Home » _gruppi di lettura_ » La Compagnia dell’Anello – LIBRO SECONDO, capitoli 4-6 La Compagnia dell’Anello – LIBRO SECONDO, capitoli 4-6 Pubblicato lunedì 18 Agosto 2008; 17:27mercoledì 19 Giugno 2013; 23:25 da PhoebesLascia un commento Pagina principale ← LIBRO SECONDO, capitoli 1-3 LIBRO SECONDO, capitoli 7-10 → Un viaggio nell’oscurità. Non ci sono alternative: bisogna passare attraverso Moria per superare le montagne. Non ricordavo proprio l’attacco dei lupi avvenuto prima di raggiungere i Cancelli! L’enigma della porta devo dire che mia ha deluso un po’: non so se è un problema di traduzione, se forse in originale il gioco di parole veniva meglio, ma la prima volta che l’ho letto ho immaginato subito quale fosse la soluzione! Il ponte di Khazad-dȗm. Ed eccoci all’avventura più brutta toccata ai nostri finora. Peggio degli spettri dei cumuli, peggio del Caradhras, peggio dei lupi. Perfino Legolas perde il suo solito aplomb elfico di fronte al Balrog. E Gandalf, pur avendolo battuto, soccombe. Straordinaria la sua ultima battuta: Fuggite, sciocchi! Lothlòrien. All’inizio di questo capitolo Aragorn apostrofa lo scomparso Gandalf con frasi sconsolate: «Quale speranza abbiamo ormai senza di te?». Ma subito dopo si rivolge alla Compagnia, conscio del suo nuovo ruolo di guida: «Dovremo fare a meno della speranza.». Mi ha fatto molta impressione questa frase. Sono stanchi, sfiduciati e abbattuti, hanno perso tutto, anche la speranza. Ma si prosegue, non si può neanche ipotizzare una resa! E finalmente giungiamo nella mitica Lothlòrien! E’ come trovarsi all’interno di un canto, dice Sam. E non abbiamo ancora incontrato la Dama! E’ una descrizione bellissima quella di Lothlòrien, per i colori, le costruzioni, gli alberi, ma soprattutto per l’atmosfera, quella di un luogo in cui le cose passate non sono ricordate, come a Gran Burrone, ma dove esse vivevano ancora. Quando all’inizio ho spiegato le ragioni per cui adoro questo libro, avevo detto che tra le altre cose che mi piace <Il Signore degli Anelli perché pur essendo ambientato in un mondo fantastico, parla anche del nostro. E in questa parte per esempio una frase di Haldir ha avuto il potere di farmi accomunare il nostro mondo alla Terra di Mezzo: Il mondo è davvero pieno di pericoli, e vi sono molti posti oscuri; ma si trovano ancora delle cose belle, e nonostante che l’amore sia comunque mescolato al dolore, esso cresce forse più forte. O almeno spero! Condividi: Fai clic per condividere su Facebook (Si apre in una nuova finestra) Facebook Fai clic per condividere su X (Si apre in una nuova finestra) X Fai clic qui per condividere su Tumblr (Si apre in una nuova finestra) Tumblr Fai clic qui per condividere su Pinterest (Si apre in una nuova finestra) Pinterest Fai clic qui per condividere su Pocket (Si apre in una nuova finestra) Pocket Fai clic per condividere su WhatsApp (Si apre in una nuova finestra) WhatsApp Fai clic per condividere su Telegram (Si apre in una nuova finestra) Telegram Fai clic per inviare un link a un amico via e-mail (Si apre in una nuova finestra) E-mail Fai clic qui per stampare (Si apre in una nuova finestra) Stampa Mi piace:Mi piace Caricamento... Correlati