Il figlio dell’Orco e della Strega


di Celenia Ciampa



Sarebbe rimasto per tutti un segreto che Tarek, il figlio dell’Orco e della Strega, fosse bellissimo.

Questo libro, una fiaba dal sapore classico ma dai contenuti moderni, l’ho letto due volte. La prima, piacevolissima scoperta, grazie ad una catena di lettura. La seconda, graditissimo regalo, grazie alla casa editrice Siska che l’ho ripubblicato in digitale.

Un Orco e una Strega vivono isolati dal resto del mondo per la loro sconfinata bruttezza, che coltivano come un grandissimo pregio. Che tragedia quando nasce loro un figlio di una bellezza straordinaria!!!!!!

L’ex libris presente nella copia che mi è stata regalata
Ho letto per la prima volta questo libro nel maggio del 2011. Mi era piaciuto molto, e mi ha fatto perciò ugualmente molto piacere quando la Casa Editrice Siska, che ha ripubblicato il libro in formato digitale con l’aggiunta di illustrazioni originali, mi ha contatta proponendomi di recensire di nuovo il libro tenendo conto anche della nuova edizione illustrata. Ho accettato molto volentieri, ma purtroppo ho lasciato passare veramente tanto tempo prima di decidermi finalmente a leggerlo (confesso che mi era anche passato un po’ di mente). Non tutto il male viene per nuocere, comunque, visto che ho potuto apprezzare maggiormente la seconda lettura non avendo più un ricordo ancora fresco della prima.

Ma bando alle ciance, passiamo al commento, che sarà una rielaborazione del precedente, più alcune aggiunte.

Il figlio dell’Orco e della Strega è un libro per bambini, quindi molto corto e dello stile semplice e fresco.

Alla prima lettura avevo inizialmente intenzione di centellinarlo, leggendone un po’ al giorno, ma dopo i primi capitoletti letti effettivamente con “calma”, da un certo punto in poi non sono riuscita a staccarmene e l’ho finito tutto in una volta. Con la seconda lettura non mi sono proprio posta il problema! :)

Il segnalibro che ho usato durante la lettura del cartaceo. E’ una cartolina lasciata in mezzo al libro da uno dei precedenti lettori della catena.
Un racconto davvero molto carino nel suo genere! La trama è quella di una fiaba sulla diversità, l’accettazione degli altri ma anche di se stessi, gioie e dolori che ci portano le relazioni, siano esse di amicizia, amore o famiglia. Non ci sono cattivi in questa storia, ci solo persone normali, con pregi e difetti. Anche l’Orco e la Strega, personaggi che solitamente nelle favole sono gli antagonisti, qui sono gli amorevoli genitori del protagonista, colpevoli soltanto di essere imperfetti e desiderare che il proprio figlio sia a loro immagine e somiglianza, un “difetto” di cui penso anche molti genitori umani sono vittime!

L’ambientazione ritrae un bosco in cui vivono creature fantastiche. I personaggi sono pochi, e non ci sono comparse: abbiamo Tarek e i suoi genitori, il caribù Nevischio, la ninfa Priscilla e la fata Altèa, e nella nuova edizione abbiamo anche potuto conoscerli “di persona”, grazie ai bei disegni di Daria Palotti.

Tarek e Nevischio (illustrazione di Daria Palotti tratta dal libro)

Lo stile di questo racconto è, come ho detto, della semplicità adeguata ai piccoli lettori a cui è rivolto. Una storia per bambini, quindi, ma con un finale da grandi! E come ho potuto facilmente intuire dai commenti degli altri partecipanti alla catena, non sono la sola ad essere rimasta colpita da questo finale, che rimane appeso, lasciandoci con molta curiosità sull’esito delle vicende di Tarek! Grazie alla seconda lettura ho potuto notare che in effetti anche il resto della storia non rispetta pienamente lo schema della classica fiaba, per esempio per gli incontri del protagonista con personaggi che poi non risultano fondamentali al prosieguo della vicenda. Non posso negare comunque di essere rimasta in effetti piuttosto sconcertata appena terminata la lettura la prima volta: non mi capacitavo che un libro per bambini potesse mancare del finale in cui tutto va a posto e ogni cosa si risolve per il meglio! Però, al contrario di quasi tutti gli altri lettori della catena, io non ritengo necessario un seguito. Non che mi dispiacerebbe sapere se e come Tarek riuscirà a ritrovare Altèa, e come si metteranno le cose tra lui e genitori, visto che quando il libro finisce lui ha appena scoperto che l’hanno in un certo senso “tradito” per egoismo da quando è nato. Però il fascino di un finale aperto alla speranza, che dà a noi lettori il compito di immaginare cosa accadrà ai nostri eroi, è qualcosa che non manca mai di soggiogarmi. Non so, giusto per fare un esempio, avete presente “domani è un altro giorno”? :) E riflettendoci dopo un po’ ho pensato che anche per un bambino, in fin dei conti, non è un brutto finale: perché non permettere anche a loro di sperimentare la bellezza del “non detto”? :) Fermo restando, comunque, che se ci dovesse essere un seguito, le leggerei molto volentieri! :)

La versione digitale de Il figlio dell’Orco e della Strega mi è piaciuta davvero molto. In linea di massima io preferisco il cartaceo al digitale, ma questa versione, impreziosita dalle belle illustrazioni, è davvero ben fatta e forse quasi quasi la preferisco all’altra! Ovviamente le immagini sono il motivo principale! La copertina della seconda edizione e senza dubbio più bella, e avete visto qualche disegno qui nel post: la Palotti ha uno stile particolare, predilige (evidentemente!) il blu, e mi piacciono moltissimo i suoi personaggi dagli occhi grandi e malinconici, i suoi splendidi paesaggi (specie quelli della fonte), i giochi tra la luce e le ombre del bosco… insomma, davvero belli! Il testo poi è stato reso multimediale: alcune parole sono cliccabili e rimandano a link esplicativi (come per esempio le immagini del caribù, animale che in effetti i bambini potrebbero non conoscere). Insomma, davvero una bella uova edizione per un libro che già mi era tanto piaciuto! Ho visto che Celenia ha pubblicato altri due libri per la Siska: penso proprio che li comprerò!

Priscilla (illustrazione di Daria Palotti tratta dal libro)
Piccola aggiunta extra: siccome non si ha spesso la possibilità di togliersi alcune curiosità riguardo ai libri che leggiamo chiedendo direttamente agli autori, poiché stavolta mi era possibile ne ho subito approfittato per fare una domanda (inutile e puntigliosa, ci tengo a specificarlo!) all’autrice. La mia curiosità riguardava il fatto che ho trovato più di una volta nel testo la preposizione articolata “agli” sostituita dalla semplice + l’articolo, ovvero “a gli”. Siccome, appunto, non c’era una volta sola, ero curiosa di sapere se la cosa era voluta, oppure si trattava di una svista di tipografia. Celenia mi ha gentilmente risposto: quando ha scritto il libro aveva più o meno 14 anni (!!!) e a quei tempi, la preposizione “agli” non le piaceva perché si scriveva come il sostantivo, così li staccava tutti… Nella versione digitale, evidentemente revisionata, questa particolarità è stata eliminata e, anche se in effetti la lettura risulta così più scorrevole, un pochino mi spiace, perché era un particolare che caratterizzava questa autrice!

A parte il fatto che l’aneddoto è molto carino :), comunque, non immaginavo l’avesse scritto ad una sì tenera età! Davvero complimenti moltiplicati!!! :)

Commento generale.

Una fiaba molto bella, come si suol dire per grandi e piccini, originale e interessante. La versione digitale la rende ancora più bella grazie all’aggiunta di illustrazioni particolari e affascinanti.

Vi lascio con una bella frase della casa editrice trovata alla fine del libro:

Siska Editore augura una buona lettura a tutti, consigliando di assumere, senza distinzione, libri e ebook in quantità varia e abbondante.

Un augurio e un consiglio che faccio miei! :)

Grazie…

…a Dreaminglife, la cui recensione mi ha fatto venire voglia di leggere questo libro (il blog si è spostato, adesso lo trovate QUI).
…a Celenia Ciampa, autrice del libro, che l’ha messo a disposizione in una catena di lettura, permettendomi di leggerlo la prima volta.
…infine alla Casa Editrice Siska che mi ha regalato una copia della nuova edizione digitale!

Sfide

Mini recensione in 4 parole

Storia bambina, finale adulto (mini recensione alla prima lettura)
fiaba originale piacevolmente illustrata (mini recensione alla seconda lettura)

Scheda del libro

La copertina dell’edizione cartacea

Titolo: Il figlio dell’Orco e della Strega
Genere: racconto, fiaba, per ragazzi
Autore: Celenia Ciampa (Libreria su aNobiigruppo si aNobiibiografia)
Disegni: Daria Palotti (sito ufficiale)
Nazionalità: italiana
Anno prima pubblicazione: 2004
Ambientazione: un boschetto incantato
Personaggi: Tarek, Orco, Strega, Nevischio, Priscilla, Altèa
Casa Editrice: i fiori di campo (cartaceo) – Siska Editore (e-book)
Copertina: Daria Palotti
Pagine: 55
Provenienza: il cartaceo mi è arrivato tramite una CATENA DI LETTURA, mentre l’e-book mi è stato regalato dalla casa editrice
Link al libro: SITO DELLA CASA EDITRICEANOBII (cartaceo)ANOBII (e-book) – GOODREADS
inizio rilettura: 10 luglio 2013
fine rilettura: 12 luglio 2013

Un po’ di frasi

C’era una volta, in un boschetto lontano lontano, una grotta buia e profonda, umida e piena di rumori terrificanti. In questo posto, dal quale tutti si tenevano ben lontani, vivevano un terribile Orco ed una bruttissima Strega.
[incipit]
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2 pensieri riguardo “Il figlio dell’Orco e della Strega

  1. Figurati, anzi!! Alla fine dare spunti agli altri lettori diventa un po’ il secondo scopo dei nostri blog, dato che è solo leggendo gli stessi libri che ci si possono scambiare pareri e opinioni. Mi fa molto piacere che ti sia piaciuto e grazie per aver raccontato l’aneddoto di Celenia: ho scoperto da te che l’avesse scritto a soli 14 anni, le farò ancora di più i complimenti allora!!

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