Io sono il fantasma

.e tu manco da morta mi fai stare cuièta.

di Ciro Scotto Di Minico

Titolo: Io sono il fantasma
Sottotitolo: .e tu manco da morta mi fai stare cuièta.
Genere: fantasy, humor
Autore: Ciro Scotto Di Minico
Nazionalità: italiana
Anno prima pubblicazione: 2013
Ambientazione: Napoli, giorni nostri
Personaggi: Rosaria Esposito detta Rosa, Maria Luisa Andria detta Marlin, Milo Grossino detto Migrò, Cosimo Andreassi, Luciana Lanese in arte Lilli
Casa Editrice: Edizioni Eracle
Copertina: Emiliano Radice
Pagine: 204
Provenienza: CATENA su anobii
Link al libro: FACEBOOKIN LETTURAANOBIIGOODREADSCATENABOOKTRAILER
inizio lettura: 5 febbraio 2014
fine lettura: 7 febbraio 2014



Mi sa che devo chiedere aiuto a Marlin.
E’ l’unica che mi può aiutare. E poi ormai è convinta che io sia ancora in giro, quindi non le verrà un colpo quando cercherò di contattarla.
Contattarla?
E come?
Con una seduta spiritica?
Ma no… FACEBOOK!

(Pagina 135)

Dopo Un vampiro a Napoli Ciro Scotto Di Minico torna con un altro dei “mostri che non fanno paura a nessuno”: questa volta un fantasma. Scenario: sempre Napoli, ovviamente!

Rose è stata appena uccisa, ma si è abituata presto alla sua nuova situazione di fantasma. Anzi, per certi versi riesce anche a godersi i vantaggi di questa sua nuova situazione (tipo un corpo da favola e la capacità di spostarsi con il pensiero), ma ovviamente non può fare a meno di domandarsi: chi l’ha uccisa? E perché?

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Tempo fa, sbirciando la le catene di lettura su aNobii, mi ero incuriosita riguardo ad un romanzo dal titolo Un vampiro a Napoli. L’ho richiesto, letto, e apprezzato molto, davvero carino e divertente! Quando ho saputo che l’autore aveva scritto un altro romanzo, sullo stesso tema, ma stavolta con un fantasma, mi sono subito iscritta alla catena. Peccato però che questo secondo romanzo non mi sia piaciuto come il primo!

La trama non è male: Rose è stata uccisa ed è diventata un fantasma, e si mette ad indagare sulla propria morte. Già letto, ma comunque interessante. L’ambientazione è la Napoli dei giorni nostri, con esplosioni in dialetto dei vari personaggi (perché certe cose in italiano proprio non hanno lo stesso effetto!), qualche accenno alla camorra, e tanto, tanto Facebook! E questa è forse una delle cose che meno mi è piaciuta del libro. Ok, vedere un fantasma che tenta di contattare i vivi tramite un computer è stato piuttosto divertente, e indubbiamente le speculazioni di Rose e Marlin sui significati di ogni singola parola del pianista sono estremamente vere… solo che mi irritano da morire! Lo so che la stragrande maggioranza delle donne, ma forse di tutte le persone in generale, si comporta così quando sono in gioco i sentimenti, in particolare in correlazione coi social network, ma io personalmente lo trovo un comportamento assurdo e irritante, oltre che autolesionista! Per non parlare poi della condanna di Facebook che ho trovato un po’ banale e ipocrita (considerato che poi Rose continua a servirsene molto).

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Ma forse la verità è che qusto romanzo non mi ha divertito e sorpreso come il precedente, e quindi ne sono rimasta, fondamentalmente, delusa. Lo stile mi è parso meno incisivo (ma forse, semplicemente, non era più una novità per me) e la storia meno coinvolgente.

La copertina è bella e il titolo indubbiamente accattivante, o meglio, lo è soprattutto il sottotitolo.

Commento generale.

Il segnalibro che ho usato durante la lettura è stato realizzato da mitica88, che me l’ha regalato in occasione dello scambio di Segnalibri@Tema di febbraio 2010 (tema: febbraio) nel gruppo Readers Challenge; l’ho scelto perché è dedicato al mese di febbraio (nello specifico, a San Valentino).

Un romanzo carino, ma che soffre nell’inevitabile (almeno per me) confronto col precedente dello stesso autore, che mi era piaciuto molto di più. Io sono il fantasma è meno sorprendente di Un vampiro a Napoli, meno incisivo, meno interessante la situazione del protagonista, soprattutto meno divertente nel complesso. Sono comunque molto curiosa riguardo al prossimo romanzo di Scotto Di Minico, che (leggo nel risvolto di copertina) avrà per protagonista un lupo mannaro!

Grazie a…

QUESTA catena di lettura che mi ha permesso di leggere questo libro.

Sfide

Mini recensione in 3 parole

Fantasma troppo facebookizzato

Un po’ di frasi

Allora, che ore sono?
Se l’orologio di questo campanile va bene, sono le otto.
Quindi sono esattamente dodici ore che ci penso.
[incipit]

In un certo senso l’utilizzo di internet ai fini “sentimentali” può definirsi come uno stato di morte apparente. Tu pensi di vivere una vita, credi addirittura d’interagire con il mondo ed invece sei solo prigioniera di una virtualità priva di consistenza, ti stai solo lasciando andare al vuoto spinto; insomma ti stai facendo una grande pippa mentale.
Rose
(Pagina 6)

Distolgo lo sguardo dalla mia famiglia. Nonostante io sia un fantasma, il dolore che provo in questo momento mi sembra tanto umano.
(Pagina 63)

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