Anna Karenina – PARTE QUARTA 12-23


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Quante cose sono successe in questa settimana di lettura! Da una parte una situazione che più felice non si può (Levin e Kitty), dall’altra invece incombe la tragedia (Anna).

Levin e Kitty.

Troppo carino il gioco quando si “parlano” per iniziali, anche se un po’ surreale che si capissero così facilmente! Chissà, forse in russo è più facile, o forse Tolstoj voleva proprio mostrarci quanto queste due anime fossero in comunicazione! :)

Le cose sembrano mettersi benissimo, per loro. Bellissima la descrizione dell’attesa di Levin, gli “occhiali rosa” con cui guardava il mondo, tanto da vedere tutti buoni, tutti informati sulla sua felicità, e felici per lui per questo. Che poi, un po’ forse era anche vero, essendo così felice probabilmente ispirava davvero gioia in quelli che incontrava!

Stupendo, in particolare, questo brano:

Quel che vide quel giorno non lo vide mai più: dei bambini che andavano a scuola, dei piccioni azzurrognoli, che da un tetto erano volati sul marciapiede, dei biscotti avvolti nella farina che una mano invisibile aveva posati sul davanzale d’una finestra. Quei bambini, quei piccioni, quei biscotti erano cose irreali. Uno dei bambini corse verso un piccione e guardò sorridendo Levin: il piccione scosse le ali e volò via e luccicò nel sole, fra una polvere di nevischio: un odore caldo di pane si sparse nell’aria.

Anna.

Non credevo che Vronskij si sarebbe sparato davvero! Ho provato un moto di simpatia per lui quando si accorge di essersi solo ferito, e si rimprovera: “Stupido! Ho sbagliato il colpo!”.

Ma il vero “campione” di queste pagine è stato per me Aleksej Aleksandrovič. Mi ha stupita, lui così freddo e controllato è riuscito a perdonare e a commuoversi! Come già altre volte, le pagine che indagano sui suoi pensieri sono seconde nel mio gradimento solo a quelle gioiose di Levin e Kitty. Sono, tra l’altro, un po’ paragonabili i due uomini: Levin è felice, e vede che tutti gli sorridono, gli vogliono bene e sono felici per lui; Karenin si sente umiliato, e vede che tutti lo scherniscono o lo compatiscono, e hanno per lui sguardi e sorrisi ironici. A me fa molta pena, specie perché lui avrà anche e i suoi difetti e le sue colpe, ma qui è Anna ad essere in torto, eppure tutti si comportano come se la colpa fosse di lui! E che tenerezza mi ha fatto il suo amore per la bambina!

Stiva ci offre come sempre una piccola parentesi allegra: commosso, orgoglioso del suo risultato col cognato, appena fuori subito pensa ad altro, ad una battuta da perfezionare!

Quindi, alla fine, niente divorzio, ma Anna e Vronskij vanno in viaggio come marito e moglie. Non prevedo nulla di buono!

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4 pensieri riguardo “Anna Karenina – PARTE QUARTA 12-23

  1. Davvero? :)
    Ho letto i tuoi commenti positivi al libro: che dire, è un capolavoro! Ce la stiamo prendendo proprio comoda con questo gruppo di lettura, ma mi piace, devo dire, assaporarlo a poco a poco! :)

  2. Davvero davvero :D
    Eh io non ce l’ho fatta e l’ho divorato XD Infatti ora sto scrivendo la recensione per il mio blog, ma un paio di volte s’è cancellata e ora la sto riscrivendo tutta… uff!
    E’ proprio un capolavoro, non c’è che dire :)

  3. Io li scrivo sempre prima i commenti, su un file, e li conservo tutti, sono un po’ una maniaca del backup, ho sempre paura di perdere tutto! :)
    Sai che stasera ho trovato su una bancarella “Le lacrime della giraffa”? L’ho subito preso! Però lo leggerò molto più in là, quando Il giro del mondo in 80 libri mi porterà in Africa! :)

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