Antigone

di Sofocle

Anno: 442 a.C.
Casa Editrice: BUR
Antigone su aNobii

Questo libro partecipa alle sfide 50 libri per un anno, 5 testi teatrali per l’estate?, La sfida infinita (o quasi).

[le strisce colorate sono spoiler, selezionare per leggere]

Peccato che per apprezzare appieno le tragedie greche bisognerebbe conoscere tutto il “contorno”, perché solitamente vengono dati per scontati diversi avvenimenti passati o appena accaduti, raccontando sulla scena solamente l’epilogo della storia. Mentre sulla Medea sapevo tutto, sulla storia di Edipo non ero proprio ferratissima, comunque ho potuto apprezzarlo ugualmente molto. Alla fine ovviamente muoiono tutti, come nella migliore tradizione delle tragedie.
Mi sono piaciuti soprattutto i dialoghi, in particolare gli scambi di battute tra Tiresia e Creonte!

Sorella, consanguinea, Ismene carissima, conosci sventura, fra quante hanno origine da Edipo, che a noi due sopravvissute Zeus risparmierà?
[Antigone nell’incipit]

Quando un uomo ha smarrito le gioie dell’esistenza, si può dire che non vive più, ma è come un morto che respira.
Nunzio

L’ex-libris è stato realizzato da Page Mistress.

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