Civiltà Extraterresti

di Isaac Asimov

Titolo originale: Extraterrestrial Civilizations
Anno: 1979
Casa Editrice: Mondadori DeAgostini
traduzione di Paola Cusumano e Massimo Parizzi
pagine: 283
sito non ufficiale dell’autore: IsaacAsimov.it
Civiltà Extraterrestri su aNobii

Questo libro partecipa alle sfide delle pagine, della saggistica 2 e della Bibliografia-edizione 2009.

L’uomo è solo nell’universo, o ci sono altre forme di vita intelligenti? Noi (io e Asimov) propendiamo e speriamo per la seconda ipotesi. Questo libro fornisce una serie di calcoli e prove scientifiche sull’esistenza di possibili civiltà extraterrestri.

Mi piace moltissimo come scrive Asimov, sia come romanziere che come divulgatore: è capace di rendere la scienza veramente appassionante! E’ bravissimo a spiegare bene tutto, senza risultare però ridicolo o inesatto. In questo libro prende in considerazione tutte le variabili possibili e immaginabili per poter ipotizzare con rigore scientifico l’esistenza di altre civiltà nell’universo, e dei modi per poterle contattare, o essere contattati. In più ogni tanto Asimov aggiunge alcune riflessioni sulla nostra, di civiltà, e sullo spreco di risorse, soldi ed energie utilizzati per gli armamenti, che potrebbero essere invece volti allo studio dello spazio.
La parte che mi è piaciuta di più è stata quella sull’ipotesi delle colonie spaziali, veri e propri mondi artificiali, con montagne e fiumi e laghi e piante e animali, e una gravità simile a quella terrestre. Asimov ipotizza tra l’altro una cosa favolosa, che salendo su una montagna, e spostandoci quindi verso il centro della colonia (la gravità sarebbe data dalla forza centrifuga di rotazione della colonia, quindi al contrario della Terra, la vita sarebbe dentro, e non sulla superficie, e “salendo” quindi rispetto alla gravità, ci si avvicinerebbe al centro), la gravità diminuirebbe, senza però diminuire la quantità di ossigeno, e si potrebbe anche pensa di… volare!, con “ali” di plastica poste sulle braccia!
Il libro è veramente molto datato, ma è comunque bello, e poi purtroppo sull’argomento non è stato scoperto molto di nuovo in questi anni, giusto, ch’io sappia, che su Marte c’è vita (trovarono dei batteri, tempo fa) e che i neutrini hanno una massa. Forse la notizia più importante che porterebbe Asimov a dover cambiare una parte di libro è quella che ho visto al tg proprio poco tempo fa, mentre portavo avanti la lettura di questo libro: sono stati trovati dei batteri nella stratosfera, che sono quindi resistenti ai raggi ultravioletti. Asimov negava che potesse esserci vita in presenza di tali raggi (giustamente, come ha più volte ripetuto nel libro, finché una scoperta non smentirà certe affermazioni, bisogna prenderle per vere), mentre a questo punto c’è tutto un tipo di vita (quella appunto resistente ai raggi ultravioletti) che andrebbe nuovamente presa in considerazione.

A parte tutto, un GRAZIE enorme ad Asimov e un applauso alla sua bravura, che anche con un saggio rigorosamente scientifico, è riuscito a farmi sognare! :D

La domanda è: siamo soli?
Gli esseri umani sono i soli a possedere occhi che sondino le profondità dell’universo? I soli a costruire congegni per estendere i sensi naturali? I soli a possedere menti che si sforzino di capire e interpretare quello che vedono e sentono?
[incipit]

Non voglio sindacare sul valore d’inventare storie fantastiche. E’ un’arte nobile, che richiede grande abilità. Lo so. E’ da anni che mi guadagno da vivere così.

Se gli altruisti hanno sempre rappresentato una minoranza nella storia umana, la loro influenza è stata spropositata al numero.

Succede in genere che qualcuno veda qualcosa che non sa spiegarsi e – lui o altri per lui – lo spieghi come una nave spaziale, spesso dicendo: «Cos’altro può essere?», come se la sua ignoranza fosse un fattore decisivo.

Può darsi che quando i mondi liberi umani cominceranno a muoversi verso l’esterno, si scopriranno parte di una vasta fratellanza d’intelligenza, dell’insieme di innumerevoli strade per le quali l’universo si è evoluto per divenire capace di capire se stesso.

Il segnalibro è stato realizzato da MartinaViola.

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