Il visconte di Bragelonne – Capitoli CCXXX-CCL


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I grandi dolori rinchiudono in sé il germe della loro consolazione.

ATTENZIONE SPOILER!
Gli spoiler (anticipazioni sulla trama) non sono segnalati in alcun modo, poiché occupavano gran parte del commento.
Leggete a vostro rischio e pericolo!

Come immaginavo, qui le emozioni non sono per niente finite! Chi se l’aspettava per esempio questo immediato confronto tra i due re!

Il signor d’Artagnan condurrà il prigioniero nelle isola di Santa Margherita. Gli coprirà il volto con una visiera di ferro, che il prigioniero non potrà togliersi, pena la vita.

Luigi non dimostra pietà alcuna! Come temevo, ha già dimenticato tutto quello che aveva provato nelle ore in cui era rimasto alla Bastiglia. L’unica cosa positiva, se così si può dire, di questo episodio, è che finalmente entra in scena la famigerata Maschera di Ferro, prima solo con la descrizione nel messaggio del re, poi per bocca di d’Artagnan, in riferimento proprio a Filippo! Poverissimo, lui, comunque! Quando dice “È giusto!” dopo aver letto le disposizioni del re, mi fa una pena!! E povero anche l’ingenuo Porthos, convinto di stare per diventare duca!

Per fortuna Aramis, per quanto scoraggiato, sembrava avere già un piano per riprendere il potere, però, finora, non mi pare abbia potuto fare molto!

Raul si vede poco in questi capitoli, giusto per dire che vuole farsi cavaliere di Malta (e questo mi fa finalmente comprendere l’uomo nella copertina del libro!) e piangere, piangere, piangere… ok, poverino, ha sofferto molto, però che stress, pare la prima persona al mondo che tradita da chi amava, e che diamine, un po’ di contegno!

Luigi è sempre più irriconoscente verso Fouquet, pare non rendersi conto che il soprintendente è stato colui che l’ha salvato, e non colui che voleva deporlo! Alla fine, il fatidico ordine di arrestare Fouquet è arrivato. Arguto come sempre d’Artagnan nel cercare di avvertirlo prima, facendo finta di dire proprio il contrario! Però purtroppo non ha fatto in tempo, e una volta ricevuto l’ordine, lo deve eseguire e, si sa, d’Artagnan non fallisce! Stavolta però aveva quasi perso, se non fosse stato per la generosità di Fouquet! Quest’ultimo si guadagna la mia imperitura stima e il mio perdono per tutto quello che prima di lui non approvavo, per una semplice frase che rivolge a d’Artagnan: Sono vostro prigioniero, signore. Volete prendere il mio braccio, poiché state per svenire?

Però Filippo mi fa sempre più pena di tutti!

Aramis dice finalmente la verità a Porthos, e devo dire che mi ha fatto anche un po’ pena in quest’episodio! Molto bella però questa scena! In particolare perché FINALMENTE viene detta la celeberrima frase:

«Vi ho chiamato e voi siete venuto a me, ricordandovi del nostro antico motto: “Tutti per uno, uno per tutti“. Il mio delitto, caro Porthos, è quello d’essere stato egoista.»
«Ecco una parola che mi piace», disse Porthos «e poiché avete agito unicamente per voi, mi sarebbe impossibile volervene. È così naturale!»
E, con questa parola sublime, Porthos strinse cordialmente la mano del suo amico.
Aramis, di fronte a quella ingenua grandezza d’animo, si sentì piccino.

Ed ecco di nuovo i tre amici insieme [perché non c’era anche Athos?!?! :(] anche se purtroppo in assai tristi circostanze. Circostanze che ci permettono, però, di fare di sfuggita la conoscenza di questo strano personaggio, mai chiamato per nome, definito solo l'”ufficiale”, che rischia la vita per eseguire gli ordini che ha ricevuto, ma poi li disattende per non essere scortese con d’Artagnan!

I capitoli di questa settimana ci lasciano con una situazione davvero molto molto brutta per i nostri. D’Artagnan c’ha provato e riprovato in tutti i modi ad intercedere per Fouquet. Ah, a proposito, non c’entra nulla con la trama, ma ho trovato una scena favolosa quella del re che ascoltava il racconto di d’Artagnan sull’arresto di Fouquet facendo scoppiettare le une contro le altre le estremità delle unghie: che immagine realistica, così semplice ed efficace, lo vedi proprio il re, molto umano in quel momento, che si “scoppietta” le unghie nervoso! ;)

Tornando a noi, dicevo, d’Artagnan ci prova e ci riprova ad intercedere presso il re, ma Luigi è irremovibile, anche il metamorfosato Colbert ammette di non potere nulla su certe decisioni. Poveretto il nostro guascone! Il re è stato veramente furbo, con i suoi ordini numerati che avevano previsto le mosse del Nostro! :(

Le cose si mettono male male male davvero! E quel che è peggio… il libro è quasi finito!!!!! :(((((((((

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