Margherita Hack


In bicicletta tra le stelle

di Roberta Balestrucci Fancellu e Laura Vivacqua



Nella vita non c’è nulla da temere, c’è solo da capire!
Margherita

(Pagina 104)

Graditissimo regalo di compleanno, perché lo desideravo da quando è uscito, questo graphic novel si è però purtroppo rivelato un po’ una delusione.

Margherita Hack e il marito Aldo De Rosa partono per un viaggio in bicicletta in cui chiacchierano della vita, l’universo, e tutto quanto.

La prima pagina del graphic novel. La frase proviene da La tempesta di Shakespeare.

Una mattina di attesa per delle riunioni online mi ha permesso di leggere questo libro tutto in una volta.

L’idea è bella: la trama copre un viaggio in bicicletta dei due protagonisti, e dai dialoghi vengono fuori alcuni momenti particolari della vita di Margherita, come quando non le fecero fare la maturità perché aveva osato dire quello che pensava sui fascisti. Però questi accenni sono veramente pochi, mi aspettavo un racconto più biografico, ma soprattutto mi aspettavo di provare ammirazione ed emozioni ad ogni pagina per questa donna invece mi il suo personaggio alla fine non mi stava neanche troppo simpatico.

L’ambientazione spaziale è bella, giriamo in bicicletta nella campagna italiana, quella temporale invece ho faticato molto a inquadrarla. Dai disegni i due protagonisti sembrano dei ragazzini, ma sono già sposati, e ad un certo punto nominano Star Trek quindi siamo dopo il 1966 e lei deve avere almeno 45 anni, a meno che non si tratti di un anacronismo.

Pagina 24

In sostanza, quindi, quello che non mi è piaciuto in questo graphic novel è stata la sceneggiatura. A partire già dall’inizio, quando Margherita e Aldo si punzecchiavano come due ragazzini innamorati e non davano proprio l’idea di essere già sposati, mi aveva perplesso, ma soprattutto l’ho trovata spesso poco chiara, ho fatto fatica in certi passaggi a seguire il filo dei discorsi, e nel complesso non l’ho trovata poi una lettura così interessante come pensavo! I disegni, a parte l’impossibilità di capire l’età dei protagonisti, mi sono piaciuti, soprattutto mi è piaciuta molto la scelta di aggiungere un singolo colore al bianco e nero, le immagini erano più movimentate e in alcuni casi davvero belle!

Commento generale.

Non mi è piaciuto tanto questo graphic novel, credevo raccontasse della vita di Margherita Hack, ma in realtà mostra soltanto un singolo viaggio in bicicletta, con sì qualche accenno ad altri avvenimenti della sua vita, ma davvero molto poco, e i dialoghi li ho trovati a volte ostici e a volte ripetitivi.

Insomma non un brutto libro, questo no, però un po’ mi ha deluso.

Copertina e titolo

La copertina è molto bella, però mi ha tratto in inganno perché mostra la Margherita degli ultimi anni, non la giovinetta del libro (che si trova sulla quarta di copertina), facendomi quindi pensare che la storia raccontata avrebbe coperto una porzione più ampia della vita di Hack. Il titolo è molto semplice, il sottotitolo molto bello e sicuramente attinente.

Momento più…

…irritante: non ci posso fare niente, è una cosa che mi fa sempre arrabbiare moltissimo, più di una volta po’ viene scritto invece pò, con l’accento, e addirittura nella stessa pagina è scritto una volta con l’accento e una volta con l’apostrofo. Ma c’è qualcuno che revisiona questi testi oppure no?!?!

Mini recensione

Un giro in bicicletta troppo breve

La giovane Margherita in bici sulla quarta di copertina.

Titolo: Margherita Hack
Sottotitolo: In bicicletta tra le stelle
Genere: fumetto, biografico
Autori: Roberta Balestrucci Fancellu (testi) e Laura Vivacqua (disegni)
Nazionalità: italiana
Prima pubblicazione: 2020
Ambientazione: Italia, forse anni 60 del XX secolo
Personaggi: Margherita Hack, Aldo De Rosa
Casa Editrice: BeccoGiallo
Copertina: Laura Vivacqua
Pagine: 111
ISBN: 978-88-3314-144-2
Provenienza: regalo, 12 maggio 2022
Link al libro: IN LETTURAGOODREADSANOBII
inizio lettura: 16 giugno 2022
fine lettura: 16 giugno 2022

Grazie a…

MEDIA INAF, la cui recensione mi ha fatto venire voglia di leggere questo libro.

Sfide

Un po’ di frasi

“Siamo fatti della stessa materia di cui sono fatti i sogni…”
[Aldo nell’incipit]

Margherita: Però forse una cosa positiva c’era, della guerra.
Aldo: Ossignore, sentiamo questa!
Margherita: Ma sì, dai, l’oscuramento. […] Mi ricordo che di notte il cielo era davvero buio. Lì sì che si potevano guardare le stelle, mica come oggi.
(Pagina 45)

Scusa, se una cosa non la si può dimostrare, uno deve avere la fede che vuole avere. Anche essere atei è una fede, non una scienza. Certo! Non posso mica dimostrare né che Dio c’è, né che Dio non c’è, quindi non è scienza, è fede.
Margherita
(Pagina 63)

Tu sai che io penso come gli epicurei, finché sono viva non c’è la morte, quando c’è la morte ‘un ci sono più io, quindi non ha senso aver paura della morte.
Margherita
(Pagina 63)

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