Poirot e la salma


di Agatha Christie

Poirot
Giorno dei morti
Alla deriva

Titolo: Poirot e la salma
Serie: Poirot (24)
Titolo originale: The Hollow
Genere: giallo
Autore: Agatha Christie (sito ufficialeWikipedia)
Nazionalità: britannica
Prima pubblicazione: 1946
Ambientazione: Regno Unito, anni 40 del XX secolo
Personaggi: Hercule Poirot, Sir Henry Angkatell, Lady Lucy Angkatell, David Angkatell, Edward Angkatell, John Christow, Gerda Christow, Veronica Cray, Midge Hardcastle, Henrietta Savernake, Gudgeon, Ispettore Grange
Casa Editrice: Mondadori (Collana I classici del giallo)
Traduzione: Rosalba Buccianti
Pagine: 251
Provenienza: edicola, 15 luglio 2008
Link al libro: SITO UFFICIALEGOODREADSANOBII
inizio lettura: 13 febbraio 2009
fine lettura: 17 febbraio 2009

Alle sei e tredici di un venerdì mattina, i grandi occhi azzurri di Lucy Angkatell si aprirono e, come sempre, lei fu subito sveglia e incominciò a ragionare su quei problemi che la sua mente incredibilmente attiva le poneva.

[incipit]

In una tipica villa di campagna, Lady Angkatell e il marito hanno invitato un po’ di amici e parenti per il weekend. Al pranzo del sabato è invitato anche una vecchia conoscenza della coppia: Hercule Poirot. Appena giunto alla villa, il Nostro viene “accolto” da un uomo morente. Ovviamente, Poirot non potrà fare a meno di investigare, sempre a modo suo, s’intende.

Il segnalibro che ho usato durante la lettura è stato realizzato da Willow.

Un libro molto particolare, questo, in cui accade una cosa che non si verifica spesso nei romanzi della Christie, o forse addirittura mai: noi lettori “assistiamo” all’omicidio. Ovviamente non ci viene detto chi è il colpevole, ma siamo insieme alla vittima quando si trova davanti il suo assassino. Altra particolarità: Poirot giunge sul luogo del delitto quando questo è stato appena commesso, e trova la vittima ancora viva.

Nel complesso mi è piaciuto molto (Agatha non mi delude mai!), anche se è uno di quelli in cui Poirot è quasi un personaggio marginale. Gli altri comunque compensano per la loro particolarità, in particolare Lady Angkatell, meravigliosamente assurda! ;)

Per finire, gradevole, come sempre, anche se un po’ scontata, la storia d’amore a lieto fine! :D

Due note negative, però:

  • un errorino di traduzione, quando a pagina 128 della mia edizione viene nominato un luogo prima come “White Hart” poi come “Cervo Bianco”;
  • il titolo italiano è orrendo e inappropriato (come ho detto, Poirot arriva che la “salma” non è ancora tale, essendo la vittima ancora viva! E poi, con tutti gli omicidi in cui è stato coinvolto, che solo ora ha a che fare con una salma?), quello originale, indubbiamente più bello, non l’ho però capito! Hollow vuol dire “cavità, buca”. Che c’entra?

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2 pensieri riguardo “Poirot e la salma

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