Momo

ovvero
L’arcana storia dei ladri di tempo e della bambina che restituì agli uomini il tempo trafugato


di Michael Ende

Titolo: Momo
Sottotitolo: L’arcana storia dei ladri di tempo e della bambina che restituì agli uomini il tempo trafugato
Titolo originale: Momo
Genere: fantasy, ragazzi
Autore: Michael Ende (sito ufficialeWikipedia)
Nazionalità: tedesca
Prima pubblicazione: 1973
Ambientazione: una grande città non meglio specificata, giorni nostri
Personaggi: Momo, Signori Grigi, Cassiopea, Mastro Hora, Beppe Spazzino, Gigi Cicerone
Casa Editrice: Longanesi
Traduzione: Daria Angeleri
Copertina: Floriana Sangiorgi
Pagine: 246
ISBN: 88-304-0107-2
Provenienza: bancarella dell’usato, 22 luglio 2010
Link al libro: SITO UFFICIALEIN LETTURAGOODREADSANOBII
inizio lettura: 5 novembre 2019
fine lettura: 12 novembre 2019


Esiste un grande eppur quotidiano mistero. Tutti gli uomini ne partecipano ma pochissimi si fermano a rifletterci. Quasi tutti si limitano a prenderlo come viene e non se ne meravigliano affatto. Questo mistero è il Tempo.

(Pagina 55)

La piccola Momo vive tra le rovine di un antico anfiteatro, dove passa le giornate giocando e facendo stare bene gli altri grazie al suo “magico” potere: Momo ha una straordinaria capacità di ascoltare. Questo suo dono la mette sulla strada dei malvagi Signori Grigi che ingannano gli uomini per rubare loro il tempo.

Che bella la sfida dei consigli di lettura che mi dà finalmente il per leggere libri che da tempo erano in attesa sullo scaffale, come questo qui, che si è rivelato (prevedibilmente, comunque!) proprio una bella lettura!

Momo by Gigei

La trama all’inizio è come fatta di tanti racconti separati: Momo conosce nuovi amici, si sistema nella nuova “casa”, Gigi inventa storie fantastiche, i bambini giocando vivono un’avventura meravigliosa. Poi compaiono i Signori Grigi, e allora la storia diventa più uniforme, ed è quella specificata nel sottotitolo. Questi esseri infatti rubano il tempo agli uomini, e li ingannano devo dire con argomenti molto convincenti perché tutto il discorso del tempo “sprecato” durante la vita mette parecchia ansia! Lavoriamo, mangiamo, dormiamo, siamo bloccati nel traffico, facciamo la spesa, aspettiamo in fila, insomma se uno davvero si mettesse a contare il totale delle ore “sprecate” probabilmente verrebbe fuori un numero spaventoso! Infatti l’ambientazione non è precisata, sappiamo di essere in una grande città ma non ci vengono dati elementi per capire quale, e potrebbe essere quindi una qualsiasi città di una qualsiasi nazione e, soprattutto, di un qualsiasi momento dell’era moderna. Questo ce lo conferma anche l’epilogo che ho trovato proprio un’idea fantastica: l’autore ci dice che questa storia gli è stata raccontata da un tizio che ha incontrato in treno (che dalla descrizione deve essere Mastro Hora) che gliel’ha raccontata come se fosse già accaduta, ma spiega poi avrei potuto raccontargliela come se dovesse accadere in futuro, e sembra proprio che siamo nel periodo giusto visto che la vita frenetica che conduciamo oggi, con tutti i tentativi di risparmiare il tempo che invece ce lo fanno perdere, sembra il terreno ideale per la comparsa dei Signori Grigi!.

Momo Pocket by verreaux

Sapevo poco di questa storia prima di iniziare a leggerla, e i personaggi sono forse la cosa che mi ha sorpreso di più. Non so cosa mi aspettassi, ma li ho trovati più interessanti di quel che prevedevo. Momo è una bambina abituata a stare da sola e a cavarsela, che come tutti i bambini ama giocare e stare con gli amici, ma ha una particolarità, un grande dono: lei sa ascoltare. Sa ascoltare così bene che ad un certo punto tra le persone che la conoscono diventa proverbiale il consiglio Va’ da Momo, che ti passa!. Per qualsiasi problema, andare da Momo è la soluzione, perché lei ascolta, e le persone parlano, lei non dice nulla, eppure vanno via da lei sentendosi meglio. Il libro in un paio di occasioni ci dà a intendere che questa capacità di Momo è effettivamente un po’ soprannaturale, ma la cosa bella per me è che non lo sembra, sembra qualcosa che potremmo fare tutti, ed è un bel messaggio, sopratutto per i bambini, che si possa avere un “superpotere” solo disponendosi favorevolmente all’ascolto degli altri.

Anche i Signori Grigi, gli antagonisti di questa storia, mi hanno stupito. Innanzitutto non sono persone ma entità particolari (Mastro Hora ci spiega che si sono formati quando gli uomini hanno dato loro questa possibilità cominciando a preoccuparsi del tempo), sono tutti uguali e, come dice il nome, grigi in tutto e per tutto, anche per esempio nel tono di voce, però poi scopriamo che hanno emozioni e personalità diverse. Devo dire che in certi momenti mi hanno fatto anche un po’ pena! È vero che volevano rubare tutto il tempo degli uomini, ma solo perché senza avrebbero smesso di esistere!

Il segnalibro che ho usato durante la lettura è di Byeol, l’ho preso a Lucca l’anno scorso. Mostra l’incantevole Creamy, uno dei miei cartoni preferiti da bambina!

Commento generale.

Momo mi è piaciuto davvero molto. Se all’inizio, quando la storia sembrava fatta solo di episodi, lo trovavo interessante e divertente, quando poi la storyline si fissa sul furto del tempo non riuscivo a smettere di leggere! È emozionante, divertente, offre spunti di riflessione e critiche alla società senza diventare moraleggiante. È corredato di bellissime illustrazioni che a volte mostrano una scena o un personaggio, a volte fanno solo da abbellimento alla pagina, ma sempre molto piacevoli. Inoltre è un libro ancora molto attuale, anzi, direi che Ende ha avuto non poca lungimiranza perché sembra più attuale adesso che quarantasei anni fa.

Una lettura bellissima!

Copertina e titolo

La copia che possiedo di questo romanzo l’ho comprata su una bancarella dell’usato. Se escludiamo il fatto che ha la sovraccoperta, è proprio una bella edizione, con un sapore un po’ vintage che per me impreziosisce il tutto. La copertina è bellina, con la nostra Momo al centro di un quadrante senza lancette. Il titolo è semplice, corto, buffo, e che sicuramente invoglia alla lettura!

Momento più…

…così così: Mastro Hora propone a Momo un indovinello, ma sarebbe stato più difficile indovinarlo se non fosse stato scontato che doveva avere a che fare con il tempo!

Mini recensione

Il prezioso tempo di ascoltare

Sfide

Un po’ di frasi

Lontano lontano nel tempo, quando gli uomini si esprimevano con lingue tanto diverse da quelle attuali, già esistevano, sulle terre di clima caldo, grandi e magnifiche città. Là si ergevano gli alti palazzi di re e imperatori, là si intersecavano larghe strade, vie anguste e vicoli tortuosi. Là s’innalzavano i mirabili templi adorni di statuine d’oro e marmo dedicate agli dei, là stavano sia i mercati dai molti colori dove si offrivano le merci di tutti i paesi conosciuti, sia le vaste armoniose piazze dove le genti convenivano per discutere sulle novità, per pronunziare discorsi o per stare ad ascoltarli. E, soprattutto, là si trovavano i grandi teatri.
[incipit]

E mentre gli spettatori erano intenti ad ascoltare le vicende tristi o comiche rappresentati sulla scena, li prendeva la sensazione inesplicabile che quella finzione di vita fosse più vera della loro propria realtà quotidiana.
(Pagina 10)

A sera, talvolta, quando i suoi amici se n’erano tornati a casa, sedeva a lungo, immobile e sola, nel gran cerchio di pietra dell’antico teatro, cui sovrastava la volta del cielo scintillante di stelle, con l’orecchio teso ad ascoltare l’immensità del silenzio.
Era come se fosse al centro di un grande orecchio a captare il suono di un universo di stelle. E dall’infinito le giungeva una sommessa e pur possente musica che le accarezzava l’anima.
(Pagine 22-23)

Come voi avete occhi per vedere la luce, e orecchi per sentire i suoni, così avete un cuore per percepire il tempo. E tutto il tempo che il cuore non percepisce è perduto.
Mastro Hora
(Pagine 147-148)

Quanto di più pericoloso può capitare nella vita sono i sogni che si realizzano. O, almeno, come è successo a me. Non mi è rimasto niente da sognare.
Gigi
(Pagina 191)

Gli uomini sono superflui già da tempo. Loro stessi hanno portato il mondo a un punto tale che non c’è più posto per l’umanità.
Un Signore Grigio
(Pagina 208)

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2 pensieri riguardo “Momo

  1. Bellissimo commento!
    Mi ricordo di questo libro, mi ha accompagnato, per così dire, parallelamente per tutta l’infanzia. Lo ricordo, infatti, sullo scaffale dei libri di mia cugina, con la quale sono cresciuta insieme; non so perché non gliel’ho mai chiesto n prestito, probabilmente perché, dopo La storia infinita , ero certa che questo non potesse essere all’altezza, che sarei rimasta delusa……solo oggi, grazie a te, scopro quanto ho avuto torto !
    Un caro saluto :-)

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