Guerra e pace – libro III, Parte Terza, cap. 22-39

L’esercito francese entra a Mosca… e non ne uscirà più! Perché si dissolverà tra le case abbandonate e le ricchezze lasciate indietro dalla popolazione. I soldati si trasformano in saccheggiatori. I francesi sono stati sconfitti da una città abbandonata.
Pierre ancora una volta suscita il mio disappunto, con la sua convinzione di essere le russe Bezuchov, "destinato" a salvare il mondo uccidendo Napoleone, salvo poi distrarsi per la compagnia di un ufficiale francese, poi pentirsi della sua debolezza, ed infine perdere l’unica occasione di realizzare il suo progetto perché si sveglia troppo tardi!
E ancora una volta non posso fare a meno di identificarmi moltissimo con questo personaggio, le sue illusioni, le sue debolezze, i suoi sentimenti.

Andrej e Nataša, finalmente si sono ritrovati! Molto molto bella la scena del "delirio" di Andrej in cui alla Nataša del sogno si sostituisce quella in carne ed ossa.

Un po’ di frasi

Ho visto il mio nemico e tuttavia l’ho amato. Ho provato quel sentimento d’amore che è l’essenza stessa dell’anima, e al quale non occorre un oggetto determinato. E anche adesso lo provo, questo sentimento che dà tanta felicità. Amare il prossimo, amare il nemico. Amare ogni cosa, amare Dio in tutto ciò in cui si manifesta. Una persona cara la si può amare di amore umano, ma il nemico si più amare soltanto di amore divino. Per questo ho provato tanta gioia quando ho sentito di amare quell’uomo.

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