L’enigma della candela ritorta


di Edgar Wallace


Sul tappeto in mezzo alla stanza trovò la sua unica traccia: una piccola candela piegata e ritorta, come quelle che si appendono all’albero di Natale.

Ho letto questo libro per la Sfida del Protagonista perché era uscita la X che è sempre una lettera molto difficile, e questo libro mi sembrava perfetto perché corto, un giallo e la versione ebook costa solo 49 centesimi.

Un uomo viene ucciso in una stanza chiusa dall’interno. Unico indizio: una candela ritorna. Questo però avviene molto dopo, prima c’è un altro omicidio che coinvolge il famoso scrittore di gialli John Lexman, il ricco e ambiguo Remington Kara e, suo malgrado, il vicecommissario di Scotland Yard T.X. Meredith, amico di Lexman.

Questo romanzo è senz’altro un giallo, ma senza dubbio diverso da quelli che sono abituata a leggere. Prendiamo la trama, per esempio: la storia si dilunga per un sacco di tempo, anche alcuni anni, e solo verso la fine avviene l’omicidio della candela ritorta, e quindi la soluzione arriva poco dopo. Molto inusuale anche lo svelamento del colpevole: la soluzione cii viene data dall’assassino stesso e non dal detective, anche se il narratore ci dice che il nostro T.X. Meredith aveva capito tutto.

Candle in the Wind di TheJackal519

I personaggi sono tutti interessanti, anche se magari non tutti mi hanno convinto appieno. Per esempio uno dei protagonisti, Remington Kara, è descritto come un uomo potente, pericoloso e molto intelligente, e un po’ mi ha fatto sorridere il fatto che i due suoi più fidati collaboratori risultano essere non così fidati dopotutto perché vediamo che entrambi, per ragioni diverse, lo spiano di nascosto e lui non sospetta nulla.

Il detective di questo romanzo è T.X. Meredith, anticonvenzionale vicecommissario di Scotland Yard, ricorda un po’ il detective di certi telefilm americani che non ha rispetto i superiori e per le regole però porta sempre risultati, ovviamente però qui in versione british. Peculiare già nel nome, perché quel T.X. sta per Thomas Xavier che, scopriamo, erano il nome del cane preferito di suo padre. Evidentemente all’autore piacevano questi nomi eccentrici perché c’è un altro personaggio che si chiama Belinda Mary, e di lei si parla tanto, si commenta soprattutto, appunto, il nome, ma non compare mai finché non scopriamo che era, sotto falso nome, la segretaria di Kara. Personalmente la cosa non mi ha stupito particolarmente, l’avevo immaginato, così come avevo capito che nascondeva Grace Lexman, che non era morta. Proprio questo comunque ha contribuito a farmi provare molta simpatia per questo personaggio: è una ragazzina, ha appena 19 anni, ma è sorprendentemente coraggiosa e intraprendente, e riesce anche a “fregare” T.X. tirando fuori la signora Laxman, l’unica cosa che Meredith non aveva previsto!

Commento generale.

Un romanzo molto carino, soddisfacente da leggere, anche se piuttosto inusuale come giallo. Una piacevole lettura!

Copertina e titolo

La copertina è molto semplice e abbastanza attinente perché mostra una candela, anche se non è ritorta! Il titolo è sicuramente accattivante, anche se come ho detto questo mistero della candela arriva molto tardi nel romanzo e poi in originale non era l'”enigma” (né il mistero, come pure so è stato tradotto questo romanzo) ma l’indizio della candela ritorta, che fa assumere alla vicenda un significato abbastanza diverso.

Mini recensione

Piacevole giallo un po’ inusuale

Twisted Candle di true-pictsie

Titolo: L’enigma della candela ritorta
Titolo originale: The Clue of the Twisted Candle
Genere: giallo
Autore: Richard Horatio Edgar Wallace (Wikipedia)
Nazionalità: britannica
Prima pubblicazione: 1918
Ambientazione: Londra, anni 10 del XX secolo
Personaggi: Thomas Xavier “T.X.” Meredith, John Lexman, Grace Lexman, Remington Kara, Belinda Mary Bartholomew
Casa Editrice: Newton Compton
Traduzione: Roberta Formenti
Copertina: © Nicholas/iStockphoto
Pagine: 155
ISBN: 9788854143555
Provenienza: Amazon, 1 settembre 2021
Link al libro: IN LETTURAGOODREADSANOBII
inizio lettura: 1 settembre 2021
fine lettura: 7 settembre 2021

Sfide

Un po’ di frasi

Il treno delle 4.15 dalla stazione Victoria a Lewes era stato fatto passare da Three Bridges a causa di un deragliamento e, nonostante John Lexman fosse stato tanto fortunato da riuscire a prendere la coincidenza per Beston Tracey, la piccola corriera che era l’unica comunicazione tra il villaggio e il mondo esterno era già partita.
[incipit]

– Ho sparato a un uomo! L’ho ucciso!
T.X. trasalì. – Buon Dio! – esclamò. – Sei un idiota!

Il motto di T.X. era: “Non si sa mai”.

Si professava scapolo incallito perché trovava che la vita era troppo piena di eventi per lasciargli il tempo di pensare al serio problema del matrimonio o per contrarre responsabilità e interessi che avrebbero distolto la sua attenzione da cose che lui riteneva di primaria importanza.

La paura è un terribile tiranno, un despota, il più potente di tutti. Il terrore ha molti occhi e vede l’orrore dove invece c’è solo del ridicolo.

Quando i poliziotti si incontrano, finiscono sempre per parlare di lavoro.
Mi fa sorridere questa frase perché penso succeda un po’ per tutte le professioni, o almeno per la mia: se incontro un collega, di solito finiamo sempre per parlare di lavoro!

– C’è altro? – chiese.
– La candela piccola era ritorta.
L’enigma della candela ritorta! È un ottimo titolo – mormorò John Lexman.

Tutti erano rimasti senza parole, tutti tranne uno, T.X. Meredith, che lo aveva sempre saputo.

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2 pensieri riguardo “L’enigma della candela ritorta

  1. Dalla tua recensione, suona un romanzo decisamente peculiare, un giallo un po’ inusuale. Alcune tue parole mi hanno fatto venire in mente i libri che si inseriscono nel filone hardboiled.

    1. Non so se ho mai letto un hardboiled, non ricordo, però per quel che conosco del genere, no, questo romanzo non mi pare possa essere accostato a quel genere. Sì, c’è violenza e un detective sopra le righe, ma tutto molto edulcorato, spesso certe cose le sappiamo più che altro perché ci vengono dette dall’autore e non perché effettivamente le vediamo accadere. Sicuramente non è neanche il giallo classico, quello “deduttivo”, ma soprattutto si differenzia dal solito perché è più romanzo che giallo, c’è più storia del prima, dei personaggi, meno dell’indagine, e poi quando il delitto avviene poche pagine dopo arriva subito la soluzione.

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