Pomodori verdi fritti al Caffè di Whistle Stop – da pag. 49 a pag. 96

ATTENZIONE!
Gli spoiler non sono segnalati in alcun modo, poiché occupavano gran parte del commento.
Leggete a vostro rischio e pericolo!

Mi ero dimenticata che il mio personaggio preferito in questo libro non è tanto Idgie, ma l’intera Whistle Stop: adoro proprio tutta la cittadina, il modo in cui la conosciamo dai diversi punti di vista, il modo in cui partecipa alle vicende dei singoli, il modo in cui l’autrice riesce a farmi sembrare di essere lì anch’io! :)
La storia, seppure così frammentaria, continua a piacermi. Eccezionale il modo in cui Idgie e Ruth hanno risolto il problema dei neri: abbassando i prezzi al Caffè! :)
Idgie e Ruth si amano, questa parte della storia è stata totalmente eliminata dal film, che lascia al massimo un po’ di ambiguità sulla cosa. Invece nel libro è tutto semplice e chiaro e, soprattutto, nessuno se ne stupisce, nonostante il clima di estrema chiusura mentale che si evince dal discorso sul “vendere cibo ai negri”. Questa è un’altra delle cose che amo moltissimo di questo libro e di questa cittadina!
Per quanto riguarda la storia del presente, Evelyn la sento sempre più affine a me, e adesso ancora di più perché finalmente si è davvero interessata anche lei alle vicende raccontate dalla signora Threadgoode, non “subisce” più i racconti della vecchia signora, anzi, aspetta con ansia il momento di rivederla!

Forse solo il rumore del silenzio, come quello che sentono gli uccelli quando volano in alto sopra la terra respirando l’aria pura e fresca della libertà.

Non ci si può dibattere nella tristezza, perché fa ammalare più in fretta di qualunque altra cosa al mondo.
Ninny

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