La solitudine dei numeri primi


di Paolo Giordano

Anno: 2008
Casa Editrice: Mondadori
pagine: 304
sito ufficiale dell’autore: Paolo Giordano
La solitudine dei numeri primi su aNobii

Questo libro partecipa a La Sfida A PUNTI, La Sfida infinita (o quasi)… terza edizione! e La sfida dell’ALFABETO – II edizione.

In un corso del primo anno Mattia aveva studiato che tra i numeri primi ce ne sono alcuni ancora più speciali. I matematici li chiamano primi gemelli: sono coppie di numeri primi che se ne stanno vicini, anzi quasi vicini, perché fra di loro vi è sempre un numero pari che gli impedisce di toccarsi per davvero. Numeri come l’11 e il 13, come il 17 e il 19, il 41 e il 43. Se si ha la pazienza di andare avanti a contare, si scopre che queste coppie via via si diradano. Ci si imbatte in numeri primi sempre più isolati, smarriti in quello spazio silenzioso e cadenzato fatto solo di cifre e si avverte il presentimento angosciante che le coppie incontrate fino a lì fossero un fatto accidentale, che il vero destino sia quello di rimanere soli. Poi, proprio quando ci si sta per arrendere, quando non si ha più voglia di contare, ecco che ci si imbatte in altri due gemelli, avvinghiati stretti l’uno all’altro. Tra i matematici è convinzione comune che per quanto si possa andare avanti, ve ne saranno sempre altri due, anche se nessuno può dire dove, finché non li si scopre.

Siamo negli anni ’80. Alice e Mattia sono due bambini, non si conoscono, ma sono accomunati da un “incidente” che segna irrimediabilmente la loro infanzia, e tutta la loro vita. Li ritroviamo poche pagine dopo adolescenti, e poi più in là adulti. Si conosceranno, e tenteranno di unire le loro due solitudini. Perché loro due, pensa Mattia ad un certo punto, sono come due numeri primi gemelli, vicini, ma separati da un numero pari che impedisce loro di arrivare a “toccarsi” davvero.

Ho letto sulla Wikipedia che il titolo del romanzo è stato scelto da un editor della Mondadori, perché Giordano, invece, aveva intitolato il suo libro “Dentro e fuori dall’acqua”. Bè, non posso che complimentarmi con questo editor, perché probabilmente col titolo “Dentro e fuori dall’acqua” non so se avrei mai avuto voglia di leggerlo, invece il titolo “La solitudine dei numeri primi” mi ha attirato da subito, e nonostante poi tutte le recensioni sia positive che negative che ho letto, la curiosità è rimasta.
Bene, sono contenta di averlo finalmente letto! Seppure molto triste, il libro mi è piaciuto, non riuscivo a smettere di leggerlo, ansiosa di sapere cosa sarebbe accaduto ancora ad Alice e Mattia. Mi ha preso moltissimo, però devo ammettere che non mi ha lasciato granché, tranne una piccola irritazione per alcuni comportamenti dei personaggi, unite alla sensazione di qualcosa di un po’ assurdo e/o scontato e/o banale alle volte.
Ma il libro merita sicuramente 4 stelline, perché nonostante tutto le vite di Mattia e Alice mi hanno coinvolta come sinceramente non credevo possibile!

EDIT (28/08/10)
Ripensando a distanza di tempo questo libro, mi rendo conto che non ne ho un ricordo entusiasta, quindi abbasso il voto di una stellina, perché i libri da 4 stelle per me sono quelli che mi hanno colpito e interessato moltissimo, senza essere però “perfetti” tanto da meritare il massimo. Quelli da 3 sono invece quelli che, sì, mi sono piaciuti, ma non sono, alla fin fine, niente di che.

Alice Della Rocca odiava la scuola di sci. Odiava la sveglia alle sette e mezzo del mattino anche nelle vacanze di Natale e suo padre che a colazione la fissava e sotto il tavolo faceva ballare la gamba nervosamente, come a dire su, sbrigati. Odiava la calzamaglia di lana che la pungeva sulle cosce, le moffole che non le lasciavano muovere le dita, il casco che le schiacciava le guance e puntava con il ferro sulla mandibola e poi quegli scarponi, sempre troppo stretti, che la facevano camminare come un gorilla.
[incipit]

Il segnalibro qui a destra è quello che ho usato durante la lettura, ed è stato realizzato da Sallyna.

3 pensieri riguardo “La solitudine dei numeri primi

  1. Anche a me questo libro ha dato un senso di profonda tristezza!
    Poi è molto corto, quindi l’ho letto d’un fiato… volevo vedere come sarebbe finita. Devo dire che su questo versante mi ha stupita :)

    Comunque condivido il voto, anche io gli ho dato 4 stelline.

  2. Ok, mi hai convinta: entra ufficialmente nella mia lista dei desideri di aNobii e provvederò a comprarlo. Già da tempo sull’autobus o in metropolitana mi capita di vedere qualcuno che lo legge e mi ha sempre incuriosita…ora è deciso! ^_^

  3. @Cami, sono contenta di consocere questo tuo parere, perché sono rimasta un po’ stranita quando ho visto che su aNobii i commenti più votati erano tutti molto negativi!

    @Simo, come ho detto a Cami, ho scoperto che ha molti detrattori questo libro, quindi spero che non ti deluderà! Di sicuro si fa leggere proprio con facilità, quindi male che va, se pure non dovesse piacerti, sarà una lettura veloce! :)

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