, ma non ne avevo idea! Comunque sulla Wikipedia ho cercato i titoli italiani, e sia quello della raccolta che quelli dei racconti sono molto fedeli all’originale, cosa che apprezzo sempre.

Commento generale.

Come ho detto, non mi intrigano particolarmente questi temi soprannaturali, avrei preferito fossero tutti semplicemente dei racconti gialli, però alcuni li ho trovati comunque interessanti. Come voto per la raccolta ho fatto la media precisa dei voti che ho dato ai singoli racconti, quindi nel complesso il mio parere è tiepidino ma comunque positivo. In particolare c’è una cosa che ho pensato che, se fosse vera, mi farebbe un poco rivedere le mie critiche. Non voglio rivelare nulla, quindi cercherò di essere il più generica possibile. La massiccia presenza dell’occulto in questo libro è un indizio fuorviante, perché poi nei racconti in cui è praticamente assente ce lo aspettiamo e il “colpo di scena” è non trovarlo! Se ho ragione, bè, anche se poi a volte era anche prevedibile, comunque tanto di cappello alla zia Agatha e al suo genio!

Nuove parole scoperte: Wintergreen
Stando al sito Wordreference significa “sempreverde”, ma solo in american english. Io conoscevo la parola evergreen con questo significato. In british english invece wintergreen è una pianta aromatica.

Bonus
Eccoci come al solito alla nostra carrellata di copertine! Immagini prese da Delicious Death.
La prima a sinistra è la prima edizione della Collins, 1933, dedicata al racconto che dà il titolo alla raccolta, col segugio e il convento in macerie. A seguire Fontana 1964, piuttosto macabra e per questo non male, ma poco attinente al libro. Sempre Fontana, 1985, inquietantissimo il segugio in primo piano, ma non particolarmente bella per me. Infine, HarperCollins 1996, veramente brutta, però mostra la suora del primo racconto e il mastino sullo sfondo è quello più attinente perché è rappresentato come una “macchia” su un muro. Però la sfera di cristallo non c’entra nulla!
A sinistra, ultima copertina inglese che vi propongo (HarperCollins 2003), l’ho scelta perché non c’entra niente ma proprio niente niente niente con il libro! L’unico collegamento che riesco a pensare è che la bimba sul triciclo ricorda il bambino di Shining, ma è un passaggio eccessivo, se davvero è così. Peccato perché a parte questo mi piaceva! :) Iniziamo con le copertine italiane. Mondadori del 1982, prima copertina italiana, non bellissima, ma comunque c’è la suora, il segugio e le rovine del convento del primo racconto. Sempre Mondadori, 1994, l’immagine è praticamente identica al precedente, anche se non è la stessa, quindi è stata rifatta uguale. Infine, Mondadori 2003, l’occhione in primo piano non è male, bella copertina e anche se non richiama nessuno dei racconti ne rende un poco l’atmosfera. Ultima notazione: la copertina della Mondadori del 2013 è identica a quella della mia edizione che invece è HarperCollins del 2008 (Masterpiece edition).

Mini recensione

Agatha, ti prego, torna ai gialli!

Sfide

Un po’ di frasi

Di solito in una raccolta di racconti riporto incipit e explicit di ognuno, ma stavolta onestamente non ne avevo voglia, così come incipit ho messo quello dei primo racconto e come explicit quello dell’ultimo.

It was from William P. Ryan, American newspaper correspondent, that I first heard of the affair.
È stato da William P. Ryan, corrispondente di un giornale americano, che per la prima volta ho sentito parlare della cosa.
[incipit]

‘[…] can I go and see the Boi-i-ler?’ He spun out the last word with such evident rapture that his grandfather felt ashamed to reflect that this peerless delight of childhood only conjured up to his imagination the picture of hot water that wasn’t hot, and heavy and numerous plumber’s bills.
“[…] posso andare a vedere il boi-i-ler?” Fece uscire l’ultima parola con un rapimento così evidente che suo nonno si vergognò a riflettere che quell’incomparabile piacere dell’infanzia aveva solo evocato nella sua immaginazione idee di acqua calda che non era calda, e pesanti e numerose bollette dell’idraulico.
(The Lamp, pagina 93)

There are certain primitive elementary forces, Raoul. Most of them have been destroyed by civilization, but motherhood stands where is stood at the beginning.
Ci sono alcune primitive forze elementari, Raoul. Molte di esse sono state distrutte dalla civiltà, ma l’amore materno è così com’era all’inizio.
Simone
(The Last Séance, pagina 233)

explicit Leggi

2 pensieri riguardo “The Hound of Death

  1. Da un lato la vorrei lasciare stare, visto che già non è che ami alla follia le raccolte di racconti, dall’altro… il fatto che sia più sul paranormale che per sul giallo potrebbe essere una cosa buona dati i miei gusti XD

    1. Mi verrebbe da dirti di lasciar comunque perdere, ma non sono sicura di essere obiettiva! A me non dispiace il soprannaturale di per sé, ma se leggo un libro di Agatha Christie mi aspetto un giallo, romanzo o racconti che siano, e mi sono incaponita tanto su questa cosa che mi ci sono voluti diversi racconti per accettare che non erano gialli! Comunque, a prescindere da questo, penso che ci sia di assai meglio in circolazione, secondo me puoi soprassedere!

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