Espiazione

di Ian McEwan

Titolo: Espiazione
Titolo originale: Atonement
Autore: Ian McEwan (sito ufficialeWikipedia)
Nazionalità: britannica
Prima pubblicazione: 2001
Casa Editrice: Einaudi
Traduzione: Susanna Basso
Pagine: 381
Provenienza: Biblioteca, 5 aprile 2009
Link al libro: GOODREADSANOBII
inizio lettura: 8 maggio 2009
fine lettura: 22 maggio 2009

The play — for which Briony had designed the posters, programs and tickets, constructed the sales booth out of a folding screen tipped on its side, and lined the collection box in red crêpe paper — was written by her in a two-day tempest of composition, causing her to miss a breakfast and a lunch. When the preparations were complete, she had nothing to do but contemplate her finished draft and wait for the appearance of her cousins from the distant north. There would be time for only one day of rehearsal before her brother arrived.

Lo spettacolo per il quale Briony aveva ideato locandine, programmi e biglietti, costruito il botteghino con un paravento sbilenco e foderato di carta rossa la cassetta dei soldi, era opera sua, frutto di due giornate di una creatività tanto burrascosa da farle saltare una colazione e un pranzo. Quando ebbe concluso i preparativi, non le restò altro da fare che contemplarne la stesura definitiva e aspettare di veder comparire i suoi cugini dal lontano nord. Ci sarebbe stato un solo giorno di tempo per le prove, prima dell’arrivo di suo fratello.

[incipit]

Briony Tallis vuole diventare una scrittrice. Proprio mentre matura pienamente questa considerazione, si trova, a tredici anni, a fare per la prima volta veramente i conti col mondo degli adulti. Confusione? Immaturità? L’eccessivo peso di una responsabilità più grande di lei? Forse tutte queste cose insieme contribuiscono a far sì che lei si macchi si un crimine. Che per tutta la vita cercherà di espiare.

La copertina interna del libro.

Alla fine a questo libro ho dato 3 stelline, perché le ultime parti mi sono piaciute molto. L’inizio (bello lungo) invece mi ha annoiato, a tratti, un po’ troppe elucubrazioni. Poi, quando si avvicina il momento del “dramma”, già preannunciato un paio di volte, la narrazione si perdeva ancora facendo un passo indietro e descrivendo sentimenti e impressioni di qualche altro personaggio. Però in effetti questo preannunciare ma poi attardarsi in altri dettagli ha contribuito in certo qual modo ad accrescere l’attesa, quindi non posso considerarlo un aspetto veramente negativo!

La parte centrale, che racconta un paio di giornate della ritirata inglese in Francia durante la Seconda Guerra Mondiale, mi è piaciuta molto, è stata quella in cui ho trovato i personaggi più interessanti (Mace e Nettle, e lo stesso Robbie) e una delle scene per me più belle (il salvataggio del pilota della Raf dal linciaggio).

Briony nella prima parte è semplicemente insopportabile, nella terza invece la consapevolezza della colpa e il desiderio di aiutare ed espiare facendosi infermiera me l’hanno fatta rivalutare molto.

Mi sono piaciuti molto anche i personaggi di Cecilia e Robbie e il loro amore che ha superato la disgrazia, soprattutto il fatto che Cecilia non ha dubitato di lui nemmeno un attimo, e ha avuto il coraggio di rinnegare la famiglia per questo. Mi ha fatto davvero molto piacere leggere che nonostante tutto erano riusciti a tornare insieme, salvo poi scoprire nell’epilogo che quella parte l’aveva inventata Briony, e in realtà sono entrambi morti durante la guerra. :(

Il segnalibro che ho usato durante la lettura mi è stato regalato da Giudori in occasione del primo scambio di segnalibri nel gruppo Readers Challenge.

Questo libro partecipa tra le altre alla Sfida a Tema, e questo mese il tema era “il riscatto”. A lettura ultimata, non saprei dire se questo libro rispecchia o no questo tema. L’espiazione di Briony è certamente unita alla ricerca del riscatto e della liberazione dalla colpa, ma non li otterrà mai. Non solo perché non potrà riparare al danno e riabilitare Robbie, né essere perdonata da lui e dalla sorella, ma anche perché il suo gesto ultimo di espiazione, la pubblicazione del romanzo in cui spiega tutto, le sarà negata fino alla morte dei due “complici” nel suo crimine, Lola e Paul (più colpevoli di lei, a mio parere, soprattutto Paul che sulla coscienza ha anche lo stupro), e la cugina probabilmente le sopravvivrà, quindi Briony non potrà vedere il suo romanzo di espiazione pubblicato prima di morire.

Sfide

Un po’ di frasi

Perché il punto era senz’altro questo: lui sarebbe stato un medico migliore per il fatto di aver letto tanta letteratura. La sua sensibilità elaborata gli avrebbe suggerito analisi profonde della sofferenza, della follia autolesionista o della mera sfortuna che conducono gli esseri umani alla malattia! Nascita, morte, e in mezzo un cammino di fragilità. Principio e fine, questi i fenomeni di cui si occupava un dottore, e altrettanto faceva la letteratura.

Ma soprattutto voleva avere l’aria di chi non ha sprecato nemmeno un istante pensando a come vestirsi e, per quello, ci voleva tempo.

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