La signora delle camelie – Capitoli 1 – 8

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Prima di iniziare la lettura del romanzo, ho voluto rileggere anche l’introduzione alla mia edizione, scritta da Irene Bignardi, perché ricordavo un’osservazione interessante: secondo la Bignardi questo è un romanzo sul prezzo della donna. Leggendo, ha provato a mettere il simbolo del dollaro di fianco al testo ogni qualvolta si parlava di denaro e/o compravendita: alla fine erano poche le pagine coi margini rimasti intonsi. Ho voluto fare una piccola prova anch’io, senza mettere nessun segno, ma facendo caso a quando e quanto si parlava del denaro, e finora un po’ di ragione alla Bignardi devo darla. Il romanzo inizia con un’asta organizzata per pagare i debiti di una morta, e il riferimento al denaro è sempre costante, anche quando non si parla di Marguerite. Il primo gesto di gratuità lo abbiamo solo tra i due uomini, quando il narratore regala il libro ad Armand. Continuerò a fare attenzione a questo aspetto nel proseguire la lettura.

Per quanto riguarda la storia, questi primi capitoli sono stati una lunga introduzione per spiegare come l’autore sia venuto a conoscenza dei fatti che ora racconta, non per questo però sono stati meno interessanti, anzi! Dumas introduce la storia di Marguerite in un modo che personalmente trovo molto interessante: parte dalla fine, dallo scoprire la morte di lei, e, dopo un breve excursus di tutta la sua vita, si prepara a ripercorrerne per bocca di Armand l’ultimo periodo.

Mi ha poi colpito, ma per ragioni del tutto esterne alla trama, un commento di Dumas ad un certo punto, se non sbaglio quando partecipa all’asta:
Come avevano ragione gli antichi, inventando lo stesso Dio per i mercanti e per i ladri!
Mi ha colpito perché mi pareva familiare, e infatti sono andata a controllare e una frase simile (Mercurio, il dio dei commercianti e dei ladri, classi che noi abbiamo separate ma che l’antichità riuniva in un’unica categoria) la dice Dumas padre ne Il Conte di Montecristo.

Ultima cosa: la mia edizione fa iniziare la narrazione il 12 marzo 1874. Mi pareva assai strano che Dumas avesse voluto ambientare la sua storia nel “futuro” (questo romanzo è uscito nel 1848), quindi ho chiesto lumi al Gruppo di Lettura, e mi hanno confermato che si tratta di un errore di stampa! La data giusta è 1847. E’ anche per questo che amo i GDL!!! Appena hai un dubbio, c’è subito qualcuno che te lo scioglie! :)

Un po’ di frasi

Oggi, se si hanno venticinque anni, le lacrime sono una cosa talmente rara che non si possono regalare alla prima venuta. Al massimo, i genitori che pagano per essere pianti, lo saranno in base alla cifra promessa.

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