Anna Karenina – COMMENTO GENERALE


Pagina principale
← PARTE OTTAVA 10-19

Io voglio soltanto vivere, senza far male a nessuno, altri che a me.
Anna

Se riuscirò a realizzare il mio sogno di andare in Russia, dovrò anche fare un pellegrinaggio alla tomba di Tolstoj per chiedergli perdono di aver espresso un giudizio negativo su questo libro! Sinceramente, non so proprio perché avevo un ricordo così brutto della prima lettura, mi viene da pensare che forse ricordavo male quanto mi fosse piaciuto! Oppure, forse, quando l’ho letto la prima volta avevo in mente Guerra e Pace: Anna Karenina è più “corto”, con meno personaggi, meno storie, meno anni che passano… forse alla fine ero rimasta un po’ delusa, trovandolo più povero. Solo ora ho capito che è altrettanto ricco. Se non fosse per un valore affettivo che porto a Guerra e Pace, direi quasi che questo è anche più bello!

Fin dall’inizio questa seconda lettura mi ha conquistato: dopo uno degli incipit più belli che ho mai letto, ho ritrovato subito il Tolstoj che amo, con la presentazione di Stepan Arcad’evič, gustosissimo ritratto di un uomo che non sopporta la falsità, e odia quindi la moglie che non essendo più attraente lo “costringe” a una relazione clandestina. :) Stiva è forse il personaggio che meglio esprime la bravura di Tolstoj nel tratteggiare i caratteri: per tutto il libro conferma la prima impressione che mi ha fatto: pieno di evidentissimi difetti, è sempre così bonario, allegro, quasi ingenuo, che suscita comunque simpatia!

Sicuramente infatti è la perfezione nella resa di personaggi così totalmente vivi la caratteristica più importante della narrazione di Tolstoj, in questo libro forse più che in Guerra e Pace*. Caratteristica che si rivela in tutti i personaggi, anche in quelli che compaiono per pochissimo. In particolare, comunque, alcuni “ritratti” mi hanno affascinato più di altri!

Per esempio Aleksej Aleksandrovič Karenin. Non che l’abbia trovato simpatico, o l’abbia approvato, o abbia parteggiato per lui… solo, Tolstoj l’ha descritto così meravigliosamente, che me ne ha fatto innamorare! :)

Darja “Dolly” Scerbatskaja, la moglie di Stiva, è un personaggio la cui bellezza ho scoperto tardi nel romanzo, quando Tolstoj le ha permesso di dedicare un po’ di tempo a pensare, facendoci entrare come mai prima nella sua vita. Alla fine mi dispiace che sia rimasta per gran parte del romanzo sullo sfondo: dopo quelle bellissime pagine, avrei voluto che la storia si concentrasse su di lei ancora qualche altra volta!

Poi c’è Levin, il mio personaggio preferito, e sotto certi aspetti più protagonista di Anna! Fin dalla sua prima apparizione ha conquistato le mie simpatie! Mi ha ricordato spesso il Pierre di Guerra e Pace, con i suoi buoni propositi fatti con tanto entusiasmo! :) Mi ha ricordato anche un po’ me, per questo, forse, mi sono così affezionata a lui!

I capitoli dedicati a lui erano sempre i miei preferiti, in particolare quelli ambientati in campagna, e quelli con Kitty: che splendida coppia!!!!!! ^_^.

Infine, Anna. L’eroina di questo romanzo appare, ricordo, piuttosto tardi (l’abbiamo incontrata solo nella seconda settimana di lettura), e scompare presto: l’ottava e ultima parte è senza di lei. All’inizio faticavo anche a capire perché il libro avesse lei nel titolo, c’è voluto un po’ perché la sentissi davvero protagonista, e solo alla fine riprende prepotentemente il possesso del tuo romanzo, e diventa davvero l’unica e indiscussa eroina, eclissando tutti gli altri personaggi: nei capitoli subito precedenti la sua dipartita. Tristissima, angosciante e bellissima la pagina della sua morte, ma tutti gli ultimi capitoli della sua vita sono i più belli secondo me in questo libro, insieme a quelli di Levin in campagna. Tanto che devo aprire un discorso a parte per i viaggi in carrozza di Anna (capitoli 28-31 della settima parte). Correva l’anno 1996 quando io, giovin fanciulla studentessa di ginnasio, allora come adesso appassionata di classici e libri in generale, studiai a scuola Joyce e il suo flusso di coscienza. Uh, che cosa nuova e interessante, mai sentita prima! E INVECE NO!!!!!! Come si fa a ritenere Joyce l’inventore di questa tecnica narrativa, dopo aver letto queste pagine di Tolstoj?!?! Anna che in carrozza è persa nei suoi pensieri, e distrattamente legge le insegne che sfilano davanti al finestrino, e ciò che legge si fonde coi suoi pensieri… ok, c’erano le virgolette, quindi forse non si può parlare di vero e proprio flusso di coscienza, ma ciò non toglie che Tolstoj sia stato un grande anche in questo, nell’anticipare di qualche decennio l'”invenzione” di Joyce! :) Che pagine stupende! Leggendole ero proprio lì in carrozza con Anna, seguivo tutto il percorso prima da Dolly, poi a casa, poi alla stazione… Come si fa, dico io, come si fa a scrivere così bene?!?!

Sono stata già un bel po’ prolissa in questo commento, eppure mi sembra non aver detto ancora tutto, di non aver ancora ben spiegato la grandezza di Tolstoj! Ma che devo fare, parlare ancora di quanto scrive bene, della sua scelta di descrivere a volte scene importanti da punti di vista diversi (una su tutte l’innamoramento tra Vronskij e Anna visto con gli occhi di Kitty), della sua maestria nel costruire le frasi, nel descrivere le persone e gli stati d’animo, nel creare ritratti vivissimi di personaggi che appaiono anche solo per poche pagine… (Quante, quante volte leggendo ho esclamato -in mente-: ma quant’è vivo questo personaggio?!?!? :D).

Troppo bello. Troppo bravo. Troppo.

Concludo allora dicendo che devo ringraziare moltissimo la lettura de L’eleganza del riccio: volevo già rileggere Anna Karenina, ma se non avessi letto dell’amore di Renée per questo romanzo forse non mi sarei ancora decisa!

Pagina principale
← PARTE OTTAVA 10-19

Un po’ di frasi

[Levin] si sentì ridiventare se stesso e non avrebbe voluto cambiarsi con un altro, ma soltanto migliorarsi.

Il rispetto è stato inventato per nascondere il vuoto che lascia l’amore.
Anna

È tremendo che non si possa cancellare il passato!
Anna

Nell’infinità del tempo e dello spazio nasce una bollicina d’aria, si regge un poco e scoppia, e questa bollicina d’aria sono io.
Levin


* Non ci metto la mano sul fuoco riguardo a tutte queste impressioni sul confronto tra Anna Karenina e Guerra e Pace, perché il primo l’ho appena finito, e quindi tutte le sensazioni che lo riguardano sono più chiare, a caldo, e quindi più appassionate! :)

4 pensieri riguardo “Anna Karenina – COMMENTO GENERALE

  1. Anche io ho adorato questo libro *_*
    Però il mio personaggio preferito è Levin: mi rispecchio moltissimo in lui.
    Non posso che concordare sul tuo giudizio su Tolstoj e le sue abilità da caratterista: ogni personaggio sembra vivo e palpabile! :D

  2. Eh, sì, ricordo la tua bellissima recensione!!! ^_^
    Cmq, non ho capito se ti sei persa un pezzo della mia recensione, o è nel tuo messaggio t’è scappato un “però” in più! ;) Perché Levin è anche il mio personaggi preferito! ^_^

  3. Aww, troppo gentile!
    Per quanto riguarda il “però”: mi sembrava d’aver capito, dalla tua recensione, che il tuo personaggio preferito fosse Anna! Mea culpa, probabilmente ho interpretato male le tue parole :)

Rispondi

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.