Le sabbie di Amon


di Valerio Massimo Manfredi

Alèxandros
Il figlio del sogno
Il confine del mondo


Ma noi siamo nati per conoscere altre terre e altri mari, per varcare i confini che nessuno ha mai osato varcare.
Alessandro

(Pagina 468)

Proseguo con il secondo capitolo della saga dedicata ad Alessandro Magno: come il primo non mi ha convinto.

Alessandro con il suo esercito si volge alla conquista dell’Asia.

Alexander The Great (2) di laietano

Ho riletto il commento che avevo postato per il primo libro della trilogia, e mi trovo d’accordo più o meno con quello che avevo scritto anche lì: Alessandro è un uomo straordinario agli occhi di tutti, amici, alleati e nemici, tranne che di noi lettori. Non che sia un inetto, intendiamoci, però queste qualità che secondo gli altri lo pongono al di sopra di tutti io non le vedo. In particolare non sopporto questa cosa che ogni donna che incontra si innamora all’istante di lui, pure la devotissima moglie del suo nemico Memnone, lo trovo profondamente irritante.

La trama è fatta prevalentemente di battaglie: ormai Alessandro si è dato alle conquiste e pare che nulla e nessuno lo riesca a fermare. Come nel libro precedente non ho apprezzato la presenza del soprannaturale, soprattutto perché come sempre serve solo a enfatizzare quanto sia grande Alessandro e che sia destinato a grandi cose.

Il segnalibro che ho usato durante la lettura.

Il finale è abbastanza triste, e non me l’aspettavo perché da come stavamo andando sembrava proprio che dovesse finire con Alessandro che veniva proclamato un Dio, invece la storia si ferma un po’ prima e ci lascia con un protagonista piuttosto triste e sconfortato.

L’ambientazione stavolta è prevalentemente l’Asia. Partiamo proprio da Troia, poi viaggiamo per la Turchia. Temporalmente siamo intorno al 334 a.C., data dell’assedio di Alicarnasso. Alla fine del libro ci spostiamo in Egitto, e nelle ultime pagine Alessandro decide di far costruire Alessandria: anche questa cosa, boh, arriva così all’improvviso, non mi pare che Alessandro avesse mai espresso questo desiderio, sembra come che siccome storicamente è accaduto ce lo dobbiamo per forza infilare.

Nel primo romanzo ho citato diversi personaggi oltre ad Alessandro, qui erano comunque presenti ma molto in secondo piano: l’unico vero protagonista è Alessandro. Forse, dovendo proprio citare un comprimario, direi Memnone di Rodi, il suo più temibile avversario.

Alexander The Great di laietano

Commento generale.

Questo romanzo non mi è piaciuto particolarmente, sicuramente si fa leggere con facilità, non è per niente pesante né, ad essere onesta, oggettivamente noioso. Però, non lo so, Alessandro come personaggio non mi ispira neanche un po’ tutta quella grandezza che invece ci vedono gli altri, mi sembra a volte un ragazzino testardo, a volte un esaltato, altre una persona normalissima. Insomma, questo protagonista non mi ha convinto nemmeno in questo secondo capitolo, e di conseguenza è tutto il libro a non avermi convinta.

Comunque, ormai ci sono dentro, e quindi leggerò anche il terzo e ultimo capitolo della trilogia.

Copertina e titolo

La mia edizione contiene tutti e tre i romanzi della serie, quindi la copertina è sempre la stessa. Il titolo non è niente di che, e devo dire che comunque non l’ho capito.

Alexander the Great di Saintdog21

Titolo: Le sabbie di Amon
Serie: Alèxandros (2)
Genere: storico, fantasy
Autore: Valerio Massimo Manfredi (sito ufficialeWikipedia)
Nazionalità: italiana
Prima pubblicazione: 1988
Ambientazione: Turchia ed Egitto, IV secolo a.C.
Personaggi: Alessandro il Macedone, Memnone di Rodi
Casa Editrice: Mondadori
Copertina: illustrazione di Luca Tarlazzi © 3ntini edizioni
Pagine: 309
ISBN: 978-88-04-60420-4
Provenienza: Libreria, 4 giugno 2011
Link al libro: SITO UFFICIALEIN LETTURAGOODREADSANOBII
inizio lettura: 1 febbraio 2024
fine lettura: 26 febbraio 2024

Sfide

Un po’ di frasi

Dall’alto della collina Alessandro si volse a guardare la spiaggia, a contemplare uno spettacolo che si ripeteva quasi uguale a distanza di mille anni: centinaia di navi allineate sulla riva del mare, migliaia e migliaia di guerrieri, ma la città alle sue spalle, ilio, erede dell’antica Troia, non si preparava ora a un assedio decennale, anzi, gli apriva le porte per accoglierlo, lui discendente sia di Achille che di Priamo.
[incipit]

Non basta vincere una battaglia: il difficile viene dopo.
Parmenione
(Pagina 339)

Se non conosci il passato, non puoi capire il presente.
Alessandro
(Pagina 363)

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