Il colore della magia

di Terry Pratchett

Mondo Disco (Discworld)
La luce fantastica (The Light Fantastic) →
Scuotivento (Rincewind)
La luce fantastica (The Light Fantastic) →

Titolo: Il colore della magia
Serie: Mondo Disco (1) – Scuotivento (1)
Titolo originale: The Colour of Magic
Genere: fantasy
Autore: Terry Pratchett (sito ufficialeWikipedia)
Nazionalità: britannica
Anno prima pubblicazione: 1983
Ambientazione: Mondo Disco
Personaggi: Scuotivento, Duefiori, il Bagaglio
Casa Editrice: TEA
Traduzione: Natalia Callori
Pagine: 174
Link al libro: GOODREADSANOBII
inizio lettura: 15 giugno 2010
fine lettura: 16 giugno 2010


Era il Colore Reale, di cui tutti gli altri sono riflessi meramente parziali e slavati. Era l’ottarino, il colore della magia.

Scampato per miracolo all’incendio della città di Ankh-Morpork, il mago (più o meno) Scuotivento si trova, suo malgrado, a fare da guida a Duefiori, il primo turista del Mondo Disco.

Il segnalibro che ho usato durante la lettura è stato realizzato da ilaria, che me l’ha regalato in occasione dello scambio di Segnalibri@Tema di aprile (tema: CIBO) nel gruppo Readers Challenge.
L’ho scelto perché era così buffo, e mi metteva così tanta allegria, che mi pareva perfetto per un libro così!

Oh, finalmente ho letto anch’io Terry Pratchett!!! :D

Ad essere sincera, mi aspettavo forse qualcosa di più, però mi hanno detto in molti che questo primo libro del Mondo Disco non è il migliore! Di sicuro è molto divertente, e già adoro i due protagonisti, lo sfigato mago Scuotivento e il sempre ottimista Duefiori. Ma un po’ tutti i personaggi sono degni di nota, e in particolare mi sono piaciuti tanto la Morte (e se non sbaglio a questo personaggio Pratchett ha dedicato una serie tutta sua) e soprattutto la Signora, che mi ha affascinato molto coi suoi occhi verdi (proprio totalmente verdi, senza né pupilla né iride). Se non ho capito male è la Dea Fortuna, ma viene chiamata semplicemente la Signora, perché è l’unico dio che scompare se viene invocato il suo nome.

Le avventure (o disavventure) degli eroi di Pratchett sono più o meno quelle classiche del fantasy (a volte mi ricordavano un po’ anche il D&D!) solo che ovviamente in versione comica! :) E l’umorismo di Pratchett, di cui avevo avuto un piccolo assaggio nella prefazione de Il più grande uomo scimmia del Pleistocene, è proprio del tipo che piace a me!! XD

Mi ha colpito un particolare: mi pareva che la magia in questo libro fosse vista quasi come l’energia nucleare (i libri che, alla morte del mago che li possedeva, devono essere “smaltiti” in qualche modo altrimenti continuano a rilasciare incantesimi, la magia che irradia da un luogo dove sono stati effettuati potenti incantesimi per anni e anni e anni e anni…). Credevo fosse un’ipotesi mia un po’ campata in aria, ma poi ho letto la biografia di Pratchett è ho scoperto che per molto tempo ha lavorato nelle centrali nucleari… allora forse la mia non era stata poi un’idea così balzana!

Sfide

Un po’ di frasi

In un remoto scenario multidimensionale, in un piano astrale mai destinato a volare, le volute di foschia stellare ondeggiano e si dividono…
Guarda…
Viene A’Tuin la Grande Tartaruga, nuotando lenta nel golfo interstellare, le membra poderose ricoperte d’idrogeno ghiacciato, l’enorme carapace antico bucherellato da crateri di meteore. Con occhi grandi come il mare, incrostati dai reumi e dalla polvere di asteroidi, fissa la Destinazione.
[incipit]

Doveva essere la Morte. Nessun altro se ne andava in giro con le orbite vuote, e poi la falce sopra la spalla era un altro indizio sicuro.

Duefiori: Voi non capite! È tutta la vita che desidero vedere i draghi.
Scuotivento: Dall’interno?

Lui per primo lo ammetteva, era un vigliacco, un incompetente, un fallito e, in questo, nemmeno tanto bravo.

2 pensieri riguardo “Il colore della magia

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