Mercoledì al Museo (4): Pantheon

Questa rubrica sarà postata di mercoledì, ma sicuramente non ogni mercoledì. Si parla di arte, di artisti, di musei, di archeologia, di architettura… tutti argomenti che mi appassionano ma di cui non sono sicuramente un’intenditrice. Lo scopo di questa rubrica è quindi fare una chiacchierata su cose che vedo, sento, leggo, eccetera. Spero vi piacerà! :)

Lo scorso 25 maggio, dopo essere andata a vedere la mostra su Tiziano di cui vi ho già parlato, mi sono dedicata nel pomeriggio a fare un po’ la turista a Roma e a visitare un paio di luoghi in cui ero già stata, e neanche troppo tempo fa, ma che mi piacciono sempre moltissimo. Il primo di questi è stato il Pantheon. La parola pantheon deriva dal greco e significa “tutti gli dèi” perché in origine era un tempio dedicato non ad una sola divinità, bensì a tutto l’Olimpo (o quale che fosse l’equivalente romano). Fu costruito dall’imperatore Adriano nel II secolo d.C. su un precedente edificio analogo realizzato tra il 25 e il 27 a.C. da Agrippa, genero dell’Imperatore Augusto, come si legge ancora nell’iscrizione sul frontone (M•AGRIPPA•L•F•COS•TERTIVM•FECIT: Marcus Agrippa, Lucii filius, consul tertium fecit, ovvero “Marco Agrippa, figlio di Lucio, console per la terza volta, edificò) fatta ricollocare da Adriano sul nuovo Pantheon. Nel VII secolo l’edificio divenne una basilica cristiana col nome che porta tutt’oggi di Santa Maria ad Martyres, subendo ovviamente notevoli modifiche nel tempo.
Il tempio ha una pianta rotonda con un pronao (una sorta di porticato con colonne) davanti, e a coprirlo c’è una cupola. E questa è la cosa che amo di più del Pantheon! Me ne starei sempre col naso in su a guardarla, ed è strano visto che il resto della chiesa è estremamente ricco, e la cupola invece è in realtà piuttosto semplice.
E’ decorata a cassettoni, con un buco al centro (l’oculo), grande circa 9 metri. Una leggenda metropolitana vuole che l’architettura complessa della cupola e dell’oculo facciano sì che quando piove l’acqua non entri all’interno dell’edificio*.
Parte del pavimento dove sono visibili i fori per lo scolo dell’acqua
Niente di più falso! Sapevo già di questa falsa credenza, e all’interno della chiesa ho trovato più volte un cartello che lo spiega, ma se tutto questo non fosse stato sufficiente a crederci, ho potuto constatarlo con i miei occhi perché quel giorno pioveva, e l’acqua entrava chiaramente dal buco! E devo dire che l’effetto era anche piacevole a vedersi! Non ci siamo bagnati, comunque, perché la pioggia si raccoglieva nella parte centrale del pavimento, opportunamente resa inaccessibile da cordoni, e munita di fori per lo scolo dell’acqua.

L’altare della chiesa
In basso, per così dire, il Pantheon non è meno bello, anche se le sue bellezze non mi attirano come accade con la cupola. La pianta, dicevamo, è tonda, e sulla parete di aprono sei nicchie. Ora, non so dirvi esattamente cosa c’è in ognuno di esse, ma di sicuro so che nel Pantheon si trovano le tombe di molti personaggi famosi. Tra questi mi ha particolarmente colpito il monumento funebre di Raffaello Sanzio. Mi è piaciuto sia per il personaggio lì inumato, sia per il monumento in sé, con le due colombe in volo e la ghirlanda di pietra poggiata sul sarcofago. La foto che vedete qui sotto l’ho fatta io, così come le altre presenti in questo post, ma questa qui mi è venuta particolarmente male, purtroppo!

La tomba di Raffaello Sanzio

Insomma, se passate da Roma, io vi consiglio di farcelo un salto al Pantheon! Ne vale la pena, ve lo assicuro!! :) E poi lì vicino ci sono anche un sacco di altre cose interessanti da vedere! Di una (l’ultima di questa mia gita a Roma) ve ne parlerò nel prossimo Mercoledì al Museo!

Link utili

Pagina della Wikipedia sul Pantheon


* Scopro grazie alla Wikipedia l’origine di questa credenza: pare che in passato la miriade di candele che venivano accese nella chiesa producesse una corrente d’aria calda che saliva verso l’alto e che incontrandosi con la pioggia la nebulizzava, annullando pertanto la percezione dell’entrata dell’acqua.

2 pensieri riguardo “Mercoledì al Museo (4): Pantheon

    1. Neanch’io conoscevo l’origine della credenza! In realtà non conoscevo neanche la leggenda metropolitana in sé finché non sono andata a visitarla per la prima volta, e una mia cugina ci ha convinti (ne era convinta anche lei) che nel Pantheon non ci piovesse, e ci siamo fatti anche una figuretta andando a chiedere a una guida com’era possibile! :)

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