Go On, stagione 1

E’ difficile immaginare di andarsene. Alcuni dei più bei momenti della mia vita sono stati essere triste qui.
Yolanda al suo discorso d’addio

(Episodio 8)

Serie creata da Scott Silveri
con Matthew Perry

Cominciamo dalle brutte notizie: questa serie è stata cancellata! Io ero lì a chiedermi quando sarebbe iniziata la seconda stagione, e invece ho scoperto che non è stata rinnovata. :( Un vero peccato, a me pareva molto divertente!

Ryan King è un cronista sportivo radiofonico che ha perso da poco la moglie in un incidente automobilistico. Quando decide di tornare al lavoro appare subito chiaro che non ha ancora superato il lutto, così il suo capo e migliore amico Steven gli impone di fare terapia di gruppo per affrontare il dolore. Ryan all’inizio è fortemente contrario e pensa che sia tutta una cretinata, ma presto comincia a capire l’importanza del gruppo e ad apprezzare gli stramboidi che ne fanno parte.

Ryan King (Matthew Perry)

La trama di questo telefilm verte attorno a Ryan (interpretato da Matthew Perry, il Chandler di Friends) e al gruppo con cui fa terapia per superare il dolore. Il presupposto è quindi un argomento molto serio, e questa a mio parere era una nota di originalità della serie che avevo molto apprezzato. Altro punto a favore sono

Lauren Bennett (Laura Benanti), la leader del gruppo di terapia
sicuramente i personaggi, tutti molto strambi, anche quelli “sani” come Steven, l’amico e capo di di Ryan, e Lauren, la terapista piena di problemi quanto i suoi “pazienti”. L’unica che pare abbastanza normale è Carrie, l’assistente di Ryan, personaggio secondario che ho trovato comunque molto piacevole. Ma è nel gruppo di terapia che abbiamo i pezzi da novanta.
Sonia, entrata nel gruppo per superare la perdita del suo gatto Cenerentola, a tratti pare ingenua e svampita, a tratti subdola e calcolatrice.
Sonia (Sarah Baker), Danny (Seth Morris), Owen (Tyler James Williams) e Fausta (Tonita Castro)
Danny, ex marine tradito dalla moglie mentre era in missione, e ora vive con lei, l’amante e il figlio che i due hanno avuto, ma tutto sembra passargli sopra senza toccarlo, visto che è sempre di buonumore.
Owen è un ragazzo il cui fratello è in coma in seguito ad un incidente.
Fausta è una sudamericana che non parla bene l’inglese e ha una serie di tragedie familiari alle spalle, ma è una dei personaggi più divertenti.
Anne è la mia preferita! Ha perso la moglie e non riesce a superare lo stato di rabbia provocatole da questa perdita, quindi è sempre arrabbiata. Adoro soprattutto quan do interagisce con Ryan: i due sono sotto certi aspetti molto diversi, ma sotto altri si somigliano molto, e sono accumunati dalla sofferenza per lo stesso tipo di perdita.
George è un uomo anziano diventato cieco. E’ un personaggio minore, addirittura sparisce per alcuni episodi, e non è uno dei miei preferiti, lo trovo molto meno divertente degli altri, ma anche lui ha i suoi bei momenti.
Anne (Julie White), George (Bill Cobbs), Mister K. (Brett Gelman) e Yolanda (Suzy Nakamura)
Mister K.“, di cui nessuno conosce il vero nome né l’origine della perdita che l’ha portato nel gruppo, è palesemente e notevolmente fuori di testa. Ovviamente è uno dei personaggi è più divertenti per le sue assurdità! Bellissimo quando nell’episodio 17 si improvvisa Mary Poppins!
Yolanda, infine, è quella con più problemi, secondo me, ed è un po’ la secchiona della situazione, quella per cui veramente il gruppo è parte essenziale della sua vita.
Tutti quanti comunque dipendono dal gruppo, e lo stesso Ryan, estremamente scettico all’inizio, scopre presto quanto importante sia questo tipo di terapia e le persone che la condividono con lui.

Gli episodi, come in tutte le sitcom, sono brevi e, mi è sembrato, per buona parte della stagione ancora in un certo senso “sperimentali” sul piano tecnico. Per esempio la sigla compare tipo nel nono episodio, e poi sparisce subito di nuovo. Oppure le scene dopo la fine dell’episodio, divertentissime tra l’altro, durano solo per qualche puntata. Per il resto comunque c’era una bella storia e una piacevole comicità, per cui, ripeto, non mi spiego la decisione di chiudere la serie!

Altra cosa che apprezzo sempre in tutti i telefilm sono le guest star interessanti. Qui ce ne sono diverse, come per esempio Terrell Owens, un giocatore di football che interpreta se stesso. Ma ovviamente le mie preferite sono gli attori (attrici in questo caso) che conosco per averli visti in altre serie. Nell’episodio 9 incontriamo Lauren Graham, la Lorelai di Una mamma per amica, ma soprattutto è nell’episodio 20 che ho fatto i salti di gioia perché grazie alla presenza di Courteney Cox ho potuto rivedere Monica e Chendler insieme!!! :D

Commento generale.

Come ho detto, a me questa serie stava piacendo molto, una bella sitcom, divertente e anche abbastanza originale. Mi dispiace davvero molto che l’abbiano cancellata, anche perché l’ultima puntata ci ha lasciato con svariate questioni lasciate in sospeso, come l’assistente di Ryan che si era licenziata per rendere fattibile la possibilità di una relazione con lui, oppure la storia tra Sonia e Danny che per qualche episodio è sembrata stare per sbocciare ma poi non se n’è saputo niente, e infine c’è ancora tanto mistero riguardo a Mr K: è davvero un ingegnere aerospaziale? Si chiama davvero Benjamin? Ora non lo sapremo mai! :(

Informazioni sul telefilm


Serie creata da Scott Silveri

Titolo originale: Go On
Stagione: 1/1
Episodi: 22
Sceneggiatori: Scott Silveri, Lesley Wake Webster, Liz Brixius, Mathew Harawitz, Dennis McNicholas, Jon Pollack, Seth Raab, Nicholas Darrow, Bill Callahan
Registi: Todd Holland, Andy Ackerman, Jamie Babbit, Michael Engler, Millicent Shelton, Kevin Dowling, Ken Whittingham, Michael Lehmann, Eric Appel, Linda Mendoza, Beth McCarthy-Miller
Anno: 2012/13
Paese: USA
Canale: NBC
Genere: sit-com
Colonna sonora: John Swihart
Sigla: “Moves” dei The New Pornographers (assente però in quasi tutti gli episodi).

Attori principali: Matthew Perry (Ryan King), Laura Benanti (Lauren Bennett), Julie White (Anne), Suzy Nakamura (Yolanda Mitsawa), Tyler James Williams (Owen Lewis), Brett Gelman (“Mr K.”), Sarah Baker (Sonia), John Cho (Steven)

Guest Star: Allison Miller (Carrie), Tonita Castro (Fausta), Seth Morris (Danny), Bill Cobbs (George), Christine Woods (Janie), Hayes MacArthur (Wyatt), Piper Perabo (Simone), Terrell Owens (se stesso), Lauren Graham (Amy), Bob Costas (se stesso), Shaun White (se stesso), Courteney Cox (Talia)

Sito ufficiale

Un po’ di frasi

Ryan: Dieci sedute… dieci ore a parlare dei miei sentimenti… Vedi? Sai di cosa ho bisogno?
Carrie: Sentimenti?
(Episodio 1)

Ryan: Una moglie che ti tradisce è la cosa più tremenda…
Anne: Una che muore non è divertente.
Ryan: No, effettivamente no.
(Episodio 6)

Tutti i grandi atleti sono specialisti della negazione. Alì pensava di poter vincere un altro titolo. Ernie Banks compariva ogni primavera pensando “Questo è l’anno buono”. Se siete nei Cubs, non è mai l’anno buono. E, probabilmente il più grande di tutti, il buon vecchio Charlie Brown. Lucy non gli ha mai lasciato colpire la palla. “Santo Cielo!” davvero, signor Brown. E mentre tutti noi vogliamo vivere nel mondo reale, per la maggior parte del tempo, Alì ha vinto davvero un altro titolo. Sono felice di vivere in un mondo in cui i fan del Cubs continuano a sperarci e in cui quel ragazzino strano e pelato continui a cercare di calciare la palla.
Ryan
(Episodio 6)

Guarda un po’, il locale è vuoto di martedì sera! Sai dove sono finiti i giovani? A casa, a guardare stupidi video su YouTube! Ai nostri tempi, quando venivamo qui, eravamo stupidi di persona!
Ryan
(Episodio 9)

Non sono vecchio! Twilight! Twilight, il film!
Ryan
(Episodio 10)

Yolanda: Oh, sei un genio! Com’è che non hai più successo nella vita?
Sonia: Eh, è tutto così faticoso!
(Episodio 10)

Ryan: Ho imparato una lezione molto interessante oggi da Fausta. Tutto è meglio con il gioco d’azzardo.
Fausta: Penso che hai colto il messaggio sbagliato. Tutto è meglio con l’alcol.
(Episodio 18)

Ho approfondite conoscenze al riguardo in quanto scienziato e in quanto pazzoide.
Mister K
(Episodio 22)

4 pensieri riguardo “Go On, stagione 1

  1. Odio quando cancellano le serie! Grrr, che nervoso!! Infatti è per quello che prima di iniziare a guardare qualcosa aspetto che sia uscita almeno la seconda/terza stagione: mi hanno fregato una volta, con “Flashforward”, mi hanno fatta appassionare e morire di curiosità per poi chiudere di colpo baracca e burattini. Io non capisco davvero il pubblico americano: seguono 62 stagioni di CSI tutte uguali e poi non si filano minimamente delle serie molto più interessanti!

    1. Pure io lo penso sempre quando scopro che una serie che mi piace è stata cancellata! Certe fanno mille mila stagioni, una più noiosa dell’altra, e a questa non è stata data neanche una seconda! :(
      Il caso più clamoroso per me rimane sempre Firefly, comunque: sono passati dieci anni e ha ancora un enorme seguito in tutto il moondo, eppure la Fox la cancellò dopo soli 14 episodi!

  2. A me servirebbe una seconda stagione di Go On solo per superare il trauma della cancellazione della serie. Mi piaceva da morire. E’ comica, ma al tempo stesso tocca dei temi molto profondi, soprattutto con Ryan ed Anne (che tra l’altro vedevo benissimo insieme). Forse il suo svantaggio è stato quello, come dici tu, di sembrare ancora in fase sperimentale. Owen non si capisce bene cosa faccia sempre lì, mentre gli altri fanno pochissimi progressi. E’ bello che siano tutti personaggi un po’ strambi, ma in realtà quasi nessuno affronta al meglio il proprio dolore per superarlo, semplicemente rimangono se stessi in un luogo dove nessuno può toccarli. Mister K. mi inquieta un sacco XD Secondo me è un serial killer latente XD

    1. Concordo pienamente! per quanto riguarda il fatto che nessuno affronta veramente il proprio dolore però io non l’ho visto come un problema, in fonso si tratta di una situation comedy, quindi quando la “situazione” lo richiede il singolo personaggio fa magari qualche passoa vanti, ma se poi guarisce esce dalla serie, quindi comunque devono rimanere pieni di problemi! :)
      Mr K è forse per me la perdita più grande della chiusura della serie, avrei voluto sapere di più su di lui!!! E, sì, effettivamente inquieta non poco!

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