Marvel’s Agents of S.H.I.E.L.D., stagione 7

Marvel's Agents of S.H.I.E.L.D.
← STAGIONE 6

I like the simple pleasures in life: a preserved timeline, an empty base and good company.

Mi piacciono i piaceri semplici nella vita: una linea temporale intatta, una base vuota e buona compagnia.

Alphonso ‘Mack’ Mackenzie

(Episodio 5)

Serie creata da Joss Whedon, Jed Whedon e Maurissa Tancharoen
con Clark Gregg, Ming-Na Wen

Mi ci è voluto circa un anno per portare a termine questa recensione (infatti l’ultima puntata di questa serie è andata in onda il 12 agosto scorso) per diversi motivi. Un po’ la pigrizia, non lo nego. Un po’ il fatto che avevo altre recensioni da scrivere, prevalentemente di libri. Penso però che una parte di me continuava a procrastinare per non dover dire addio a questa serie. Perché ora che il commento dell’ultima stagione è qui, è veramente finita! Ma prima o poi doveva accadere, per cui, proseguiamo!

Per impedire ai Chronicom di distruggere l’umanità i Nostri devono inseguirli attraverso vari decenni del XX secolo, trovando inaspettati alleati e nuovi nemici.

Probabilmente l’ho già detto, ma adesso posso confermarlo: questa serie è senza alcun dubbio una delle mie preferite in assoluto! Mi riesce difficile fare paragoni con altre serie magari molto diverse e che non vedo da tanto quindi non so dire se è davvero al mia preferita in assoluto o no, ma sicuramente sta nella top 3. I motivi sono tantissimi. Intanto è una serie che ha tutte le carte per piacermi, è proprio nelle mie corde: azione, supereroi ma anche molto lato umano. Poi, l’ho detto tante volte, è una serie molto originale: in sette stagioni è riuscita a non ripetersi quasi mai, e quando lo faceva il più delle volte era più che altro come omaggio al passato e non annoiava. È una serie in cui è rarissimo trovare puntate riempitive: anche nelle ultime due stagioni che sono state più corte comunque le storyline erano molteplici e in ogni singolo episodio si andava avanti se non con tutte almeno con qualcuna. È una serie strapiena di colpi di scena, per i quali appunto non si doveva sempre per forza aspettare l’ultimo episodio. Poi, soprattutto, è una serie piena di personaggi straordinari che ho imparato ad amare, che ho pianto quando ci hanno lasciato, per i quali proverò sempre tanto affetto. Non è una serie perfetta, soprattutto nelle ultime stagioni ho trovato alcune scelte di sceneggiatura un po’ discutibili, altre forzate, ma se penso all’enorme piacere e alle sconfinate emozioni che ho provato guardando tutti questi 136 episodi ogni difetto scompare in confronto.

E ora anche questa bellissima serie è finita, me ne sento orfana, prima o poi forse troverò il coraggio di rivedermela tutta da capo, continuerò a ricordare comunque tutti i bei momenti passati insieme!

Dopo questo lunghissimo preambolo, io qui dovrei parlare di questa stagione in particolare e non della serie in generale. È difficile perché ho già commentato lungamente i singoli episodi, ed è quasi impossibile dire qualcosa senza spoilerare. Ci proverò lo stesso. Questa settima e ultima stagione è stata secondo me creata veramente con ingegno perché attraverso l’escamotage dei viaggi nel tempo (che, tra parentesi, sono un tema figo che funziona sempre) abbiamo modo di ricordare un po’ il passato della serie, e prepararci al futuro, perché la serie finisce ma le avventure dei nostri protagonisti no. Mi è piaciuta moltissimo, e la trovo un finale adatto a questa stupenda serie.

I loghi della serie in questa stagione

Episodio 1 Episodio 2 Episodio 3

Episodio 4 Episodio 5 Episodio 6

Episodio 7 Episodi 8, 10, 11 e 12 Episodio 9

Episodio 13

SPOILER ALERT:
gli spoiler sono coperti solo se riguardano l’episodio in questione, quindi in ogni commento possono esserci spoiler non coperti per gli episodi precedenti.

Episodio 1: The New Deal


Sceneggiatura: George Kitson
Regia: Kevin Tancharoen
Guest Star: Joel Stoffer (Enoch), Tobias Jelinek (Captain Terrence Luke / Luke), Joe Reegan (Chronicom), Darren Barnet (Freddy), Nora Zehetner (agente), Greg Finley (Tillman), Luke Baines (Chronicom), Patton Oswalt (Ernest Hazard Koenig)
Marvel Cinematic Universe
← stagione 6
Episodio 2: Know Your Onions →
Voto: 9

Mack: Did you find bodies without faces? Happens all the time in Canada.
Mack: Avete trovato dei corpi senza faccia? Succede tutto il tempo i Canada.
Come avevamo visto alla fine della scorsa stagione, i Nostri sono finiti nel passato, per cercare di fermare i Chronicom nel loro piano per far scomparire lo S.H.I.E.L.D.. Eccoci quindi nella New York del 1931, ma per riuscire a sventare il piano dei Chronicom serve qualcuno che conosca alla perfezione la storia dello S.H.I.E.L.D. prima ancora che esistesse. Quel qualcuno non può che essere Coulson.

Primo tanto atteso nuovo episodio della settima (e purtroppo ultima) stagione di Agents of S.H.I.E.L.D., e devo dire che mi è piaciuto molto! Ero molto emozionata e anche molto preoccupata su come avrebbero affrontato certi argomenti, e non mi hanno deluso! Ma ne parliamo poi. Come prima cosa volevo dire: ma quant’è fica l’ambientazione negli anni 30! Peccato che io non sappia molto della storia americana, perché ci sono svariati riferimenti, tra cui la presenza di Franklin Delano Roosevelt quando ancora non era presidente. E che belli i Nostri tutti vestiti eleganti!!! :D

Il Koenig degli anni 30.

A sorpresa (più o meno perché sul web l’avevo già sentito dire) torna in questo episodio Patton Oswalt nella parte di un Koenig. Di solito trovo un po’ sciocco quando in una serie o un film ci sono antenati che sono identici ai loro discendenti o cose simili, ma diciamo che con i Koenig ci può stare, hanno giocato molto sul loro essere cloni, e chissà che non si scopra che alla fine c’è anche qualcosa di vero! Sempre un piacere rivederlo, comunque, anche in questa curiosa versione di malavitoso sbruffone! XD

Fitz non si sa dov’è, già nella scorsa stagione Simmons ci aveva spiegato che non era possibile saperlo per la loro sicurezza, anche se ammetto che non ho ancora capito bene perché. Cioè, che non lo possa sapere neanche Simmons è perché i Chronicom hanno scansionato i loro cervelli, ma cosa sta facendo Fitz che non si possa sapere? Questa parte non mi è chiara, né ho capito ancora perché i Chronicom vogliono distruggere lo S.H.I.E.L.D., visto che volevano da loro la possibilità di viaggiare nel tempo e a quanto pare possono già farlo! Infine, Simmons sembra non voler rivelare quanto tempo è passato per lei dall’ultima volta che si sono visti. Settimane? Mesi? Anni?

Elena rimane a bordo dello Zephyr finché non saremo sicuri che non abbia nessun problema di salute, e niente di infetto. Simmons ha una sorpresa per lei: delle braccia più realistiche, come la mano di Coulson. Mi è piaciuta molto questa parte: prima Elena è titubante, non vuole nascondere la sua menomazione come se se ne vergognasse. Simmons però la convince con due argomenti molto validi: innanzitutto non può andare in giro per gli anni 30 con braccia robotiche, e poi queste nuove braccia avranno sensibilità! Toccante la breve scena in cui Elena si tocca il viso (pun not intended)!

Quindi, riassumendo, i nostri si trovano in un’epoca passata, sono ben conosciuti dai Chronicom mentre questi possono assumere l’aspetto di chi vogliono, e non hanno idea di quale sia il loro piano. Ad un certo punto pare che il loro piano sia di uccidere Roosevelt prima che diventi presidente, in modo che non formi la SSR, da cui è nato lo S.H.I.E.L.D.. Solo che invece scoprono che il loro obiettivo era Freddy, un ragazzo apparentemente innocuo che… bè, diciamo che purtroppo avendo visto i promo avevo già capito che era dell’Hydra, e infatti si tratta di Wilfred Malick, il padre di Gideon Malick: uccidendo lui, impediranno all’Hydra di diffondersi e senza Hydra non esisterà neanche lo S.H.I.E.L.D.. Mannaggia, la devo smettere di vedere i promo! Sarebbe stata una bella sorpresa!

Coulson LMD. Quel sorriso, quanto mi mancava!!!

Ma veniamo alla cosa che aspettavo con più ansia: il Coulson LMD!!!! Anche qui, ero un po’ timorosa, ma sono contenta come abbiano gestito la cosa finora. Intanto, non l’avevo capito ma non sapeva di essere un LMD, appena attivato pensava di essere il vero Coulson. Daisy glielo dice subito, e secondo me ha fatto bene. Quello che soprattutto ho apprezzato è che non l’abbiano fatta facile. Il LMD non è semplicemente un sostituto Coulson. Intanto lui soffre, in pochi secondi gli affiorano tutti i ricordi che Simmons gli aveva aggiunto (l’ultima scansione del suo cervello era quella del Framework, quindi tutto quello accaduto dopo l’episodio 20 della quarta stagione gli mancava). Inoltre Mack dice che Coulson o no tutte le decisioni riguardanti i LMD sono del Direttore, e lo spegne di nuovo. Però ovviamente concorderà che hanno bisogno di lui. E lui è adorabile!!!! È proprio come Coulson, alla fine, solo (come anche lui sottolinea) adesso con dei superpoteri, e qualche stramberia da “robot”. Mi piace che gli altri siano titubanti con lui, perché sanno che non è il vero Coulson, e non vogliono che lo sostituisca (come un po’ avevo temuto!) ma allo stesso tempo sono contenti di averlo tra loro, e infine rispettano i suoi sentimenti, capendo che anche per lui non deve essere facile avere i ricordi di una vita intera e sapere che non sono realmente i suoi.

Siamo al primo episodio, e già finisce con una rivelazione e un’avventura lasciata in sospeso. E un “post” abbastanza inquietante: Enoch va a controllare May nella capsula di ibernazione, e la trova vuota, e noi vediamo che May è nascosta sul soffitto (creepyyyy!!). Penso e spero che sia semplicemente diffidente nello svegliarsi in una capsula in qualcosa che sembra un’astronave aliena.

Il titolo fa riferimento al New Deal di Roosevelt, il piano di riforme economiche che portò l’America fuori dalla Grande depressione.

Proprio un bell’inizio di stagione, come immaginavo non sono stata delusa da questa serie! :D

QUI un po’ di screencaps (possibilmente spoiler) di Coulson da quest’episodio.

Episodio 2: Know Your Onions


Sceneggiatura: Craig Titley
Regia: Eric Laneuville
Guest Star: Joel Stoffer (Enoch), Tobias Jelinek (Captain Terrence Luke / Luke), Darren Barnet (Wilfred ‘Freddy’ Malick), Nora Zehetner (Agente Hydra), Patton Oswalt (Ernest Hazard Koenig)
Marvel Cinematic Universe
← Episodio 1: The New Deal
Episodio 3: Alien Commies from the Future! →
Voto: 9

Coulson LMD: Aren’t you at all surprised? I mean… I was dead.
May: You still are.
Coulson LMD: Non sei minimamente sorpresa? Volgio dire… ero morto.
May: Lo sei ancora.
I Chronicom vogliono uccidere Freddy per impedire la formazione dello S.H.I.E.L.D. impedendo all’Hydra di formarsi. Ma sarebbe poi una così brutta cosa? C’è contrasto tra i Nostri da questo punto di vista, mentre May non sembra più la stessa, e Mack e Deke sono isolati e ancora non sanno chi è che stanno scortando.

Elena col suo outfit da 1931.

In questo episodio anche Elena e Jemma scendono in campo, e Elena è fichissima in abiti anni 30! Mi piace sempre di più questo personaggio, di fronte al dilemma di cosa fare con Malick è l’unica a proporre un’alternativa non violenta. In questo episodio scopriamo che non riesce più ad usare i suoi poteri, e non sa perché.

Continuano a non voler dire quanto tempo Simmons è stata via. Non può essere stato veramente tanto tempo, tipo anni, lei non è cambiata fisicamente! Che sia anche lei un LMD? Ricordo che quando Enoch nella scorsa stagione aveva proposto a lei e Fitz una “soluzione”, aveva detto che questa avrebbe sconvolto completamente le loro esistenze!

May si è risvegliata e non sembra più la stessa: dice di non sentire niente, ed in effetti sembra ancora più insensibile del solito (non fa una piega quando vede CoulsonLMD).

Daisy e CoulsonLMD (non so come altro chiamarlo!) non sono d’accordo su Malick: Daisy pensa che dovrebbero ucciderlo per salvare tutte le vite uccise dall’Hydra, ma Coulson pensa che sarebbe un cambiamento troppo grande nella Storia e rischierebbero di fare danni più grandi. Daisy non lo ascolta (chissà se avrebbe fatto lo stesso se fosse stato il vero Coulson!) e non aspetta neanche di chiedere a Mack, ma dice a Deke di ucciderlo e basta. Non accadrà, quindi Malick vive e l’Hydra ci sarà.

Mack è senza dubbio il più fico in abiti anni 30, ma non ho trovato altre sue screencaps decenti oltre quella che ho messo in alto, quindi qui ripropongo Coulson in stile gangster, anche questo comunque molto apprezzato!

Come ho avuto spesso modo di dire, una delle cose che amo di più di questa serie è che si passa molto velocemente da un’avventura a un’altra. Infatti già in questo secondo episodio devono lasciare il 1931! All’improvviso arriva un avviso sullo Zephyr: hanno 17 minuti prima che la finestra temporale si chiuda, e poi lo Zephyr se ne andrà, e chi non sarà a bordo rimarrà indietro! Da una parte sono contenta che già si cambi scenario, e sono curiosissima di scoprire in che periodo andremo (anche se dai promo qualche idea già ce l’ho), però erano davvero tutti molto belli vestiti così! Soprattutto Mack, era particolarmente affascinante in questo stile!

Episodio forse giusto un poco poco meno entusiasmante del precedente, ma sempre molto emozionante! Con un finale che non mi aspettavo: Enoch non riesce a salire in tempo sullo Zephyr e rimane nel 1931! Proprio ora che aveva l’upgrade per il combattimento! XD Nel post vediamo che si stabilisce con Koenig che come i suoi pronipoti ha una grande fascinazione per i robot! Chissà se lo rivedremo ancora, in fondo, lui non invecchia!

Il titolo significa letteralmente “conosci le tue cipolle” e si riferisce ad una frase che dice più volte Koenig che credo significhi tipo “sa il fatto suo”, o qualcosa del genere.

QUI un po’ di screencaps (possibilmente spoiler) di Coulson da quest’episodio.

Episodio 3: Alien Commies from the Future!


Sceneggiatura: Nora Zuckerman & Lilla Zuckerman
Regia: Nina Lopez-Corrado
Guest Star: Enver Gjokaj (Daniel Sousa), Tobias Jelinek (Captain Terrence Luke / Luke), Julian Acosta (Dr. Pascal Vega), Michael Gaston (Gerald Sharpe), Tamara Taylor (Sibyl)
Marvel Cinematic Universe
← Episodio 2: Know Your Onions
Episodio 4: Out of the Past →
Voto: 8.5

Nevada, 1955. L’area 51 è in realtà una base dello S.H.I.E.L.D., ed è il nuovo obiettivo dei Chronicom.

Coulson e Daisy nel tipicissimo diner. Immagine promo dell’episodio presa dall’account Twitter ufficiale.

Abbiamo fatto un salto nel tempo di qualche decennio: siamo nel 1955 (coincidenze?!?), vicino all’area 51 che, per la gioia della Skye che ancora vive in Daisy, è in realtà una base segreta dello S.H.I.E.L.D.. Cambia di nuovo il logo della serie, in stile film sugli alieni di quegli anni. E anche in questo decennio i Nostri si vestono nello stile del periodo, e sono ancora una volta bellissimi! La mia preferita è decisamente Elena, ma Coulson e Simmons sono i più adorabili! :) In questo episodio vanno in incognito nella base, lui come Gerald Sharpe, uno a cui hanno rubato l’identità, e lei come Peggy Carter! Quella che li riguarda è stata senza dubbio la parte più divertente della puntata, perché devono scoprire i Chronicom e lo fanno interrogando il personale della base, cercando di suscitare reazioni emozionali in loro, citando Casablanca, imitando Blade Runner e usando la parola moist (umidità). Ma perché la gente odia questo termine? Ricordo che anche in How I met your mother Lily detestava quella parola!

Anche Daisy era molto carina, pure lei in incognito come agente della CIA.

Purtroppo anche qui ero già spoilerata, in questo episodio appare l’agente Daniel Sousa che avevamo conosciuto in Agent Carter. Poverino, era così contento di rivedere Peggy. Invece si ritrova davanti Simmons, e quindi i Nostri oltre a combattere i Chronicom devono pure cercare di sfuggirgli, mentre Coulson ancora una volta mostra il suo lato fanboy! Adoro troppo! E mi rendo conto che ho smesso di aggiungere LMD al suo nome: forse mi sto abituando a pensarlo come il vero Coulson? Non proprio, ma soprattutto se anche volessi la serie non me lo permetterebbe. Verso la fine per esempio lotta contro un Chronicom ed è chiaro come i due siano alla pari in quanto a superforza. Poi proprio a fine episodio per salvare la giornata Jemma e Daisy fanno partire un grosso impulso elettromagnetico che ferma tutti gli apparecchi elettrici, tra cui i Chronicom, e ovviamente CoulsonLMD. I Chronicom si disintegrano, lui rimane lì sdraiato e l’episodio finisce lasciandoci capire (spero!) che si sta riaccendendo qualcosa in lui, ma c’è anche Sousa che non si è capito se ha creduto loro quando hanno detto di essere i buoni.

May torna sul campo, insieme ad Elena, sono favolose insieme, vestite da piloti, ma purtroppo entrambe mostrano di avere ancora problemi: Elena continua a non essere in grado di usare i suoi poteri, e May ha una sorta di attacco di panico durante la missione, estremamente out of character per lei, e tutte e due sono troppo testarde per volerne parlare! Mi dispiace sicuramente, ma è meglio vedere una May un po’ fragile che l’automa senz’anima della scorsa puntata.

Mack ed Elena nel diner. Immagine promo dell’episodio presa dall’account Twitter ufficiale.

Un episodio molto divertente in alcune parti (ho riso veramente con le interviste di Coulson e Simmons) ma mi ha colpito soprattutto per la sua forte attualità: siamo negli anni 50, il razzismo dilaga se possibile ancora più di adesso (nella tavola calda vediamo che ci sono i bagni per i bianchi e per quelli di colore), e Gerald Sharpe, il funzionario che i Nostri catturano, non fa che chiamare con nomi offensivi i nostri protagonisti. Questo tra l’altro mi dà l’occasione per riflettere ancora una volta su quanto questa serie sia attenta a questi temi anche nel cast: mentre Coulson e Simmons sono in missione (e Fitz, ricordiamolo, è ancora assente!), gli altri sono “costretti” a mandare Deke ad interrogare l’uomo in quanto l’unico bianco presente. Non è una situazione in cui ci si trova spesso nelle serie tv, ad avere i bianchi in minoranza!

Il titolo significa letteralmente “Comunisti alieni dal futuro!” e si riferisce ovviamente a due ossessioni /paure dell’epoca, ed è anche ciò che dice Sharpe proprio nell’ultima scena dell’episodio.

QUI un po’ di screencaps (possibilmente spoiler) di Coulson da quest’episodio.

Episodio 4: Out of the Past


Sceneggiatura: Mark Leitner
Regia: Garry A. Brown
Guest Star: Joel Stoffer (Enoch), Tobias Jelinek (Luke), Neal Bledsoe (Wilfred ‘Freddy’ Malick), Larry Clarke (Tom), Enver Gjokaj (Daniel Sousa)
Marvel Cinematic Universe
← Episodio 3: Alien Commies from the Future!
Episodio 5: A Trout in the Milk →
Voto: 8.5

Mack: It’s easier to let a bad man live than let a good man die.
Coulson: That’s catchy, and I wish I’d said it.
Mack: È più facile lasciar vivere un uomo cattivo lasciar che morire un uomo buono.
Coulson: È bello, e vorrei averlo detto io.
È il 22 luglio 1955, il giorno in cui l’agente Sousa viene ucciso, diventando il primo caduto dello S.H.I.E.L.D..

Cerco sempre di non guardare i promo o gli sneak peak, ma purtroppo pure qui ero un po’ spoilerata e sapevo che si sarebbe trattato di un episodio in stile noir. Infatti è in bianco e nero, e c’è la voce di Coulson che fa da narratore esterno, come appunto nei film di genere degli anni 50. Confesso che la cosa mi lasciava parecchio perplessa, se non che viene data subito una spiegazione: l’impulso elettrico dell’episodio precedente ha danneggiato Coulson che ora vede in bianco e nero e sente costantemente la sua voce interiore che descrive tutto.

Coulson sa tutto di quello che accadrà quel giorno perché è una data importante nella storia dello S.H.I.E.L.D., e grazie a queste sue conoscenze convince Sousa di essere dalla sua parte. Scopriamo che Sousa aveva già sospetti sul fatto che lo S.H.I.E.L.D. fosse stato infiltrato dall’Hydra! E ovviamente è per questo che lo uccidono.

Coulson ha bisogno di contattare qualcuno, ma ha a disposizione solo un telefono, e allora chiama Enoch!!! Non ho capito come facesse a sapere dov’è, ma comunque poverino!!! Lo chiamano più volte durante l’episodio, ma solo per farsi connettere con lo Zephyr, mentre lui vorrebbe tornare con loro! Invece lo lasciano di nuovo! :(

Deke ed Elena vanno in missione insieme e lui viene rapito. In un primo momento pensiamo che siano stati i russi, ma invece è stato Wilfred Malick! Vent’anni dopo è diventato un infiltrato nello S.H.I.E.L.D. ed ha un ruolo molto importante: è il capo di Sousa!

La missione di Sousa è di recuperare un importante manufatto e consegnarlo ad Howard Stark. A fine episodio, non ci dicono di cosa si tratta!!!

Continuano i problemi di May: dopo il momento di panico dell’altra volta, ha un momento di estraniamento, in cui sembra non riconoscere nessuno. Parlandone con Simmons ed Elena capiamo che tutto è iniziato non con la cura che le ha salvato la vita, ma con la dimensione aliena in cui è andata per breve tempo alla fine della scorsa stagione. Lì non esistono emozioni, e adesso lei sente quelle degli altri, quando viene in contatto con loro. Toccando Coulson, non sente niente. Spero vivamente che questo non diventi un motivo per dare il via ad una relazione tra i due, perché mi sembra un motivo proprio stupido!

Daniel Sousa

Mack prende una decisione: salvare Sousa. Dopo averci fatto credere di aver fallito, scopriamo che riescono a farlo senza però cambiare la storia: Coulson prende il suo posto, si fa sparare e rimane come morto in piscina (vantaggi di essere un LMD) e quindi ora Sousa parte con loro!!!! :D Mi è piaciuto molto questo finale, non me l’aspettavo! A proposito di finale, Coulson viene riparato, torna tutto a colori, e smette il monologo. I nostri fanno un salto, e sentono alla radio “No More Mr. Nice Guy” di Alice Cooper, quindi dovremo essere negli anni Settanta.

Nel post, qualcosa di preoccupante: il Chronicom “capo”, chiamiamolo così, è rimasto indietro, nel 1955, per aiutare Malick!!!!

Il titolo, oltre al chiaro riferimento ai viaggi nel tempo e al fatto che hanno in un certo senso tolto Sousa dal passato per portarlo con loro nel futuro è il titolo di un film noir del 1947.

Episodio un po’ meno emozionante dei precedenti ma non per questo meno bello. Vorrei citare un’ultima cosa. Quando Coulson spiega a Mack come la morte di Sousa sia un fatto storicamente importante perché ha ispirato un sacco di agenti dello S.H.I.E.L.D., Mack la paragona alla morte di Coulson stesso che ha permesso agli Avengers di formarsi. Mi è piaciuto moltissimo questo riferimento! Dopo le prime mi sembra due stagioni questa serie si è sempre più isolata dal MCU, i riferimenti sono stati sempre più labili, e la fine di Infinity War che ha avuto un impatto incredibile su tutta l’umanità (su tutto l’universo, in realtà) in Agents of S.H.I.E.L.D. è passata completamente inosservata. Capisco che i nostri avevano altri problemi a quel tempo, e le linee temporali sono diventare sempre più incasinate, ma mi è dispiaciuto tantissimo. Quindi, anche se ormai la separazione si può dire è quasi definitiva, e il mio sogno di vedere gli Avengers scoprire che Phil era ancora vivo è ormai sfumato, sono stata contenta di questo piccolo promemoria!

QUI un po’ di screencaps (possibilmente spoiler) di Coulson da quest’episodio.

Episodio 5: A Trout in the Milk


Sceneggiatura: Iden Baghdadchi
Regia: Stan Brooks
Guest Star: Joel Stoffer (Enoch), Tobias Jelinek (Luke), Thomas E. Sullivan (Nathaniel Malick), Neal Bledsoe (Wilfred ‘Freddy’ Malick), Dawan Owens (Agente Ford), Cameron Palatas (Giovane Gideon Malick), Sedale Threatt Jr. (John Mackenzie), Paulina Bugembe (Lilla Mackenzie), Patrick Warburton (Generale Rick Stoner), Enver Gjokaj (Daniel Sousa)
Marvel Cinematic Universe
← Episodio 4: Out of the Past
Episodio 6: Adapt or Die →
Voto: 9

Now, this is the New York City I remember. The honking, the smell of hot dog water. And these are the clothes the grown-ups wore when we were kids, am I right?
Ora, questa è la New York che io ricordo. I clacson, l’odore dell’acqua degli hot dog. E questi sono i vestiti che gli adulti indossavano quando eravamo bambini, dico bene?
Phil Coulson eccitato dagli anni 70
Siamo nel 1973 e l’influenza dei Chronicom si è resa parecchio evidente: lo S.H.I.E.L.D., infiltrato dall’Hydra, ha creato il progetto Insight con qualche decennio di anticipo. I Nostri ovviamente devono fare di tutto per fermarlo.

Clark Gregg nella sigla

Ok, s’è capito che ci stanno prendendo proprio gusto con questi adattamenti d’epoca: questo episodio per la prima volta nella serie ha una sigla, ed è fatta in stile telefilm anni 70, sia nella musica che nelle immagini (prese anche dalle stagioni precedenti). Un po’ stupida come cosa, ma divertente.

Sousa fa fatica ad adattarsi al “futuro”, ed è adorabile! :)

Ritorna Enoch! In una scena bellissima: i Nostri sono inseguiti dall’Hydra e hanno bisogno di un mezzo per scappare, ed ecco che arriva lui sgommando e apostrofandoli con Come with me if you want to continue to exist! (Venite con me se volete continuare ad esistere!) ovvia citazione di Terminator, ma riadatta in stile Enoch! Meraviglioso!!!!

Con questo purtroppo chiudiamo con le cose piacevoli perché il lavoro dei Chronicom in questi vent’anni è stato notevole e le cose cambiare sono parecchie, e tutte a favore dell’Hydra, ovviamente. Tanto per cominciare Wilfred Malick doveva morire qualche anno prima e invece è ancora vivo, così come suo figlio Nathaniel, la cui storia però non me la ricordo proprio! Devo andare a rinfrescarmi la memoria prima del prossimo episodio, perché alla fine di questo il ragazzo rapisce Daisy e Sousa e pare sia in contatto con Whitehall! Ah, dimenticavo, conosciamo ovviamente anche il giovane Gideon Malick, che ci prova con Daisy!

Il Faro

Rivediamo il Faro, che Mack e Yo-Yo vanno a controllare e scoprono che non è affatto una base abbandonata, come avrebbe dovuto essere, ma anzi la sede dei preparativi per il lancio di Insight. Vediamo in questo episodio anche il Generale Stoner, il tizio con i baffi che appariva nei video del Faro (che infatti se ricordo bene erano di questo periodo).

L’obiettivo primario dei Nostri in questo episodio è quindi fermare Insight a tutti i costi. Si dividono in più team e Deke va con Elena da Wilfred Malick, e alla fine, finalmente!!!, devo dire, gli spara.

I Chronicom la giocano proprio sporca questa volta: saltano all’improvviso, prima del previsto, e solo di 3 anni. Ci ritroviamo quindi al 4 luglio 1976, giorno del Bicentenario della nazione americana e data di lancio di Insight. Ma c’è di peggio: tengono prigionieri nella base i genitori di Mack! Che quindi annulla la missione di far saltare la base. Riescono comunque a fermare Insight sparandogli dallo Zephir, ma rivelano così la loro posizione.

Ancora niente Fitz in questo episodio, anche se Simmons dice a Deke che si rincontreranno presto. Jemma sembra sempre più una Chronicom, però non può esserlo, in realtà, perché non si è spenta come Coulson quando c’è stato l’impulso, e May ha sentito le sue emozioni. Per un attimo ho creduto che avremmo saputo qualcosa finalmente su cosa è successo a lei e Fitz e quanto tempo è passato, perché ne stava parlando con Enoch, ma poi sono subentrati problemi più pressanti.

Un episodio veramente un sacco emozionante, che porta avanti la storyline principale con cenni ad un paio di sottotrame e, manco a dirlo, si chiude con diversi cliffhanger.

Il titolo è una frase che dice Sousa, un po’ old-timey come lui stesso ammette, che indica un’evidenza che non si può non vedere, come appunto trovare una trota nel latte.

QUI un po’ di screencaps (possibilmente spoiler) di Coulson da quest’episodio.

Episodio 6: Adapt or Die


Sceneggiatura: Daniel J. Doyle
Regia: Aprill Winney
Guest Star: Joel Stoffer (Enoch), Tamara Taylor (Sibyl), Tobias Jelinek (Luke), Thomas E. Sullivan (Nathaniel Malick), Paulina Bugembe (Lilla Mackenzie), Dawan Owens (Agente Ford), Sedale Threatt Jr. (John Mackenzie), Shakira Barrera (Agente King), Patrick Warburton (Generale Rick Stoner), Enver Gjokaj (Daniel Sousa)
Marvel Cinematic Universe
← Episodio 5: A Trout in the Milk
Episodio 7: The Totally Excellent Adventures of Mack and the D →
Voto: 9.5

Dying is kind of my super power.
Morire è un po’ il mio super potere.
Phil Coulson
I Chronicom si preparano alla fase successiva: hanno imparato dagli umani, e hanno capito che devono adattarsi per poter vincere.

Questo episodio inizia mostrandoci i Chronicom, e il logo torna ad essere quello futuristico che avevamo già visto credo nella scorsa stagione. Le prime scene non sono confortanti: i Chronicom risvegliano i loro Cacciatori, e non sono pochini! Hanno capito che per sconfiggere i Nostri devono adattarsi e modificare il loro comportamento, e stanno creando perciò dei Cacciatori con i ricordi delle persone che sostituiscono, per sembrare più umani, copiando in pratica quello che i Nostri hanno fatto con Coulson. E funziona! Se non fosse stato per il uovo “potere” di May che le permettere di accorgersi quando un Chronicom la tocca che non prova emozioni, non sarebbero riusciti a sgamarli!

Simmons continua a dimenticare cose che dovrebbe sapere, e finalmente in questo episodio scopriamo che cosa nasconde: Fitz è rimasto nascosto da qualche parte da dove può osservare i Chronicom, e guidare Jemma e gli altri, e se venisse scoperto lo ucciderebbero, perciò Simmons si è cancellata la memoria per non ricordare dov’è nascosto Fitz grazie a un sensore che ha chiamato Diana. Ora però sta funzionando troppo bene e lei dimentica anche altre cose. Enoch la aiuta ad aggiustarlo, ma Deke li scopre e pensa le stia facendo del male e li attacca. Quando tutti è chiarito (e Jemma chiede a Deke di mantenere il segreto) Deke si scusa con Enoch in una scena molto bella:

Deke Shaw: You are a valued member of our family.
Enoch: That is the greatest compliment one could be paid.

In tutta la tragedia che viviamo in questa puntata, un momento di divertimento ce lo danno Elena e Mack con i genitori di lui, impacciati e imbarazzati perché devono far finta di non conoscerli, ma allo stessi tempo nessuno dei due può dimenticare che è la prima volta che Elena incontra i suoi “suoceri”. Purtroppo anche qui il divertimento lascia dolorosamente il passo alla tragedia perché dopo aver rischiato la vita per portarli in salvo una volta sullo Zephir scopriamo che i genitori di Mack sono in realtà due Chronicom e quindi i suoi veri genitori sono morti da tempo.

Daisy e Sousa erano stati rapiti da Nathaniel Malick. Mi sembra di capire (si intuiva già dallo scorso episodio) che sta per nascere del tenero tra loro? Povero Deke! :( Comunque la parte che li riguarda mi è sembrata un po’, non so come dire, incompleta e sbrigativa. Nathaniel avevamo visto è in contatto con Whitehall e come lui vuole i poteri degli Inumani, e crede che lo siano entrambi perché Sousa secondo lui non è invecchiato. In pratica tortura Daisy sperimentando su di lei, come Whitehall aveva fatto con sua madre. Mi pare un risvolto parecchio importante, invece è relegato a qualche scena molto veloce, i due si salvano anche piuttosto in fretta, ok che c’era taaaaaaanto in gioco in quel momento, su ogni fronte eravamo nei guai, però mi sarei aspettata qualcosa di più, non so. Forse in realtà non si è conclusa, continuerà nei prossimi episodi? O serviva solo a legare Sousa al gruppo? Nello scorso episodio parlava di restare negli anni 70, ma invece resta con loro, per Daisy immagino.

Piccolo momento Phlinda dell’episodio.

Abbiamo un momento Phlinda in questo episodio, uno di quelli tanto attesi dai fan ma temuti da me. Primo perché io non sonno mai stata molto fan di questa coppia dal punto di vista romantico, inoltre anche se adoro questo nuovo Coulson, comunque non mi tolgo dalla mente che non è davvero lui, e non mi piacerebbe vederlo sostituito dal LMD (che, ripeto, comunque adoro!) Ma devo dire il momento mi è piaciuto perché litigano, e sono adorabili! Melinda gli dice che il problema è che lui non muore mai definitivamente, e lei ogni volta lo piange e lui poi ritorna in qualche modo! Alla fine Coulson si confronta con Sybil, e le dice che la sua analisi degli umani è sbagliata per vari motivi, perché la paura della morte non fa altro che rendere le loro vite più preziose e perciò più importante lottare per loro. E poi sbaglia in particolare su di lui, che ormai non ha più paura della morte, anzi: morire è un po’ il suo super potere! Lo adooooooooro!!!! Purtroppo parlava sul serio, infatti si fa saltare in aria con l’astronave Chronicom! :( May dice che tornerà, lo fa sempre, e io lo spero davvero! #CoulsonLives!!!!!

Un episodio mooooooooolto emozionante, succedono un sacco di cose, purtroppo quasi tutte poco piacevoli, ma veramente di quelli che ti tengono incollata allo schermo e sulla punta della sedia! E finisce con un cliffhanger peggiore del precedente! Fanno un salto temporale, non sappiamo quando siamo ma Mack si allontana da solo per piangere in pace i genitori, Deke va a raggiungerlo e lo Zephir salta all’improvviso e loro rimangono bloccati!!!!!!! OMG!!!

Una piccola riflessione sul piano dei Chronicom: ci avevo già pensato con tutti questi salti temporali, e il rapimento dei genitori di Mack mi ha confermato nell’idea: perché i Chronicom non uccidono semplicemente tutti loro da bambini? Negli anni 70 Coulson May e Mack c’erano già, non c’avrebbero messo nulla a trovarli e ammazzarli, e poi fare lo stesso con gli altri, e avrebbero risolto il problema. O no? Cercando di darmi una risposta che non fosse solo che così facendo la serie sarebbe finita subito e l’estinzione dell’umanità assicurata, penso che forse creerebbe un paradosso temporale? Boh!

Il titolo significa “adattati o muori”, ed è il motto che hanno adottato i Chronicom che si sono “evoluti” imparando dagli umani.

QUI un po’ di screencaps (possibilmente spoiler) di Coulson da quest’episodio.

Episodio 7: The Totally Excellent Adventures of Mack and the D


Sceneggiatura: Brent Fletcher
Regia: Jesse Bochco
Guest Star: Jolene Anderson (Olga), Austin Basis (Russell Feldman), Ryan Donowho (Cricket), Tipper Newton (Roxy Glass), Tamara Taylor (Sibyl)
Marvel Cinematic Universe
← Episodio 6: Adapt or Di
Episodio 8: After, Before →
Voto: 8.5

Hey! Surrender now, and I promise not to make a Speak-and-Spell out of your spare parts. ‘Cause that would be embarrassing for a robot.
Hey! Arrenditi ora, e ti prometto di non fare un Grillo Parlante con i tuoi pezzi di ricambio. Perché sarebbe imbarazzante per un robot.
Deke
Mack e Deke sono rimasti bloccati nel 1982. Mack soffre per la morte dei genitori, e rifiuta tutti gli approcci di Deke perché non stia solo e condivida il dolore. Ma Deke non si dà per vinto!

Allora, la puntata inizia con May che vuole un rapporto dettagliato da Deke su quello che è successo, quindi, meno male, si sono ritrovati! L’episodio quindi è il racconto di Deke su quello che è successo a lui e Mack.

Finalmente siamo negli anni 80!!!! E le citazioni alla pop culture di quegli anni si sprecano! Io ne ho colte parecchie ma chissà quante mi saranno sfuggite! Cominciamo dal logo scritto come su vecchissimi computer, poi la presentazione della Deke Squad come nella serie A-Team, le uccisioni con eccessivo spargimento di sangue come in certi generi di film di quegli anni, i robot che assomigliano tanto a Johnny 5 di Corto Circuito (e anche Mack ad un certo punto li chiama così) e che avanzano al grido di Exterminate! come i Dalek del Doctor Who.

Meno male che ci sono queste parti così divertenti, perché quando entriamo nel vivo della storia la situazione non è piacevole: Sybil non è morta, il suo corpo è stato distrutto mai lei c’è ancora, si infiltra in un computer e si fa aiutare da un uomo a crearle un corpo, solo che il corpo è un robot, poco umanoide, molto robotico. Lei si mette a creare altri Cacciatori (e uccide l’uomo che l’aveva aiutata), e sono così buffi con queste sembianze che sembrano molto poco efficienti, ma invece sono letali quanto le altre versioni, e alla fine Sybil riuscirà purtroppo nel suo intento di recuperare un drive dello S.H.I.E.L.D., visto che aveva perso il Toolbox di Fury.

Mack e il suo barbone.

Mack soffre moltissimo, lo vediamo anche scoppiare a piangere sulla tomba dei genitori, una scena toccante e molto bella anche perché mostra che è normale anche per un uomo grande e grosso piangere quando soffre. Però si comporta davvero male con Deke, lasciandolo solo e rifiutando ogni suo tentativo di compagnia. Ma Deke non demorde. Questo episodio, incentrato su loro due, mostra che incredibile persona che è Deke. Non solo non abbandona mai Mack (e vediamo che passano parecchi mesi), lo va sempre a trovare portandogli del cibo, sapendo che lui invece passa tutto il tempo in casa a costruire modellini di auto (anche una Corvette rossa!), bere birra e non tagliarsi la barba. Quello che mi ha colpito di più è che ancora una volta Deke si trova in un altra epoca, e riesce a rinventarsi di nuovo una vita, anche stavolta con un certo successo, e anche stavolta rubando un pochettino dal futuro, come Mack sottolinea! Deke è diventato il cantate di una band, la Deke Squad, meraviglioso nel suo abbigliamento, e atteggiamento, così anni 80!! E canta canzoni non sue ma che nessuno conosce perché verranno scritte e pubblicate solo anni dopo, per esempio anche Walking like an Egyption. Ma non è tutto!!! I membri della sua band (tranne il batterista) sono in realtà anche membri della sua squadra di agenti! Deke ha messo in piedi un pezzetto di S.H.I.E.L.D. per seguire le tracce di Sybil perché per fortuna hanno capito che non è scomparsa del tutto! Neanche questo però riesce a smuovere Mack, neanche il fatto che Deke gli ha costruito un fucile/ascia, nemmeno la presenza di Coulson! Mi è venuto un colpo quando Deke lo nomina! Anche lui è sopravvissuto come Sybil, e interagisce con gli altri come un’immagine su uno schermo. Anche Mack rimane molto colpito dalla notizia che Coulson è ancora “vivo” (se così si può dire). Ancora una volta mi colpisce quando Mack si fosse affezionato a lui, dopo un inizio non proprio felice in cui lo detestava. Comunque, finalmente quando la base viene attaccata dai robot Mack torna in sé, si taglia la barba, si veste da Rambo, e insieme sconfiggono i robot!

La Deke Squad: fanno così enormemente anni 80 tutti quei polsini!

L’episodio finisce con May ed Elena che vanno a recuperare Mack (e Deke, ma di lui poverino non si preoccupano molto!) e anche Coulson, visto che pare Jemma avesse ipotizzato il suo database potesse essere ancora disponibile. Meno felice il finale che riguarda i Chronicom perché Sybil nonostante la sconfitta ha ottenuto quello che voleva e l’ha portato… da Nathaniel Malick! Come temevo ancora non ci siamo liberati di lui! Mi chiedo se abbia ancora i poteri di Daisy!

Un episodio diverso dal solito perché si concentra solo su due personaggi, tanto che temevo di non gradirlo invece mi è piaciuto molto comunque, soprattutto grazie a Deke che è stato meraviglioso ed esilarante!

In questa puntata i protagonisti sono Deke e Mack, abbiamo un po’ di Coulson nel computer e qualche piccola scena di Simmons, May ed Elena, mentra non compare mai Daisy, e credo sia la prima volta dall’inizio della serie. Ancora nessuna nuova di Fitz! :(

Il titolo a quanto ho capito si rifà ad un film del 1989 con un giovanissimo Keanu Reeves che in Italia con è mai arrivato.

QUI un po’ di screencaps (possibilmente spoiler) di Coulson da quest’episodio.

Episodio 8: After, Before


Sceneggiatura: James C. Oliver & Sharla Oliver
Regia: Eli Gonda
Guest Star: Joel Stoffer (Enoch), Thomas E. Sullivan (Nathaniel Malick), Dichen Lachman (Jiaying), Dianne Doan (Kora), Byron Mann (Li), Enver Gjokaj (Daniel Sousa)
Marvel Cinematic Universe
← Episodio 7: The Totally Excellent Adventures of Mack and the D
Episodio 9: As I Have Always Been →
Voto: 9

Elena: This plan’s pretty thin, May.
May: I’d rather have a thin plan than live through the 80s again.
Elena: Questo piano è piuttosto scarso, May.
May: Preferisco avere un piano scarso piuttosto che vivere di nuovo gli anni ’80.
I salti nel tempo sono fuori controllo, si potrebbero fermare agendo sul navigatore temporale, ma servono i poteri di Elena, che non li ha ancora recuperati. Daisy ha un’idea.

Una puntata in cui apparentemente non proseguiamo con la storyline, ma che si concentra sul personaggio di Elena e in cui rivediamo un personaggio di alcune stagioni fa.

Il logo è nuovo, nuovamente futuristico, ma diverso, come se fossimo dentro un computer. Bello!

Una volta tanto sono riuscita veramente a rimanere allo scuro su quello che accadeva in questo episodio prima di vederlo, e mi è piaciuta molto la sorpresa, quindi metterò tutto sotto spoiler. L’idea di Daisy è che siamo nel 1983 e sua madre, Jiaying, si trovava ad Afterlife, prima che Whitehall facesse esperimenti su di lei e la trasformasse in un’assassina psicopatica. Lei è sicuramente la più grande esperta di Inumani, e potrebbe avere il modo di aiutare Elena, così lei e May vanno ad Afterlife. Qui scoprono che a fermare i poteri di Elena è un blocco psicologico. Per risolverlo sarà costretta a ripensare ad alcuni dei periodi più difficili che hanno vissuto in passato, (l’ho pensato spesso che con tutto quello che gli è successo dovrebbero essere tutti traumatizzati a vita!) per scoprire che tutto ha origine in un senso di colpa che parte da un bruttissimo episodio durante l’infanzia della donna. Purtroppo non solo Elena non risolve il problema, ma Afterlife viene attaccata da Nathaniel che convince un’Inumana dal potere devastante (e incontrollabile) a passare dalla sua parte. Questa cosa mi ha irritato parecchio non solo per la sua gravità, ma anche perché questa Inumana, Kora, era pronta ad uccidersi perché non riuscendo a controllare il suo potere metteva sempre a rischio la vita degli altri, ma in due minuti Nathaniel la convince invece a prendere tutti prigionieri e devastare il mondo! E a fine puntata non ho capito se i nostri aiuteranno Jiaying oppure lasceranno gli Inumani a loro stessi!

Alla fine dell’episodio i Nostri stanno con molta riluttanza per abbandonare lo Zephyr ormai fuori controllo, ma Elena risolve all’improvviso il suo blocco capendo che non deve “tornare indietro”, e infatti non solo riacquista i suoi poteri, ma scopre che è in grado di restare dove arriva, senza venire più riportata al punto di partenza. Quindi il suo potere è semplicemente la supervelocità, e quindi non è più YoYo! Pensa che probabilmente era sempre stata in grado di usare il potere in quel modo, ma si stava inconsciamente trattenendo: sono ansiosa di scoprire cosa è un grado di fare ora che non si trattiene più!!!!!!!

Anche May ha modo di usare il suo nuovo “potere” sente le sensazioni degli altri anche senza toccarli!

Porello, accendono Coulson prima che il suo corpo sia ricostruito completamente!

Il Coulson LMD è presente poco in questo episodio, ma comunque in scene interessanti, perché ritorniamo a puntare un poco l’attenzione sulla sua roboticità. Per esempio Mack ha bisogno di parlargli e lo fa riattivare anche se il suo corpo non era ancora stato completamente ricostruito (povero!). Poi rivela a Daisy che quando era nel televisore aveva sempre sete, e non poteva farci niente! E infatti nell’episodio poi lo vediamo bere in continuazione. Ma soprattutto si dimostra sempre più consapevole del suo essere qualcosa di artificiale, e sembra che ciò lo faccia soffrire.

Rivediamo anche Sousa, e durante qualche interazione con Deke mi viene da pensare che forse anche quest’ultimo ha notato la sua vicinanza con Daisy, perché lo tratta un po’ male, evidenziando la sua “antichità”, ma questo mi ha fatto pensare che effettivamente da un punto di vista temporale questi due sono i più lontani tra loro perché rispetto al nostro presente vengono uno da decenni nel passato e l’altro da decenni nei futuro. Comunque, Simmons ha fatto una gamba prostetica per Sousa, che ora quindi non zoppica più!

Episodio sotto certi aspetti prevedibile (il fatto che il problema di Elena fosse solo psicologico, e che l’avrebbe risolto all’improvviso in un momento di grande urgenza) ma sotto altri comunque molto emozionante e inaspettato. Nel complesso mi è piaciuto parecchio! E adoro il “nuovo” potere di Elena!

Il titolo si riferisce immagino alla situazione particolare in cui si trovano i Nostri, come diceva la tagline dell’episodio: per risolvere un problema del passato, devono rivolgersi ad un nemico futuro. Oppure, più semplicemente, “after” si riferisce ad Afterlife, che vediamo come era prima, “before”.

QUI un po’ di screencaps (possibilmente spoiler) di Coulson da quest’episodio.

Episodio 9: As I Have Always Been


Sceneggiatura: Drew Z. Greenberg
Regia: Elizabeth Henstridge
Guest Star: Joel Stoffer (Enoch), Enver Gjokaj (Daniel Sousa)
Marvel Cinematic Universe
← Episodio 8: After, Before
Episodio 10: Stolen →
Voto: 9

This is the nature of family, isn’t it? I have seen it countless times on countless worlds. People arrive, so we celebrate, and people leave us, so we grieve. We do what we can with the time in between, but the cycle is always there. No one escapes it. Not even me.
Questa è la natura di una famiglia, non è vero? L’ho visto infinite volte in infiniti mondi. Le persone arrivano, e lo celebriamo, le persone se ne vanno, e le compiangiamo. Facciamo quello che possiamo nel mezzo, ma il ciclo è sempre lì. Nessuno ne sfugge. Nemmeno io.
Enoch
Lo Zephyr è rimasto bloccato in un time-loop mente viene risucchiato in un vertice temporale, e solo Daisy ne è consapevole.

Questo episodio è stato diretto da Elizabeth Henstridge, l’attrice che interpreta Jemma Simmons, qui alla sua prima prova da regista. Direi che ha fatto un buon lavoro, soprattutto considerato che l’episodio, con la storia del time-loop, era parecchio complicato.

Il logo è tornato quello vecchio, mi dispiace perché mi piaceva tanto quello nuovo, ma c’è comunque una cosa che lo riguarda che è geniale! Noi iniziamo vendendo quello che succede con Daisy, poi ricomincia tutto da capo, e ritorna pure il logo di nuovo, come se tutto l’episodio fosse ricominciato!

Coulson è parecchio frustrato da questa storia del time-loop!

Purtroppo stavolta ero un po’ spoilerata su quello che succedeva, ma vabbè, si capisce subito che c’è un loop temporale, un classico nella fantascienza (ricordo almeno un episodio di Star Trek con questo tema, ma credo siano pure più di uno), ed ogni volta che il loop ricomincia lo Zephir si trova più vicino al vortice che lo sta risucchiando, e quindi alla distruzione. Solo Daisy ricorda quello che succede nei loop precedenti, e qui c’è un’altra particolarità che ho apprezzato: la prima volta che noi vediamo la serie di eventi che poi si ripeteranno, non è la prima volta che accadevano: non è solo Daisy a ricordare, anche Coulson ricorda tutto, probabilmente perché sono gli unici due a iniziare il loop “addormentati” (Coulson era spento per ricaricarsi, l’avevamo visto alla fine dello scorso episodio), solo che nel loop precedente evidentemente Daisy era morta, e quando muore dimentica tutto, e per di più non sempre va a svegliare Coulson, e lui è incredibilmente frustrato da tutto ciò!

A complicare la situazione ma anche, devo dire la verità, a rendere tutto un po’ più intrigante e originale, i Nostri hanno anche a che fare con un un misterioso assassino che non vuole si scopra cosa è nascosto nella memoria di Jemma, e ovviamente deve essere uno di loro! E qui i Nostri fanno un errore secondo me molto stupido: Simmons era chiusa in una camera da sola quando muore avvelenata, nel loop successivo allora che fanno? Mandano Daisy con lei! E ovviamente muore pure lei! Doveva andare Coulson, no? Su di lui il gas velenoso non avrebbe avuto effetto, ma soprattutto chiunque era meglio di Daisy, che è l’unica che non deve morire, per non dimenticare tutto, visto che Coulson non si può svegliare da solo quando ricomincia il loop, deve essere svegliato da lei! Comunque, alla fine si scopre che l’assassino è Enoch, che agiva a causa di una programmazione che la stessa Simmons gli aveva impiantato per proteggere il segreto di Fitz (e tra l’altro per provare questa teoria fanno rischiare di nuovo la vita a Daisy! Ma non imparano mai?!?!)

Ad ogni loop Daisy si sveglia nella capsula curativa, e trova sempre Sousa addormentato ad aspettarla. Insomma, morale della favola, s’era già capito che stavano inciuciando, ma proprio in questo episodio dovevano quagliare? Non mi fraintendete, io adoro Sousa, ma ingenuamente ancora tifavo un po’ per Deke, ma soprattutto li ho trovati proprio fuori luogo, e loro scene francamente noiose.

Comunque, alla fine ovviamente si salvano, riescono a togliere a Jemma il dispositivo per la memoria, e lei trova la soluzione, ma si dimostra anche devastata mentre ripete piangendo “Cosa ho fatto?!?” Poi ovviamente nel loop successivo dimentica tutto. Che è successo?!?!

La storia del time-loop è sempre divertente, e l’aggiunta del mistero giallo ha sicuramente arricchito questo episodio, ma è nel finale che mi sono decisa ad alzare decisamente il voto: l’unico modo per salvarsi è usare sul navigatore temporale un dispositivo contenuto all’interno di Enoch, che sarebbe un po’ il suo cuore. E Enoch lo cede come niente fosse!!! E quindi muore, per salvare tutti gli altri, in una scena molto dolce e commovente! E fa anche una previsione bruttarella: loro sopravvivranno alla missione, ma non il team, perché questa sarà la loro ultima missione insieme!

Anche in questo episodio Coulson ritorna sulla “difficoltà” di essere “robot”, in particolare spiega quanto doloroso sarà vedere tutte le persone che ama morire, che questo è peggio della propria morte, e non gli si può dire nulla perché lui sa bene di che parla! Perfino Enoch, parlando di questo, gli chiede scusa per averlo condannato a questo supplizio.

Pensavo un episodio emozionante e divertente ma tutto sommato un po’ riempitivo, e per un po’ così mi è parso (ed è stato anche per certi versi un po’ irritante) ma alla fine mi ha fatto anche piangere!!! Quindi tutto sommato lo devo definire un gran bell’episodio!

Il titolo si riferisce alle ultime parole di Enoch, che però si ferma a “always”, perché muore prima di riuscire a finire la frase :'(.

QUI un po’ di screencaps (possibilmente spoiler) di Coulson da quest’episodio.

Episodio 10: Stolen


Soggetto: Mark Bruner
Sceneggiatura: George Kitson, Mark Leitner
Regia: Garry A. Brown
Guest Star: Enver Gjokaj (Daniel Sousa), Dichen Lachman (Jiaying), Thomas E. Sullivan (Nathaniel Malick), James Paxton (John Garrett), Dianne Doan (Kora), Tipper Newton (Roxy Glass), Byron Mann (Li)
Marvel Cinematic Universe
← Episodio 9: As I Have Always Been
Episodio 11: Brand New Day →
Voto: 8

I Nostri si ritrovano di nuovo negli anni 80, pronti ad aiutare Jiaying a sconfiggere Malick e salvare gli Inumani tenuti prigionieri ad Afterlife.

Di nuovo abbiamo il logo nuovo, veramente molto bello, ma credo che non sia l’interno di un computer, come avevo precedentemente pensato, bensì l’interno del navigatore temporale, e comunque di un flusso temporale, qualcosa del genere, insomma, adeguato alla stagione.

Il giovane John Garrett con Nathaniel Malick.

Dopo gli ultimi, emozionanti episodi, stavolta ci troviamo di fronte ad uno che non regge il confronto, ma non per questo è da trascurare visto che succedono parecchie cose e, come tipico di questa stagione, ritorniamo al passato in tutti i sensi perché rivediamo un’altra nostra vecchia conoscenza/nemesi: John Garrett, qui giovane neorecluta dello S.H.I.E.L.D.. La cosa più interessante è che è interpretato da James Paxton, figlio del compianto Bill Paxton che interpretava il Garrett adulto nella prima stagione di questa serie. Meno interessante scoprire che la storia di essersi sentito “tradire” dallo S.H.I.E.L.D. e per questo essere passato all’Hydra è una fesseria: Garrett è stato uno bastardo ambizioso da sempre, non lo è diventato! Infatti accetta subito di collaborare con Malick che sta reclutando nemici dello S.H.I.E.L.D. e li trasforma in Inumani prendendo il DNA da quelli che non gli si sono arresi, e Garrett stesso prenderà il potere di teletrasportarsi di Gordon. Simpatico però scoprire che Garrett era un fan della Deke Squad! XD

Qualche altro piccolo commento random. Ritorniamo al Faro dove c’è l’agente Roxy Glass, una componete della Deke Squad, adesso una vera agente dello S.H.I.E.L.D., mi ha fatto piacere rivederla! Alcuni episodi fa, quando eravamo stati ad Afterlife, Jiaying aveva parlato di Kora come di sua figlia, ma io credevo l’avesse detto in senso metaforico, invece era proprio sua figlia, mai nominata perché nella linea temporale normale si era uccisa, come infatti stava per fare quando Nathaniel l’ha fermata. Deke alla sua prima apparizione due stagioni fa mi aveva ricordato un sacco Star-Lord ovvero Peter Quill dei Guardiani della Galassia. In questo episodio vediamo che ha anche un mix di canzoni su cassetta proprio come Peter! Garrett e Coulson non si erano ancora mia incontrati nel 1983, ma Nathaniel racconta a John del loro futuro “insieme”. Quando poi si contrano John gli dice di essere arrabbiato per come Coulson l’ha ucciso, ma si è consolato vedendo quante volte invece è morto Phil e dice che la sua preferita è quando un “tizio inquietante dai capelli lunghi lo pugnala alle spalle con un bastone appuntito”. Si riferisce ovviamente a Loki, ed è il secondo riferimento alla morte di Coulson nel film The Avengers (la sua prima morte!) e anche questa volta, seppure nell’assurda situazione in cui è stato fatto, mi ha fatto paicere!

Gordon e Coulson.

Ultima cosa random: è strano vedere i nostri lottare insieme a personaggi che nell’altra linea temporale erano nemici! Gordon ricordo era stato ucciso, accidentalmente, da Fitz, mentre cercava di uccidere tutti con le Nebbie (ed era lui che reggeva il cristallo per prendere il quale Coulson ha perso la mano), mentre stavolta il Gordon ragazzino muore per aiutare Coulson a scappare.

Un episodio come dicevo comunque molto emozionante anche se non all’altezza dei precedenti, e con un finale, come dire, importante: grazie al nuovo potere di Garrett Malick si infiltra nel Faro, ma non, come come tutti pensavamo, per rapire Jiaying, anzi, la uccide!! Il suo scopo era prendere Simmons, perché Sybil vuole trovare Fitz. Se ne vanno con lei e con lo Zephyr, per di più. Non riescono a fermarli ma Deke che stava facendo dei lavori parte insieme a loro senza che se ne accorgano.

Il titolo significa rubato e non so bene a cosa si riferisca.

QUI un po’ di screencaps (possibilmente spoiler) di Coulson da quest’episodio.

Episodio 11: Brand New Day


Sceneggiatura: Christopher Freyer
Regia: Keith Potter
Guest Star: Joel Stoffer (Enoch), Thomas E. Sullivan (Nathaniel Malick), Dianne Doan (Kora), James Paxton (John Garrett), Enver Gjokaj (Daniel Sousa)
Marvel Cinematic Universe
← Episodio 10: Stolen
Episodio 12: The End is at Hand →
Voto: 9

Daisy: It won’t be the same.
Mack: No it won’t.
Daisy: Non sarà lo stesso.
Mack: No non lo sarà.
(parlando del fatto che questa è la loro ultima missione insieme!)
Kora è prigioniera dello S.H.I.E.L.D., ma cosa avrà davvero in mente? Nel frattempo Nathaniel ha rapito Jemma, ma non sa che anche Deke è sulla nave.

L’episodio inizia con Kora prigioniera dello S.H.I.E.L.D., che però sembra perfettamente a suo agio, e dice di volersi unire a loro. Ovvio che la sua storia non convince nessuno! Lei però ci prova: afferma di avere una lista di nomi di persone senza le quali il mondo sarà migliore, e il primo nome che propone è ovviamente Grant Ward!!!!! In una stagione con tanti riferimenti al passato in qualche modo doveva tornare anche lui!!! May aveva detto che l’aveva sentita sincera, ma poi pare che il suo piano fin dall’inizio fosse di permettere a Sybil di entrare nei server dello S.H.I.E.L.D.. Non aveva comunque convinto i Nostri, ma nemmeno loro sono riusciti a convincere lei, neanche quando le hanno mostrato il cadavere della madre uccisa da Nathaniel, lei comunque è tornata da lui. È davvero così stupida?

Daisy ha un’idea, non male devo dire. Visto che Sybil riesce a prevedere tutto quello che fanno, allora devono fare cose imprevedibili! Prende un quinjet, che non sa pilotare, e lo porta nello spazio insieme a Sousa, che è il tipico boyscout che non ha mai lasciato la sua postazione di nascosto. A loro si aggiunge Mack perché un Direttore che trasgredisce è pure una cosa che non si vede spesso. Peccato che non serve a nulla questa loro sortita, solo a permettere a Mack di fare una shovel talk a Sousa, e secondo me se la poteva proprio risparmiare! Insomma, a quando pare, anche da quello che postano sui social, pare che questa coppia Daisy/Sousa sia proprio definitiva, ne parlano come di qualcosa che i fan volevano da tanto, anche se i due si sono conosciuti tipo l’altro ieri… boh! A me continua a non convincere!

Più interessante sicuramente la parte riguardante Deke e Jemma sullo Zephyr rubato da Nathaniel. Deke è come sempre adorabile, pronto a salvare la nonna con citazioni di Die Hard (che io ho riconosciuto grazie a Jake di Brooklyn 99!). Purtroppo lo beccano subito, e cercano di usarlo per far parlare Jemma. Nathaniel comunque fallirà nel suo tentativo di scoprire dov’è Fitz, ma entrando nella mente di Jemma ci permette di vedere alcune scene in cui rivediamo Enoch, e anche Fitz!!! Finalmente!!!!, anche se solo in flashback. Sono scene di ciò che è successo dopo che Enoch ha proposto loro di stravolgere le loro vite, e prima che Simmons arrivasse al tempio alla fine della scorsa stagione. Però ancora non è chiaro cosa sia successo! Jemma parla di un “blood work”, che credo significhi delle analisi. Era forse incinta? Oppure le analisi erano di Fitz e ha qualcosa di grave? È questo che ha dimenticato? Perché quando Fitz le propone di usare Diana, lei piange dicendo che non vuole dimenticare, e sembra quindi che il motivo per l’utilizzo del dispositivo non sia non farle sapere dov’è Fitz, ma farle dimenticare qualcosa che altrimenti non le avrebbe permesso di svolgere la sua missione. Comunque, a complicare le cose, Nathaniel deve aver combinato qualcosa nel sondare la sua mente, perché Jemma non ricorda più chi è Fitz!!!

Il messaggio si Sybil per Coulson

Sybil riesce ad entrare nei server dello S.H.I.E.L.D., e Coulson si scopre un nuovo superpotere: riesce a leggere i codici che appaiono sullo schermo. Purtroppo arriva tardi perché non riescono a fermare il terribile piano dei Chronicom! Anche se è un momento molto drammatico, ho trovato bello che Sybil abbia scelto di rivolgersi direttamente a lui, e non allo S.H.I.E.L.D. in generale, come se fosse la sua controparte tra gli umani.

Come ho accennato, il finale è tremendo: dai server del Faro Sybil ha preso l’ubicazione di ogni base S.H.I.E.L.D. nel mondo e le navi chronicom le hanno attaccate e distrutte in pochi secondi! Manca ormai un solo episodio alla fine della stagione, e della serie, e io non so proprio come potrà finire bene!

Un episodio bello perché molto molto emozionante, che come da tradizione prepara al finale di stagione con la giusta dose di angoscia e ansia!

Il titolo si riferisce al messaggio di Kora: è “un giorno nuovo” perché possono rendere l’universo un posto migliore, dice, grazie al suo aiuto.

QUI un po’ di screencaps (possibilmente spoiler) di Coulson da quest’episodio.

Episodio 12: The End is at Hand


Sceneggiatura: Jeffrey Bell
Regia: Chris Cheramie
Guest Star: Tamara Taylor (Sibyl), Thomas E. Sullivan (Nathaniel Malick), Dianne Doan (Kora), James Paxton (John Garrett), Stephen Bishop (Agente Brandon Gamble), Bill Cobbs (Anziano), Enver Gjokaj (Daniel Sousa)
Marvel Cinematic Universe
← Episodio 11: Brand New Day
Episodio 13: What We’re Fighting For →
Voto: 9

You know nothing of time.
Non sai niente del tempo.
Sybil a Malick
Le basi S.H.I.E.L.D. in tutto il mondo sono state distrutte. Sybil aspetta che Simmons riacquisti la memoria per portarli da Fitz. Malick manda Garrett a distruggere il Faro: si mette male proprio su tutti fronti!

Gli ultimi due episodi sono andati in onda insieme la stessa sera come gran finale di stagione e di serie. Ovviamente avevo sentimenti molto contrastanti, da un parte non vedevo l’ora di vedere questi episodi, dall’altra allo stesso tempo non volevo che arrivasse mai la fine di questa splendida serie! L’eccitazione comunque ha prevalso tanto che ho pesato di fare una pazzia e guardare questi ultimi due episodi in diretta!!!!! Mi sono dovuta svegliare alle tre di notte, ma ne è valsa la pena!!!! È stato così emozionante!!!

Ma a parte questo è proprio l’episodio ad essere molto emozionante: come ogni pre-finale cerca di aggiustare qualche guaio e creare ulteriore aspettativa.

Iniziamo subito con qualcosa che non mi è piaciuto: Daisy e Sousa. Ok, ormai sono praticamente una coppia, si era capito che doveva finire così, però continuano a perplimermi perché vengono presentati come la coppia che tutti stavamo aspettando, ma questa relazione si è sviluppata in pochissimo tempo e troppo velocemente per permetterci di investirci sentimentalmente! Quindi alla fine le loro scene le trovo prevalentemente noiose. Per fortuna sono pochissime perché invece entrambi, anche se ognuno per conto suo, fanno faville, specie Sousa che si ritrova nello spazio a combattere robot alieni e quasi senza battere ciglio afferra subito la situazione e il suo aiuto si rivela anche provvidenziale.

Jemma e Deke prigionieri

Non posso negare poi che il mio astio per questa coppia sia anche dovuto al fatto che io tifavo per Deke! E per aggiungere beffa al danno Daisy continua a dire che la loro missione è di salvare Simmons, dimenticandosi sempre che c’è anche Deke! Per fortuna almeno quando lo vede lo abbraccia! E quanto sono carini insieme!!! Mi spiace proprio tanto che le cose tra loro non abbiano funzionato! :(

Jemma continua a ricordare e dimenticare cose, anche a causa di qualcosa che le iniettano i Chronicom con lo scopo di dissolvere il dispositivo che ha nel cervello.

Garrett ha il compito di far saltare in aria il Faro, ma i nostri lo fermano con un dispositivo che Elena gli “teletrasporta” addosso ricavato da Coulson dagli schemi della camera in cui Fitz era riuscito a rinchiudere Gordon. Gli fanno chiamare Malick per dirgli di fermare le bombe, ma com’era super ovvio lui non lo fa. Elena riesce a portare le bombe lontano da loro, ma comunque c’è un esplosione e Coulson, May, Elena e Garrett rimangono imprigionati. Dovranno quindi fidarsi di Garrett per farsi teleportare fuori da lì, e come meta scelgono un luogo indicato da un messaggio appena arrivato che segnala uno 0-8-4 (altro riferimento alle stagioni precedenti!). Il messaggio era stato ricevuto anche da molti altri agenti, che lo aspettavano da anni, molti anche da prima che nascessero: si erano tramandati di generazione in generazione degli oggetti, a quanto pare scopriamo poi forniti da Enoch negli anni, e Simmons, anche se non sa perché, riesce a rimettere insieme tutti i pezzi che formano un dispositivo che riporta Fitz!!! Finalmente!!!!!!

John Garrett

Un piccolo commento su John Garrett: quasi quasi mi fa pena perché viene ucciso proprio quando stava gioendo di aver portato i Nostri dove volevano. Quasi, comunque, non davvero, perché va be’ è stato l’uomo orribile che sappiamo nell’altra timeline ed era parecchio terribile pure in questa, ma soprattutto perché ad ucciderlo è una giovane Victoria Hand: nella timeline originale lei moriva invece per mano di Ward, ovviamente per ordine di Garrett. Questo mi fa anche pensare che in questa tremenda timeline in cui le basi S.H.I.E.L.D. sono state tutte distrutte c’è almeno una cosa buona: è molto probabile che, non incontrando Garrett, Ward non diventerà una persona malvagia!

Un episodio come nella migliore tradizione di questa serie, con emozioni, azione, divertimento, sorprese e anche un po’ d’ansia che non guasta mai!

Il titolo sono le ultime parole dell’episodio, pronunciate nel post da Sibyl quando osservando le linee temporali scopre quello che noi sapevamo già da Enoch e cioè che c’è il 100% di probabilità che questa è l’ultima volta che il nostro team sarà insieme. :'(

QUI un po’ di screencaps (possibilmente spoiler) di Coulson da quest’episodio.

Episodio 13: What We’re Fighting For


Sceneggiatura: Jed Whedon
Regia: Kevin Tancharoen
Guest Star: Iain De Caestecker (Leo Fitz), Joel Stoffer (Enoch), Thomas E. Sullivan (Nathaniel Malick), Dianne Doan (Kora), Briana Venskus (Agente Piper), Stephen Bishop (Agente Brandon Gamble), Maximilian Osinski (Agente Davis), Coy Stewart (Flint), Tamara Taylor (Sibyl), Enver Gjokaj (Daniel Sousa)
Marvel Cinematic Universe
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Voto: 10

No matter the percentages these people always beat the odds.
Non importano le percentuali, queste persone battono sempre le probabilità.
Sibyl
L’ultima missione insieme giunge al termine.

Che puntatone! Un finale di stagione veramente coi fiocchi! Certo a voler essere pignoli ci sono quelle due o tre critichette da fare, ma l’episodio mi è piaciuto talmente tanto che non riesco a non dargli il voto più alto, fregandomene dei (molto pochi, comunque) difettucci.

Deke è comparso tardi nella serie, ma mi sono affezionata a lui piuttosto in fretta e rimane uno dei miei personaggi preferiti!

Eravamo rimasti con l’arrivo di Fitz, che aiuta Jemma ricordare e così anche finalmente sappiamo cosa è successo e dov’è stato Fitz tutto questo tempo! Un po’ come il dottor Strange negli Avengers, grazie al dispositivo chronicom rubato da Enoch, Fitz ha visto tutti i possibili sviluppi della situazione e ha visto che l’unico che permetteva ai Nostri di vincere era di seguire i Chronicom indietro nel tempo cercando di fermarli per poi arrivare al momento presente con Kora, che doveva essere la chiave per risolvere tutto. Tocca quindi cambiare un poco il piano, anche perché Coulson, Mack e gli altri si rifiutano di lasciare questa linea temporale nel casino in cui si trova, con i Chronicom che hanno distrutto le basi S.H.I.E.L.D. e minacciano di sterminare tutta l’umanità. Ecco allora che quanto predetto da Enoch comincia a prendere forma: per salvare capra e cavoli i Nostri decidono di tornare nella loro linea temporale portandosi appresso i Chronicom, per farlo serve moltissima energia, e serve quindi qualcuno che rimanga indietro ad attivarla. Si offre Sousa ma Deke fa notare come è più indicato che rimanga lui, e quindi già diamo addio a qualcuno! :'( Mi è dispiaciuto tantissimo lasciare Deke, ma sono contenta che ci abbiamo fatto vedere che a quanto pare nella sua timeline sarà il nuovo direttore dello S.H.I.E.L.D.!

Proseguendo con il nuovo piano ritorniamo al punto in cui era finita la scorsa stagione, ovvero al tempio dove avevano sconfitto Izel, e troviamo finalmente risposta ad una curiosità che da allora non era stata soddisfatta: chi erano quelle persone con indosso tute antiradiazioni che accompagnano Jemma a salvare i nostri dentro il tempio? Forse avrei dovuto capirlo con tutti questi viaggi nel tempo e con il fatto che non si vedono mai in faccia: sono sempre loro! Fitz, la stessa Jemma, Elena e Sousa accompagnano l’altra Jemma a salvare se stessi, in pratica, con buona pace dei paradossi temporali!

Veniamo ora al piano finale per sconfiggere i Chronicom: a mio parere è la cosa più geniale e incredibile fatta in questa serie geniale e incredibile. Purtroppo ne devo parlare sotto spoiler. Come sconfiggi un nemico così potente? Semplice: lo fai smettere di essere un nemico! Infatti il piano era di dare ai Chronicom, grazie al nuovo potere di May, l’empatia. Quindi vincono non essendo più forti, perché obiettivamente non lo erano, ma dando loro la capacità di condividere i loro sentimenti. E quando i cacciatori Chronicom arrivano al Faro, Elena chiede loro “Siete amici o nemici?” e il capo risponde Friends, as we have always been, che poi sono le ultime parole di Enoch prima morire, quindi lui già sapeva tutto!

I Chronicom non erano però l’unico nemico, non dimentichiamolo, c’è anche Nathaniel, ma non solo, ci sono anche tutti i Chronicom dell’altra linea temporale (sì, è un casino!), quelli nelle astronavi non raggiunti dal “messaggio” di May. Per sconfiggerli tutti Daisy si sacrifica facendo esplodere tutte le navi, perché era l’unico modo per eliminare Nathaniel. Riescono però a salvarla grazie ai poteri di Kora.

Finita la battaglia finale, è ancora tempo di altre rivelazioni perché Fitz non ci aveva detto ancora tutto, anche se ormai si era capito: lui e Simmons hanno avuto una figlia, che si chiama come la stella preferita da Jemma, Alya, intorno alla quale hanno orbitato per anni preparando il piano.

Un gruppetto dei Nostri (non sono riuscita a trovare un’immagine in cui si vedessero tutti che non fosse spoiler!)

Spero di non spoilerare troppo dicendo che l’episodio si conclude con una scena ambientata “un anno dopo”, in cui vediamo come stanno andando avanti i Nostri. Si incontrano in un locale, penso quello lì solito in cui ci siamo ritrovati diverse volte nel corso dei viaggi nel tempo. Cominciano ad arrivare tutti, e s’era già capito però dopo un po’ diventa chiaro: non stanno fisicamente presenti, è un luogo virtuale, si trovano tutti in un posto diverso. Decidono comunque di farne un appuntamento regolare, anche se sanno che non saranno più tutti quanti fisicamente insieme. Elena è in una missione per recuperare uno 0-8-4 e lavora con Piper e la versione LMD di Davis (devo dire questa cosa mi ha un po’ irritato, sembra come se non è più un problema morire perché tanto si viene sostituiti da un robot con tutti i tuoi ricordi, però la verità è che sono contenta di averlo rivisto!). May insegna nella nuova accademia dello S.H.I.E.L.D. che si chiama Coulson Academy (pheeeeeeeels!!!!!) e Flint è uno degli studenti. FitzSimmons si sono ritirati per stare con la figlia. Mack continua a essere il Direttore dello S.H.I.E.L.D. e quindi adesso sta sempre sugli Helicarrier. Daisy va in giro per la galassia con Kora e Sousa, a quanto ho capito mettendosi in contatto con le altre civiltà per stabilire relazioni, o qualcosa del genere, perché Sousa dice che sono “astro-ambasciatori”. Coulson continua a prendersi un periodo di pausa, però ha quasi promesso a May di andare qualche volta a parlare agli studenti all’accademia, e Daisy gli fa notare che ci sono persone piene di potenziale che hanno bisogno di qualcuno che le aiuti, come lui ha fatto fatto con lei. Mack gli ha dato il dispositivo per spegnersi (cosa tra l’altro inquietantissima) e poi un’auto che assomiglia a Lola ma poi si trasforma in un’auto nera dello S.H.I.E.L.D., e lui in giacca e cravatta e con gli occhiali da sole sembra proprio il Coulson dell’inizio della serie, e se ne vola via (perché ovviamente la macchina vola). Una scena molto bella, soddisfacente perché ci dà una sorta di conclusione per tutti i personaggi (anche se mi è rimasta curiosità su dove siano finiti i Chronicom ora diventati “amici”), ma anche molto molto triste! Subito dopo la messa in onda dell’episodio i fan si sono arrabbiati moltissimo perché non c’era una conclusione con la coppia Phil/Melinda, ma io trovo assurda questa pretesa! Intanto il finale è aperto e che succederà quando Coulson tornerà del periodo sabbatico non lo sappiamo, poi… May amava Phil Coulson, che è morto! Se iniziasse una relazione con la sua versione LMD… be’, torniamo al discorso di prima, che sono tutti sostituibili, muori, e che problema c’è? Ti sostituiamo con un LMD! Con tutto l’affetto che provo per il CoulsonLMD, personaggio che amo moltissimo, comunque non è Coulson!

Come ho detto, qualche critichina ce l’avevo da fare, ne avrei anche altre, ma veramente passano più che in secondo piano, questo episodio è stato memorabile, ho pianto tantissimo, ho vissuto emozione dopo emozione, è stato avvincente, originale, ben fatto, insomma si merita il voto alto che gli ho dato!

Il titolo significa “ciò per cui lottiamo”, e la risposta, data alla fine dell’episodio, è la famiglia (altre lacrime!!!!!)

QUI un po’ di screencaps (possibilmente spoiler) di Coulson da quest’episodio.

Informazioni sulla serie

Un’immagine dei nostri nel primo episodio, mentre sono nella New York degli anni 30

Serie creata da Joss Whedon, Jed Whedon e Maurissa Tancharoen

Titolo: Marvel’s Agents of S.H.I.E.L.D.
Titolo originale: Marvel’s Agents of S.H.I.E.L.D.
Stagione: 7/7
Episodi: 13
Anno: 2020
Paese: USA
Canale: ABC
Genere: azione, supereroi
Colonna sonora: Bear McCreary, Jason Akers

Attori: Clark Gregg (Phil Coulson), Ming-Na Wen (Melinda May), Chloe Bennet (Daisy ‘Skye’ Johnson / Quake), Elizabeth Henstridge (Jemma Simmons), Henry Simmons (Alphonso ‘Mack’ Mackenzie), Natalia Cordova-Buckley (Elena ‘Yo-Yo’ Rodriguez), Jeff Ward (Deke Shaw)

Link alla serie: sito ufficialeWikipediaIMDb

Un po’ di frasi

Alphonso ‘Mack’ Mackenzie: Are you worried? It’s still S.H.I.E.L.D., just an active base.
Elena ‘Yo-Yo’ Rodriguez: You saw the man in blue.
Alphonso ‘Mack’ Mackenzie: The Agent in the throwback uni? Well, hell, I thought he looked pretty tight.
Elena ‘Yo-Yo’ Rodriguez: You ever see a James Bond movie, Mack? An underground base full of men in jumpsuits – always a bad deal.
Alphonso ‘Mack’ Mackenzie: Sei preoccupata? È ancora lo S.H.I.E.L.D., solo una base attiva.
Elena ‘Yo-Yo’ Rodriguez: Hai visto l’uomo in blu.
Alphonso ‘Mack’ Mackenzie: L’agente nell’uniforme del passato? Beh, cavolo, penso che fosse piuttosto attillata.
Elena ‘Yo-Yo’ Rodriguez: Hai mai visto un film di James Bond, Mack? Una base sotterranea piena di uomini in tuta – è sempre un brutto affare.
(Episodio 5)

Melinda May: I don’t have attitude.
Phil Coulson: That’s my point.
Melinda May: Not having attitude is my attitude?
Phil Coulson: Yes.
Melinda May: Non ho nessun atteggiamento.
Phil Coulson: Questo è il punto.
Melinda May: Non avere atteggiamento è il mio atteggiamento?
Phil Coulson: Sì.
(Episodio 6)

Deke Shaw: You are a valued member of our family.
Enoch: That is the greatest compliment one could be paid. Apology accepted.
Deke Shaw: Sei un membro prezioso della nostra famiglia.
Enoch: Questo è il più grande complimento che si possa fare. Scuse accettate.
(Episodio 6)

Sibyl: You said I was wrong about three things. What’s the third?
Phil Coulson: Me. You see, I haven’t feared death in a long time.
Sibyl: Is that so?
Phil Coulson: Yeah. The fact is, dying… it’s kind of my super power.
Sibyl: Hai detto che mi sbagliavo su tre cose. Qual è la terza?
Phil Coulson: Io. Vedi, non ho temuto la morte per molto tempo.
Sibyl: Davvero?
Phil Coulson: Sì. Il fatto è che morire… è tipo il mio super potere.
(Episodio 6)

Spoiler episodio 6 Leggi

Spoiler episodio 8 Leggi

Alphonso ‘Mack’ Mackenzie: You anywhere nearby?
Elena ‘Yo-Yo’ Rodriguez: Hey, it’s me. Everywhere’s nearby.
Alphonso ‘Mack’ Mackenzie: Sei nelle vicinanze?
Elena ‘Yo-Yo’ Rodriguez: Ehi, si tratta di me. Ovunque è nelle vicinanze.
(Episodio 9)

Elena ‘Yo-Yo’ Rodriguez: What are you, like a computer genius now?
Phil Coulson: Yes.
Elena ‘Yo-Yo’ Rodriguez: Cosa sei diventato, tipo un genio del computer?
Phil Coulson: Sì.
(Episodio 11)

Jemma Simmons: You looked at a lot of brains, Enoch?
Enoch: The 19th century was a strange time for humanity.
Jemma Simmons: Hai visto un sacco di cervelli, Enoch?
Enoch: Il 19° secolo è stato un periodo strano per l’umanità.
(Episodio 11)

We may be predictable, but so is the enemy, because they’re always planning to ruin our day.
Può anche darsi che siamo prevedibili, ma lo è anche il nemico, perché ha sempre intenzione di rovinarci la giornata.
Alphonso ‘Mack’ Mackenzie
(Episodio 11)

Spoiler episodio 12 Leggi

Melinda May: I’m still getting used to the idea of you as a techie.
Phil Coulson: I’m still getting used to the idea of me as just tech.
Melinda May: Mi sto ancora abituando all’idea di te come esperto di tecnologia.
Phil Coulson: Mi sto ancora abituando all’idea di me come tecnologia.
(Episodio 12)

Spoiler episodio 13 Leggi

Alphonso ‘Mack’ Mackenzie: That’s some serious flying there.
Melinda May: It used to be all I did.
Alphonso ‘Mack’ Mackenzie: Hai volato straordinariamente poco fa.
Melinda May: Un tempo era tutto quello che facevo.
Riferimento al passato quando Melinda May era “just the pilot” (è durata molto poco, comunque!)
(Episodio 13)

We’re fighting for the very thing that give us strength.
Combattiamo proprio per ciò che ci dà forza.
Phil Coulson
(Episodio 13)

Spoiler episodio 13 Leggi

It’s funny what can happen when someone believes in you.
È strano cosa può succedere quando qualcuno crede in te.
Daisy ‘Skye’ Johnson
(Episodio 13)

8 pensieri riguardo “Marvel’s Agents of S.H.I.E.L.D., stagione 7

  1. E insomma anche questa serie è conclusa…purtroppo io questa non l’ho seguita, ma si capisce dall’entusiasmo della tua recensione quanto ti è piaciuta. Per caso hai visto anche le ultime serie della Marvel?

    1. Sì, l’ho amata veramente moltissimo! Però personalmente preferisco che le serie non si protraggano troppo, meglio che finiscano prima che arrivino poi a deluderti!
      No, le altre serie della Marvel non le ho ancora viste, non quelle recenti almeno (penso tu ti riferisca a quelle): mi ero detta che le avrei recuperate in estate, ma non ho ancora iniziato! Però sono intenzionata a vederle, purtroppo io sono fatta così e devo vedere le cose in ordine, perché in realtà sono soprattutto interessata a Loki, ma non lo riesco a iniziare se prima non vedo VandaVision e The Falcon and the Winter Soldier.

  2. Concordo meglio che le serie non durino troppo, sono poche quelle che mantengono la qualità anche dopo diverse stagioni.
    Comunque si mi riferivo a quelle tre, volevo chiederti come le avevi trovate tu ma allora aspetterò quando le vedrai. Anch’io ero più interessata a quella di Loki, e l’ho guardata lo stesso per prima (tanto è collegata al primo film degli Avengers quindi si può fare) sperando che mi avrebbe lasciato l’entusiasmo per recuperare poi le altre due, e invece purtroppo è successo il contrario, perché mi ha un po’ delusa :( Ok che sono diventata difficile io con le serie tv perché negli ultimi anni non ne trovo che mi appassionano come quelle che ho visto una volta, ma uffi mi aspettavo di meglio. E ora non so che fare con le altre due serie che già mi attiravano meno, forse VandaVision la guarderò lo stesso perché mi interessa già di più dell’altra, ma vedrò se avrò tempo e voglia…

    1. Io devo anche ammettere che oltretutto mi è forse anche un po’ passata la smania per il MCU, non sono neanche andata a vedere Black Widow, che a suo tempo è un film che ho tanto aspettato, e nessuna delle prossime uscite Marvel mi ispira particolarmente! Non è che non le voglio vedere, ma probabilmente aspetterò che escano su Disney plus senza accesso VIP. Per quanto riguarda le serie, anche io sono nostalgica e mi pare di non trovarne più che mi appassionano tanto, però ogni tanto qualcuna la trovo, per esempio The Mandalorian mi ha preso molto! E speravo di appassionarmi anche a queste della Marvel, però non sei l’unica a dirmi di esserne rimasta delusa! Ti saprò dire quando mi deciderò a vederle!

  3. Stessa cosa anch’io con Black Widow, volevo vederlo e ora che è uscito non l’ho visto, più che altro non mi va di ritrovarmi un film che dal trailer già immagino sarà tutta azione e effetti speciali. E sulle nuove uscite non mi sono informata molto, aspetto più che altro Doctor Strange in the multiverse of madness.
    The Mandalorian dovrò proprio vederla allora, non l’ho fatto finora perché non conosco molto l’universo di Star Wars (avevo visto solo i primi 6 film anni fa), ma magari non servirà aver guardato per forza tutti i film, e in diversi mi avete detto che è bella :)

    1. Oltre al Dottor Strange dovrebbe esserci un nuovo AntMan e il nuovo Spiderman (di cui tra l’altro il precedente era finito malissimo ma neanche questo mi fa fremere dalla voglia di vederlo!) The Mandalorian è ambientato dopo l’episodio 6, quindi sì puoi vederlo tranquillamente, ha dei riferimenti con la nuova trilogia, ma leggerissimi. Il problema è che forse se non sei tanto fan non so se ti piacerà, perché secondo me è fatto proprio in funzione dei fan.

  4. Grazie per le informazioni! Si in realtà non sono una grande fan di star wars, strano perché mi piace la fantascienza ma è una saga che non mi ha mai coinvolta al livello di altre, anche se i film non mi sono dispiaciuti (ma appunto neanche mi hanno esaltata). In ogni caso la serie posso provare a vederla lo stesso, poi mi regolo in base alle prime puntate.
    Dei nuovi film della Marvel allora mi sa che ne salterò più di qualcuno, perché già nelle fasi precedenti avevo fatto un pò di selezione e quelli su Spiderman e il secondo di Ant Man non li avevo visti…insomma ormai portano avanti quasi solo i personaggi che mi interessano meno. Ah mi è venuto in mente che avevo letto che ce ne sarà anche un altro su Thor (ma al momento mi attira poco anche questo).
    PS: correggo una cosa che avevo scritto sul commento in cui ho parlato della serie di Loki, ho scritto che si collega al primo film degli Avengers ma in realtà si collega anche all’ultimo (ovviamente)…vabbe era solo per essere più precisa e non dire una cavolata

    1. A me invece i personaggi piacciono pure, è che proprio non sono più così fomentata. Ma la verità è che fin dall’inizio a me sono sempre interessati di più i film degli Avengers come gruppo più che i singoli. E ora che la saga degli Avenger è finita, ho perso un po’ di quel desiderio di vederne ancora e ancora. Probabilmente li guarderò pure tutti, ma non al cinema. Ecco, magari Thor mi intriga un po’ di più perché se ho capito bene dovrebbe proseguire con i Guardiani della Galassia: un altro film su di loro lo vedrei volentieri!
      Grazie per la precisazione su Loki: ancora non ho visto nulla, ma abbi fiducia! XD

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