Pagina principale – Commento su OF&NF
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Ci eravamo lasciati con la prospettiva di una gita, ma il capitolo 13 inizia col suo annullamento, perché il Colonnello Brandon deve correre a Londra. Quali saranno i suoi misteriosi affari? Mi spiace comunque che se ne sia andato! Anche se era una presenza direi quasi di sottofondo mi è mancato in questi capitoli!
Anche Willoughby se ne va, e la sua partenza getta Marianne nella disperazione! E lascia la madre e la sorella sempre più perplesse, perché non riescono a spiegarsi lo strano silenzio sul fidanzamento tra i due: tutto fa pensare che sia già avvenuto, ma allora perché non ne parlano?
Confesso di essermi un po’ stupita a riguardo, non riesco proprio a farmi andar giù che i costumi dell’epoca fossero talmente rigidi da impedire ad Elinor e alla signora Dashwood di risolvere il loro dubbio chiedendolo semplicemente a Marianne!
Messi un po’ da parte i sentimenti della sorella minore, abbiamo occasione di indagare un po’ su quelli di Elinor, infatti si presenta a Burton proprio Edward! Bellissima la scena dell’incontro con lui, con Marianne che gli corre incontro convinta che sia Willoughby, e la grande sorpresa, anche di noi lettori, nello scoprire che invece si tratta di Mr Ferrars! :) E mi è piaciuta anche la gioia di Marianne, nonostante la delusione ricevuta:
He was the only person in the world who could at that moment be forgiven for not being Willoughby.
(Era l’unica persona al mondo alla quale in quel momento si poteva perdonare di non essere Willoughby)
(Capitolo 16)
Purtroppo la visita di Edward non porta la gioia sperata, perché lui sembra distante e quasi imbarazzato, e va via assai presto. Qual è il motivo si questo strano comportamento? Lo scopriamo poco dopo, quando facciamo conoscenza di due nuove ospiti di Burton Park: le sorelle Steele. La minore, Lucy, rivela infatti ad Elinor di essere fidanza da 4 anni con Edward Ferrars! Povera, povera Elinor!!!! :(
E ovviamente in questo frangente si rende più manifesta che mai la differenza tra le due sorelle: Elinor ha saputo che tutti i suoi sogni di felicità sono infranti per sempre, eppure mantiene un atteggiamento composto, senza mostrare a nessuno, men che meno all’odiosa rivale, il suo turbamento e il suo dolore, mentre Marianne, che sta affrontando solo una separazione temporanea, è ancora depressa più che mai!
Bene, questa volta sono stata un po’ meno prolissa, allora posso prendermi un pochino di spazio per parlare di qualche personaggio più nel dettaglio.
Mrs. Jennings è protagonista spesso di scene divertenti, ma diventa sempre più insopportabile con la sua insistenza nel voler conoscere sempre ogni segreto! E la cosa peggiore (ma anche l’unica che la salva da una definitiva condanna) è che non lo fa con cattiveria, per lei è un divertimento ed è convinta che sia così per tutti, anche per le sue vittime!
Oltre alle Steel abbiamo conosciuto un altro paio di personaggi in questi capitoli: l’altra figlia della signora Jennings con il marito, ovvero i coniugi Palmer. E conoscendoli non si può fare a meno di pensare come siamo male assortiti i matrimoni delle sorelle Jennings: Mr Palmer, infatti, serio e sempre di cattivo umore, è sposato con Charlotte, esuberante e sempre sorridente, identica in questo alla madre, e al cognato sir John, che invece è sposato con la più calma e “musona” sorella!
Comunque, a parte questo… io i Palmer li adoro!!!!! Non mi dilungo a spiegare perché, basta guardare più in basso le citazioni dei brani in cui sono presenti anche loro! :)
Qui mi limito a postare una citazione che un po’ li riguarda, ma che a me interessa per quel che concerne Elinor.
The Palmers returned to Cleveland the next day, and the two families at Barton were again left to entertain each other. But this did not last long; Elinor had hardly got their last visitors out of her head, had hardly done wondering at Charlotte’s being so happy without a cause, at Mr. Palmer’s acting so simply, with good abilities, and at the strange unsuitableness which often existed between husband and wife, before Sir John’s and Mrs. Jennings’s active zeal in the cause of society, procured her some other new acquaintance to see and observe.
(I Palmer tornarono a Cleveland il giorno successivo, e le due famiglie di Barton si ritrovarono a doversi nuovamente intrattenere a vicenda. Ma la cosa non durò a lungo; Elinor si era a malapena tolta di mente gli ultimi ospiti, aveva a malapena smesso di meravigliarsi per la felicità immotivata di Charlotte, per il modo di agire così sciocco di Mr. Palmer, che pure aveva delle qualità, e per la strana incompatibilità che spesso esisteva tra moglie e marito, quando lo zelo sempre in attività di Sir John e Mrs. Jennings, le procurarono altre nuove conoscenze da incontrare e osservare.)
(Capitolo 21)
Appena letto questo brano non ho potuto fare ameno di pensare: indubbiamente Elinor è la rappresentazione di Jane! Questo interesse per i tipi umani, questo studio dei loro comportamenti accomuna le due donne, perché una fine psicologa come Jane ha di sicuro attinto al “materiale” che la circondava per creare personaggi così sapientemente caratterizzati!
Però proprio l’altro giorno ho scoperto che invece la maggior parte della gente, fin dalla prima pubblicazione di Sense and Sensibility, ha sempre paragonato Jane a Marianne, nel confronto con la più calma e riflessiva sorella Cassandra.
Un po’ di frasi
“I flatter myself,” replied Elinor, “that even under the disadvantage of better rooms and a broader staircase, you will hereafter find your own house as faultless as you now do this.”
“Mi illudo”, rispose Elinor, “che persino con gli svantaggi di stanze più belle e scale più ampie, in futuro troverete la vostra casa priva di difetti come ora fate con questa.”)
Willoughby ed Elinor (Capitolo 14)
(Capitolo 16)
Edward (Capitolo 17)
Margaret (Capitolo 17)
[Ah, Margaret, ti quoto ogni sillaba!!!!]
Elinor (Capitolo 17)
[La saggezza di questa donna non ha confini!! :)]
Sir John Middleton e la sua logica inoppugnabile! (Capitolo 18)
Mrs Dashwood (Capitolo 19)
“I did not know I contradicted any body in calling your mother ill-bred.”
“Aye, you may abuse me as you please,” said the good-natured old lady, “you have taken Charlotte off my hands, and cannot give her back again. So there I have the whip hand of you.”
Charlotte laughed heartily to think that her husband could not get rid of her; and exultingly said, she did not care how cross he was to her, as they must live together. It was impossible for any one to be more thoroughly good-natured, or more determined to be happy than Mrs. Palmer. The studied indifference, insolence, and discontent of her husband gave her no pain; and when he scolded or abused her, she was highly diverted.
“Mr. Palmer is so droll!” said she, in a whisper, to Elinor. “He is always out of humour.”
“Non sapevo di aver contraddetto qualcuno chiamando maleducata tua madre.”
“Ma sì, potete offendermi quanto volete”, disse bonariamente la vecchia signora, “Avete preso Charlotte dalle mie braccia, e non potete restituirla. Perciò il coltello dalla parte del manico ce l’ho io.”
Charlotte rise di cuore al pensiero che il marito non avrebbe potuto liberarsi di lei, e disse, esultante, che non le importava che con lei fosse bisbetico, visto che dovevano per forza vivere insieme. Era impossibile per chiunque essere più socievole, o più determinata a essere contenta, di Mrs. Palmer. La studiata indifferenza, l’insolenza e il malumore del marito non le arrecavano nessuna pena; e quando la rimproverava o la offendeva, si divertiva un mondo.
“Mr. Palmer è così buffo!” disse, sussurrandolo a Elinor. “È sempre di cattivo umore.”
(Capitolo 20)
(Capitolo 21)
[No, io questa donna la amo!!! :D]
Lo sto leggendo anche io ma in italiano perchè lo avevo comprato a un mercatino a pochi euro…ne parleremo a fine lettura! Cmq al momento Sir John è il personaggio che mi fa più spisciare! (tanto per essere fine!) :-D
Davvero? Più dei Palmer? ;)
Attendo allora il tuo commento a fine lettura!