Gente di Dublino – “Rivalsa” e “Polvere”

Rivalsa è stata finora la storia più brutta, ma forse il racconto più bello proprio per la sua crudezza. Il protagonista mi è stato odioso fin da subito, sebbene (o forse, proprio per questo) rivedessi in lui alcuni miei atteggiamenti (vedi per esempio il rimandare il lavoro a un momento più propizio, e poi non riuscire a finirlo). Anche quando era tiranneggiato dal capo, mi faceva magari un po’ pena, ma non riusciva a starmi simpatico. Finale sin troppo realistico e attuale.

Polvere, tradotto nella mia versione con “cenere”, non l’ho ben capito, o meglio, non ho capito il finale: che c’era nel piattino?

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