Armi, acciaio e malattie

Breve storia del mondo negli ultimi tredicimila anni

di Jared Diamond


C’è chi individua i fattori principali dell’espansione europea nelle armi, nelle malattie infettive, negli utensili di acciaio e nella produzione in serie. Siamo sulla buona strada: effettivamente, queste furono cause dirette e immediate delle conquiste. Ma è un’ipotesi incompleta, perché non parla delle cause remote e lascia senza risposta la domanda fondamentale: perché proprio gli europei finirono con l’avere le armi, l’acciaio e le peggiori malattie?

(Pagina 295)

Jared Diamond è un biologo-antropologo (e altre specializzazioni) che per il suo lavoro ha girato il mondo e conosciuto le popolazioni indigene di tutti i continenti. Un giorno un suo amico della Nuova Guinea, Yali, gli chiede come mai la sua isola è stata indipendente per 60 mila anni e poi è stata conquistata dagli europei in un paio di secoli. La domanda non era per niente semplice, e allora Diamond ha fatto ricerche per più di vent’anni e ha risposto con questo libro.

Questo libro mi ha fatto compagnia per quasi tutto il 2020, perché lo leggevo solo ogni tanto, quando ero in giro e non avevo con me il cartaceo in lettura al momento. Non ricordo come ne venni a conoscenza, ma ricordo che l’ho comprato quando l’ho trovato in super sconto come ebook su Amazon. Lo dico un sacco di volte qui sul blog: i saggi mi piacciono ma faccio sempre molta fatica a leggerli, e questo qui sicuramente ha una pecca: è parecchio ridondante. È stato comunque una lettura molto molto interessante, e anche se a quanto ho capito la tesi sostenuta da Diamond in questo libro non è condivisa da moltissimi storici, a me è sembrata molto ben documentata, credibile e interessantissima.

Guns, Germs, and Steel di Dennis Moler

La domanda fondamentale che l’autore si pone è: perché l’umanità ha conosciuto tassi di sviluppo così diversi nei vari continenti? Per dare una risposta Diamond c’ha messo più di 400 pagine, quindi non posso farne un riassunto qui, ma ci sono un po’ di considerazioni che vorrei condividere con voi.

L’agricoltura sembra essere un prerequisito essenziale per arrivare alle armi, all’acciaio e alle malattie, ma non avevo mai riflettuto sul fatto che il vantaggio dato dal coltivare la terra invece che raccogliere vegetali selvatici non è stato per nulla immediato: agricoltura e allevamento sono sicuramente un modo più efficiente per procacciarsi cibo, ma hanno richiesto decenni, se non secoli, di adattamenti di piante e animali, perché fossero effettivamente più produttivi della ciaccia e raccolta.

Alcuni popoli hanno avuto l’incredibile svantaggio di non avere specie domesticabili. In tempi moderni sono stati fatti un sacco di tentativi anche con l’aiuto della scienza e di strumenti più tecnologici di domesticare alcune specie con le quali i popoli locali avevano fallito nella preistoria, e tutti i tentativi hanno portato agli stessi risultati negativi: gli uomini primitivi avevano fatto il meglio possibile (posizione 2388).

Detto molto in breve i motivi della supremazia europea sulle altre nazioni sono armi, acciaio e malattie. In misura minore, però, pare, anche i libri: popoli industrializzati in possesso di una cultura scritta hanno conquistato o sterminato tutti gli altri. Perché questo? Sicuramente la velocità e l’accuratezza con cui in questo modo si possono diffondere le informazioni. Ma anche un’altra cosa: il possedere la parola scritta fa sì che noi non disponiamo solo delle conoscenze della nostra generazione, ma anche di quelle di tutte le generazioni precedenti.

Un planisfero in cui si può chiaramente vedere la diufferenza di distrubuzione delle Terre emerse: Americhe e Africa hanno uno sviluppo maggiore lungo i meridiani, Eurasia lungo i paralleli.

Infine, un altro fattore importante che ha determinato le diverse velocità di sviluppo nei vari continenti è la tettonica. L’Eurasia è un continente enorme, ma soprattutto è sviluppato lungo l’asse est-ovest. Questo fa sì che la diffusione di piante domesticabili possa avvenire lungo i paralleli, e quindi tra zone con, più o meno, lo stesso clima, e quindi ovviamente possono diffondersi più facilmente. Inoltre un continente molto vasto è solitamente anche più popoloso e ospita quindi un numero più grande di società che, in collaborazione e in competizione, hanno proporzionalmente più inventori e invenzioni, e quindi innovazioni tecnologiche.

Qualche critica la devo fare, tanto per cambiare, alla traduzione. Si tratta di un saggio, non di un romanzo, quindi quando l’autore fa dei riferimenti al linguaggio, secondo me avrebbero dovuto lasciare gli esempi originali, invece qui li hanno tradotti e adattati, e la cosa mi ha infastidito un sacco, avrebbero almeno potuto lasciare in nota le parole originali!

jared diamond. di groucho

Come ho detto la tesi di Diamond non è condivisa da tutti, anzi, per quanto riguarda alcuni dettagli ha esplicitamente detto che la sua posizione è sostenuta da una minoranza di storici, tanto che mi è venuta la curiosità di esplorare anche le altre tesi visto che questa comunque mi era sembrata molto convincente. Comunque nulla diminuisce i meriti di questo libro che ha fatto talmente tanto successo che nelle aggiunte delle edizioni successive Diamond dice che dopo la prima edizione ha ricevuto un sacco di lettere, e-mail e telefonate, e veniva anche fermato per strada dalla gente che aveva commenti da fare sul suo libro! Questa cosa l’ho trovata molto curiosa, soprattutto considerato che da noi non mi sembra sia poi tanto conosciuto questo libro al di fuori degli “addetti ai lavori”. Comunque ha vinto anche il Premio Pulitzer per la saggistica nel 1998, quindi, insomma, mica poco.

Guns, Germs and Steel di Evan Anderson

Commento generale.

Questo libro cerca le ragioni del fatto che i cosiddetti occidentali nel corso dei secoli hanno conquistato il resto del mondo, e non è avvenuto invece il contrario. Perché la spiegazione che gli occidentali sono più intelligenti o migliori non è solo razzista, presuntuosa e stupida, ma è anche scientificamente assurda. Qual è allora il vero motivo? Spoiler: è detto tutto nel titolo, è stato il fatto di aver sviluppato prima degli altri armi, acciaio e malattie, e Diamond prova a dare delle risposte al perché armi, acciaio e malattie si sono sviluppati prima in alcune zone che in altre.

Una lettura molto interessante, un po’ faticosa per alcune parti un po’ ridondanti, ma senza dubbio affascinante e istruttiva, che mi ha aperto gli occhi su molte cose e mi ha fatto venire voglia di saperne di più.

Copertina e titolo

La copertina della mia edizione non è niente di che, non la trovo neanche particolarmente adatta al libro. Il titolo invece è azzeccatissimo, perché in tre parole riassume l’argomento del libro, e lo trovo anche piuttosto accattivante.

Curiosità

Abbiate pazienza, ma durante la lettura di questo libro ho trovato anche un sacco di curiosità non direttamente attinenti col tema, che quindi voglio condividere con voi qui.

Disco di Festo (originale) – fronte

Sapete cos’è il disco di Festo? Io lo ignoravo completamente, ed è una cosa straordinaria! Si tratta del primo esemplare di documento stampato al mondo, e risale al 1700 a.C.! Ma wow! È ancora un mistero come sia stato realizzato, se ce n’erano altri, e soprattutto cosa c’è scritto. La cosa più triste è che è molto poco probabile che si riuscirà mai a dare una risposta questi quesiti!

Sempre parlando di scrittura, un caso particolare raccontato nel libro, che ho trovato affascinantissimo, è quello dell’alfabeto dei nativi americani cherokee. Fu “inventato” da una singola persona, Sequoyah, che aveva notato come i bianchi usavano la lingua scritta, e ha copiato il loro alfabeto, ma adattando i simboli ai suoni della sua lingua, inventandone a volte di nuovi, e dando a ogni simbolo il suono di una sillaba. Nel giro di pochi anni i cherokee raggiunsero un tasso di alfabetizzazione quasi del 100 per cento, si comprarono un torchio da stampa, fusero in piombo i segni di Sequoyah e si misero a stampare libri e giornali. In pratica per la prima volta abbiamo la storia documentata della “nascita” di una lingua scritta!

Il continente australiano è stato uno degli ultimi ad essere “scoperto” dagli Europei, ma fu invece uno dei primi ad essere occupato da esseri umani, anche prima dell’Europa, probabilmente. Ebbene questa occupazione, avvenuta circa 60 000 anni fa, fu un’impresa memorabile, che per la prima volta nella storia richiese l’uso di imbarcazioni; dovevano passare altri 30 000 anni prima che una barca facesse la sua comparsa nel Mediterraneo. (Posizione 541)

Gli aborigeni australiani addomesticarono il dingo (il cane australiano) e, unica popolazione al mondo, per quel che se ne sa, li usavano come coperte viventi da cui espressioni come «notte da cinque cani» per indicare una nottata molto fredda. Che dire, la trovo adorabile questa cosa!

Mini recensione

La storia dell’umanità, sotto un altro aspetto

Guns, Germs, and Steel di DarkCeltic

Titolo: Armi, acciaio e malattie
Sottotitolo: Breve storia del mondo negli ultimi tredicimila anni
Titolo originale: Guns, Germs, and Steel. The Fates of Human Societies.
Genere: saggio storico-antropologico
Autore: Jared Mason Diamond (sito ufficialeWikipedia)
Nazionalità: statunitense
Prima pubblicazione: 1997 (2005 per l’edizion riveduta che ho letto io, con alcune aggiunte)
Ambientazione: tutto il mondo, dalla preistoria fino ai giorni nostri
Casa Editrice: Einaudi
Traduzione: Luigi Civalleri
Copertina: foto Scott Morgan / Getty Images
Pagine: 412
ISBN: 9788858410561
Provenienza: Amazon, 21 gennaio 2015
Note: introduzione di Luca e Francesco Cavalli-Sforza
Link al libro: SITO UFFICIALEGOODREADSANOBII
inizio lettura: 17 febbraio 2020
fine lettura: 25 dicembre 2020

Sfide

Un po’ di frasi

È il 1972, e in una lunga camminata su una spiaggia della Nuova Guinea un giovane politico locale, Yali, chiede al biologo americano Jared Diamond come sia avvenuto che la sua terra, abitata da 1000 popolazioni indipendenti per 60 000 anni, sia stata conquistata dagli europei nel giro di due secoli.
[incipit]

Le teorie basate sulle differenze razziali non sono solo odiose, sono soprattutto sbagliate.
(Posizione 235)

Le attività umane di cui è fatta la storia siano state rese possibili, in sostanza, dalla geografia e dall’ecologia, che hanno dato un vantaggio di partenza ad alcune regioni particolari.
(Posizione 118)

Al giorno d’oggi una parte dell’Occidente ripudia pubblicamente il razzismo, ma molti occidentali (forse la maggioranza!) continuano ad accettare le teorie razziste in privato, magari a livello inconscio.
(Posizione 228)

Un’altra caytena di fattori portò dall’agricoltura alla scrittura, forse l’invenzione più importante in molte migliaia di anni.
(Posizione 405)

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2 pensieri riguardo “Armi, acciaio e malattie

  1. Il fatto che l’Australia sia una delle prime regioni a essere occupate dagli esseri umani cozza un po’ con delle teorie più accreditate secondo cui la vita umana sia nata in Africa e gli uomini abbiano, poi, incominciato a spostarsi in Europa e Asia, proprio perché non erano necessari mezzi di trasporto per solcare il mare.

    Sembra sicuramente intrigante, ma, dopo una lettura del genere, è un po’ inevitabile esplorare anche le altre tesi.

    1. Bè, prima dell’Asia sicuro no, mi rendo conto che da come ho scritto non sono stata tanto chiara, ma prima che in Europa potrebbe essere, perché spostandosi in Asia dall’Africa i primi sapiens potrebbero essersi spinto sempre verso est, per andare in Europa sarebbero come dovuti “tornare indietro”. Comunque ammetto di non ricordare più molto dai miei studi universitari e di non aver fatto una ricerca approfondita sull’argomento. Poi c’è anche il fatto che il libro è vecchiotto, può anche darsi che nuove datazioni abbiamo confermato che in Europa l’Homo sapiens è arrivato prima.

      Sembra sicuramente intrigante, ma, dopo una lettura del genere, è un po’ inevitabile esplorare anche le altre tesi.
      Sì, esattamente! Il problema ora è trovare il libro giusto!

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