Nemesis

di Isaac Asimov

L’esperienza mi ha insegnato che per quanto gli scienziati possano sentirsi sicuri, la natura riesce sempre a sorprenderli.
Koropatsky

Rotor è una colonia spaziale, ormai da 14 anni allontanatasi dal Sistema Solare. Ora orbita attorno a un satellite, Eritro, a sua volta orbitante intorno a un pianeta, nel piccolo sistema stellare di Nemesis. Su Rotor vive Marlene, un’adolescente poco avvenente, ma dalla mente straordinaria. E con un grandissimo desiderio: andare su Eritro.

Quando un libro comincia a piacerti ancora prima di cominciare, di solito è un buon segno! E nel caso di Nemesis, già la nota iniziale dell’autore l’ho trovata fantastica! In questa nota Asimov ci avvisa che il romanzo non fa parte di nessuno dei cicli che compongono la sua Storia Futura. E poi spiega che nello scrivere la storia, si è ritrovato e seguire due fili conduttori:
Una serie di eventi si svolgeva nel presente della storia, e un’altra serie nel passato, ma avvicinandosi progressivamente al presente. Sono certo che questo intreccio non vi creerà alcun problema, ma dato che siamo amici ho pensato di avvertirvi.
Come si fa a negargliela, questa amicizia? :) Soprattutto considerato che il libro mi è piaciuto davvero moltissimo!

Come tutti i romanzi di Asimov, molto emozionante, avventuroso, coinvolgente, sorprendente, un po’ anche romantico, e pieno zeppo di riflessioni. Che poi io la penso più o meno come Asimov: nel passato, nel futuro, sulla Terra o chissà dove nello spazio, la natura umana non è cambiata, né cambierà poi di molto.

Ma veniamo a Nemesis un po’ più nello specifico. Si realizza in questo libro l’ipotesi fatta da Asimov in Civiltà extraterrestri sul futuro dell’umanità: una colonia si “stacca” dal pianeta Terra, e viaggia nello spazio. Mi affascinò tantissimo questa idea già quando la lessi in quel saggio, fatta romanzo è ovviamente ancora più accattivante!

Il personaggio di Marlene mi è piaciuto tantissimo, e molto anche “Eritro”, e la spiegazione straordinaria della sua “identità”: tutti, me compresa, hanno pensato subito che fosse il pianeta l’essere vivente senziente! Chi l’avrebbe mai immaginato che fossero i batteri?!?

Sto leggendo tutta la serie della Storia Futura di Asimov in ordine cronologico narrativo, e ho presto quest’ordine da una discussione su aNobii. Lì qualcuno consigliava di inserire anche questo romanzo, dopo Io, robot. Cronologicamente la trovo indubbiamente giusta come posizione, ma penso che questo libro sia decisamente staccato dal resto della Storia Futura, e non solo perché lo dice Asimov stesso nella nota iniziale, ma anche e soprattutto perché il volo iperspaziale viene inventato da persone diverse qui e in Io, robot. Però comprendo anche perché è stato ritenuto assimilabile alla serie, in quanto pone tutti i presupposti di quello che (per quel poco che ne so) si verificherà in futuro. In particolare le pessimistiche previsioni finali di Janus sull’umanità in espansione nella galassia come vera nemesi(s) di sé stessa, ipotizzando anche un “impero galattico”. Insomma, secondo me Asimov stesso, pur avendo voluto scrivere un romanzo a sé stante, aveva comunque ben presenti (e ovviamente, come poteva farne a meno?) tutti gli altri della sua produzione!

Solo una perplessità mi è rimasta dopo questa splendida lettura: di chi è il punto di vista del prologo? Direi di Janus, in uno dei suoi sgraditi momenti di autocommiserazione. Però, si avverte in questo prologo una sorta di dispiacere per le sorti della Terra, che il personaggio non provava, per cui non ne sono del tutto sicura…

Scheda del libro

Titolo: Nemesis
Titolo originale: Nemesis
Autore: Isaac Asimov (sito italiano dedicato allo scrittore)
Nazionalità: statunitense (russa i origine)
Anno prima pubblicazione: 1989
Casa Editrice: Mondadori
Traduzione: Piero Anselmi
Pagine: 357
Link al libro: ANOBII

Segnalibri: quello che ho usato durante la lettura (a destra) è stato realizzato da Piccolamimi.

Un po’ di frasi

Sedeva solo, racchiuso.
Fuori c’erano le stelle, e una stella particolare col suo piccolo sistema di mondi. Poteva vederla con l’occhio della mente; nemmeno se avesse deopacizzato la finestra l’avrebbe vista con tanta chiarezza.
Una piccola stella, rosso-rosa, il colore del sangue e della distruzione, e con un nome appropriato.
Nemesis!
Nemesis, la Dea della Punizione Divina.
[incipit]

— Capitano Wendel, Wu ha un’idea. L’ha sempre avuta, dice… però era restio a parlargliene.
— Perché era restio?
— Una volta le ha accennato la cosa, sostiene… e lei gli ha detto di non essere sciocco.
— Davvero? E’ convinto che io sia infallibile? Adesso lo ascolterò, e sa sarà una buona idea gli torcerò il collo per non avere insistito prima.
Merry Blankowitz e Tessa Wendel

La vita è un susseguirsi si perdite. Perdiamo la giovinezza, i genitori, gli amori, gli amici, la salute, e infine la vita. Bisogna accettarlo, altrimenti oltre a perdere tutto ugualmente, si perde anche la tranquillità, la pace interiore.
Siever Gennar

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