Quanto mi sorprendono, ad ogni pagina, i personaggi di questo libro!! Sono davvero tutti bellissimi, così vivi!!!
Il principe lo trovo sempre più adorabile, così perdutamente innamorato di Aglaja!!
Però, purtroppo, ripeto: i Gruppi di Lettura (almeno per quanto mi riguarda) sono più adatti alle riletture! Anche stavolta mi sono trovata un po’ spaesata, mi era sfuggita la contemporaneità di alcuni avvenimenti e i molti passi indietro nella storia, solo verso la fine me ne sono resa conto! Comunque, il modo di scrivere di Dostoevskij in questo libro mi piace sempre di più! Ho letto altri suoi romanzi, ma dei personaggi così "trascendenti" non li ho trovati ne I fratelli Karamazov né ne Il giocatore (Le Notti Bianche sono un po’ un discorso a parte). Un eccellente narratore, non c’è che dire! Penso che proverò a leggere altro di suo!
Tornando a questo libro, molto interessante il discorso sul cattolicismo, e purtroppo mi tocca ammettere che non gli si può neanche dare tanto torto!

Non ricordo più chi ha fatto al divisione dei capitoli da leggere ogni settimana per il GDL… mi chiedo se è stata voluta la suspense, visto che ogni settimana la storia si interrompe nel momento più interessante! Ma forse semplicemente ogni capitolo è emozionante!

Un’ultima nota: nella mia versione del libro ad un certo punto il generale chiama la figlia Aglaiuccia… ma che è?!?! Forse hanno voluto italianizzare quei vezzeggiativi russi (tipo, che so, "Agluška?) che a me piacciono tantissimo? :(

Secondo me, sapete, qualche volta è bene essere ridicoli; è meglio così: ci si può perdonare l’un l’altro più facilmente, e più facilmente si fa atto contrizione; non si può già capire tutto di colpo, né cominciar subito dalla perfezione!
Il principe Myškin

…è proprio vero che si può essere infelici? Che cos’è il mio dolore e la mia sventura se ho la forza di essere felice? Sapete, io non capisco come si possa passare davanti a un albero e non essere felici di vederlo, parlare con un uomo e non essere felici di amarlo! Oh, io non mi so esprimere… ma quante cose belle s’incontrano a ogni passo, che anche l’uomo più degradato trova magnifiche! Guardate un bambino, guardate l’aurora, guardate l’erbetta che cresce, guardate gli occhi che vi guardano e vi amano…
Il principe Myškin

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