Home » Luciano » Storia vera Storia vera Pubblicato mercoledì 18 Luglio 2007; 16:00mercoledì 17 Dicembre 2014; 23:39 da PhoebesLascia un commento di Luciano di Samosata Anno: II sec. d.C. Casa Editrice: Newton traduzione di Ugo Montanari Divertente, veramente divertente! Storia Vera è il racconto di un viaggio intrapreso dall’autore in luoghi fantastici e inverosimili. È considerata da molti «la prima narrazione fantascientifica, l’antesignana, la precorritrice, il modello mentale, il paradigma della finzione scientifica che supera gli spazi e i tempi logici delle conoscenze umane.» (dalla prefazione di Gianni Toti). L’Orlando Furioso , Gargantua e Pantagruel, Le avventure del Barone di Münchhausen, Ventimila leghe sotto i mari: tutti hanno preso Luciano come punto di riferimento. E io aggiungerei anche il Baudolino di Umberto Eco, non solo per le avventure, ma soprattutto per il piacere della menzogna. Sì, perché Luciano mente, ma è sincero, lo ammette: Anch’io, desideroso, per vanità, di lasciare qualcosa ai posteri e per non essere il solo privo della libertà poetica, non avendo niente di vero da raccontare – niente di degno mi era infatti mai capitato – mi diedi alla menzogna, una menzogna, a dire il vero, molto più ragionevole delle altre: infatti, riconoscendo subito che mentirò, dirò almeno questa verità. E così Luciano con un manipolo di ardimentosi (che, classico topos dei racconti di avventure, non torneranno tutti sani e salvi a casa) parte con una nave che solcherà mari straordinari, e non solo mari! E i nostri eroi si fermeranno su isole, pianeti, anche animali, tutto, ovviamente, più straordinario e assurdo possibile! Lucernopoli, per esempio, è un’isola molto affascinate, dove vivono tutte le lucerne del mondo. I nostri faranno tappa anche a Nubicuculia, la terra raccontata ne Gli Uccelli di Aristofane. Il libro si fa leggere veramente con gusto, e si va avanti con la voglia non tanto di sapere quali avventure aspettano i nostri eroi, ma piuttosto di vedere quali altre assurdità si è inventato Luciano!!!! Ha una fantasia davvero sfrenata!!! E anche una grandissima ironia: grandioso quando Prende in giro la questione omerica (a quanto pare c’era già allora!): Gli [ad Omero] chiesi ancora perché mai avesse cominciato l’Iliade con l’ira di Achille. Ed egli: — Mi è venuto così, senza neanche riflettere —. Oppure quando prende in giro Omero stesso e la letteratura greca in generale, per esempio la lettera di Ulisse a Calipso: Cara Calipso, ti saluto. Devi sapere, Calipso, che, come partii da te con quella zattera che mi ero costruita, feci naufragio e a stento fui portato in salvo d Leucotea nel paese dei Feaci; da questi fui rimandato in patria dove trovai molti pretendenti di mia moglie che se la spassavano in mezzo ai miei beni: li feci fuori tutti, ma anch’io fui poi ucciso da Telegono, il figlio che mi nacque da Circe. Ora sono qui nell’isola dei Beati e mi piange il cuore aver lasciato la vita che conducevo presso di te e l’immortalità che mi promettevi. Se trovo l’occasione, scappo subito da te. Insomma, una lettura proprio piacevolissima! Ora, con questo libro, ho finito la recensione delle letture ospedaliere! Alla prossima! Condividi:FacebookTwitterTumblrPinterestPocketWhatsAppTelegramE-mailStampaMi piace:Mi piace Caricamento... Correlati