Le allegre comari di Windsor – a teatro


di William Shakespeare
traduzione e adattamento di Fabio Grossi e Simonetta Traversetti

Le più scaltre… le più scaltre… le più scaltre siamo noi!
Le comari

Arieccoci a teatro! Quanto quanto mi piace! Sono davvero felicissima del regalo che mi sono fatta abbonandomi a sei spettacoli, altrimenti lo so che avrei finito col non andarci mai, per un motivo o per un altro…
Bando alle ciance, veniamo a queste allegre comari! Madonna Page e Madonna Ford sono vittime del tentativo di seduzione di Sir John Falstaff, ma le due scaltre comari non si fanno ingannare, e, anzi, una volta scoperte le doppie mire del gaglioffo, da vittime diventano “carnefici”, orchestrando non una ma ben tre burle ai danni dello “spasimante”. Di contorno alle loro macchinazioni ci sono un marito geloso, dei pretendenti interessati, un matrimonio combinato, una storia d’amore… insomma tutti gli elementi che fanno ancor più ricca una commedia di questo genere! :)
Mi sono fatta veramente moltissime risate con le allegre comari! E come sempre ho da fare commenti positivi su ogni aspetto di questa rappresentazione! Bravissimi gli attori, gustosissime anche le loro espressioni e comicissimi gesti (anche se a volte un po’ volgarotti!). Buffa la scenografia, con una gigantesca Regina Elisabetta al centro della scena (vedi immagine più in basso), le cui gambe più o meno scoperto rappresentavano i diversi ambienti (per esempio quando la gonna si alzava a scoprirle la giarrettiera, la scena era la Locanda della Giarrettiera). Non so bene spiegarmi il motivo di questa scelta, forse, ho pensato, stava a rappresentare il fatto che le opere di Shakespeare venivano sempre rappresentate per lei, quindi stava lì come spettatrice… bo!
Belli anche i costumi d’epoca, specie quelli dell’ultimo scherzo, quando i vari personaggi si travesrono da ninfe e folletti, ma soprattutto mi ha colpito la musica, sempre presente, anche perché erano inserite nella commedia anche alcune canzoni, cantate (quasi tutte) dal vivo dagli attori, da soli o in coro. Ecco, forse, dovendo proprio fare una critica a questa commedia, devo dire che il volume delle musiche era forse un po’ troppo alto durante le canzoni, perché non riuscivo a capire bene tutte le parole.

Sono andata a vedere questa commedia domenica scorsa, e dopo questa esperienza credo che non andrò mi più a teatro di domenica, perché purtroppo non ci sono i treni ogni ora (o a volte anche più spesso) come nei giorni feriali, così dopo il teatro mi è toccato aspettare due ore in stazione! Non tutto il male viene per nuocere, però, perché ne ho approfittato (manco a dirlo) per fare un giro in libreria, e non ne sono uscita a mani vuote… indovinate cosa ho comprato? ;) Ma Le allegre comari di Windsor, che altro? :)

Informazioni sulla commedia/tragedia


Regia: Fabio Grossi

Attori: Leo Gullotta, Alessandro Baldinotti, Paolo Lorimer, Mirella Mazzeranghi, Fabio Pasquini, Rita Abela, Fabrizio Amicucci, Valentina Gristina, Cristina Capodicasa, Gerardo Fiorenzano, Gennaro Iaccarino, Federico Mancini, Giampiero Mannoni, Sante Paolacci, Sergio Petrella, Vincenzo Versari

Scene: Luigi Perego
Costumi: Luigi Perego
Musica: Germano Mazzocchetti
Movimenti coreografici: Monica Codena
Luci: Valerio Tiberi
regista assistente: Mimmo Verdesca

Teatro: Eliseo (link)

2 pensieri riguardo “Le allegre comari di Windsor – a teatro

  1. volevo fare anch’io l’abbonamento all’eliseo. Poi per una serie di motivi non l’ho più fatto, ma mi sa che ho proprio sbagliato!!!
    Se, come mi sembra di aver capito, abiti vicino Roma, ti consiglio vivamente di andare d’estate almeno una volta a vedere Shakespeare rappresentato al Globe Theatre di Villa Borghese. Bello bello bello! :-)

  2. Sì, abito vicino Roma (relativamente vicino, col treno sono 110 km), però purtroppo potendo spostarmi solo, appunto, col treno, evito sempre gli spettacoli serali – come immagino saranno quelli estivi al Globe Theatre… o fanno anche lì qualche pomeridiana? ;) Però ci faccio comunque un pensierino, magari se mi organizzo resto a dormire a Roma, Shakespeare ne vale sempre la pena! :)
    Grazie del consiglio! :D

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