Sense and Sensibility – Capitoli 37-fine


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Marianne, who had the knack of finding her way in every house to the library, however it might be avoided by the family in general, soon procured herself a book.

Marianne, che aveva il talento di scovare in ogni casa la direzione per la biblioteca, anche quando era trascurata dall’intera famiglia, si procurò ben presto un libro.

(Capitolo 42)

ATTENZIONE SPOILER!
Gli spoiler (anticipazioni sulla trama) non sono segnalati in alcun modo, poiché occupavano gran parte del commento.
Leggete a vostro rischio e pericolo!

Ed ecco che anche le magagne di Edward sono venute fuori! Povera Elinor, in questi capitoli ne passa veramente di tutti i colori!

Ma non voglio concentrarmi subito sulle protagoniste, prima vorrei un attimo fermare l’attenzione su un altro personaggio, Mrs Jennings. In questi capitoli mi è piaciuta più che mai! Innanzi tutto è da lei che veniamo a sapere della rivelazione del fidanzamento di Edward, con un racconto estremamente dettagliato in cui ci sa dire pure cosa stavano facendo Fanny e il marito quando l’hanno saputo! :) Poi alcune sue uscite sono state veramente da applauso, perché non si è fatta problemi nel parlare male dei Dashwood (John e Fanny) anche di fronte ad Elinor:

I have no pity for either of them. I have no notion of people’s making such a to-do about money and greatness.

Non provo alcuna pena per nessuna delle due. Non ho mai conosciuto persone che si diano tanto da fare per soldi e manie di grandezza. (Capitolo 37)

Qui la signora Jennings sta parlando di Fanny e di sua madre, ma non risparmia neanche John dicendogli proprio in faccia quello che pensa! Un grande urrà per lei, anche se in quel momento stava difendendo l’unione tra Edward e Lucy!

Spassosissima poi quando origlia il dialogo tra Elinor e il Colonnello Brandon fraintendendolo del tutto! Molto tenera comunque nel suo desiderio di accasare al meglio le due ragazze! :)

Ma anche in altre questioni l’ho potuta molto apprezzare, per esempio nella sua sincera preoccupazione per Marianne quando si ammala a casa dei Palmer. Ok che era stra-pessimista, già convinta fin da subito che la ragazza non ce l’avrebbe fatta, ma comunque si rifiuta di lasciarla e si prodiga in aiuto suo e di Elinor, tanto che la stessa Marianne dovrà poi ricredersi sul suo severo giudizio nei suoi confronti! :)

Veniamo ora ad Elinor: nel capitolo 37 finalmente possiamo leggere il suo sfogo!! Finalmente può tirare fuori tutto quello che si è tenuta dentro in questi quattro mesi, da quando Lucy le aveva rivelato del fidanzamento! Viene così finalmente alla luce quanta passione nasconda la “ragionevole” Elinor! :)

Povera ragazza, prende su di sé tutto il peso dell’educazione, sforzandosi di fare quelle visite di cortesia e dire quelle parole di circostanza che le regole della buona società impongono, anche se sono cose che proprio non vorrebbe fare (e si deve pure sentir dire che adesso la signora Ferrars preferirebbe lei a Lucy perché è il “male minore”!), e tutto questo senza nessun supporto! Però devo ammettere che io sono dalla parte di Marianne e Mrs Jennings, che hanno il coraggio di fregarsene di certe cose! :) Però Elinor ha il pregio di voler essere gentile, senza però risultare ipocrita: adorabili per esempio i i suoi silenzi, così loquaci!!! :)

Nel capitolo 44 rispunta fuori un personaggio che credevo non avremmo più rivisto (ok, trattandosi di una rilettura lo sapevo, in realtà, ma ricordo bene che la prima volta il suo ritorno mi stupì parecchio!). Sto parlando di Willoughby. Il gaglioffo viene per scusarsi, ma si comporta in maniera molto prepotente. Elinor rimane colpita dal suo discorso, e prova pena per lui, ma io sinceramente non riesco proprio a dispiacermi! Ha avuto quello che si è non solo meritato, ma ha anche costruito con le sue stesse mani! Viene proprio da dire che la povera Eliza è stata la salvezza di Marianne, altrimenti quest’ultima si sarebbe legata ad un uomo meschino forse senza avere l’occasione di scoprirlo, perché se non fosse successo il fattaccio di Eliza, Willoughby probabilmente non avrebbe avuto modo di rivelare il suo vero carattere. Io proprio non riesco a scusarlo, e tra l’altro il paragone con Edward è inevitabile, perché anche lui è stato posto di fronte ai propri doveri, e ha accettato un destino meschino sotto tutti i punti di vista per non venire meno alla parola data!<

E parliamo un po’ allora anche di Edward!!! Incredibile come il momento in cui rivela che Lucy ha sposato non lui ma suo fratello mi abbia emozionato anche se ovviamente lo ricordavo bene, e lo stavo aspettando con ansia ormai da un po’!! Che bella scena, con le Dashwood sconvolte e lui che per il nervosismo si mette a tagliuzzare la custodia delle forbici!!! :)

E così finalmente i due coronano il loro sogno d’amore, quando ormai sembrava proprio che non ci fosse più alcuna speranza! :D

Diversa la sorte di Marianne. Il suo primo amore, Willoughby, è del tutto fuori discussione, e lo riconosce lei stessa quando guarisce. Le sue riflessioni mi hanno stupita: la malattia l’ha davvero cambiata! Sono stata soprattutto contenta della sua serenità nel parlare di Willoughby.

Parlando di Marianne non si può fare a meno di parlare anche del Colonnello Brandon.

A three weeks’ residence at Delaford, where, in his evening hours at least, he had little to do but to calculate the disproportion between thirty-six and seventeen, brought him to Barton in a temper of mind which needed all the improvement in Marianne’s looks, all the kindness of her welcome, and all the encouragement of her mother’s language, to make it cheerful. Among such friends, however, and such flattery, he did revive. No rumour of Lucy’s marriage had yet reached him; – he knew nothing of what had passed; and the first hours of his visit were consequently spent in hearing and in wondering.

Le tre settimane passate a Delaford, dove, almeno durante le sue serate, aveva avuto ben poco da fare se non calcolare la sproporzione fra trentasei e diciassette, lo portarono a Barton in uno stato d’animo che aveva bisogno di tutto il miglioramento nell’aspetto di Marianne, di tutta la gentilezza della sua accoglienza, e di tutto l’incoraggiamento delle parole della madre, per renderlo allegro. In mezzo a quegli amici, però, e con tali lusinghe, si rianimò. Nessuna voce sul matrimonio di Lucy l’aveva raggiunto; non sapeva nulla di quello che era successo; e le prime ore della sua visita le passò quindi ad ascoltare e a meravigliarsi. (Capitolo 49)

Mi è piaciuto molto questo brano che ha reintrodotto questo personaggio quando per un po’, presi dalla gioia di quanto era successo a Elinor ed Edward, l’avevamo accantonato! Carinissima l’immagine del povero Colonnello che passa il tempo a calcolare la differenza d’età tra 36 e 17! E, bè, a dire la verità la differenza è davvero tanta (19 anni!)! Oggi come oggi lo considererei un po’ pedofilo il Colonnello, senza dubbio! Però a quel tempo l’età di Marianne era quella più adatta per sposarsi, ed era piuttosto frequente che il marito fosse più vecchio… insomma, penso e spero che non fosse poi così strano! ;)

Nel capitolo 50 ho incontrato per la prima volta un “argomento” che mi ha dato un po’ fastidio: non mi è piaciuto tanto il fatto che Marianne venisse considerata un po’ da tutti come un “premio” per il Colonnello. Ovviamente Elinor e sua madre erano anche convinte che il Colonnello fosse l’uomo giusto per lei, e che sarebbe stata felice con lui, però il modo in cui ne parlano è un po’ avvilente:

They each felt his [colonel’s] sorrows, and their own obligations, and Marianne, by general consent, was to be the reward of all.

Conoscevano entrambi le sofferenze del colonnello, e i loro obblighi verso di lui, e Marianne, per opinione unanime, doveva essere la ricompensa di tutto. (Capitolo 50)

Per fortuna è durata poco, perché poco dopo Austen fa una descrizione di Marianne che sinceramente non ricordavo, e non so perché visto che la trovo meravigliosa!

Marianne Dashwood was born to an extraordinary fate. She was born to discover the falsehood of her own opinions, and to counteract, by her conduct, her most favourite maxims. She was born to overcome an affection formed so late in life as at seventeen, and with no sentiment superior to strong esteem and lively friendship, voluntarily to give her hand to another! – and that other, a man who had suffered no less than herself under the event of a former attachment, whom, two years before, she had considered too old to be married, – and who still sought the constitutional safe-guard of a flannel waistcoat!

Marianne Dashwood era nata con un destino straordinario. Era nata per scoprire la falsità delle proprie opinioni, e per contraddire, con la sua condotta, le sue massime favorite. Era nata per superare un affetto nato a un’età così avanzata come i diciassette anni, e con nessun sentimento superiore a una profonda stima e a una viva amicizia, per concedere volontariamente la sua mano a un altro! e quale altro, un uomo che aveva sofferto non meno di lei per un amore precedente, che solo due anni prima aveva considerato troppo vecchio per sposarsi, e che ancora aveva bisogno della salutare protezione di un panciotto di flanella! (Capitolo 50)

La menzione del panciotto di flanella alla fine è stata la ciliegina sulla torta! :D

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Un po’ di frasi

“Get it all out of her, my dear. She will tell you any thing if you ask. You see I cannot leave Mrs. Clarke.”
It was lucky, however, for Mrs. Jennings’s curiosity and Elinor’s too, that she would tell any thing without being asked, for nothing would otherwise have been learnt.
“Tiratele fuori tutto, mia cara. Vi dirà qualsiasi cosa le chiediate. Vedete che non posso lasciare Mrs. Clarke.”
Fu una fortuna, comunque, per la curiosità di Mrs. Jennings e anche per quella di Elinor, che lei fosse disposta a dire tutto senza essere interrogata, perché altrimenti non si sarebbe saputo nulla.
(Capitolo 38)

Elinor: How! Have you been repeating to me what you only learnt yourself by listening at the door? I am sorry I did not know it before; for I certainly would not have suffered you to give me particulars of a conversation which you ought not to have known yourself. How could you behave so unfairly by your sister?
Miss Steele: Oh, la! there is nothing in that. I only stood at the door, and heard what I could. And I am sure Lucy would have done just the same by me; for a year or two back, when Martha Sharpe and I had so many secrets together, she never made any bones of hiding in a closet, or behind a chimney-board, on purpose to hear what we said.
Elinor: “Come! Mi avete raccontato ciò che avete sentito origliando alla porta? Mi dispiace di non averlo saputo prima, altrimenti non vi avrei permesso di fornirmi i particolari di una conversazione che voi stessa non dovevate conoscere. Come avete potuto comportarvi in modo così scorretto con vostra sorella?
Miss Steele: Oh, insomma! in questo non c’è nulla di male. Sono solo rimasta dietro la porta, e ho sentito quello che ho potuto. E sono sicura che Lucy avrebbe fatto lo stesso con me; perché un anno o due fa, quando Martha Sharpe e io avevamo un sacco di segreti, lei non s’è fatta scrupolo di nascondersi in un ripostiglio, o dietro al paravento del camino, allo scopo di sentire quello che dicevamo.
(Capitolo 38)

…for though a very few hours spent in the hard labour of incessant talking will dispatch more subjects than can really be in common between any two rational creatures, yet with lovers it is different. Between them no subject is finished, no communication is even made, till it has been made at least twenty times over.
…poiché sebbene sarebbe bastata appena qualche ora di dura fatica per smaltire più argomenti di quanti se ne possano trovare in comune tra due creature raziocinanti, per gli innamorati è diverso. Tra di loro nessun argomento si esaurisce, nessuna comunicazione è mai conclusa, fino a quando non se ne è parlato almeno venti volte.
(Capitolo 49)

I am grown neither humble nor penitent by what has passed. – I am grown very happy; but that would not interest.
Non sono diventato né umile né pentito per quello che è successo. Sono diventato molto felice; ma questo non ha importanza.
Edward
(Capitolo 49)

After a proper resistance on the part of Mrs. Ferrars, just so violent and so steady as to preserve her from that reproach which she always seemed fearful of incurring, the reproach of being too amiable, Edward was admitted to her presence, and pronounced to be again her son.
Her family had of late been exceedingly fluctuating.
Dopo un’appropriata resistenza da parte di Mrs. Ferrars, violenta e ferma quanto bastava per preservarla da quell’onta nella quale sembrava aver sempre paura di incorrere, l’onta di essere troppo amabile, Edward fu ammesso alla sua presenza, e proclamato di nuovo suo figlio.
La famiglia della signora era stata di recente assai fluttuante.
(Capitolo 50)

Between Barton and Delaford, there was that constant communication which strong family affection would naturally dictate; – and among the merits and the happiness of Elinor and Marianne, let it not be ranked as the least considerable, that though sisters, and living almost within sight of each other, they could live without disagreement between themselves, or producing coolness between their husbands.
Tra Barton e Delaford ci fu quella costante comunicazione dettata in modo naturale dal forte affetto familiare; e tra i meriti e i motivi di gioia di Elinor e Marianne, non dev’essere considerato come il meno importante che, sebbene sorelle, e vivendo quasi l’una sotto gli occhi dell’altra, riuscirono a vivere senza screzi, e senza provocare freddezza tra i loro mariti.
[explicit]

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