Hawkeye, i primi passi

Il mio interesse nel personaggio di Hawkeye è nato coi film, e sicuramente buona parte del merito va anche a Jeremy Renner che così bene l’ha portato sul grande schermo. [Immagine presa QUI]

di Stan Lee et al.

Hawkeye
Hawkeye (1983) →




Although I possess no super-powers other than my unfailing accuracy at target shooting, I can do whatever others can do by means of my arrows!

Anche se non possiedo super poteri a parte la mia infallibile accuratezza nel colpire i bersagli, posso fare tutto quello che possono fare gli altri grazie alle mie frecce!

Hawkeye

Tales of Suspense #57

E così dopo Thor ho finalmente deciso di dedicarmi ad un altro supereroe!

Come avevo già accennato un paio di volte, dopo Thor volevo continuare a leggere fumetti della Marvel provando con qualche altro supereroe, e la mia scelta era caduta su Hawkeye/Occhio di Falco. QUI ho trovato consigliati gli albi e/o raccolte più importanti per questo supereroe, e ho iniziato quindi coi primi albi sparsi, leggendo della prima apparizione di Hawkeye, di come si è unito agli Avengers e poi di come li ha lasciati. Nel complesso, non una lettura molto soddisfacente, ma ne parlerò poi alla fine, prima vi dovete sorbire il commento albo per albo.

Tales of Suspense #57
Avengers #16
Avengers #109
Avengers #189
West Coast Avengers #1

SPOILER ALERT:
gli spoiler sono coperti solo se riguardano l’albo in questione, quindi in ogni commento possono esserci spoiler non coperti per gli albi precedenti.

Hawkeye, the Marksman

Serie: Tales of Suspense (1959)
Numero: 57 (10 settembre 1964)
Genere: supereroi, fantascienza
Sceneggiatura: Stan Lee (sito ufficialeWikipedia)
Disegni: Don Heck (Wikipedia)
Nazionalità: statunitense
Prima pubblicazione: 1964
Ambientazione: New York (USA), 1964
Personaggi: Iron Man (Tony Stark), Happy Hogan, Pepper Potts, Hawkeye, Black Widow (Madame Natasha)
Casa Editrice: Marvel
Pagine: 25
ASIN: B07LG2NYJ1
Provenienza: Marvel Comics, 1 marzo 2020
Link al fumetto: SITO UFFICIALEGOODREADSANOBII
Avengers #16 →
inizio lettura: 1 marzo 2020
fine lettura: 3 marzo 2020
Voto: 2/5

Pepper Potts ottiene finalmente un appuntamento con Tony Stark, che la porta a Coney Island dove si esibisce lo straordinario Hawkeye, il più grande tiratore scelto del mondo. Quando Iron Man interviene per sventare una tragedia, Hawkeye si offende che gli abbia rubato la scena e decide di diventare anche lui un supereroe.

La prima immagine di Hawkeye: carino con il completino a frange! XD

In questo albo Hawkeye (in italiano Occhio di Falco) fa la sua comparsa. Il protagonista dell’albo però è Iron Man. Ho trovato molto interessante vedere come l’autista Happy abbia una cotta per Pepper: si tratta di qualcosa che nei film era stato solo vagamente accennato, scopro così che invece nei fumetti è risaputo. Al povero Happy però le cose vanno male, Stark cercava di intercedere per lui e invece finisce coll’uscirci lui con Pepper! Altra caratteristica di questo eroe: a differenza dei film la sua identità è segreta, e tutti credono che Iron Man sia la sua guardia del corpo (che, se non sbaglio, è la copertura che Coulson aveva preparato per Tony nel primo Iron Man, a cui però lui rifiuta di aderire con la famosa frase “I’m Iron Man”).

Ma veniamo al personaggio che mi interessa di più, ovvero il nostro Hawkeye. Che, devo dire, non fa proprio una bella figura! Intanto è incredibilmente presuntuoso, che, ok, è il più grande marksman del mondo, ci sta che non sia modesto, ma in pratica il motivo per cui decide di creare il supereroe Hawkeye è che mentre si esibiva il suo pubblico è stato distratto da Iron Man che salvava delle vite! Insomma, un motivo parecchio meschino! Di positivo sicuramente comunque ha due caratteristiche: fin da subito dimostra di avere un gran cervello (addirittura ha un suo laboratorio dove si costruisce le frecce speciali) e subito appare un po’ sfigato perché alla sua prima “missione” cerca di fermare un ladro, riesce a riprendere la refurtiva ma il colpevole scappa, e la polizia trova lui vicino al malloppo e pensa che sia il colpevole! Ad aiutarlo però arriva la Vedova Nera.

Hawkeye per la prima volta in costume.

Fin da subito quindi il personaggio di Hawkeye è legato alla temibile spia russa, anzi, come dicono in questo fumetto, spia comunista! Purtroppo il loro rapporto non mi piace per nulla: lei è troppo bella e chiunque la vede si innamora, e Hawkeye ci mette meno di un istante ad essere pazzo di lei, e immediatamente è disposto a fare tutto quello che lei gli chiede! Per di più verso la fine lui la mette per sbaglio in pericolo e lei che fa? Sviene gridando “Hawkeye, salvami!”. Ma dai! Indubbiamente entrambi i personaggi sono molto migliorati con il tempo, o almeno di sicuro nei film, in cui ho amato moltissimo anche il rapporto tra i due che non ha nulla di romantico. Saprò giudicare meglio dopo aver letto altro!

Un commento al fumetto in generale: non mi è piaciuto affatto, però lo immaginavo, essendo così vecchio. I disegni non sono proprio il mio genere, coi colori così netti, i personaggi poco caratterizzati. Anche la storia risente della vecchiezza, c’è quell’ingenuità dei supereroi di un tempo, con per esempio Tony Stark che si allontana un attimo e subito dopo arriva Iron Man. La storia principale si basa sullo scontro tra Iron Man e Hawkeye, e devo dire che do tutte le ragioni al primo perché Hawkeye lo vuole uccidere senza motivo, solo perché gliel’ha chiesto Madame Natasha!

La copertina della seconda storia presente nell’albo.

Nell’albo c’era anche un altro fumetto, The Watcher’s Power, della serie Tales of the Watcher (soggetto di Stan Lee, sceneggiatura e disegni di Larry Lieber).

Questo Watcher è un essere dai poteri incredibili che però non usa mai, rimane estraneo ai fatti e li osserva, senza intervenire mai. Mi ha ricordato un po’ i Chronicom di Agents of S.H.I.E.L.D. per questa sua caratteristica. In questo albo mentre sta per i fatti suoi su un pianeta arrivano dei pirati spaziali che vogliono attaccare un pianeta vicino, e non si curano di lui, conoscendo la sua regola di non intervento. Purtroppo per loro il pianeta che volevano attaccare è l’unica eccezione nell’universo per cui il Watcher interviene a fermarli, visto che quel pianeta era proprio quello natale dei Watcher. Breve, caruccio.

Mini recensione

Troppo vecchio per piacermi

The Old Order Changeth!

Serie: Avengers (1963-1996)
Numero: 16 (10 maggio 1965)
Genere: supereroi, fantascienza
Soggetto e sceneggiatura: Stan Lee (sito ufficialeWikipedia)
Disegni: Dick Ayers (Wikipedia)
Nazionalità: statunitense
Prima pubblicazione: 1965
Ambientazione: varie, principalmente New York (USA), 1965
Personaggi: Captain America, Iron Man, Giant-Man, Wasp, Hawkeye, Quicksilver, Scarlet Witch
Casa Editrice: Marvel
Pagine: 21
ASIN: B00ZMW2Z7C
Provenienza: Marvel Comics, 9 marzo 2020
Link al fumetto: SITO UFFICIALEGOODREADS
Tales of Suspense #57
Avengers #109 →
inizio lettura: 9 marzo 2020
fine lettura: 10 marzo 2020
Voto: 2/5

Gli Avengers combattono su diversi fronti, mentre alcuni cambiamenti sono in arrivo.

Questa storia viene presentata come “possibilmente la più memorabile storia illustrata che leggerete quest’anno!”. Be’, dovevano essere ben insignificanti le altre, perché questa non l’ho trovata particolarmente entusiasmante! Ma il problema penso sia quello che ho avuto anche con l’albo precedente: sono troppo vecchi, troppo distanti alla concezione moderna di supereroe, così stereotipati e ingenui!

Questo fumetto cronologicamente viene dopo il precedente, ma io l’ho comprato e letto per ultimo, perché non faceva parte di quelli consigliati come importanti per Hawkeye, ma ero curiosa perché è quello in cui il supereroe si unisce agli Avengers. E niente, io tutta la cosa l’ho trovata tremendamente buffa! Succede ad albo inoltrato, quindi lo copro come spoiler, ma veramente non è che sia stato il massimo della sorpresa. Hawkeye arriva di nascosto nella magione degli Avengers, dice “Non sono un cattivo, io volevo fare l’eroe ma poi ho incontrato la Vedova Nera, adesso non sto più con lei e voglio fare l’Avenger!” e tutti quanti lo trovano perfetto perché stavano giusto cercando qualcuno che li sostituisse! XD

In questo albo compare anche Jarvis, il maggiordomo di Stark (umano, però) e appaiono anche i fratelli Maximoff, Wanda e Pietro, aka Scarlet Witch (che però è fucsia) e Quicksilver. Anche loro vogliono fare gli Avengers, e anche il loro approccio alla cosa l’ho trovato piuttosto divertente: mandano una lettera di presentazione! XD Che ci devo fare, mi fanno ridere queste cose! E poi trovo anche così buffo che questi eroi si fanno belli dei loro poteri per far vedere che sono meritevoli di essere Avengers!

Sono presenti anche dei cattivi, ovviamente, in questo albo, quasi tutti nuovi per me, però ho riconosciuto Amora l’Incantatrice che avevo già conosciuto in Thor. Poi mi ha colpito un altro cattivo che si vede di sfuggita, il principe Namor che governa le creature degli abissi, che mi ha ricordato molto Aquaman. Infine, ultimo personaggio che mi ha incuriosito è un certo Rick che segue Capitan America ovunque, e di cui non avevo mai sentito parlare prima!

Mini recensione

Troppo ingenui questi supereroi!

The Measure of a Man!

Serie: Avengers (1963-1996)
Numero: 109 (1 marzo 1973)
Genere: supereroi, fantascienza
Sceneggiatura: Steve Englehart (sito ufficialeWikipedia)
Disegni: Don Heck (Wikipedia)
Nazionalità: statunitense
Prima pubblicazione: 1973
Ambientazione: New York e California (USA), 1973
Personaggi: Iron Man, Black Panther, Scarlet Witch, Vision, Hawkeye, Champion
Casa Editrice: Marvel
Pagine: 21
ASIN: B00ZQ11QC4
Provenienza: Marvel Comics, 1 marzo 2020
Link al fumetto: SITO UFFICIALEGOODREADS
Avengers #16
Avengers #189 →
inizio lettura: 3 marzo 2020
fine lettura: 3 marzo 2020
Voto: 3/5

Hawkeye si sente insofferente come Avengers, e cerca altri sbocchi lavorativi.

Non è che il suo normale costume sia tanto più sobrio, ma questo outfit è tremendo! XD

L’albo inizia con Hawkeye che si allena con con il vestito più buffo di sempre (nell’immagine a lato): prima di tutto, perché una tunica?!?, e poi, una tunica con gli stivali da moschettiere?!? Ok che erano gli anni 70, ma boh!! XD

In questo albo mi rendo conto che è passata già un sacco di storia dall’ultima volta che avevo letto di Hawkeye, perché il Nostro (ancora non ho capito se il suo vero nome è stato mai detto a questo punto della storia!) parla di un certo Goliath che era un suo alias, e io di questo non so proprio nulla! Comunque, tanto per cambiare lo troviamo insoddisfatto e maldisposto nei confronti degli altri Avengers: questo Hawkeye dei fumetti finora è abbastanza antipatico! Comunque qualche motivo mi sembra di capire ce l’abbia, o almeno mi pare di aver capito che sia o sia stato innamorato di Wanda, ma lei adesso sta con Vision, e in generale sembra depresso per non riuscire a intessere una relazione sentimentale durevole. Così il nostro Occhio di Falco accetta di lavorare con un multimiliardario di nome Champion alto 9 piedi (2 metri e 70!) che vuole imparare a tirare con l’arco e i due se ne vanno in California. Che accade? Lo devo mettere sotto spoiler? Perché mi sembra abbastanza scontato! Ok, per sicurezza lo copro. Champion si rivela un cattivo, con un piano terribile ma al tempo stesso ridicolo per la sua assurdità: vuole attivare la faglia di San Andreas e far sprofondare la California!

L’albo in generale è forse il più interessante che ho letto finora, perché almeno succedono cose, e Hawkeye è il protagonista. Come ho detto non fa una bellissima figura, però forse perché finalmente abbiamo potuto conoscerlo meglio, vedere qualche altro suo aspetto, l’ho trovato meno odioso del solito. Mi è piaciuto vedere come era entrato in familiarità con gli Avengers (chiama Visione “Vizh”), e soprattutto riesce a dare prova della sua bravura con l’arco visto che è lui a salvare la situazione mentre tutti gli altri Avengers falliscono, riuscendo a colpire la corda dell’arco di Champion un attimo prima che lui tiri per innescare un’esplosione, un colpo incredibile! Alla fine comunque deciderà di lasciare gli Avengers (non lo metto sotto spoiler perché è scritto nella copertina!). Il motivo? In mezzo tutti quegli eroi non riesce a mostrare quanto è bravo. Ed è questo il motivo per cui si diventa supereroi, no? ;)

Mini recensione

Finalmente Hawkeye più protagonista

Wings and Arrows!

Serie: Avengers (1963-1996)
Numero: 189 (1 novembre 1979)
Genere: supereroi, fantascienza
Sceneggiatura: Steven Grant (Wikipedia), Roger Stern (Wikipedia), Mark Gruenwald (Wikipedia)
Disegni: John Byrne (sito ufficialeWikipedia)
Nazionalità: statunitense
Prima pubblicazione: 1979
Ambientazione: New York (USA), 1979
Personaggi: Hawkeye (Clint Barton), Deathbird
Casa Editrice: Marvel
Pagine: 18
ASIN: B00ZQ12S1W
Provenienza: Marvel Comics, 3 marzo 2020
Link al fumetto: SITO UFFICIALEGOODREADS
Avengers #109
Hawkeye (1983) #1 →
inizio lettura: 4 marzo 2020
fine lettura: 4 marzo 2020
Voto: 2/5

Mentre gli Avengers hanno difficoltà di carattere politico, Hawkeye decide di lavorare da solo

Questo albo è del ’79 e si nota anche nello stile dei vestiti di Clint. Altra cosa interessante in queste vignette: Hawkeye ha appesa al muro nella sua stanza una foto di Wanda, quindi pensa ancora a lei!

Alla fine di Tales of Suspense il sito della Marvel mi consigliava come successivo nello story arc questo albo qui, così l’ho comprato subito, per accorgermi poi però che veniva dopo uno degli albi che avevo già preso, ovvero il 109. Diciamo che potevo anche non leggerlo, non aggiunge nulla al personaggio di Hawkeye, anzi mi confonde ancora di più perché nell’albo precedente aveva lasciato gli Avengers, mentre qui mi pare di capire che evidentemente era ritornato, e poi è stato sostituito da Falcon.

Ci sono un sacco di supereroi in questo albo, anche se quasi tutti compaiono per poco: Captain America, Thor, Falcon, Iron Man, Scarlet Witch, Vision, Beast, Henry Pym, poi un paio che non conosco: un certo Wonder Man e Jocasta, che credo sia una robot.

Cerco brevemente di fare un po’ il punto di quello che ho capito deve essere successo prima di questo albo. Gli Avengers non sono più molto amati dall’opinione pubblica, tanto che sono stati costretti ad accettare il controllo da parte del Governo nella persona dell’agente del Consiglio di Sicurezza Nazionale Henry Peter Gyrich. Il Consiglio ha costretto gli Avengers a non avere mai più di sei o sette membri attivi contemporaneamente, però negli albi precedenti hanno avuto un’emergenza che ha richiamato diversi membri, quindi all’inizio di quest’albo ci sono un po’ i saluti tra chi va e chi torna. Anche la sostituzione di Hawkeye con Falcon era stata voluta dal consiglio, Clint però se la prende con lui e tanto per cambiare se ne va imbronciato e irritato nei confronti degli altri Avengers.

Hawkeye nel suo nuovo lavoro. Ma… è un giornale porno? XD Carina comunque la tazza personalizzata con l’iniziale!

Il resto dell’albo è incentrato su di lui, e sicuramente questa parte è più interessante: trova un nuovo lavoro come custode, e lo ottiene superando le misure di sicurezza e facendosi trovare nell’ufficio del capo come niente fosse per dimostrare quanto fossero inadeguate. Qui si scontra con una villain anche lei aviforme, Deathbird, che pare abbia dato del filo da torcere anche a Ms Marvel. Hawkeye riesce comunque a sconfiggerla, pur avendo un braccio paralizzato e non potendo quindi usare l’arco. Ecco, quando è in azione sicuramente il nostro Occhio di Falco è incredibile, fantastico! Umanamente però lascia molto a desiderare! A parte quello che sembra essere il lato più distintivo del suo carattere, e cioè di avercela sempre con gli altri e di sentirsi sempre non abbastanza apprezzato, si comporta in pratica da molestatore nei confronti di Deathbird baciandola forzatamente mentre viene arrestata!

Quindi, in generale albo non particolarmente accattivante. Hawkeye è senz’altro protagonista, e come ho detto come supereroe mi piace pure parecchio, ma come personaggio continua a starmi un sacco antipatico, così permaloso e presuntuoso! Comunque, finalmente in quest’albo ho la conferma che almeno i lettori il suo nome lo conoscono, quindi posso iniziare ache io a chiamarlo Clint Barton.

Mini recensione

Questo Hawkeye è proprio antipatico!

Avengers Assemble!

Serie: West Coast Avengers (1984)
Numero: 1 (1 settembre 1984)
Genere: supereroi, fantascienza
Sceneggiatura: Roger Stern (Wikipedia)
Disegni: Bob Hall (sito ufficialeWikipedia)
Nazionalità: statunitense
Prima pubblicazione: 1984
Ambientazione: Los Angeles, Californa (USA); 1984
Personaggi: Hawkeye (Clint Barton), Mockingbird (Bobbi Barton), Tigra, Wonder Man, Iron Man (James Rhodes), Shroud
Casa Editrice: Marvel
Pagine: 24
ASIN: B00ZO2DA38
Provenienza: Marvel Comics, 1 marzo 2020
Link al fumetto: SITO UFFICIALEGOODREADS
Hawkeye (1983) #4
Avengers: Hawkeye #1 →
inizio lettura: 5 marzo 2020
fine lettura: 8 marzo 2020
Voto: 3/5

Hawkeye insieme a Mockingbird sta reclutando supereroi per formare una sezione distaccata degli Avengers, sulla Costa Ovest.

La prima pagina dell’albo.

Finalmente! Finalmente un albo in cui Hawkeye non è antipatico e insopportabile, ma tutto sommato simpatico! Sarà che finalmente si distanzia dagli altri Avengers e crea un team tutto suo? Oppure che finalmente ha trovato l’amore, e infatti si è sposato con Mockingbird? Fatto sta che una volta tanto è contento di quello che fa, anche se sente un po’ il peso della responsabilità di dover essere ora lui il team leader.

Non ho molto altro da dire su questo albo, anche perché non succedono molte cose. La parte più interessante è quando nella magione degli Avengers in California si introduce un cattivo che ha il potere di creare oscurità. Si chiama Shroud ma si scoprirà poi che non era un cattivo, e Hawkeye lo invita ad unirsi a loro, visto che anche lui si era la prima volta unito agli Avengers introducendosi di nascosto nella loro base. Shroud però rinuncia all’opportunità perché sta lavorando in incognito come infiltrato. Il resto dell’albo è un po’ una presentazione di tutti questi eroi che vengono convocati da Hawkeye per unirsi ai neonati West Coast Avengers. Abbiamo Tigra, Wonder Man, Iron Man (ma James Rhodes, non Tony Stark), e ovviamente Mockingbird che altri non è che Bobbi Morse, lo stesso personaggi che nel MCU abbiamo conosciuto in Agents of S.H.I.E.L.D. però sposata con Hunter invece che con Clint. A proposito di S.H.I.E.L.D., viene nominato in questo albo, ma un opportuno asterisco ci informa che l’acronimo ha un significato diverso da quello a cui ero abituata: Supreme Headquarters International Espionage Law-enforcement Division (nel MCU S.H.I.E.L.D. sta per “Strategic Homeland Intervention, Enforcement and Logistics Division”).

Insomma, di per sé un albo non particolarmente accattivante, ma sicuramente l’ideale per concludere questo mio primo approccio con Hawkeye perché il Nostro appare finalmente come un personaggio piacevole!

Mini recensione

Finalmente un bell’Hawkeye!

Commento generale.

Hawkeye finalmente felice!
(Da West Coast Avengers #1)

Questi fumetti spaziano in un arco temporale che va dal 1964 all’ ’84, e devo dire che la differenza di età per me è stata evidente perché quelli più recenti mi sono piaciuti un po’ di più. In generale comunque questi albi sono veramente vecchissimi! I disegni non mi piacciono per niente, sono statici e con colori nettissimi. Poi non ero più abituata ad una pagina divisa in vignette perfettamente squadrate e ordinate, i fumetti di oggi credo non siano più così, o almeno non lo erano i Thor che ho letto da poco. Anche le storia sono, per quanto mi riguarda, datate: questi supereroi sono troppo ingenui, e hanno l’abitudine di descrivere nei dialoghi tutto quello che sta succedendo (tipo “adesso colpisco il nemico con questo, oh no non sto facendo in tempo e stanno per colpirmi loro!”), l’effetto per me era solo ridicolo e basta!

Di simile ai fumetti di oggi (almeno quelli della Marvel) c’è il fatto che fin da quelli più vecchi c’erano un sacco di serie diverse in contemporanea, solo che qui riempivano le pagine di asterischi con note a piè di pagina che informavano di quale storia in quale albo i personaggi stavano parlando.

Avrei voluto leggere di più degli inizi di Hawkeye, per esempio quando per la prima volta viene detto il suo nome, di come abbia incontrato Bobbi, del suo passato, ma penso di aver dedicato fin troppi albi alle origini di questo supereroe! Nonostante il gradimento non proprio entusiasmante da parte mia, sono ancora curiosa di conoscere meglio questo supereroe, quindi continuerò a leggerne, specialmente considerando che ora dovrei incontrare serie intere e non albi separati.

Sfide

Un po’ di frasi

So long as I may live, I’ll never forget the words– AVENGERS ASSEMBLE!! I’ll never forget what they stood for!
Finché vivrò, non dimenticherò mai le parole: AVENGERS ASSEMBLE (Non so come è stata tradotta questa espressione in italiano, forse “VENDICATORI UNITI”?)!! Non dimenticherò mai cosa significavano!
Iron Man
Da Avengers #16

How different is their comradeship from the fear and distrust of the evil mutants!
Com’è differente il loro cameratismo dalla paura e la sfiducia dei mutanti malvagi!
Wanda a proposito degli Avengers
Da Avengers #16

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