La ragazza che guardava l’acqua

di Giorgio Faletti

 

Uno dei Corti di Carta usciti con il Corriere della Sera. Volevo comprarne più d’uno, ma per un motivo o per un altro me li sono fatti scappare. Però a questo ci tenevo, perché io, mosca bianca tra i lettori-bloggatori italiani, *adoro* Giorgio Faletti, i suoi racconti e romanzi, e soprattutto il suo modo di scrivere!!
E questo racconto non mi ha deluso. Una storia -lo ammetto!- un po’ banale e scontata, ma molto dolce e sognante, quasi una favola. Non vi racconto la trama perché è talmente breve che in due parole vi direi tutto. Vi trascrivo quello che c’è scritto all’interno del risvolto di copertina (si chiamano così?!?!), solo l’inizio, però: "Ci sono mondi, accanto al nostro, di cui non conosciamo l’esistenza. Esseri di cui non sospettiamo la presenza."

Nessun segnalibro stavolta, il libro era talmente corto che ho pensato non fosse necessario.

sito ufficiale dell’autore: Giorgio Faletti

Come ho scritto nel post precedente, non mi sono potuta collegare per un po’, quindi ho scelto a caso anche il prossimo libro da leggere, senza rispettare il sondaggio, perché non me lo ricordavo.

8 pensieri riguardo “La ragazza che guardava l’acqua

  1. Un grande GRAZIE a Giorgio Faletti perché, in questo mondo, ha fatto risuscitare un pò di bontà.
    Da parte di un essere sconociuto, che si nasconde, e di cui sento, profondamente, viva la malinconia e la solitudine.

    Con toni forti, leggeri, e di grande pathos emozionale, ci fa partecipare ad una storia di violenza e di redenzione.

    Storie come queste, forti, vibranti, e vive sanno trasmettere l’orrore della violenza, la paura, il salvataggio, la dolcezza nascosta e, per questo, molto viva.

  2. Questo é il mio secondo commento. Giorgio Faletti lo merita.

    “La ragazza che guardava l’acqua” é, a mio parere, una storia sulla speranza e sull’amore.
    Il vero amore. Quello che arriva inaspettatamente, che, forse, non attendiamo.
    Ed é ancora di più: é una storia sull’ amicizia.
    Se si é amici, si dà, e non si chiede. Le persone amiche, care al nostro cuore, devono essere aiutate. Come fa questo meraviglioso “mostro”.
    Se di “mostro” si tratta. A mio parere, nonostante l’aspetto repellente, é un angelo. Ancora di più: “La ragazza che guardava l’acqua” prova la gentilezza d’animo. Il mostro é dolce. Timoroso. Gentile.
    Si mette in gioco.
    Ed ecco arrivata la speranza: qualcuno che ci aiuta, forse, c’é sempre, ed é inutile disperarsi.
    Quindi, un lieto fine.
    Il trionfo dell’amicizia, e del vero amore.

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