Trachinie

di Sofocle



Del resto, non è neppure senza dolore
la sorte che il dio che tutto regge,
il Cronide, ha imposto ai mortali,
ma per tutti dolore
e gioia si alternano,
come le stelle dell’Orsa
nel loro circolare cammino.

(Pagina 819)

Deinaira di dispera perché il marito Eracle, lontano da tempo perché costretto da Era a svolgere le famose fatiche, non è ancora tornato a casa dopo il tempo stabilito. Poco dopo un messo arriverà a comunicarle che l’eroe sta finalmente tornando, ma purtroppo l’evento porta per lei anche qualche brutta notizia.

Hercules-and-Nessus di YueQing

La trama di questa tragedia riporta un mito che una volta tanto conoscevo già, anche se poi non è proprio il centro della storia, ma l’antefatto (l’uccisione del centauro Nesso da parte di Eracle) e poi l’epilogo (la morte di Eracle a causa della tunica donata da Nesso a Deianira con l’inganno). Ma in questo tipo di opere quello che risveglia l’interesse è comunque, almeno per quanto mi riguarda, indagare la psicologia dei personaggi e osservare l’enorme gamma di emozioni in cui passano in poche pagine. Che poi essendo una tragedia si sa quali saranno le emozioni finali!

Era da un parecchio che non leggevo una tragedia di Sofocle, mi pare, quindi non so se questa cosa che ho notato c’è sempre stata e sono io che non me la ricordavo o se è effettivamente una novità, comunque il Coro non è soltanto uno spettatore o un commentatore, ma un vero personaggio. Infatti partecipa al dialogo, la protagonista si rivolge a loro in maniera attiva, chiede loro consigli e qualche volta capita che a rispondere sia anche una singola Corifea. D’altronde però questa tragedia è intitolata proprio Trachinie, cioè queste donne di Trachis che compongono il Coro, quindi già nel titolo è evidenziata la loro importanza.

Non ricordo ormai più molto dei miei studi di letteratura greca, e ricordo ancor meno delle più recenti letture sofoclee, quindi non so se quel che sto per dire ha senso, comunque lo stile di Sofocle, almeno in questa tragedia, mi pare molto indirizzato verso il fatalismo. Le Trachinie sono un’opera parecchio pessimista, intendo perfino per una tragedia: i personaggi agiscono e prendono decisioni ma in realtà si sentono nelle mani del Fato, o degli Dèi, come se non fosse in nessun modo possibile per noi mortali sfuggire ad un avvenire di morte e distruzione.

Deianeira di fb101

Commento generale.

Conoscevo già il mito su cui si basa questa tragedia, sapevo quindi come la storia sarebbe andata a finire. Poi, è una tragedia, perciò il finale tristissimo pieno di morte e sciagura era previsto, però devo dire che l’ho trovato davvero molto deprimente, perché Dianira causa involontariamente la morte del marito, poi piena di tutta la consapevolezza del suo errore, di essere stata ingannata da Nesso che così ha compito la sua vendetta post mortem, si suicida.

Tenuto conto di tutto ciò, comunque mi è piaciuto leggere questa tragedia, non l’ho trovata per nulla pesante o noiosa, e anche se non credo sia una di quelle che mi rimarrà impressa com’è accaduto invece qualche altra volta, è stata una bella lettura.

Mini recensione

Tragedia “annunciata” ma sempre interessante

la copertina interma del volumone con tutte le tragedia di Eschilo e di Sofocle.

Titolo: Trachinie
Titolo originale: Τραχινιαι (Trachìniai)
Genere: opera teatrale, tragedia, classico
Autore: Sofocle (Wikipedia)
Nazionalità: greca antica
Prima pubblicazione: 440 a.C. circa (prima rappresentazione)
Ambientazione: Trachis in Tessaglia, dinanzi alla reggia di Ceice presso cui la famiglia di Eracle è ospite; probabilmente II millennio a.C.
Personaggi: Deianira, Coro di donne trachinie, Eracle
Casa Editrice: BUR
Traduzione: Maria Pia Pattoni
Copertina: Giovanni Battista Crosato (1697 ca. – 1756), Sacrificio di Ifigenia, Stupingi, Villa Reale © Foto Scala, Firenze
Pagine: 96 (senza testo a fronte 48)
Provenienza: Corriere della Sera, 23 aprile 2009
Note: Maria Serena Mirto e Maria Pia Pattoni
Link al libro: GOODREADSANOBII
inizio lettura: 2 giugno 2021
fine lettura: 3 giugno 2021

Sfide

Un po’ di frasi

Esiste fra gli uomini un detto, apparso in tempo antico, che di nessun mortale si può conoscere la vita, se è lieta o infelice, prima che egli muoia.
[Deianira nell’incipit]

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2 pensieri riguardo “Trachinie

    1. “Purtroppo” i classici greci secondo me meritano sempre! Come dice Murakami in Norwegian Wood:

      Non sono affatto d’accordo che per il mondo contemporaneo esistano problemi più seri di quelli proposti dalla tragedia greca

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