Il più grande uomo scimmia del Pleistocene

di Roy Lewis


Sugli alberi si sta relativamente al sicuro, ma chi ha provato a dormire a cavallo di un alto ramo o incastrato in una forcella […] sa quanto sia incomparabilmente scomodo. Perfino gli scimpanzé, a volte, cadono giù, se stanno facendo un brutto sogno… quella tremenda sensazione di precipitare che poi, quando ti svegli, si dimostra verissima.

«Detto così alla buona, è il racconto comico della scoperta e dell’uso, da parte di una famiglia di uomini estremamente primitivi, di alcune delle cose più potenti e spaventose su cui la razza umana abbia mai messo le mani: il fuoco, la lancia, il matrimonio e così via.»
[Terry Pratchett nella presentazione]

Secondo Terry Pratchett, questo libro è uno dei più divertenti degli ultimi cinquecentomila anni. Non sono del tutto d’accordo, non mi ha fatto veramente ridere, ma è comunque molto divertente! :) Volevo leggerlo da moltissimo tempo, da quando ho letto Homo sapiens e altre catastrofi in cui era più volte citato, e sono davvero contenta di aver finalmente soddisfatto questa curiosità!

Ma torniamo al libro in sé. Il più grande uomo scimmia del Pleistocene si chiama Edward. “Vuole” evolversi, e si sforza di inventare più cose possibili per migliorare la condizione della subumanità. Il fratello Vania è invece tutto l’opposto: trova sconvenienti le invenzioni di Edward, e preferisce vivere ancora sugli alberi.

Questi ominidi vivono nel Pleistocene, e conoscono i nomi di tutte le ere geologiche, hanno nomi come Millicent, Wilbur, Ernest, Petronilla, usano un linguaggio forbito, ma all’occorrenza comunicano anche a gesti, e dopo l’invenzione del fuoco, si siedono a scaldarsi alla fiamma, mangiando la loro buona carne cruda…<

Insomma, fantasiose e divertenti aggiunte a parte, leggendo questo libro non si può fare a meno di pensare che le cose potrebbero essere andate proprio così! :)

Le posizioni dei due fratelli Vania ed Edward sono sempre in contraddizione, ed entrambe estreme. Ad un certo punto sembrano rappresentare le due possibili svolte dell’umanità: Edward presenta un futuro di dominazione da parte dell’uomo di tutto il mondo naturale, Vania propone di tornare sugli alberi. Un po’ deprimente questa visione di Lewis! Possibile che sia davvero così, l’evoluzione umana è inconcepibile senza il soggiogamento della Natura? Vero è che già con la scoperta del fuoco, probabilmente l’innovazione tecnologica più importante di tutti i tempi, l’uomo ha già iniziato a manipolare la natura. Poi sono comparsi l’agricoltura e l’allevamento… insomma, mi sa tanto che Lewis ha ragione, non potevamo avere una cosa senza l’altra! :(

Ah, dimenticavo: la presentazione di Terry Pratchett è bellissima! :) Voglio sempre più leggere qualcosa di questo autore!!!

Il segnalibro che ho usato durante la lettura l’ho ritagliato dalla copertina un vecchio quaderno che mi dispiaceva buttare!

Titolo: Il più grande uomo scimmia del Pleistocene
Titolo originale: The Evolution Man
Genere: comico
Autore: Roy Lewis
Nazionalità: britannica
Prima pubblicazione: 1960
Ambientazione: da qualche parte nel Pleistocene (probabilmente in quella che oggi è la Gran Bretagna)
Personaggi: Edward, Vania
Casa Editrice: Adelphi
Traduzione: Carlo Brera
Pagine: 178
Link al libro: GOODREADSANOBII
inizio lettura: 23 settembre 2009
fine lettura: 3 ottobre 2009

Sfide

Un po’ di frasi

Il celebre biologo e naturalista Théodore Monod in seguito scrisse per segnalare uno o due errori tecnici, ma precisò che non importavano un accidente, perché la lettura del libro l’aveva fatto ridere tanto che era caduto da un cammello nel bel mezzo del Sahara.
Sicché, sedetevi su qualcosa di stabile.
Aprile 1988 (a un certo punto dell’Olocene)
Terry Pratchett nella presentazione

Quando i venti soffiavano forte da nord, spifferando gelidi che la grande cappa di ghiaccio continuava la sua avanzata, noi ammucchiavamo tutte le nostre riserve di legna e fascine davanti alla caverna e facevamo un gran fuoco, convinti che per quanto a sud si fosse spinta stavolta, fino in Africa, addirittura, noi eravamo perfettamente in grado di affrontarla e vincerla.
[incipit]

Amore! Dolce amore! Sosterrò sempre che fu una delle massime scoperte del Pleistocene medio, periodo quanto mai ricco e fertile di invenzioni e sviluppi culturali.

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