Tale e quale

di Luciano De Crescenzo

Anno: 2001
Casa Editrice: Mondadori
pagine: 134
sito ufficiale dell’autore: Luciano De Crescenzo
Tale e quale su aNobii

Questo libro partecipa alle sfide delle pagine, dei consigli di lettura, A PUNTI e infinita e collettiva – 2.

A Napoli esiste un gergo chiamato parlesia praticato dai teatranti e in particolare dai musicisti. È un modo per capire se si appartiene o no alla stessa famiglia. Nella parlesia lo stupido è definito ‘o bacono, una bella donna ‘a jammosa, le tette ‘e tennose, quelle più abbondanti ‘e toche toche, e l’apparato genitale maschile ‘e richignense. Verbi fondamentali della parlesia sono l’appunire e lo spunire, usati rispettivamente per evidenziare gli aspetti positivi e negativi della vita. Esempi: Appunisci Totò?, «Ti piace Totò?»; Me s’è spunita ‘a jola, «Mi è affondata la barca».
[incipit]

Trama:
Dietro una libreria che non aveva mai spostato, nel suo appartamento a Roma, De Crescenzo trova una porta nascosta, che dà in una stanza misteriosa, in cui il tempo sembra non passare mai.


Era da tantissimo che non leggevo De Crescenzo! C’è stato un periodo, quello del Liceo, credo, in cui ne ho letti diversi, mi piaceva davvero molto, poi, di punto in bianco, mi sono fermata. E ora mi accorgo che mi è mancato molto, e vorrei leggere altri suoi libri!!!
Che poi per la verità questo libro non m’è piaciuto proprio tantissimo, ne ha scritti di migliori, e si è anche un po’ ripetuto, cioè ho trovato concetti ed episodi che ricordavo per aver letto in altri suoi libri. Però ha sempre un modo di scrivere molto piacevole, e molto divertente! Mi chiedo però quanto ci sia di vero in questa sorta di autobiografia… non dico tanto per quel che riguarda le sue relazioni, ma per esempio i vari aneddoti con personaggi reali, come Enrico De Nicola, Totò o Bud Spencer.
Comunque, come primo mese della sfida dei consigli di lettura sono capitata veramente bene, mi è piaciuto molto ritrovare questo vecchio amico che tanto mi aveva affascinato coi suoi libri anni fa! :)

Qualcuno ha detto (forse io o forse sant’Agostino, adesso non ricordo) che il passato, il presente e il futuro non esistono. Il passato non esiste perché non è più, il futuro non esiste perché non è ancora, e il presente, in quanto separazione tra due cose che non esistono, non può esistere. Tutt’al più potrebbe esistere il presente del passato che è il ricordo, oppure il presente del futuro che è la speranza. Quello, invece, che proprio non ce la fa a esistere è il presente del presente. Certo è che qui non si fa in tempo a pensare a una cosa che sta accadendo che questa cosa è già accaduta. Hai voglia a dire «carpe diem», ma se il diem non si ferma un attimo come diavolo si fa a carpere, cioè ad «acchiappare»?

Ai nostri giorni un orologio atomico può sbagliare di un secondo ogni tre milioni di anni. Pazienza, dico io, vuol dire che chiederemo scusa per il ritardo.

Anche qui da noi c’è chi dice di averli visti [gli extraterrestri], ma credimi: il giorno in cui arrivassero sul serio li vedremmo tutti sul telegiornale delle ore 20. E’ impossibile, infatti, che un alieno, dopo un viaggio di milioni e milioni di anni, si faccia vedere per pochi secondi da un imbecille qualsiasi e poi se ne parta di nuovo.

Ai tempi di Cesare invece, dal momento che la vita media durava ventiquattro anni, non ci voleva niente a dire a una fanciulla: «Ti amerò per tutta la vita!». Quattro anni, o al massimo cinque, e si moriva insieme: l’una tra le braccia dell’altro.

Non posso stare tutto il giorno a leggere, oppure a vedere la televisione, o a sfogliare i giornali. Prima o poi dovrò pure pensare, ed è a quel punto che cominciano i guai.

Principe, c’a Madonna v’accumpagni
– Carmel’, ma seconodo te san Giuseppe non si scoccia che la Madonna mi accompagna tutte le sere?
La portiera del Politeama e Totò

Nella vita si può cambiare tutto: la moglie, l’amante, il domicilio, il centrosinistra con il centrodestra e viceversa, ma mai la squadra del cuore. Quella del calcio è forse l’unica passione umana che non conosce il tradimento. La nostra squadra può perdere, sprofondare in serie B, a volte anche n serie C, ma il vero tifoso la seguirà sempre e ovunque.

Il segnalibro è stato realizzato da Morgana.

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