Salone Internazionale del Libro di Torino 2019

Quest’anno per la prima volta sono finalmente riuscita ad andare, anche se per un giorno solo, al Salone del Libro di Torino! Arrivo con molto in ritardo a commentare, ma per una serie di motivi non mi è riuscito di postare questo commento prima.

Adesso dirò una cosa che vi farà ridere! Io davvero ero convinta che andando al Salone sarei riuscita a contenere gli acquisti! XD Il Salone ha aperto alle 10 e alle 11 avevo già comprato 5 libri!! A ben vedere però effettivamente mi sono trattenuta! Ne ho comprati solo altri 2! Ma andiamo con ordine.

Prima di iniziare a raccontare la mia esperienza, togliamoci la parte spiacevole. Dopo anni e anni e anni di attesa per riuscire finalmente ad andare al Salone, ecco che qualche giorno prima della partenza comincio a sentire di autori che annullano la propria presenza perché tra le case editrici ospitate c’è anche Altaforte, vicina a CasaPound e per nulla velatamente di idee neofasciste. E io non ne avevo idea, quindi comunque grazie a tutti per averne parlato e avermi portato a conoscenza della cosa. Per fortuna qualcuno è, diciamo così, rinsavito e la casa editrice è stata esclusa, e mi ha fatto piacere leggere su parecchi stand manifestini che dichiaravano gli editori come antifascisti. Probabilmente io al Salone ci sarei andata lo stesso, principalmente perché non so se e quando mi ricapiterà l’occasione, e perché tra l’altro c’erano svariati temi in questa edizione prettamente contrari alle ideologie fasciste, prima fra tutti (e non saprei da dove cominciare per dire quanto tutto ciò è assurdo!) la celebrazione dei 100 anni dalla nascita di Primo Levi. Sono contenta di poter esserci andata più a cuor leggero, ma non posso negare che questa mia esperienza sia stata un po’ rovinata da questo fatto, e dalle polemiche sorte dopo che addirittura hanno parlato di censura (!!!!). Non è questa la sede, e io non ho assolutamente le competenze per entrare in un dibattito del genere, ma rendiamoci conto che l’apologia del fascismo non è un’opinione, è un reato.

Mi secca, non posso negarlo, rovinare anche questo post con un argomento così triste, ma ritengo che anche se poi è finita bene la cosa è stata troppo preoccupante per fare finta di niente, dimenticarmene e passarla sotto silenzio.

Ma veniamo a noi, e alla mia esperienza al Salone. Come prima cosa appena arrivata mi sono fiondata allo stand Feltrinelli per comprare storiemigranti di Sio e Nicola Bernardi che i due autori presentavano qualche ora dopo proprio lì al Salone e io dovevo assolutamente farmi autografare! :D Già che c’ero ho comprato anche un altro libro, sempre di Sio ma stavolta con Tito Faraci, Il pesce di lana e altre storie abbastanza belle (alcune anche molto belle, non tante, solo alcune) di Maryjane J. Jayne. Quest’ultimo volevo leggerlo da parecchio, mi incuriosiva tantissimo. L’altro invece è appena uscito, e ne parlerò a breve in un post a parte perché l’ho già letto.

Mancava ancora qualche ora all’incontro con gli autori così ho cominciato ad esplorare un po’, puntando però allo stand della casa editrice Acheron Books dove sapevo avrei incontrato Cami di Bibliomania! Seguo Cami ormai da diversi anni ma non l’avevo mai incontrata di persona! Sono stata veramente felicissima di poterle finalmente parlare dal vivo, e lei è stata pure carinissima a ricordarsi di me, anche se era un po’ che non ci sentivamo virtualmente! E sono stati piacevoli anche i suoi consigli letterali, complice anche il tre per due che stavano facendo in occasione del Salone, insomma, sono andata via dallo stand con 3 libri! La scelta è stata difficile, trattandosi principalmente di libri che variano dal fantasy alla fantascienza all’horror, anche con qualche pizzico di storia, e tutti di autori italiani e ambientati in Italia. Il primo libro che ho preso, Italian way of cooking di Marco Cardone, è la storia di un cuoco in difficoltà che un giorno per difendere la propria famiglia uccide un mostro e per nascondere il cadavere lo cucina nel suo ristorante, ottenendo un inaspettato incredibile successo. Poi ho preso Severianus – La signora dei cancelli della notte di Luca Tarenzi, ambientato nel tardo Impero Romano con un esorcista cacciatore di demoni come protagonista. Anche l’ultimo mio acquisto è un fantasy storico, Eternal War – Gli eserciti dei santi di Livio Gambarini che ha tra i personaggi principali nientepopodimeno che un giovane Dante Alighieri. Veramente molto molto intriganti! Ripassando di nuovo più tardi allo stand per salutare Cami, poco c’è mancato che comprassi altri tre libri (vedete? Mi sono contenuta!!!! XD), invece li ho solo aggiunti alla wishlist e ne ho parlato nello scorso LunedìLink.

Al Salone anche le sedie sono a forma di libri.

Rimanendo in tema di acquisti, quando mi illudevo ormai di essermi fermata, sono passata davanti allo stand della Star Comics e ho pensato che un bel fumetto ci sarebbe stato proprio bene, e l’occhio mi è caduto su The Ghost in the Shell di Masamune Shirow che avevo messo in wishlist dopo aver visto l’adattamento cinematografico con Scarlett Johansson e che mi attraeva per avere l’indiscutibile pregio da non essere composto da troppi volumi (3, se non vado errata), quindi nel caso dovesse piacermi almeno non mi sono impelagata in un’altra saga infinita!

Dulcis in fundo, proprio verso fine giornata ho effettuato l’ultimo acquisto, qualcosa che ero andata al Salone con l’intenzione di comprare, ma che ho fatto fatica a trovare: un libro per ragazzi in spagnolo, uno di quelli in cui la lettura di un romanzo viene facilitata con l’aggiunta anche di esercizi e cose così. Dall’anno scorso sto studiando spagnolo, sono credo ad un livello da prima media, ma mi piace moltissimo e volevo cimentarmi con qualche lettura. E trovo assurdo averci messo così tanto a trovarlo: considerato che lo spagnolo era la lingua ospite di questa edizione del Salone, mi aspettavo più attenzione anche allo studio della lingua, e non solo alla sua letteratura, e invece niente! Per fortuna poi ho trovato uno stand di testi scolastici e simili, e pure lì la scelta non era vastissima, per esempio non c’era neanche un libro a livello A1 (che credo sia il mio attuale) e così mi sono accontentata di un A2, Bodas de sangre di Federico García Lorca. Speriamo non si riveli un’impresa al di sopra delle mie possibilità!

Sio e Nik alla presentazione del libro. Scusate, la foto è orrenda, ma l’ho fatta col cellulare e il mio non è un granché da questo putno di vista.

Come avevo anticipato l’unico evento a cui assolutamente non volevo mancare era la presentazione del libro storiemigranti che i due autori Sio e Nicola Bernardi presentavano lì al Salone. Avendo parlato con alcune persone a proposito degli eventi al Salone, ho cominciato a gironzolare nei pressi della sala più di un’ora prima, ma devo dire la fila si è formata più tardi e non era nemmeno eccessiva: forse perché i due avevano già tenuto una presentazione il giorno prima. Comunque, mentre ero in fila ho iniziato a leggere il libro, e poi l’ho finito dopo nella fila per gli autografi :). Si tratta di un libro per metà foto e per metà fumetto, quindi si legge veloce, ed è veramente bellissimo, ma per evitare ripetizioni qui non mi dilungo a parlare né del libro né dell’incontro perché dedicherò loro un post a parte, qui aggiungo solo che è stato un incontro bellissimo e anche solo per questo valeva la pena di andare al Salone!

Bene, ora che abbiamo parlato degli acquisti e dell’unico evento a cui sono stata, ci sono ancora così tante cose di cui vorrei parlare di questa mia esperienza al Salone, e ho provato dapprincipio a fare un discorso un po’ più coerente, ma non mi riusciva così alla fine opto per commenti random per i quali spero mi perdonerete.

La torre dei libri.

La gente, veramente tanta, troppa mi verrebbe da dire (sono tornata con una bronchite che sono sicura sia il risultato dell’esposizione a tutti quei portatori di germi in un posto chiuso, perché non ho preso freddo o altro!). Ma bella, veramente bella bella gente! A partire dalle file per entrare, e le altre (non molte, per fortuna) fatte dentro il Salone, in cui inizi a scambiare convenevoli con esimi sconosciuti (forse per alcuni è normale ma per me non tanto!). Poi, bè, ovviamente amanti di libri in ogni dove, non so se riesco a spiegare questa sensazione, ma sei in un luogo dove ovunque ti giri sai che la gente che vedi quasi sicuramente condivide con te la passione per i libri! E ci sono tanti giovani, ragazzini anche, che vanno agli eventi e prendono appunti, e guardano, parlano, partecipano, e, soprattutto, leggono. Bello.

A metà pomeriggio mi sono fermata un poco perché ero stanchissima e mi sono presa una tazza di tè in un bar. Non era niente di che. Ci sono rimasta un po’ male perché invece in giro per il Salone il connubio libri e tè era presente spesso!

Sicuramente l’avrò già detto, lo scorso novembre è stata anche la mia prima volta al Lucca Comics. Non voglio fare un confronto tra i due eventi, sono molto diversi e li ho amati moltissimo entrambi, ma ammetto che spesso il paragone mi veniva, e a Torino un pochino mi sono mancati i cosplay! Non erano del tutto assenti però: ho ritrovato Thor, Captain America e un non meglio identificato Cavaliere. Dove? Allo stand di Lucca Comics! :) Restando in tema comics e simili, c’era un’area dedicata ai giochi da tavolo dove ci si poteva sedere e giocare, e quanto ho rosicato di essere da sola e non avere nessuno da costringere a provare qualche gioco! Ma tanto purtroppo per via del poco tempo forse non l’avrei fatto lo stesso!

L’Infinito in italiano e spagnolo.

La regione ospite d’onore in questa trentaduesima edizione del Salone del Libro erano Le Marche, e in particolare si ricordava il bicentenario della composizione de L’Infinito di Leopardi. Ora, io non sono una grande amante della letteratura poetica, ma se fossi costretta ad esprimere una preferenza, direi che la mia poesia preferita è proprio L’Infinito, e mi incuriosiva moltissimo la sua presenza la Salone, però purtroppo non sono riuscita ad andate a nessun evento (è veramente difficile godersi appieno il Salone in un giorno solo!) Speravo di comprare qualche gadget a tema o cose così, ma niente. Mi sono accontentata della poesia tradotta in diverse lingue.

Mi ha fatto piacere vedere che c’era anche tanta attenzione alla scienza, principalmente in eventi per bambini, spesso sull’astronomia, ma anche per adulti. Come ho detto sono riuscita a partecipare ad un solo evento in tutta la giornata, però alcuni erano tenuti in zone aperte e quindi qualche volta qualcuno lo riuscivo a seguire un pochino da fuori, e in più di un’occasione mi è capitato di origliare discorsi sui cambiamenti climatici e il riscaldamento globale. È molto importante secondo me che in eventi così di rilievo si dia spazio a questi temi! Un altro argomento che ho sentito a spizzichi era la ricostruzione di Notre Dame. Sicuramente ricordate tutti dell’incendio di qualche tempo fa che ha causato la caduta di una delle guglie, e che ora si stanno muovendo per ricostruire la parte danneggiata. Avevo già sentito che per i restauri si avvarranno di mappature tridimensionali virtuali della chiesa realizzate negli anni, ma non sapevo che la più accurata e completa di queste ricostruzioni virtuali si deve ai programmatori del videogioco Assassin’s Creed!

Che altro dire? Ad un certo punto ho provato a visitare il Salone sistematicamente, mappa in mano, per vederlo tutto, ma non credo di esserci comunque riuscita! Ci vogliono, non dico tanto, almeno due giorni, anche di più poi sarebbe stupendo! Però non mi lamento, è penso da quando ho saputo che esisteva il Salone Internazionale del Libro di Torino che desidero andarci, mi ci sono voluti un sacco di anni e finalmente ci sono riuscita, quindi mi accontento dell’esperienza limitata, me la sono goduta tutta, e mi è piaciuta moltissimo! E speriamo, in futuro, di riuscire a replicarla! :D E sarebbe bello poter visitare anche Torino, ho fatto un giretto lunedì mattina prima di andare a prendere il treno, avrei voluto, anche qui, avere più tempo per visitarla!

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