Happy Family

di Gabriele Salvatores

Anno: 2010
Paese: Italia
Genere: commedia
Soggetto: Alessandro Genovesi
Sceneggiatura: Alessandro Genovesi, Gabriele Salvatores
Colonna sonora: Louis Siciliano

Attori: Fabio De Luigi (Ezio), Diego Abatantuono (papà di Marta), Fabrizio Bentivoglio (Vincenzo), Margherita Buy (Anna), Valeria Bilello (Caterina), Corinna Agustoni (nonna Anna), Gianmaria Biancuzzi (Filippo), Alice Croci (Marta), Carla Signoris (mamma di Marta), Sandra Milo (mamma di Ezio), Ugo Conti (uomo per strada)

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Mi chiamo Ezio Colanzi, ho trentotto anni e non ho mai fatto niente in vita mia. Voglio scrivere un film. Meglio, un film d’autore, che però incassi.
Mancherebbe l’idea, ma… fa niente!

Un giovane che campa dell’eredità paterna decide di mettersi a scrivere una sceneggiatura per un film. Prendono vita così una serie di personaggi che prenderanno il sopravvento incrociandosi anche con la sua vita.


Mi sto appassionando ai film italiani. Degli ultimi 5 film visti al cinema, 2 erano italiani, ed è una media veramente alta per me! Per di più, mi sono piaciuti tutti e due moltissimo! Se con Ozpetek ero però già un po’ più positivamente predisposta, con Salvatores non sapevo che aspettarmi, perché ho visto solo altri due suoi film, uno molto bello (Mediterraneo) e uno che mi ha deluso molto (Nirvana). Questo però dal trailer e vista la presenza di Fabio De Luigi mi ispirava moltissimo! E non mi ha delusa! :)
La storia è semplice (uno sceneggiatore che scrive un film, che noi spettatori vediamo costruirsi pian piano) ma allo stesso tempo particolare, con le vite dei personaggi che, molto pirandellianamente*, si mischiano a quella dell’autore. Soprattutto questa cosa mi ha stupito, perché dal trailer non l’avevo capita, credevo che tutti quei personaggi fossero la famiglia di Ezio, e che lui stesse scrivendo un film basandosi su di loro. Invece così è molto più interessante! :)

Ancora una volta, applausi agli attori. Sono veramente felice di scoprire sempre di più tutti questi talenti italiani, anche se stavolta lo stupore è minore, perché apprezzavo già De Luigi (grande!) e la Buy (favolosa!). Molto bravi anche gli altri, ma Bentivoglio più di tutti: m’è piaciuto troppissimo! Sarà che il suo personaggio era il più triste (un uomo che scopre di avere un tumore e non sa se dirlo alla famiglia), fatto sta che l’ho adorato!! In particolare la sua amicizia con il padre di Marta, due uomini così diversi sotto tutti i punti di vista.
Una menzione d’onore per i due cagnolini, Gianni e Lucia, e al loro amore! :)

Non sono un’esperta di regia, fotografia, ecc, quindi non so giudicare molto i film da questa prospettiva, però due scene mi sono particolarmente piaciute da un punto di vista puramente visivo. La prima è stata quella del concerto di Caterina (anche se non l’ho capita bene), in cui mentre lei suona un notturno di Chopin vediamo (forse con la mente di Ezio) immagini della città in bianco e nero, scene comuni, semplici, malinconiche, bellissime.
L’altra scena è stata verso la fine, quando vanno tutti a Panama: mi è piaciuta moltissimo la comunanza di colore, erano tutti vestiti sullo stesso tono bianco/panna/beige, non credo fosse un caso! :)

Insomma, bello, particolare, divertente e innovativo come film. Meraviglioso il finto finale, quando Ezio/De Luigi decide di chiudere la storia senza darle un finale compiuto, ma interrompendosi così, di botto. Partono i titoli di coda e in sala ho sentito esclamazioni di stupore, davvero in molti hanno pensato che il film fosse finito lì! ;)


* Ad un certo punto gli stessi personaggi si rivolgeranno al loro autore chiamandolo con ironia Pirandello.

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