Musica per camaleonti


di Truman Capote


– Se potesse esprimere un desiderio, quale sarebbe?
– Svegliarmi una mattina e sentirmi finalmente una persona adulta, svuotata di risentimenti, di idee di vendetta e di altre emozioni infantili, distruttrici. In altre parole, sentirmi maturo.
Truman Capote e Truman Capote

Sei racconti, un romanzo breve e sette ritratti dialogati. Una raccolta di scritti che sembra un diario di appunti, con protagonisti personaggi famosi, e persone qualunque. Una rappresentazione dell’anima dell’autore, in cui viene da chiedersi quanto c’è di autentico.

“Musica per camaleonti” è il titolo della prima parte del libro (nonché del primo racconto) che è quella che mi è piaciuta di meno. Non male, però forse i racconti erano veramente troppo corti, con storie quasi accennate, con un sapore di incompiuto, che non mi hanno pienamente convinta. Il romanzo breve, invece, “Bare intagliate a mano”, m’è piaciuto parecchio, forse proprio per la sua maggiore completezza, essendo molto più lungo dei racconti precedenti, con questo Truman mi ha conquistata! L’ultima parte del libro, “Ritratti dialogati”, mi ha all’inizio spiazzato, perché si tratta appunto di dialoghi, scritti quasi come dei testi teatrali, ma un po’ più confusionari e dispersivi, tanto che alcuni mi hanno dato davvero l’idea di appunti solo abbozzati. Però, dopo essermi presto abituata a questo strano stile, mi sono piaciuti davvero molto! E sono stati questi “ritratti” che più di tutti mi hanno fatto scaturire la domanda: ma quanto c’è di vero in quello che ci ha raccontato Capote? Ha davvero conosciuto John Kennedy e Lee Harvey Oswald? Ha davvero intervistato Robert Beausoleil?

Il segnalibro che ho usato durante la lettura mi è stato regalato da Silfild in occasione dello scambio natalizio di segnalibri nel gruppo Readers Challenge.

Ma, soprattutto, i ritratti dialogati sulla cui veridicità sono più curiosa sono gli ultimi due: quello con Marilyn Monroe e quello con se stesso. Marilyn è un personaggio che mi ha sempre affascinato, mi ha sempre ispirato molta malinconia, mi piacerebbe saperne di più su Norma Jeane Baker (infatti ho in wishlist il suo quaderno di appunti di recente dato alle stampe). Il ritratto che ne realizza Capote, quello di “Una bellissima bambina” (così si intitola il racconto) ha confermato l’impressione che questa splendida donna mi ha sempre fatto! Capote invece non l’avevo mai molto considerato, avendo poco apprezzato a suo tempo Colazione da Tiffany. Questo libro mi ha fatto totalmente cambiare opinione su di lui, affascinandomi come scrittore, ma anche come persona (e mi ha anche ricordato che Capote io l’ho anche visto all’opera come attore in Invito a cena con delitto!), perciò sono stata molto contenta di leggere, proprio nell’ultimo dialogo (“Rigiramenti notturni ovvero le esperienze sessuali di due gemelli siamesi”) un po’ di domande e risposte a se stesso, e anche qui, mi chiedo: quanto è stato sincero? Mi è comunque piaciuto molto questo “autodialogo”, in particolare mi ha emozionato il racconto del suo incontro con una misteriosa donna che gli ha offerto qualcosa da bere in un pomeriggio nevoso a New York, e gli ha chiesto quali erano gli scrittori americano ancora in vita che preferiva:

«Mi piace molto Willa Cather. Ha letto My Mortal Enemy

Senza un’espressione particolare rispose: «Per la verità, l’ho scritto.» :D

Ovviamente adesso voglio proprio leggerlo anch’io questo My Mortal Enemy!!

Insomma, sono davvero grata alla sfida GARA d’AUTORE per avermi “costretto” a dare una seconda possibilità a questo autore! Credo proprio che proverò a leggere altro di lui, perché questo Musica per camaleonti m’è piaciuto davvero tanto! Se non fosse stato per i primi racconti che non mi avevano particolarmente entusiasmato, forse gli avrei dato anche 5 stelline!

Dammi 3 parole

Riscoperta del genio

Titolo: Musica per camaleonti
Titolo originale: Music for chameleons
Genere: racconti
Autore: Truman Capote
Nazionalità: statunitense
Prima pubblicazione: 1980
Casa Editrice: Garzanti
Traduzione: Maria Paola Dèttore
Pagine: 258
Provenienza: Biblioteca, 9 novembre 2010
Link al libro: GOODREADSANOBII
inizio lettura: 9 novembre 2010
fine lettura: 9 dicembre 2010

Sfide

Un po’ di frasi

Alcune città, come scatole ben confezionate sotto alberi di Natale, celano doni inattesi, delizie segrete. Alcune città restano sempre scatole chiuse, a contenere enigmi che mai saranno risolti, che non saranno neppure visti dai turisti in vacanza né, quanto a questo, dai viaggiatori più curiosi e ostinati. Per conoscere queste città, per aprirle, per così dire, bisogna esserci nati. Venezia è una di queste. Dopo ottobre, quando i venti dell’Adriatico spazzano via l’ultimo americano, e perfino l’ultimo tedesco, e li trascinano lontano spedendogli appresso il bagaglio, un’altra Venezia sguscia fuori.

Truman Capote: Santa ingenuità. E io che ho sempre pensato che tu fossi una bionda autentica.
Marilyn Monroe: Lo sono. Ma nessuno è naturale fino a questo punto.

Non sarei mai venuta qui oggi se non fosse che la signorina Collier si preoccupava per me, per la mia salute; era proprio come una nonna, una nonna severa, ma mi ha insegnato tante cose. Mi ha insegnato a respirare, e mi è servito, e non solo recitando. Ci sono proprio dei momenti in cui respirare è un problema.
Marilyn

Non sono ancora un santo. Sono un alcolizzato. Sono un tossicomane. Sono un omosessuale. Sono un genio. Certo potrei essere tutte e quattro queste discutibili cose, ed essere ugualmente un santo. Ma di sicuro non sono ancora un santo, nossignori.

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12 pensieri riguardo “Musica per camaleonti

  1. Uh, bè, ma quella è una questione di gusti personali, a parte l’archivio e le tag, che hai già messo, gli altri widget sono più sfiziosi che utili! :) per ora veramente non mi viene in mente nulla da consigliarti, ho letto i tuoi primi post con molto interesse! ^_^

  2. grazie mille! davvero. ti volevo chiedere un paio di cose:
    – come hai fatto all’inizio a racimolare un pò di lettori (siti, blog, forum dove hai inserito il tuo link, etc.)?
    – quanti post alla settimana dovrei scrivere (io riesco a scriverne ogni due giorni uno) per essere preso in considerazione?

    grazie davvero per l’attenzione!
    lulù

  3. Dunque, io personalmente non ho fatto nulla di particolare per pubblicizzare il blog, a suo tempo, l’unica cosa è che magari scambiavo il link con qualche altro blog o che sito che mi piaceva, quindi l’unico consiglio che mi senti di darti è di provare a chiedere a qualche altro blog, possibilmente a tema, ma non necessariamente, di fare uno scambio di link con te (per esempio, ti aggiungo subito tra i miei!). Quindi collegandoci a quanto dicevamo prima sui widget, a questo punto è effettivamente utile mettere quello dei link! :)
    Altra cosa che volevo suggerirti è di inserire il link del blog quando lasci i commenti, ma vedo che l’hai già fatto! :)
    Sui post a settimana, non so proprio cosa dirti! Ci sono blog che cercano di scrivere qualcosa ogni giorno, altri almeno una volta a settimana, io non mi sono mai posta il problema, scrivo quando posso, cioè, più che altro, ogni volta che finisco un libro o vedo un film, ecc. Se vuoi la mia opinione personale, il tuo ritmo mi sembra più che buono, anche perché avrai presto in questo modo parecchi post, e questo facilita la tua reperibilità su Google, che è anche questo un altro modo per farsi consoscere!

  4. Dunque, se è uguale al mio, devi andare nel pannello di controllo, c’è una sezione apposta per i link, da lì puoi cancellare quelli che ci sono, poi clicchi su “nuovo link” o “aggiungi nuovo”, e puoi inserire gli altri. Nel mio pannello di controllo i link sono la quarta voce, dopo BACHECA, ARTICOLI e MEDIA. Trovati?

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