L’Allegria


di Giuseppe Ungaretti



M’illumino
d’immenso

MATTINA, Santa Maria La Longa il 26 gennaio 1917

Nel 2024 ho deciso di provare a leggere un po’ di poesia, e direi che ho iniziato col botto.

Shipwrecked di umbatman
Il primitivo titolo, strano, dicono, era Allegria di Naufragi. Strano se tutto non fosse naufragio, se tutto non fosse travolto, soffocato, consumato dal tempo.

Questo è l’inizio della prefazione dell’autore a questa raccolta, che contiene poesie scritte negli anni 10 del secolo scorso. La raccolta è divisa in sei parti:

  • L’Allegria (1914–1919)
  • Ultime (Milano 1914–1915)
  • Il porto sepolto
  • Naufragi
  • Girovago
  • Prime (Parigi-Milano 1919)

Mi è piaciuta molto questa attenzione ai luoghi e alle date, specie perché mi hanno permesso di capire che molte poesie sono state scritte durante la Grande Guerra. In più erano anche in ordine cronologico, altra cosa che ho molto apprezzato perché mi ha fatto sentire come se stessi seguendo lo stesso percorso emotivo di Ungaretti. Purtroppo poi da “Naufragi” in poi non sono più in ordine temporale, e soprattutto (leviamoci subito il pensiero!) verso la fine ci sono dei componimenti decisamente più lunghi che credo siano comunque poesie ma non lo sembrano e proprio non mi sono piaciuti.

Si sta come / d’autunno / sugli alberi / le foglie. di frank28883

Con la poesia ho un rapporto complicato: preferisco la prosa, ma non mi lascia indifferente, per cui ogni tanto riprovo a leggere qualcosa in versi. In questo libro ha aiutato molto che le poesie fossero tutte molto brevi (e molto belle), però nonostante questo non riuscivo a leggerne tante di seguito perché dopo un po’ mi sembrava di non capirci più niente.

Ogni tanto poi c’era qualche componimento che conoscevo: oltre alle più famose, tipo Mattina o Soldati (che sono il motivo per cui ho scelto questa raccolta) ho ritrovato la poesia Natale che era su qualche mio libro di scuola, credo, e non ricordavo assolutamente fosse di Ungaretti.

Bellissimi versi, però ho spesso pensato che sarebbe stata utile una spiegazione, come a scuola: purtroppo ne ho sentito un po’ la mancanza perché alcune poesie non so se le ho interpretate bene, o altre non le ho proprio capite. Potevo attrezzarmi in qualche modo ma sono troppo pigra per mettermi a cercare, quindi mi sono limitata ad apprezzarne la bellezza anche se a volte magari non ci capivo molto.

Giuseppe Ungaretti in divisa da allievo ufficiale al 19° reggimento di fanteria

Commento generale.

Non ho sempre un buon rapporto con le poesie, quindi ha aiutato molto nella lettura di questa raccolta che per la maggior parte i componimenti fossero molto brevi (e comunque quelli più corti erano di gran lunga i più belli!). Ho sofferto ogni tanto l’assenza di una spiegazione, ma per fortuna spesso non ce n’era bisogno, nel senso che pure non capendo le poesie ho potuto comunque apprezzare la bellezza delle parole e le sensazioni che trasmettevano.

Come primo ri-aproccio alla poesia (per l’omonima sfida) è stato sicuramente soddisfacente!

Copertina e titolo

La copertina della mia edizione, vabbè, è senza immagine, non saprei neanche cosa commentare. Il titolo è particolare, specie considerato che la maggior parte delle poesie è tutt’altro che allegra, però devo dire che “Allegria di Naufragi” l’avrei trovato più accattivante, non so perché poi ufficialmente è stato cambiato.

Mini recensione

M’illumino
d’immenso

M’illumino d’immenso… I light up the immense… di f a b b i

Titolo: L’allegria
Genere: poesia
Autore: Giuseppe Ungaretti (Wikipedia)
Nazionalità: italiana
Prima pubblicazione: 1919
Ambientazione: prevalentemente Italia, 1914-1919
Casa Editrice: Mondadori
Copertina: Laboratorio Ebook Mondadori
Pagine: 121
ISBN: 9788852018961
ASIN : B005SZ7RQW
Provenienza: comprato online, 23 dicembre 2023
Link al libro: IN LETTURAGOODREADSANOBII
inizio lettura: 1 gennaio 2024
fine lettura: 16 gennaio 2024

Sfide

Un po’ di frasi

CASA MIA
Sorpresa
dopo tanto
d’un amore
Credevo di averlo sparpagliato
per il mondo

E non sapeva
sciogliere
il canto
del suo abbandono
da IN MEMORIA

IL PORTO SEPOLTO
Mariano il 29 giugno 1916
Vi arriva il poeta
e poi torna alla luce con i suoi
canti
e li disperde
Di questa poesia
mi resta
quel nulla
d’inesauribile segreto

Non sono mai stato
tanto
attaccato alla vita
da VEGLIA

Il sole si semina in diamanti
di gocciole d’acqua
sull’erba flessuosa
da A RIPOSO

Chiudiamo gli occhi
per vedere nuotare in un lago
infinite promesse
da FASE D’ORIENTE

STASERA
Versa il 22 maggio 1916
Balaustrata di brezza
per appoggiare stasera
la mia malinconia

FRATELLI
Mariano il 15 luglio 1916
Di che reggimento siete
fratelli?
Parola tremante
nella notte
Foglia appena nata
Nell’aria spasimante
involontaria rivolta
dell’uomo presente alla sua
fragilità
Fratelli

La morte
si sconta
vivendo
da SONO UNA CREATURA

Ho tirato su
le mie quattr’ossa
e me ne sono andato
come un acrobata
sull’acqua
[…]
Questo è l’Isonzo
e qui meglio
mi sono riconosciuto
una docile fibra
dell’universo
da I FIUMI

Ungaretti
uomo di pena
ti basta un’illusione
per farti coraggio
da PELLEGRINAGGIO

Ora sono ubriaco
d’universo
da LA NOTTE BELLA

DORMIRE
Santa Maria La Longa il 26 gennaio 1917
Vorrei imitare
questo paese
adagiato
nel suo camice
di neve

Come una nuvola
mi filtro
nel sole
da TRASFIGURAZIONE

SOLDATI
Bosco di Courton luglio 1918
Si sta come
d’autunno
sugli alberi
le foglie

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