Storia vera


di Luciano di Samosata

Divertente, veramente divertente!

Storia Vera è il racconto di un viaggio intrapreso dall’autore in luoghi fantastici e inverosimili.

È considerata da molti «la prima narrazione fantascientifica, l’antesignana, la precorritrice, il modello mentale, il paradigma della finzione scientifica che supera gli spazi e i tempi logici delle conoscenze umane.» (dalla prefazione di Gianni Toti).

L’Orlando Furioso , Gargantua e Pantagruel, Le avventure del Barone di Münchhausen, Ventimila leghe sotto i mari: tutti hanno preso Luciano come punto di riferimento. E io aggiungerei anche il Baudolino di Umberto Eco, non solo per le avventure, ma soprattutto per il piacere della menzogna.

Sì, perché Luciano mente, ma è sincero, lo ammette:

Anch’io, desideroso, per vanità, di lasciare qualcosa ai posteri e per non essere il solo privo della libertà poetica, non avendo niente di vero da raccontare – niente di degno mi era infatti mai capitato – mi diedi alla menzogna, una menzogna, a dire il vero, molto più ragionevole delle altre: infatti, riconoscendo subito che mentirò, dirò almeno questa verità.

E così Luciano con un manipolo di ardimentosi (che, classico topos dei racconti di avventure, non torneranno tutti sani e salvi a casa) parte con una nave che solcherà mari straordinari, e non solo mari! E i nostri eroi si fermeranno su isole, pianeti, anche animali, tutto, ovviamente, più straordinario e assurdo possibile! Lucernopoli, per esempio, è un’isola molto affascinate, dove vivono tutte le lucerne del mondo.

I nostri faranno tappa anche a Nubicuculia, la terra raccontata ne Gli Uccelli di Aristofane.

Il libro si fa leggere veramente con gusto, e si va avanti con la voglia non tanto di sapere quali avventure aspettano i nostri eroi, ma piuttosto di vedere quali altre assurdità si è inventato Luciano!!!! Ha una fantasia davvero sfrenata!!! E anche una grandissima ironia: grandioso quando prende in giro la questione omerica (a quanto pare c’era già allora!):

Gli [ad Omero] chiesi ancora perché mai avesse cominciato l’Iliade con l’ira di Achille. Ed egli: — Mi è venuto così, senza neanche riflettere —.

Oppure quando prende in giro Omero stesso e la letteratura greca in generale, per esempio la lettera di Ulisse a Calipso:

Cara Calipso, ti saluto.
Devi sapere, Calipso, che, come partii da te con quella zattera che mi ero costruita, feci naufragio e a stento fui portato in salvo da Leucotea nel paese dei Feaci; da questi fui rimandato in patria dove trovai molti pretendenti di mia moglie che se la spassavano in mezzo ai miei beni: li feci fuori tutti, ma anch’io fui poi ucciso da Telegono, il figlio che mi nacque da Circe. Ora sono qui nell’isola dei Beati e mi piange il cuore aver lasciato la vita che conducevo presso di te e l’immortalità che mi promettevi. Se trovo l’occasione, scappo subito da te.

Insomma, una lettura proprio piacevolissima!

Ora, con questo libro, ho finito la recensione delle letture ospedaliere!

Alla prossima!

Il segnalibro che ho usato durante la lettura.

Titolo: Storia vera
Titolo originale: Ἀληθῆ διηγήματα
Genere: romanzo
Autore: Luciano di Samosata (Wikipedia)
Nazionalità: greca
Prima pubblicazione: II sec. d.C.
Casa Editrice: Newton Compton
Traduzione: Ugo Montanari
Pagine: 100
Link al libro: GOODREADSANOBII
inizio lettura: 10 luglio 2007
fine lettura: 13 luglio 2007

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