Home » Lewis » Il più grande uomo scimmia del Pleistocene Il più grande uomo scimmia del Pleistocene Pubblicato sabato 3 Ottobre 2009; 22:51martedì 16 Maggio 2023; 03:28 da Phoebes1 commento di Roy Lewis Voto: 8/10 Sugli alberi si sta relativamente al sicuro, ma chi ha provato a dormire a cavallo di un alto ramo o incastrato in una forcella […] sa quanto sia incomparabilmente scomodo. Perfino gli scimpanzé, a volte, cadono giù, se stanno facendo un brutto sogno… quella tremenda sensazione di precipitare che poi, quando ti svegli, si dimostra verissima. «Detto così alla buona, è il racconto comico della scoperta e dell’uso, da parte di una famiglia di uomini estremamente primitivi, di alcune delle cose più potenti e spaventose su cui la razza umana abbia mai messo le mani: il fuoco, la lancia, il matrimonio e così via.» [Terry Pratchett nella presentazione] Secondo Terry Pratchett, questo libro è uno dei più divertenti degli ultimi cinquecentomila anni. Non sono del tutto d’accordo, non mi ha fatto veramente ridere, ma è comunque molto divertente! :) Volevo leggerlo da moltissimo tempo, da quando ho letto Homo sapiens e altre catastrofi in cui era più volte citato, e sono davvero contenta di aver finalmente soddisfatto questa curiosità! Ma torniamo al libro in sé. Il più grande uomo scimmia del Pleistocene si chiama Edward. “Vuole” evolversi, e si sforza di inventare più cose possibili per migliorare la condizione della subumanità. Il fratello Vania è invece tutto l’opposto: trova sconvenienti le invenzioni di Edward, e preferisce vivere ancora sugli alberi. Questi ominidi vivono nel Pleistocene, e conoscono i nomi di tutte le ere geologiche, hanno nomi come Millicent, Wilbur, Ernest, Petronilla, usano un linguaggio forbito, ma all’occorrenza comunicano anche a gesti, e dopo l’invenzione del fuoco, si siedono a scaldarsi alla fiamma, mangiando la loro buona carne cruda…< Insomma, fantasiose e divertenti aggiunte a parte, leggendo questo libro non si può fare a meno di pensare che le cose potrebbero essere andate proprio così! :) Le posizioni dei due fratelli Vania ed Edward sono sempre in contraddizione, ed entrambe estreme. Ad un certo punto sembrano rappresentare le due possibili svolte dell’umanità: Edward presenta un futuro di dominazione da parte dell’uomo di tutto il mondo naturale, Vania propone di tornare sugli alberi. Un po’ deprimente questa visione di Lewis! Possibile che sia davvero così, l’evoluzione umana è inconcepibile senza il soggiogamento della Natura? Vero è che già con la scoperta del fuoco, probabilmente l’innovazione tecnologica più importante di tutti i tempi, l’uomo ha già iniziato a manipolare la natura. Poi sono comparsi l’agricoltura e l’allevamento… insomma, mi sa tanto che Lewis ha ragione, non potevamo avere una cosa senza l’altra! :( Ah, dimenticavo: la presentazione di Terry Pratchett è bellissima! :) Voglio sempre più leggere qualcosa di questo autore!!! Il segnalibro che ho usato durante la lettura l’ho ritagliato dalla copertina un vecchio quaderno che mi dispiaceva buttare! Titolo: Il più grande uomo scimmia del Pleistocene Titolo originale: The Evolution Man Genere: comico Autore: Roy Lewis Nazionalità: britannica Prima pubblicazione: 1960 Ambientazione: da qualche parte nel Pleistocene (probabilmente in quella che oggi è la Gran Bretagna) Personaggi: Edward, Vania Casa Editrice: Adelphi Traduzione: Carlo Brera Pagine: 178 Link al libro: GOODREADS – ANOBII inizio lettura: 23 settembre 2009 fine lettura: 3 ottobre 2009 Sfide delle pagine A PUNTI delle Edizioni Tour del Regno Unito Un po’ di frasi Il celebre biologo e naturalista Théodore Monod in seguito scrisse per segnalare uno o due errori tecnici, ma precisò che non importavano un accidente, perché la lettura del libro l’aveva fatto ridere tanto che era caduto da un cammello nel bel mezzo del Sahara. Sicché, sedetevi su qualcosa di stabile. Aprile 1988 (a un certo punto dell’Olocene) Terry Pratchett nella presentazione Quando i venti soffiavano forte da nord, spifferando gelidi che la grande cappa di ghiaccio continuava la sua avanzata, noi ammucchiavamo tutte le nostre riserve di legna e fascine davanti alla caverna e facevamo un gran fuoco, convinti che per quanto a sud si fosse spinta stavolta, fino in Africa, addirittura, noi eravamo perfettamente in grado di affrontarla e vincerla. [incipit] Amore! Dolce amore! Sosterrò sempre che fu una delle massime scoperte del Pleistocene medio, periodo quanto mai ricco e fertile di invenzioni e sviluppi culturali. explicit Leggi> Ma non fu lui a creare il mondo intero: questo no. Chi l’ha fatto? Si tratta, temo di tutta un’altra questione, nella quale per il momento non posso addentrarmi. Per prima cosa, è molto complicata, e anche controversa. E inoltre, l’ora di andare a letto è già passata da un pezzo. Fine del Pleistocene Condividi: Fai clic per condividere su Facebook (Si apre in una nuova finestra) Facebook Fai clic qui per condividere su Tumblr (Si apre in una nuova finestra) Tumblr Fai clic per condividere su Bluesky (Si apre in una nuova finestra) Bluesky Fai clic qui per condividere su Pinterest (Si apre in una nuova finestra) Pinterest Fai clic qui per condividere su Pocket (Si apre in una nuova finestra) Pocket Fai clic per condividere su WhatsApp (Si apre in una nuova finestra) WhatsApp Fai clic per condividere su Telegram (Si apre in una nuova finestra) Telegram Fai clic per inviare un link a un amico via e-mail (Si apre in una nuova finestra) E-mail Fai clic qui per stampare (Si apre in una nuova finestra) Stampa Mi piace:Mi piace Caricamento... Correlati
Un altro libro che desidero leggere da moltissimo tempo, ed ennesima recensione positiva che leggo! Maledizione, devo proprio procurarmelo XD Caricamento... Rispondi
Un altro libro che desidero leggere da moltissimo tempo, ed ennesima recensione positiva che leggo! Maledizione, devo proprio procurarmelo XD